Nutella Ice Cream sarà prodotta nello stabilimento di Alzira (Valencia), in Spagna
È arrivato nei primi punti di vendita all’inizio di giugno 2024 ed è già Nutella Ice Cream mania. Sono migliaia i contenuti generati sui social network dagli affezionati fan di Nutella, che sono già riusciti ad assaggiare il nuovo gelato in vaschetta ideato da Ferrero per offrire l’inconfondibile esperienza Nutella in un morbido e cremoso gelato alla nocciola. Nutella Ice Cream sarà progressivamente disponibile nei principali supermercati della grande distribuzione in Italia. L’evento di presentazione al grande pubblico di Nutella Ice Cream si svolgerà sabato 15 e domenica 16 giugno in Piazza Municipio a Napoli, dove sarà possibile vivere un’esperienza immersiva targata Nutella e assaggiare la cremosa novità. Nutella Ice Cream rappresenta non solo l’ingresso del brand Nutella nel mercato dei gelati confezionati, ma anche l’ingresso di Ferrero nel segmento delle vaschette. (VIDEO)
Un mercato, quello del gelato confezionato da consumare a casa, che complessivamente in Italia vale 1,45 miliardi di euro, in crescita del 8,4% a valore, di cui le vaschette rappresentano circa il 30%. La novità si colloca quindi all’interno di un segmento che vale circa 435 milioni di euro. “Nel contesto delle celebrazioni del 60esimo compleanno, Nutella per la prima volta nella sua storia, cambia forma e si trasforma in gelato - afferma Federica Roberto, region marketing manager gelati di Ferrero Italia, intervenuta a margine dell’evento di presentazione ufficiale del nuovo Nutella Ice Cream a Milano -. Non un gelato alla Nutella, ma la Nutella che diventa gelato. Nonostante Ferrero sia tra gli ultimi player ad essere entrato nel mercato dei gelati in Italia, abbiamo grandi ambizioni: crediamo che Nutella Ice Cream possa presto diventare tra i prodotti più amati dai consumatori nel segmento del gelato in vaschetta”.
Il nuovo gelato si presenta come un morbido e cremoso gelato alla nocciola, arricchito da gustosi strati di vera Nutella, e nasce proprio per offrire ai consumatori la stessa inconfondibile esperienza sensoriale della crema spalmabile amata da milioni di fan in tutto il mondo. Un risultato possibile grazie ai sessant’anni di esperienza di Ferrero nella produzione di Nutella, cominciata nel 1964 ad Alba, in Piemonte, unitamente alla conoscenza, alle competenze e alle tecnologie acquisite frutto dall’ ingresso nell’ecosistema Ferrero nel 2019 di Ice Cream Factory Comaker (Icfc), società con stabilimenti in Spagna e in Italia, leader a livello globale, che vanta anch’essa 60 anni di esperienza nello sviluppo e nella produzione di gelati.
Nutella Ice Cream sarà prodotta nello stabilimento di Alzira, in Spagna, in provincia di Valencia, grazie all’allestimento di una linea totalmente nuova, caratterizzata da impianti innovativi ed un alto grado di automazione e tecnologia. Alla base dei gelati Ferrero ci sono sempre il gusto e la qualità, che passano attraverso la scelta di ingredienti attentamente selezionati, la cura del dettaglio, il controllo maniacale in ogni fase del processo produttivo e da lunghe sperimentazioni, così da poter garantire sempre al consumatore l’eccellenza e la massima soddisfazione, in stretta coerenza con quello che da sempre è la filosofia aziendale.
Nutella Ice Cream, disponibile nel banco freezer dei supermercati, è contenuto in un barattolo da 230g, già destinato a diventare iconico, realizzato con un packaging a base di carta, proveniente da fonti certificate sostenibili, e riciclabile nella raccolta carta. Per gustarlo al meglio è consigliato attendere circa 10 minuti una volta estratto dal freezer. La novità, che è già o sarà distribuita anche in Francia, Germania, Austria, Svizzera, Spagna, Portogallo, Belgio e Lussemburgo, si affianca alla gamma di gelati Ferrero, che a partire dal 2021 ha abbracciato tanti brand del Gruppo: i coni Kinder Bueno Classico e Kinder Bueno White, gli stecchi Ferrero Rocher e Raffaello nelle versioni Classic e Triple Experience, Kinder Chocolate Ice Cream, Pocket Coffee e, novità anch’essa datata 2024, Pocket Coffee Mocaccino, che si uniscono ai ghiaccioli Estathé Ice, nei gusti limone e pesca.
