Università: innovativa challenge come prova finale del Master della Luiss Business School
Realizzata con Micromegas
Si chiama 'Challenge' l’esame finale del Master della Luiss Business School in 'Marketing Management - Major in Corporate Event, PR & Communication', anche perché per i più ambiziosi non è sufficiente superarlo, ma occorre anche vincere. E se fino a ieri era solo gloria o 'kudos' per usare il linguaggio del mondo accademico, quest’anno, per la prima volta, Micromegas ha messo a disposizione dei vincitori tutte le risorse necessarie per realizzare l’oggetto dell’esame: una puntata Tv di un’ora su un tema scelto dal gruppo di lavoro. Ma la novità non finisce qui, la commissione di valutazione della Luiss Business School, diretta dai docenti Luca Pirolo ed Erminio Fragassa, ha deciso di premiare ex equo due progetti finali per qualità del lavoro e argomenti trattati.
La traccia di lavoro che i 5 gruppi, composti ciascuno da 8 studenti, dovevano sviluppare era la realizzazione completa di una puntata televisiva: dal tema, ai contenuti, agli speaker alla totale produzione fino al più piccolo dettaglio. La qualità dei lavori vincitori di questa edizione è stata accompagnata anche dall’importanza e dall’attualità dei temi sviluppati: il sovraffollamento carcerario e il lavoro stagionale nel turismo. Gli studi televisivi di Micromegas a Roma hanno ospitato le due attività - della durata di 60 minuti ciascuna - condotte dal vicedirettore del Tg de La7, Andrea Pancani, che ha moderato gli ospiti in studio e in collegamento.
Due dibattiti ricchi e pieni di spunti come quelli che si possono seguire nei talk-show delle reti televisive nazionali: ospiti, da sempre impegnati sul tema del sovraffollamento carcerario come: Anna Rossomando, vicepresidente del Senato, Luciana Delle Donne, fondatrice di 'Made in Carcere', Dario Cirrincione, giornalista, Leonardo Becchetti, economista, Michele Miravalle, Associazione Antigone, Elton Kalica, sociologo, Angela Della Bella, professoressa ordinaria di Diritto Penale, che hanno messo in rilievo cause e gravità del fenomeno. E poi Alessandra Priante, presidente Enit, Antonio Barreca, direttore generale di Federturismo Confindustria, Alessandro Onorato, assessore ai Grandi Eventi Sport Turismo e Moda di Roma Capitale, Marina Bottelli, Managing Director Swissport, Giovanni Cafagna, presidente Associazione Nazionale Lavoratori Stagionali, Ludovica Saporetti, imprenditrice, Paolo Manca, vicepresidente Federalberghi, nella puntata sul lavoro stagionale nel turismo si sono confrontati mettendo in evidenza le difficoltà di reperire professionalità idonee, a fronte di flussi turistici cresciuti in maniera impressionante post pandemia. L’accordo tra Luiss Business School e Micromegas prevede inoltre un ulteriore e finale sviluppo delle Challenge vincenti: i temi saranno proposti dal vivo nel corso della quarta edizione della Rassegna culturale 'Mediterranea - La Civiltà Blu' che si terrà a Sabaudia il prossimo mese di agosto.
Cronaca
Maltempo sull’Italia, neve e raffiche di vento:...
Nevicate, venti di burrasca forti e mareggiate lungo le coste: l'avviso della Protezione civile
Neve, mareggiate e raffiche di vento sull'Italia, travolta da una nuova ondata di maltempo. Per la giornata di oggi, martedì 24 dicembre, scatta quindi l'allerta gialla in 9 regioni.
"La vasta perturbazione con aria fredda che sta interessando il nostro Paese continuerà a mantenere condizioni di spiccata instabilità sulle regioni centri-meridionali, con precipitazioni, anche nevose, fino a bassa quota insieme ed un’intensificazione della ventilazione dai quadranti settentrionali", si legge infatti in una nota della Protezione civile che precisa come "sulla base delle previsioni disponibili, il Dipartimento della Protezione Civile d’intesa con le regioni coinvolte, alle quali spetta l’attivazione dei sistemi di protezione civile nei territori interessati, ha emesso un avviso di condizioni meteorologiche avverse che integra ed estende quelli diramati nei giorni scorsi".
