‘Futuro Italia: un Paese per giovani’, al via la III edizione del Festival nazionale delle Università
All’Università degli studi Link di Roma
Ha preso il via all’Università degli studi Link di Roma la terza edizione del Festival nazionale delle Università, dal titolo 'Futuro Italia: un Paese per giovani'. Ad aprire i lavori è stato Pietro Luigi Polidori (presidente dell’Università degli Studi Link): "Questa terza edizione del festival guarda ai giovani e al loro futuro, andando a parlare di ciò che loro si aspettano e di ciò in cui credono. Sempre più atenei partecipano al nostro festival e questo è sicuramente un bene, visto che dobbiamo dare risposte concrete alle nuove generazioni, che sono il futuro dell’Italia. È quindi fondamentale che le industrie e il mondo del lavoro partecipino a questa kermesse, visto che l’università prepara i giovani ad immergersi nel mondo del lavoro. La nostra missione è importantissima: mettere a disposizione tutto ciò che abbiamo, per facilitare le scelte che segneranno la vita dei nostri ragazzi. Anche per questo, siamo già proiettati verso la quarta edizione, che sveleremo presto", ha sottolineato.
In apertura dei lavori è intervenuto Alberto Barachini (sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri), che ha dichiarato: "Questo festival è un’occasione unica di confronto tra università, giovani e imprese. Un’occasione che deve essere finalizzata alla crescita culturale ed economica del paese, essendo in linea con l’Agenda 2030 dell’ONU. In appuntamenti come queste ci occupiamo di definire il futuro del Paese per i nostri giovani e, così come accaduto nella seconda edizione di questo festival, guardiamo all’innovazione. Questa, però, deve essere governata e non deve subire abusi. Per avere libertà e futuro, infatti, servono regole. L’innovazione andrà ad impattare sui mestieri ed è per questo che la formazione deve essere vista dagli studenti come un investimento su loro stessi. Quale miglior luogo, quindi, di un’università per creare formazione e futuro".
Il primo panel, dal titolo “Dall’impiego al lavoro per cavalcare l’onda del cambiamento”, ha visto la partecipazione di Maria Cristina Pisani (Presidente del Consiglio Nazionale Giovani) e Manuela Perrone (autrice del saggio “Il buon lavoro. Benessere e cura delle persone nelle imprese italiane”).
Pisani ha sottolineato come "in questi anni sono state sollevate grandi istanze da parte dei giovani, soprattutto dal punto di vista della transizione ecologica. È quindi necessario individuare strumenti per far sì che le istanze dei giovani possano determinare cambiamenti che vedano l’Italia al centro di un processo di inclusione collettiva. Così si potranno governare i cambiamenti verso traguardi precisi, che consentano alle nuove generazioni di essere protagoniste".
Perrone ha invece spiegato: "Il messaggio del saggio che ho scritto è chiaro: per affrontare le trasformazioni che stiamo attraversando, è necessario ripensare il concesso di benessere sul lavoro. Questa, infatti, non è più una dimensione esterna, ma interna alle aziende. Ciò significa modificare i paradigmi valoriali delle imprese, rimettendo le persone al centro dei progetti. I giovani hanno infatti sostituito il mito del posto fisso, con quello del posto giusto e più adatto alle loro esigenze".
Successivamente si è parlato di “Equità tra le generazioni” con Maurizio Oliviero ( Rettore dell’Università di Perugia ) e Gian Luca Gregori (Rettore dell’Università Politecnica delle Marche). Oliviero ha dichiarato: "Noi abbiamo vissuto una fase storica dove i punti di riferimento erano legati a certezze come posto fisso e luoghi di comunità. Ora c’è un completo cambio di paradigma, con i nostri giovani che puntano alla ricerca non tanto di un salario alto, quanto di una qualità di vita alta. Già da prima del Covid era in atto un cambiamento, che la pandemia ha solo accelerato". Gregori ha sottolineato: "Oggi abbiamo ragazzi e ragazze fortemente impegnati, ma con grande fragilità psicologica. Nel nostro Paese, infatti, i ragazzi si laureano, fanno master e poi lavorano senza riuscire ad arrivare alla fine del mese. Che speranze diamo in questo modo?". La terza edizione del Festival Nazionale delle Università è realizzata con il patrocinio del Comune di Roma, della Regione Lazio, dell’Agenzia Italiana per la Gioventù e del Consiglio Nazionale dei Giovani, con la partecipazione di ITA Airways e BPER Banca.
Cronaca
Sammy Basso, il ricordo di Jovanotti: “Humour...
"Davvero difficile incontrare qualcuno di più vivo di lui quando era in giro. Quando veniva ai miei concerti era una festa", afferma in un post su Facebook il cantante
"Ho appena saputo che é morto Sammy Basso. Che immenso dispiacere. La notizia che Sammy se n’é andato, nonostante la sua malattia fosse una minaccia costante, riesce ad essere sorprendente per chi lo conosceva, perché era davvero difficile incontrare qualcuno di più vivo di lui quando era in giro. Quando veniva ai miei concerti era una festa. La sua intelligenza, la sua passione, la cultura e la capacità di armonizzare conoscenza scientifiche ad una fede incrollabile, il suo humor formidabile e la sua mente colorata, mi vengono in mente adesso". Lo afferma in un post su Fb Lorenzo Jovanotti, ricordando il 28enne affetto dalla progeria scomparso ieri, e postando una loro foto, abbracciati di spalle, a un suo concerto.
