Zelensky al Bundestag, Afd e Bsw boicottano il suo discorso e disertano
L'estrema destra e l'alleanza populista sono contrarie agli aiuti militari a Kiev. L'intervento del presidente ucraino più volte interrotto da applausi
La maggior parte dei parlamentari dell'estrema destra di Alternativa per la Germania (AfD) - secondo partito più votato nel Paese alle elezioni europee - e dell'alleanza populista di Sahra Wagenknecht (Bsw) hanno boicottato il discorso al Bundestag del presidente ucraino Volodymyr Zelensky. In aula c'erano solo quattro dei 77 dell'AfD e nessuno di Bsw, segnala l'agenzia Dpa rispetto alle due forze politiche contrarie agli aiuti militari a Kiev.
"Ci rifiutiamo di ascoltare un oratore in mimetica - hanno detto i co-leader di AfD Alice Weidel e Tino Chrupalla - Il governo non dovrebbe fornirgli un palcoscenico per elemosinare per la ricostruzione. I cittadini stanno pagando più che a sufficienza per gli aiuti militari, gli aiuti dell'Ue e i sussidi" per i rifugiati ucraini.
Anche Bsw, nata di recente da una scissione della Linke, si è scagliata contro Zelensky, accusato di "contribuire a promuovere una spirale di escalation molto pericolosa" e di "accettare il rischio di un conflitto nucleare con conseguenze devastanti per l'Europa intera".
L'intervento di Zelensky
Nel suo intervento al Bundestag, più volte interrotto da applausi, Zelensky ha detto che "è nel nostro interesse comune che Putin perda personalmente questa guerra". "La Russia deve pagare per tutti i danni provocati da questa aggressione", ha affermato, ringraziando la Germania per il sostegno. Il leader ucraino, entrato nell'aula con il presidente tedesco Frank-Walter Steinmeier, si è mostrato ottimista in vista della conferenza di pace sull'Ucraina che si terrà in Svizzera il 15 e 16 giugno.
"Vogliamo dare una possibilità alla democrazia - ha detto, anche alla presenza del cancelliere tedesco Olaf Scholz - L'Ucraina non ha mai confidato esclusivamente sulla forza delle sue armi".
Zelensky ha sottolineato anche che "l'Europa divisa non è mai stata pacifica. E una Germania divisa non è mai stata felice. Ed è per questo che potete capire noi ucraini". "Voi potete capire perché stiamo combattendo così duramente contro i tentativi della Russia di dividerci, di dividere l'Ucraina - ha proseguito - Perché stiamo facendo di tutto, davvero di tutto, per non permettere un muro tra aree del nostro Paese. Nessun Paese dovrebbe essere condannato ad avere il filo spinato che ne lacera il corpo per decenni".
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E' di oltre 70 morti e 200 feriti il bilancio di un duplice attacco sferrato dai jihadisti di al-Qaeda a Bamako, in Mali. Lo riferiscono fonti della sicurezza maliana parlando di 77 morti e 255 feriti. Nel mirino una scuola di ufficiali e l'aeroporto militare della capitale maliana. Il quotidiano Le Soir de Bamako ha seguito oggi un ''funerale di una cinquantina di studenti della gendarmeria''.
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Annunziata si è astenuta per errore sul paragrafo 8: l'eurodeputata lo ha segnalato, verrà registrato voto contrario
Gli eurodeputati italiani del gruppo S&D non hanno votato compatti sulla risoluzione sul sostegno all'Ucraina, che contiene un paragrafo, il numero 8, che ribadisce la richiesta di rimuovere le restrizioni all'uso delle armi inviate dall'Ue, affinché possano essere utilizzate anche per colpire obiettivi militari legittimi in territorio russo. Molti eurodeputati hanno votato a favore della risoluzione nel suo insieme, inclusi il capodelegazione Nicola Zingaretti, Lucia Annunziata e Sandro Ruotolo, oltre a Pina Picierno, vicepresidente del Parlamento, Irene Tinagli, Camilla Laureti, tra gli altri. Gli indipendenti Marco Tarquinio e Cecilia Strada si sono astenuti.
Nel voto separato per confermare il paragrafo 8, quello più controverso, Picierno si è espressa a favore, come ha annunciato pubblicamente prima del voto. Hanno votato contro gli eurodeputati Brando Benifei, Annalisa Corrado, Nicola Zingaretti, Camilla Laureti, Antonio Decaro, Matteo Ricci, Sandro Ruotolo, Cecilia Strada e Alessandro Zan. Si è astenuta Annunziata.
Dalla delegazione italiana del gruppo S&D precisano che Annunziata si è astenuta per errore sul paragrafo 8 della risoluzione, quello che riguarda la rimozione delle restrizioni all'uso delle armi. L'eurodeputata ha segnalato l'errore e verrà registrato voto contrario, come la maggior parte della delegazione. Anche sul testo della risoluzione sul Venezuela, dove Annunziata dal roll call risultava essersi astenuta, si tratta di un errore: il suo voto è contrario, come quello degli altri eurodeputati Pd.