Allerta maltempo in 9 regioni
L’avviso, che riguardava anche la serata di ieri, prevede "venti da forti a burrasca dai quadranti settentrionali, localmente fino a burrasca forte, su Valle D’Aosta, Liguria, Lombardia, Provincia Autonoma di Bolzano, Provincia Autonoma di Trento, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Emilia-Romagna, Marche, Umbria, Lazio, Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia con mareggiate lungo le coste esposte".
Previste inoltre "nevicate al di sopra di 300-500 metri e localmente anche a quote inferiori, su Marche meridionali, settori orientali di Umbria e Lazio centro-meridionale, Abruzzo e Molise, con apporti al suolo da deboli a moderati, localmente abbondati a quote superiori di Abruzzo e Molise e nevicate al di sopra dei 500-800 metri su Puglia centro-settentrionale, Campania, Basilicata, Calabria e Sicilia settentrionale, con apporti al suolo da deboli a moderati".
Sulla base dei fenomeni previsti e in atto è stata valutata quindi per la giornata di oggi, martedì 24 dicembre, "allerta gialla su parte di Marche, Umbria, Lazio, sull’intero territorio di Abruzzo, Molise, Puglia, Basilicata, Calabria e su gran parte della Sicilia", conclude la nota.
Cronaca
L’esperto di terrorismo Razzante (Crst):...
"L'attentato a Magdeburgo era prevedibile al 90%: Taleb Al Abdulmohsen era pluri segnalato sia all'antiterrorismo sia alle forze militari, e i servizi segreti arabi avevano segnalato la pericolosità di questo soggetto. Queste sono notizie ufficiali che sono arrivate dalla polizia tedesca, quest'uomo è emerso fosse fuggito dall'Arabia Saudita nel 2006, dopo essere stato accusato di stupro e implicato in altri crimini, dal 2020 stava in questo sistema correzionale per persone affette da dipendenza, ma più volte assente per malattia alle riunioni. Inoltre doveva comparire presso il Tribunale distrettuale a Berlino il 19 dicembre, il giorno prima dell'attentato, ma non si era presentato. Era sotto indagine per abuso di chiamate d'emergenza, aveva ricevuto una sanzione penale e aveva fatto ricorso, ed era sotto attenzione per la radicalizzazione di matrice terroristica". Così all'Adnkronos Ranieri Razzante, esperto di cybersicurezza, direttore del Centro di ricerca su sicurezza e terrorismo e già consigliere alla cybersicurezza nel governo Draghi.
"Persone come queste in Italia - prosegue Razzante - noi le controlliamo, le teniamo monitorate. Per quanto riguarda il Giubileo non ci sono rischi né pericoli così attuali, perché non vi sono motivi dell'esposizione del nostro Paese ad attacchi terroristici. In Germania, ricordiamo, non si è trattato di un attentato dell'Isis o di falangi terroristiche, né di un lupo solitario perché i lupi solitari sono inquadrati nella strategia del terrore: è l'attentato di uno schizoide qualunque. Questo non significa che non ci siano pericoli in Europa, ma certamente l'Italia non sembra essere attualmente nel mirino dei terroristi". Per quanto riguarda i pericoli in Italia, per Razzante "possono derivare dall'estremismo antisemita o dall'estremismo interno, rinvigorito dalle proteste sociali, già sfociate in manifestazioni un po' eccessive. C'è un allarmismo che non farei: primo perché la congiuntura non è paragonabile a quella di anni fa, quando l'Isis degli albori si doveva far vedere, era nel pieno del vigore. Poi perché noi abbiamo gli apparati di sicurezza interni, con le forze di polizia sul territorio che sono in stretto coordinamento".