"Con lui e con il suo amico di una vita Fontana ci eravamo sentiti giorni fa per darci un appuntamento quando sarei passato dal nord-est e stamattina immagino Sammy che dice 'sarà per un’altra volta ragazzi…' - continua Jovanotti - Ciao piccolo grande Sammy, mi ricordo quando ti presi in braccio di fronte alla spiaggia piena di tutta quella gente e fu come se sul palco con me fosse apparso Elvis Presley, tutti quei sorrisi oggi ti accompagnano. Un abbraccio ai suoi familiari e ai suoi amici che in questi anni sono stati la sua forza e lui la loro".
Cronaca
Sammy Basso, l’amico Riccardo: “Se n’é...
Sammy Basso morto in un ristorante di Asolo, era a cena con la famiglia e gli amici
Sammy Basso, il 28enne malato di progeria più longevo del mondo, è morto ieri sera poco prima delle 23, mentre era al ristorante Villa Razzolini Loredan di Asolo (Treviso) dove aveva cenato con la sua famiglia e alcuni amici. Immediato l’arrivo sul posto di un ambulanza del Suem 118, ma tutti i tentativi dei sanitari di rianimarlo sul posto si sono rivelati vani, in quanto Sammy era già morto e poco dopo il medico non ha potuto far altro che constatarne l'avvenuto decesso.
Due giorni fa, Sammy Basso, che era nato a Schio ma viveva a Tezze sul Brenta, in provincia di Vicenza, era stato premiato alla Scuola Grande di San Rocco a Venezia, nell’ambito del XIV premio giornalistico Paolo Rizzi per il suo impegno nella diffusione della conoscenza della rarissima malattia che aveva e per la promozione della ricerca scientifica.
"Sammy Basso se ne è andato nello scenario migliore possibile, era in una giornata di festa tra noi amici, senza soffrire. Noi non possiamo fare altro che continuare sulla strada che ci ha segnato per portare avanti il suo messaggio di vivere la vita: lui l'ha fatto ampiamente", afferma all'Adnkronos Riccardo Zanolli, vice-presidente dell'Associazione italiana progeria Sammy Basso e amico inseparabile, dai tempi del liceo, del 28enne.
In una nota l'Associazione italiana progeria Sammy Basso sottolinea che "Sammy Basso si è spento ieri sera 5 ottobre, all’improvviso, dopo una giornata di festa circondato dall’affetto di chi gli voleva bene. Siamo profondamente grati del privilegio di aver condiviso una parte del nostro viaggio con lui. A tutti noi ha insegnato che, sebbene gli ostacoli della vita a volte possano sembrare insormontabili, vale la pena viverla con pienezza". "A nome della famiglia, degli amici e dell’Associazione italiana progeria Sammy Basso ringraziamo tutti per la vicinanza manifestata - conclude - Data e luogo del funerale verranno comunicati nei prossimi giorni. Nel rispetto del nostro dolore, chiediamo gentilmente di concederci la riservatezza in questo difficile momento".
Cronaca
Scontri corteo pro Palestina a Roma, 4 i fermati: tra loro...
Piantedosi: "Oltre 200 allontanati prima dell'inizio della manifestazione". 34 i feriti tra forze ordine
Sono 4 le persone fermate ieri durante gli scontri in piazzale Ostiense a Roma durante la manifestazione non autorizzata pro Palestina: una è stata arrestata e due sono state denunciate. E' quanto apprende l'Adnkronos. Sono oltre 200 invece le persone allontanate prima della manifestazione di cui 51 con foglio di via poiché gravate da precedenti per reati contro l'ordine pubblico e 150 che, per non farsi identificare ai controlli, hanno deciso di tornare indietro scortati fino al limite di provincia. Sono invece 34 le forze dell'ordine ferite dalle violenze dei manifestanti tra cui un dirigente della Polizia che ha riportato la frattura del bacino
Piantedosi
"Il bilancio della manifestazione di ieri a Roma è di 4 persone fermate, tra cui una arrestata, e di oltre 200 allontanate prima dell’inizio. Di queste 51 con foglio di via in quanto gravate da precedenti per reati contro l’ordine pubblico. Tutta la mia vicinanza e gratitudine ai 34 operatori delle Forze di Polizia aggrediti e feriti nell’occasione". Lo scrive su X il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi che ringrazie "le Forze dell’ordine e la questura di Roma per l’efficace ed equilibrata gestione di una situazione difficile, a difesa della sicurezza dei cittadini".
Mattarrella
Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, a quanto si apprende, ieri sera ha chiamato il capo della Polizia, per esprimere solidarietà agli agenti feriti e apprezzamento per le forze di polizia dopo la manifestazione di ieri pro Palestina.