Maturità, l’erede di Pirandello: “Mio bisnonno ha anticipato tempi sui rischi della tecnologia”
Bisnipote Stefano: "Le macchine hanno preso il sopravvento sugli uomini ma io sono meno pessimista del mio illustre predecessore. Nessun timore di fronte alla tecnologia, si evolve con i tempi, bisogna saperci convivere. Con intelligenza e umanità"
"Il mio bisnonno è ancora un faro per le nuove generazioni. Lo dimostra una delle tracce della maturità. Nessun timore di fronte alla tecnologia, si evolve con i tempi, bisogna saperci convivere. Con intelligenza e umanità". A parlare all'Adnkronos è Stefano Pirandello, bisnipote di Luigi Pirandello, uno dei maggiori light designer italiani, celebrato in ambiti internazionali, commentando una delle tracce della prima prova dell'esame di maturità dedicata al pirandelliano 'Quaderno di Serafino Gubbio operatore'.
"Il mio antenato era in anticipo sui tempi - ha aggiunto - Le macchine hanno preso, in parte, il sopravvento sugli uomini. Anche nel mio campo è così. Basta un piccolo problema e tutto va in tilt. Ma ripeto, sono meno pessimista del mio illustre predecessore. Quando insegno in Accademia ai miei allievi dei corsi di 'Illuminotecnica' ricordo loro che in fondo è sempre l'umano e guidare i giochi della tecnologia. Più luci alogene e meno led". Pirandello cita a proposito di un utilizzo costruttivo delle macchine il film 'C'è ancora domani' di Paola Cortellesi. "La regista le ha utilizzate per 'scrivere' un film en noir et blanc riportandoci indietro nel tempo, ed è stato un successo".
"Il mio bisnonno con il suo romanzo 'Quaderno di Serafino Gubbio operatore' ci ha messo in guardia: dipende da noi, dalla nostra umanità, creatività e sensibilità, di avere il potere, se non di cambiare il nostro rapporto con le macchine, almeno di operare per non esserne logorati", conclude.
Cronaca
Disagio mentale, psichiatra Siracusano:...
'Entra nell'aspetto più intimo delle persone'
"Oggi il disagio mentale è multidisciplinare, un disturbo che vede messi in campo una serie di fattori, soprattutto quelli psicosociali. La teatro-terapia entra proprio nell'aspetto più relazionale, più sociale, più intimo delle persone e questo ha sicuramente un grande valore curativo. L'importante è che l'approccio sia serio e soprattutto riconosciuto anche dalle cosiddette Linee guida della teatro-terapia sulla salute mentale". Lo ha detto all'Adnkronos Salute Alberto Siracusano, coordinatore Tavolo tecnico ministeriale per la Salute mentale in occasione dello spettacolo 'Pinocchio: una favola alla rovescia', a cura della Compagnia stabile del Teatro Patologico, questa sera al Parioli Costanzo di Roma.
Cronaca
Sanità, Malavasi: “C’è una consapevolezza...
'Bonus psicologico, psicologo a scuola e forme di educazione al teatro, sono tanti i progetti che si possono finanziare per supportare le fragilità'
"Penso che ci sia una buona consapevolezza trasversale sull'urgenza di affrontare il disagio psicologico in senso lato e le tante forme di disagio che oggi ci sono nella nostra società". Lo ha detto all'Adnkronos Salute Ilenia Malavasi (Pd), della commissione Affari sociali della Camera dei Deputati in occasione dello spettacolo "Pinocchio: una favola alla rovescia", a cura della Compagnia stabile del Teatro Patologico in scena stasera al Parioli Costanzo di Roma.
"Da un lato il bonus psicologico è stato rifinanziato - ha ricordato Malavasi - dall'altro lato c'è una proposta di legge, ferma da qualche mese per motivi di copertura economica, per istituire anche la figura dello psicologo di base. Obiettivo: avvicinare nuove professioni cercando di superare quelle barriere culturali che ci sono nel chiedere aiuto rispetto a situazioni di disagio". Malavasi ha poi sottolineato "il fatto che si possono finanziare progettualità nuove, compreso lo psicologo nelle scuole, ma anche forme di educazione al teatro per supportare le fragilità, e quindi provare insieme a dare nuovi strumenti, nuovi contenitori, nuovi servizi per affrontare il disagio".
Cronaca
Salute mentale, Levialdi Ghiron (Tor Vergata):...
'Università si apre sempre di più alla società per favorire l'integrazione non solo dal punto di vista didattico'
"L'università è un luogo di creazione di cultura dal punto di vista didattico e scientifico, ma anche un luogo in cui ci si apre alla società in vari modi, favorendo l'inclusione sociale, realizzando iniziative congiunte con il territorio e con terreni non completamente esplorati. Sotto questo profilo, il nostro Ateneo ha intrapreso da diversi anni collaborazioni non solo con il Teatro Patologico, sui temi della salute mentale, ma anche una serie di iniziative attraverso un Prorettore delegato a questo specifico scopo. E' un Prorettore all'integrazione sociale". Lo ha detto Nathan Levialdi Ghiron, Rettore Università di Roma Tor Vergata durante lo spettacolo 'Pinocchio: una favola alla rovescia', a cura della Compagnia del Teatro Patologico, in scena questa sera al Parioli Costanzo di Roma. L’evento, nato da un’idea del senatore Antonio Guidi, è realizzato grazie al contributo non condizionato di Lundbeck Italia, con il patrocinio del Senato, del ministero della Salute, dell'Iss, del CNG-Consiglio Nazionale Giovani e di Tor Vergata
"Le iniziative future sono finalizzate a favorire ulteriormente l'inclusione, anche rispetto a ragazzi e ragazze provenienti dall'estero - ha poi concluso il Rettore- che spesso trovano molta difficoltà ad integrarsi nel nostro tessuto sociale, non soltanto a livello universitario. Sotto questo profilo facciamo dei corsi ad hoc per cercare di consentire un miglior ambientamento di queste persone all'interno del nostro ateneo".