"In Italia abbiamo un modello di vigilanza che altri Stati europei non hanno, abbinando al controllo del territorio il controllo in remoto da parte dei servizi: c'è uno stretto coordinamento che si manifesta nel Casa, il Comitato di Analisi Strategica Antiterrorismo, che si riunisce settimanalmente. Le nostre forze di polizia insieme ai servizi settimanalmente ci danno, per dirlo in breve, i nomi e cognomi delle persone che sono monitorate. È vero che non esiste il rischio zero di attentati, però è evidente che attualmente noi non abbiamo un pericolo che viene segnalato come imminente. Quindi, quello che si aprirà domani è un Giubileo che va vissuto serenamente, senza allarmismi, ma con prudenza: perché un evento del genere che richiama milioni di persone da tutto il mondo potrebbe vedere non un terrorista, ma un pazzo o un folle che ce l'abbia ad esempio con la Chiesa o con il Vaticano, può prendere un'occasione del genere per tentare di colpire. Però - conclude Razzante - da qui a dire che ci sia un allarme terrorismo attualmente non abbiamo gli elementi per dirlo. Per fortuna".
Cronaca
Giubileo, scatta piano sicurezza a Roma: tiratori scelti e...
Martedì Papa Francesco aprirà la Porta Santa della Basilica di San Pietro
Scatta il piano sicurezza nella Capitale per il Giubileo. Le misure più stringenti riguardano tre aree di sicurezza: l'area di rispetto, più esterna e priva di limitazioni, l'area riservata, a cui sarà possibile accedere solo dopo aver superato i controlli di pre-filtraggio lungo via della Conciliazione, via di Porta Angelica e piazza Sant’Uffizio, e infine l'area di 'massima sicurezza', la cosiddetta zona rossa, corrispondente al perimetro interno di piazza San Pietro, a cui si potrà accedere solo dopo il controllo con il rapiscan sia delle persone che degli effetti personali.
I servizi all’interno della piazza saranno curati dall'ispettorato di Polizia Vaticano in sinergia con le Autorità della Santa Sede. Le operazioni di pre-filtraggio per i pellegrini scatteranno fra 24 ore: dalle 13 di domani ci saranno quindi sistemi di controllo a passaggio multiplo, che garantiranno maggiore fluidità nel check delle persone, sempre sotto l’occhio vigile dei poliziotti, pronti a intercettare ogni minimo alert e fattore di rischio. A vigilare sull'area di massima sicurezza tiratori scelti e squadre antiterrorismo, cinofili, artificieri e reparti speciali di polizia e carabinieri. Saranno attive le postazioni anti-drone istallate dai comparti delle forze armate. Nessun segnale sarà sottovalutato dal punto di vista della prevenzione della minaccia terroristica, soprattutto alla luce dell'attacco avvenuto venerdì scorso a Magdeburgo. Sabato scorso in una serie di riunioni al Viminale sono stati analizzati i rischi e ritoccate attentamente le misure mentre dal Dipartimento di polizia è stato lanciato un alert particolare a tutte le donne e gli uomini delle forze dell'ordine a prestare la massima attenzione. Le misure di sicurezza sono ai massimi livelli da oltre un anno, dopo l'attacco del 7 ottobre 2023 di Hamas a Israele e proprio per questo la differenza possono farla gli occhi attenti di poliziotti, carabinieri e finanzieri. L'invito è a non sottovalutare nulla, a stare concentrati e non abbassare mai la guardia.
Oltre alla massima attenzione alle aree di sicurezza, per la vigilanza del Tevere scenderà in campo la Polizia fluviale. La tutela virtuale dei singoli eventi e delle infrastrutture informatiche strategiche del Paese sarà affidato al Centro per la sicurezza cibernetica in stretto raccordo con il Cnaipic (Centro nazionale anticrimine informatico per la protezione delle infrastrutture critiche) della Polizia postale.
Tutti i dettagli del piano, definito dagli esperti un dispositivo 'multilevel', sono contenuti nelle 150 pagine di ordinanza di servizio in materia di ordine e sicurezza pubblica firmata dal questore di Roma, Roberto Massucci. La pianificazione, è stata strutturata sulla base degli indirizzi del ministro dell’Interno Matteo Piantedosi e delle direttive del capo della Polizia Vittorio Pisani, al termine di numerosi momenti di condivisione nell’ambito del Comitato Provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica presieduto dal prefetto di Roma, Lamberto Giannini, e di approfondimenti tematici nei tavoli tecnici tenuti in questura negli ultimi due mesi. (di Giorgia Sodaro)