Non si ferma la pioggia di razzi di Hezbollah nel nord di Israele – Ascolta
Non si allenta la tensione tra Israele ed Hezbollah al confine con il Libano, nonostante gli sforzi diplomatici in campo guidati dall'amministrazione Biden che ha mandato nella regione il suo inviato speciale. Se da un lato l'Idf ha annunciato che i piani operativi per un'offensiva in Libano sono stati "approvati e validati" dall'altro non si ferma la pioggia di razzi contro il Nord di Israele. Hezbollah ha rivendicato numerosi attacchi missilistici dentro e intorno alla città di Kiryat Shmona. Secondo il gruppo libanese, alcuni razzi hanno colpito il quartier generale della 769a Brigata Orientale israeliana nella città. Il Times of Israel riferisce che gli attacchi hanno danneggiato proprietà in diverse aree ma non sono state segnalate vittime.
Esteri
Attentato Ankara, raid Turchia in Iraq e Siria: distrutti...
Le Forze democratiche siriane a guida curda denunciano uccisione di 12 civili
Dopo l'attacco di ieri nei pressi di Ankara, la Turchia ha confermato che nelle scorse ore raid hanno colpito obiettivi legati al Pkk nel nord dell'Iraq e in Siria. "Sono stati colpiti e distrutti 32 obiettivi appartenenti ai terroristi", hanno reso noto dal ministero della Difesa.
Secondo le Forze democratiche siriane (Fds, a guida curda e sostenute dagli Usa), almeno 12 civili sono rimasti uccisi e 25 feriti in "una nuova ondata di attacchi effettuati nelle scorse ore sul nord e sull'est della Siria". Tra le persone uccise, riferiscono, ci sono due minori.
I raid arrivano dopo l'attacco di ieri nei pressi della capitale che ha fatto almeno cinque morti e 22 feriti all'ingresso della sede delle Turkish Aerospace Industries. L'attacco non è stato sinora rivendicato ma il governo lo ha attribuito al Partito curdo dei lavoratori.
Esteri
Nordcorea, continua la guerra dei palloncini: rifiuti sulla...
Spazzatura e volantini contro presidente e first lady nel nuovo 'attacco' a Seul
Ancora palloncini con rifiuti e volantini di propaganda, lanciati dalla Corea del Nord in direzione della Corea del Sud. E il 'carico' di un palloncino finisce nel complesso presidenziale a Seul con messaggi critici nei confronti del presidente Yoon Suk Yeol e della first lady Kim Keon Hee. A raccontarlo è l'agenzia sudcoreana Yonhap nel mezzo di crescenti tensioni.
"Alle prime ore di stamani un palloncino nordcoreano pieno di spazzatura è esploso in aria, spargendo rifiuti intorno al complesso presidenziale", hanno confermato dal servizio di sicurezza della presidenza, precisando che il materiale non rappresentava una minaccia per la sicurezza e che la situazione è costantemente monitorata in coordinamento con i vertici militari.
Già a luglio un palloncino 'nordcoreano' era finito nel complesso presidenziale, ma - scrive la Yonhap - è la prima volta che dalla Corea del Nord vengono lanciati volantini con critiche esplicitamente rivolte al presidente sudcoreano e alla consorte. Negli ultimi mesi la Corea del Sud ha denunciato il lancio di migliaia di palloncini dal Nord di Kim Jong Un.
Esteri
Ucraina, Kiev licenzia capo della forza armata dei droni:...
A riferirlo i media ucraini. Roman Hladkyi era stato nominato ad agosto, alla guida delle Usf arriva Oleksii Halabuda
Ad appena due mesi dalla nomina, Kiev ha rimosso dall'incarico Roman Hladkyi, il controverso capo di Stato Maggiore ucraino delle 'Unmanned Systems Forces' (Usf), dedicate a sviluppo e impiego di sistemi senza pilota. A riferirlo la Ukrainska Pravda aggiungendo che il successore è il colonnello Oleksii Halabuda, ex comandante della 28esima Brigata meccanizzata delle Forze Armate ucraine.
Hladkyi, ricostruisce il 'Kyiv Independent', era stato scelto per l'incarico dopo essere stato licenziato dalla posizione di Capo di Stato Maggiore della Marina a seguito di uno scandalo di sei anni fa.
"A seguito di un'inchiesta condotta dal Servizio di sicurezza dell'Ucraina è stato stabilito che è insostenibile il proseguimento di Roman Hladkyi come capo di Stato Maggiore delle Forze dei sistemi senza pilota", hanno riferito dal ministero della Difesa alla Ukrainska Pravda, parlando di una decisione che risale a dieci giorni fa e che "è stata presa dopo tutte le necessarie procedure e controlli approfonditi con l'obiettivo di rafforzare l'efficacia dell'unità".
Truppe Nordcorea in Russia
Seul torna intanto a parlare delle truppe nordcoreane dispiegate in Russia. "Sono considerati semplici mercenari, carne da cannone", ha detto il ministro sudcoreano della Difesa, Kim Yong-hyun, che accusa il leader nordcoreano Kim Jong Un di "aver venduto il suo esercito per una guerra di aggressione illegale". "Quando vengono dispiegate truppe all'estero, solitamente mantengono la catena di comando del loro Paese e conducono con orgoglio attività con la loro divisa e la loro bandiera", ha detto il ministro durante un'audizione in Parlamento. Ma, ha affermato ancora, le truppe nordcoreane "si camuffano sotto la divisa russa e operano sotto comando militare russo senza alcuna autorità operativa".
Il dispiegamento è stato definito "una provocazione che minaccia la sicurezza globale", dal presidente sudcoreano Yoon Suk Yeol. "Condanniamo - ha detto Yoon come riporta l'agenzia sudcoreana Yonhap - le provocazioni da parte della Corea del Nord e la cooperazione militare illegale con la Russia",
Le dichiarazioni arrivano dopo i colloqui a Seul del presidente sudcoreano con il polacco Andrzej Duda. I due Paesi, ha affermato Yoon, "convengono sul fatto che il dispiegamento di truppe della Corea del Nord in Russia costituisce una violazione della Carta delle Nazioni Unite e delle risoluzioni del Consiglio di Sicurezza, una provocazione che minaccia la sicurezza globale".