Ucraina: Giulia Schiff, ‘da min. Difesa Kiev due medaglie, ora lascio fronte e smetto combattere’
E' volata in Ucraina per combattere contro l'aggressione russa fin dall'inizio del conflitto: si è arruolata come volontaria alla Legione Internazionale dell'intelligence ucraina, poi nel team Masada con l’esercito di Kiev, nelle Forze Speciali della Legione Internazionale, in seguito ha svolto volontariato con la sua fondazione. Giulia Schiff, l'ex pilota dell’aeronautica militare che denunciò di essere stata vittima di nonnismo nel 'battesimo del volo', ha ricevuto due medaglie e una lettera di ringraziamento dal ministero della Difesa ucraino per "il coraggio, l'abnegazione e l'audacia dimostrati sui campi di battaglia contro le forze di occupazione russe a favore dell'indipendenza ucraina". Un impegno, il suo, che proseguirà presto in altri modi, primo su tutti l'impegno nell'opera di sminamento del territorio, ma non più in prima linea sul fronte: "Smetto di combattere in Ucraina. Il mese prossimo mi ritirerò dal fronte: il mio capitolo militare in prima linea in Ucraina è finito", annuncia all'Adnkronos la stessa Schiff.
Una decisione "definitiva" e legata sia "a motivi di salute perché - spiega - ho avuto un trauma alla schiena e devo probabilmente sottopormi a un intervento al ginocchio" sia all'intenzione di ricongiungersi con il marito Victor, conosciuto al fronte e ora impegnato nell'esercito israeliano: "Andrò in Israele, abiteremo lì perché mio marito è al fronte Nord contro i costanti tentativi di invasione via terra da parte di Hezbollah. Abbiamo intenzione di dedicarci alla nostra famiglia".
Ma l'impegno per l'Ucraina, che ora si è visto riconosciuto anche con due medaglie, assicura, non verrà meno: "Ho ricevuto dal ministero della Difesa ucraino una medaglia per servizio onorabile nella legione e una per meriti di combattimento nella 59esima Brigata", continua spiegando che a ciò si aggiungono "due lettere di raccomandazione" per il servizio svolto nella legione dell’intelligence e per il volontariato.
"Questa è la prova tangibile che la mia attitudine militare e professionale era ben sopra la media - sottolinea Schiff togliendosi qualche sassolino dalla scarpa riguardo all'espulsione dall'Aeronautica militare e al processo in corso per la denuncia di nonnismo - E' la più grande soddisfazione della mia vita, alla faccia di chi mi vuole male".
E anche se è pronta a deporre le armi in Ucraina "sicuramente tornerò anche perché sto avviando due progetti di collaborazione con aziende italiane per lo sminamento del territorio ucraino sia via terra che via aria con i droni", conclude.
Cronaca
Il Papa: “Aborto è omicidio, i medici che si prestano...
E sulla situazione in Libano dice: "Risposta sia proporzionata all'attacco o è immorale"
L’aborto è un “omicidio” e i medici che si prestano alla pratica sono dei “sicari”. Lo ha ribadito il Papa sul volo di ritorno dal Belgio.
“Le donne hanno diritto alla vita: alla vita sua, alla vita dei figli. Non dimentichiamo di dire questo: un aborto è un omicidio. La scienza ti dice che al mese del concepimento ci sono tutti gli organi già… Si uccide un essere umano. E i medici che si prestano a questo sono, permettimi la parola, sicari. Sono dei sicari. E su questo non si può discutere. Si uccide una vita umana. E le donne hanno il diritto di proteggere la vita”, ha osservato Bergoglio.
Riferendosi al re del Belgio Baldovino, antiabortista, per il quale ha annunciato che si procederà con la causa di beatificazione, Francesco ha detto: “Il re è stato un coraggioso perché davanti a una legge di morte, lui non ha firmato e si è dimesso. Ci vuole coraggio, no? Ci vuole un politico 'con pantaloni' per fare questo. Ci vuole coraggio. Anche lui con questo ha dato un messaggio e anche lui l’ha fatto perché era un santo. Quell'uomo è un santo e il processo di beatificazione andrà avanti, perché mi ha dato prova di questo”.
Il Pontefice tornando dal Belgio ha parlato anche dell'escalation in Libano. “La difesa deve essere sempre proporzionata all’attacco. Quando c’è qualcosa di sproporzionato si fa vedere una tendenza dominatrice che va oltre la moralità”, ha denunciato , come riporta Vatican News. “Un Paese che con le forze fa queste cose – parlo di qualsiasi Paese - che fa queste cose in un modo così “superlativo”, sono azioni immorali. Anche nella guerra c’è una moralità da custodire. La guerra è immorale, ma le regole di guerra implicano qualche moralità. Ma quando questo non si fa, si vede - noi diciamo in Argentina - il ‘cattivo sangue’”, ha osservato Bergoglio.