Nell’anno delle celebrazioni per il 60esimo compleanno di Nutella, grazie allo spirito di innovazione e di imprenditorialità che da sempre caratterizza Ferrero, Nutella avrà la possibilità di scrivere una nuova pagina della propria storia, e continuerà a sorprendere il pubblico anche nei prossimi mesi. Il brand Nutella, dall’arrivo sul mercato del primo snack on-the-go Nutella &GO! nel 2005, passando per Nutella B-ready, lanciato nel 2015, fino a Nutella Biscuits, l’unico biscotto con un cuore cremoso di Nutella nel 2019, Nutella Muffin nel 2020 e Nutella Croissant nel 2023, con Nutella Ice Cream, avrà la possibilità di ampliare ulteriormente la propria gamma di prodotti, entrando in un nuovo mercato e continuando a investire, ad affermarsi come brand globale e a scrivere nuovi capitoli di un successo destinato a non fermarsi.
Economia
2024: per ‘L’Espresso’ la ‘Persona...
La piccola di soli due anni è il simbolo delle sofferenze che i conflitti causano sui più vulnerabili: di tutti i bambini libanesi, palestinesi, israeliani, ucraini a cui è stata strappata via la gioventù
Nel 2023, la copertina de L’Espresso dedicata alla persona dell’anno ha accolto il volto di Elena Cecchettin. Nel numero del 20 dicembre 2024, il settimanale - che sta per compiere il suo settantesimo compleanno - ha scelto di assegnare il riconoscimento a Ivana, una bambina libanese di due anni, già vittima della guerra. Durante un bombardamento israeliano, è stata colpita la sua casa nella cittadina di Tiro. Il corpo della piccola, che pesa appena otto chilogrammi, è stato avvolto dalle fiamme. Sua madre è riuscita a salvarla e, insieme all’altra figlia, sono scappate verso Beirut. Ormai sono passati due mesi da quel giorno e Ivana è ancora ricoverata in un ospedale per grandi ustionati della capitale. La madre è con lei, non ha un altro posto dove andare poiché “dell’appartamento sono rimaste solo le ceneri”, mentre suo marito non ha più un lavoro.
Ivana è il simbolo delle sofferenze che i conflitti causano sui più vulnerabili. È il simbolo di tutti i bambini libanesi, palestinesi, israeliani, ucraini a cui è stata strappata via la gioventù. Raccontare la storia di Ivana è un dovere, perché richiama tutti a non ignorare le conseguenze delle armi. È lei la persona dell’anno, “con l’auspicio che nessun bambino subisca più, mai più, un destino simile“, afferma il direttore de L’Espresso, Emilio Carelli. “Le immagini di volti segnati dalla paura e dal dolore di bambini feriti e traumatizzati non possono lasciare indifferenti. Dovrebbe essere impegno primario per tutti noi proteggere i diritti dei minori, promuovere la pace e garantire che nessun altro bambino debba subire il peso devastante della guerra. E allora facciamo in modo che il 2025 sia l’anno in cui non solo parliamo di pace, ma la realizziamo”.
Economia
Nautica, via libera a patente per minorenni
Il decreto pubblicato in Gazzetta Ufficiale
Via libera alla patente nautica per minorenni. Il decreto che permette anche ai minorenni di poter accedere alla patente nautica D1 è stato pubblicato ieri in Gazzetta Ufficiale. Via libera dunque ai sedicenni che intendono mettersi al comando di un natante, attraverso un esame abilitativo semplificato. Ad annunciarlo è la Confarca, confederazione nazione che rappresenta le scuole nautiche, tra le promotrici del decreto legge.
Come funziona
In sostanza per i sedicenni sarà possibile conseguire il titolo di abilitazione alla navigazione, entro però alcuni limiti. Infatti, i natanti dovranno essere utilizzati soltanto di giorno ed entro le sei miglia dalla costa. Le imbarcazioni inoltre non dovranno superare i 12 metri di lunghezza, mentre il limite dei cavalli del motore è di 115.
