Berlusconi star dei social, 54 milioni di interazioni a un anno dalla morte
La ricerca SocialData per Adnkronos, Tik tok il social più gettonato per ricordare il Cav
Resta star dei social Silvio Berlusconi. A un anno dalla sua scomparsa, la Rete continua a tributargli un interesse che non accenna a spegnersi né a placarsi, trasversale a tutti i maggiori social network. A fotografare l'interesse di Tik Tok, Facebook e compagnia è una ricerca realizzata da SocialData, in esclusiva per Adnkronos, che ha analizzato tutti i post web e social dal 15 giugno 2023 -giorno successivo alle sfarzose esequie del Cavaliere al Duomo di Milano- al 10 giugno 2024.
Oltre 440mila contenuti pubblici menzionano la parola 'Berlusconi'
Ebbene, la figura del fondatore di Forza Italia continua a far parlare sui social: solo su TikTok, negli ultimi 12 mesi, i contenuti che lo riguardano hanno prodotto 22 milioni di interazioni, con una media di quasi due milioni di 'scambi' al mese. Nel complesso sono stati rilevati oltre 440mila contenuti pubblici che menzionano la parola 'Berlusconi', testi che hanno generato nell’arco degli ultimi 12 mesi oltre 54 milioni interazioni tra like, commenti e condivisioni (I DATI COMPLETI).
A spingere le interazioni, accendendo i riflettori sull'ex premier, due 'uscite' che hanno generato altrettanti picchi significativi: uno in corrispondenza dell'arrivo nelle libreria di "In nome della Libertà", di Paolo Del Debbio; l’altro subito dopo l'esordio della docuserie "Il giovane Berlusconi" su Netflix. I contenuti che riguardano Berlusconi -racconta la ricerca realizzata da SocialData per Adnkronos- sono strettamente legati a temi come "Italia", "Governo", "Europa", e termini che indicano azioni politiche come "Cambiare", "Governare", "Votare".
Cav ancora mattatore su TikTok, seguono Youtube e Instagram
Per quanto riguarda le interazioni, ovvero like, commenti, condivisioni, visualizzazioni passate sotto la lente di ingrandimento della ricerca, i canali ‘visivi’, quando si tratta di Berlusconi, hanno un'indiscussa predominanza. Ben il 40% delle interazioni sono state infatti registrate su Tiktok, il 26% YouTube e il 23% su Instagram, mentre Facebook è fanalino di coda, fermo al 10%.
A livello socio-demografico, sono più gli uomini che le donne a 'ricordare' sui social il Cavaliere: le menzioni provengono infatti dal 58% degli uomini, con una predominanza della fascia d'età 26-40 anni (67% per gli uomini, 83% per le donne). A parlarne sono maggiormente giornalisti, scrittori, politici e imprenditori, con interessi focalizzati su politica, giornalismo, Forza Italia, calcio e musica.
Tra i figli, il più citato è Pier Silvio
Quanto ai volti che accompagnano il ricordo dell'ex premier e presidente del Milan nella stagione d'oro dei rossoneri, è di Antonio Tajani, tra i politici, il profilo maggiormente associato alla figura di Berlusconi. La ricerca accende i riflettori anche sui figli del Cavaliere per capire chi, tra gli eredi, è stato più citato in associazione con la figura paterna. Nel dettaglio, la classifica vede in testa Pier Silvio Berlusconi, con ben 25mila menzioni, seguito da Marina (16mila), Barbara (13mila), Luigi (10mila) ed Eleonora (5mila). Si tratta di dati, nel complesso, che testimoniano come l'impatto politico e mediatico di Berlusconi continui a vivere nel contesto italiano, nonostante la sua scomparsa.
Politica
Lega, ecco i nuovi dipartimenti: Salvini lascia...
Fontana lascia gli Esteri, Durigon il Lavoro, Molteni la Sicurezza. Anche Bongiorno cede il testimone
Avvicendamenti, nuovi dipartimenti, e un rimescolamento dei compiti nella Lega. Sono queste le decisioni rese note oggi da Matteo Salvini, che nei giorni scorsi aveva nominato due nuovi vicesegretari: Alberto Stefani e Claudio Durigon. Una mossa, quella della riorganizzazione dei dipartimenti, sempre coordinati da Armando Siri, che lo stesso leader ha spiegato servirà per gestire al meglio le prossime sfide, per cogliere "la vittoria anche alle politiche 2027".