Cronaca
Israele, massima attenzione al quartiere ebraico di Roma e...
De Corato: "Rischio infiltrazione terroristica nei cortei con contenuti antisemiti". Comunità ebraica: "Siamo a un passo da caccia a all'ebreo"
Sensibilizzate ulteriormente a Roma le misure di sicurezza al ghetto e agli obiettivi sensibili della comunità ebraica, alla luce della situazione in Medio Oriente, delle recenti manifestazioni di stampo antisemita e dei cortei pro Palestina annunciati a ridosso dell’anniversario del 7 ottobre nella capitale e vietati nei giorni scorsi. Il livello di sicurezza, secondo quanto si apprende, era già altissimo.
"Cortei a rischio infiltrazione terroristica"
Intanto all'indomani dal corteo pro Palestina a Milano dove sono comparsi cartelli contro Liliana Segre, l'ex vicesindaco di Milano e deputato di Fdi Riccardo De Corato lancia l'allarme terrorismo nei cortei. “Con rammarico prendo atto che, come si legge dai volantini diffusi, nella città di Milano si terranno manifestazioni con chiaro contenuto antisemita. Mi preoccupa che in queste occasioni possa essere oltraggiata la memoria degli israeliani catturati e uccisi durante il vile attacco di Hamas del 7 ottobre, anche vista la concomitanza delle date delle iniziative annunciate. Spero non accada ma temo che questi cortei possano essere un covo di odio ad alto rischio di infiltrazione terroristica".
E la comunità ebraica milanese torna a stigmatizzare “quanto messo in piazza a Milano sabato 28/9 dai 'manifestanti' propal", giudicato "di una gravità eccezionale. Questo purtroppo a dimostrazione di come oramai non ci sia più alcun limite che possa considerarsi insuperabile nella sua inaccettabilità. Si è creata una spirale di cieco odio antisemita e appelli genocidi ormai equiparabili a quelli di matrice nazi-fascista degli anni ’30 e 40’ dello scorso secolo - afferma il presidente Walker Meghnagi -. E’ un involuzione totale e assoluta delle sensibilità, morale e del progresso educativo e culturale che le società civili Occidentali avevano messo in atto dopo la 2° guerra mondiale. E’ un ritorno a un 'medioevo' che si pensava sorpassato e sublimato, ma che constatiamo con profonda angoscia e sgomento essere riemerso dai tempi bui della Storia". .
"Ulteriore motivo di grossa preoccupazione - aggiunge - è il continuo spingersi sempre più oltre nel calpestare e oltraggiare i canoni che definiscono e caratterizzano le società libere e democratiche senza che queste reagiscano subendo passivamente questi oltraggi. Questo non può che portare a un ulteriore involuzione accompagnata da un alzamento del tiro da parte di questi gruppi. Siamo a un passo dalla caccia all’ebreo e da atti di aperta violenza nei confronti di istituzioni ebraiche religiose e non e dei loro rappresentanti".
Cronaca
Cagliari, ex calciatore rossoblu Andrea Capone trovato...
Il 43enne si trovava a Palazzo Tirso, il corpo senza vita con una ferita alla testa. Accertamenti della polizia nella struttura di piazza Deffenu
Trovato morto in un albergo di Cagliari l'ex calciatore rossoblu Andrea Capone. Il 43enne si trovava a Palazzo Tirso ed è stato trovato senza vita con una ferita alla testa, che potrebbe essere stata causata da una caduta accidentale. Capone era cresciuto nelle giovanili del Cagliari, con cui ha raggiunto la Serie A, e ha giocato anche nel Treviso e nel Vicenza. A gennaio avrebbe dovuto compiere 44 anni. Nell’albergo di piazza Deffenu la polizia sta facendo gli accertamenti per verificare le cause della morte.
Cagliari Calcio: "Sgomento e tristezza"
"Tutto il Cagliari Calcio apprende con sgomento e profonda tristezza la notizia della scomparsa di Andrea Capone, morto a soli 43 anni”. La società in cui è nato e cresciuto saluta così l’ex centrocampista trovato morto stamattina. “Il legame con la sua Terra rimarrà impossibile da scalfire, per un ragazzo da sempre noto per professionalità, dedizione e passione - scrive il Cagliari sui social- . Qualità che rimarranno nel cuore di chi ha avuto la fortuna di conoscerlo, incontrarlo dentro e fuori dal campo. Il Cagliari Calcio si stringe alla famiglia in questo momento di forte dolore”.