I candidati iscritti ad una scuola nautica si sottoporranno ad un quiz semplificato, mentre le prove a mare saranno certificate da cinque ore di conduzione obbligatorie. Il patentino, fa notare Adolfo D’Angelo, segretario nazionale della sezione nautica della Confarca, sarà propedeutico alla patente nautica entro le 12 miglia che si potrà conseguire al raggiungimento della maggiore età, con i quiz base esclusi dalla patente D1. L’esame, per chi è già in possesso della patente D1, consisterà nella prova di carteggio e, successivamente, nella pratica. Restano invariate invece le prove per la patente oltre le 12 miglia. Gli esami per la patente D1 potranno essere anche svolti all’interno delle scuole nautiche sotto la supervisione degli esperti.
“Si tratta di un’esperienza innovativa – commenta D’Angelo – e che responsabilizza i più giovani, oltre a dotarli di una cultura marinaresca. Grazie ai controlli visivi tramite collegamento da remoto sarà possibile a tutti gli organi di controllo verificare il regolare svolgimento delle lezioni in presenza e degli esami”. “Questo decreto, fortemente voluto dalla nostra associazione permetterà di educare i più giovani alle regole del Codice della Nautica e di formare una futura generazione di coscienziosi diportisti”.
Economia
Tredicesima 2024 più bassa per privati al Sud: Milano al...
I dati della Cgia: in Lombardia oltre 2200 euro, in Calabria poco più di 1100 euro
La tredicesima 2024 è più bassa per i lavoratori privati del Sud. Le cifre più alte si registrano a Milano, le più basse a Vibo Valentia. Cosa cambia rispetto alla busta paga dei lavoratori del Nord? E' il Centro studi della Cgia di Mestre ad accendere i riflettori sulla doppia velocità che, ovviamente, non riguarda dipendenti pubblici e pensionati, docenti e statali.
L'analisi si sofferma sulle differenze retributive tra i lavoratori dipendenti privati del Nord e i colleghi del Sud. E sono evidentissime: se i primi percepiscono una busta paga di circa 2mila euro lordi al mese, quella dei secondi, invece, sfiora i 1.350. In buona sostanza nel settentrione si guadagna mediamente quasi il 50 per cento in più. In termini monetari, sono 8.450 euro lordi in più all’anno.
Perché la tredicesima al Sud è più leggera
Per questo mese di dicembre, ovviamente, lo spread riguarda anche la tredicesima mensilità che viene pagata proprio in questi giorni. Per la Cgia "è chiaro che queste disuguaglianze salariali molto marcate sono legate al caro-vita e alla produttività che sono nettamente superiori al Nord rispetto al Sud". Secondo lo studio, "i valori retributivi medi sono condizionati negativamente dalla presenza dei contratti a termine, che gravitano in particolare nel Mezzogiorno". Incide anche la "concentrazione delle multinazionali, dei grandi gruppi industriali e degli istituti di credito/finanziari/assicurativi che, rispetto alle Pmi, erogano stipendi più pesanti, ma non sono distribuiti uniformemente lungo tutto lo stivale. La presenza di queste realtà, infatti, si raccoglie, in particolar modo, nelle grandi aree urbane del Nord".
Le cifre
Nel 2023 il monte salari lordo erogato ai 17,3 milioni di lavoratori dipendenti privati presenti in Italia ha toccato i 411,3 miliardi di euro: equivalenti ad una retribuzione media mensile lorda di 1.820 euro, il 3,5 per cento in più rispetto al 2022, anche se l’inflazione, sempre l’anno scorso, è cresciuta molto di più, per l'esattezza il 5,7 per cento. La Cgia segnala infine, che oltre il 60 per cento dell’ammontare complessivo delle retribuzioni erogate nel Paese sono state pagate ai lavoratori del Nord.
La classifica delle città
L'area geografica con gli stipendi medi più alti è Milano: nel capoluogo regionale lombardo la retribuzione mensile media nel 2023 è stata di 2.642 euro.
Seguono i dipendenti privati di Monza-Brianza con 2.218 euro e i lavoratori delle province ubicate lungo la via Emilia. Ovvero, Parma con una busta paga lorda di 2.144 euro, Modena con 2.129 euro, Bologna con 2.123 euro e Reggio Emilia con 2.072 euro.
Nella graduatoria nazionale che include 107 province, la prima realtà geografica del Mezzogiorno è Chieti che occupa il 55° posto con una retribuzione mensile media di 1.598 euro. Infine, tra le province con le retribuzioni più 'leggere' ecco Trapani con 1.143 euro, Cosenza con 1.140 euro e Nuoro con 1.129 euro. Maglia nera a livello nazionale è Vibo Valentia, dove i dipendenti occupati in questo territorio percepiscono uno stipendio mensile medio di soli 1.030 euro.