Cosa cambia
Complessivamente, i dipartimenti salgono a 31 rispetto ai 29 precedenti, con alcuni nomi importanti in uscita e altri in ingresso. L'attuale presidente della Camera, Lorenzo Fontana, dopo aver lasciato la vicesegreteria non sarà più il responsabile del dipartimento Esteri, al suo posto il deputato Paolo Formentini. Un altro avvicendamento riguarda il dipartimento Lavoro: Claudio Durigon, da poco vicesegretario della Lega, lascia il dipartimento a Tiziana Nisini. Anche Giulia Bongiorno, avvocato di Salvini a Palermo, lascia il posto all'ex sottosegretario alla Giustizia, Jacopo Morrone. Inoltre l'attuale sottosegretario all'Interno, Nicola Molteni, lascia la Sicurezza all'ex sindacalista di polizia Gianni Tonelli. Così come arriva all'Ambiente Vincenzo Pepe, al posto di Vannia Gava.
Tra le novità poi lo spacchettamento del dipartimento Agricoltura e Turismo. Qui resta Gian Marco Centinaio, che è anche vicepresidente di Palazzo Madama, mentre l'Agricoltura viene assegnata al senatore Giorgio Maria Bergesio. Mirco Carloni diventa invece nuovo responsabile delle Attività produttive al posto di Massimo Bitonci. Nasce infine il dipartimento della Cultura affidato alla deputata marchigiana Giorgia Latini.
La mossa, attesa da parte del leader della Lega, "per dare nuovo slancio al partito: l’obiettivo è creare eventi ad hoc in ogni provincia e spalancare le porte a nuovi ingressi", viene spiegato in un comunicato. Salvini e Siri hanno incontrato i coordinatori oggi pomeriggio, nel corso di una riunione negli uffici della Lega alla Camera.
Politica
Tavolo su castrazione chimica, sponda governo a Lega:...
Via libera del governo all'ordine del giorno al ddl Sicurezza, all'esame dell'aula di Montecitorio, presentato dal deputato Iezzi
La Lega rilancia la battaglia per arrivare a una legge sulla castrazione chimica per i pedofili e gli stupratori. Raccogliendo oggi il via libera del governo all'ordine del giorno al ddl Sicurezza, all'esame dell'aula di Montecitorio, presentato dal deputato Igor Iezzi che impegna l'esecutivo ad "istituire quanto prima una commissione o un tavolo tecnico con lo scopo di valutare, nel rispetto dei principi costituzionali e sovranazionali, in caso di reati di violenza sessuale o di altri gravi reati determinati da motivazioni sessuali, la possibilità per il condannato di aderire, con il suo consenso, a percorsi di assistenza sanitaria, di natura sia psichiatrica sia farmacologica, anche con eventuale trattamento di blocco androgenico mediante terapie con effetto temporaneo e reversibile, diretti ad escludere il rischio di recidiva". Un'apertura del governo che lo stesso Salvini subito saluta con favore: "Vittoria della Lega! Bene così, un altro importante passo in avanti per una nostra storica battaglia di giustizia e buonsenso: tolleranza zero per stupratori e pedofili".
Insorgono le forze di opposizione. "Con buona pace di Fi il governo è ormai piegato sulle posizioni estremiste di Salvini e della Lega", attaccano dal Partito democratico. Sottolineando con la deputata Simona Bonafè che siamo di fronte a "una proposta incostituzionale che mina alle basi il nostro ordinamento giuridico che ha superato da secoli il ricorso alle pene corporali". Da Avs si accusano i leghisti di una "vocazione repressiva senza confini che trascina tutta la destra, senza distinzioni".
Politica
Draghi da Meloni a Palazzo Chigi
Un'ora e un quarto di colloquio tra la presidente del Consiglio e l'ex premier a Palazzo Chigi
Colloquio di un'ora e un quarto oggi a Palazzo Chigi tra la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, e l'ex premier e numero uno della Bce, Mario Draghi.
Al centro dell'incontro, informa una nota diffusa da Palazzo Chigi, "un confronto approfondito sul Rapporto sul futuro della competitività europea presentato da Draghi, che contiene secondo il governo diversi importanti spunti, tra cui la necessità di un maggiore impulso all’innovazione, la questione demografica, l’approvvigionamento di materie prime critiche e il controllo delle catene del valore e, più in generale, la necessità che l’Europa preveda strumenti adatti a realizzare le sue ambiziose strategie - dal rafforzamento dell’industria della difesa fino alle doppie transizioni - senza escludere aprioristicamente nulla, compresa la possibilità di un nuovo debito comune. Priorità condivise che rispecchiano anche il lavoro portato avanti dal Governo in Italia e nelle Istituzioni europee. I due presidenti - informa la nota - sono rimasti d’accordo di tenersi in contatto per continuare ad approfondire queste materie".