Tajani: “Italiani all’estero i migliori ambasciatori del nostro Paese nel mondo”
Il ministro degli Esteri è intervenuto alla Farnesina all'Assemblea plenaria del Cgie
"I nostri connazionali all'estero sono i migliori ambasciatori del nostro Paese nel mondo". Lo ha detto il vice premier e ministro degli Esteri Antonio Tajani, aprendo alla Farnesina l'Assemblea plenaria del Cgie e ricordando l'ex segretario del Consiglio Generale degli Italiani all'Estero scomparso a marzo, Michele Schiavone, così come il console generale d'Italia a Vancouver morto a gennaio, Marco Nobili. Tajani si è poi rivolto al nuovo segretario del Cgie, Maria Chiara Prodi, congratulandosi con lei per il suo incarico.
Il ministro ha apprezzato "l'orgoglio e la passione con le quali il Cgie porta nel mondo in nome dell'Italia, la forza della nostra cultura, del nostro territorio, del saper fare italiano, dimostrazione dei quali è il successo del nostro export, che dimostra quanto apprezzamento ci sia per il nostro Paese. Gli italiani all'estero rappresentano, come ho detto più volte, una priorità per il nostro governo e ha voluto proprio evidenziare il ruolo speciale che nella nostra rete diplomatica hanno i consoli, facendoli sfilare per la prima volta nella parata del 2 giugno insieme al personale della nostra Unità di crisi".
"Ci sono stati momenti di grande difficoltà per aiutare i nostri connazionali che vivono all'estero - ha sottolineato Tajani - penso alle emergenze di Israele, Palestina, al terremoto in Turchia, Sudan, Chad. C'è un grande lavoro che è stato riconosciuto da tutti e vedere sfilare queste persone che si occupano degli italiani all'estero il 2 giugno per la prima volta è un segnale forte di attenzione gli italiani dei quali si occupano i diplomaci e i funzionari del nostro ministero. La diplomazia non è fatta solo dagli ambasciatori, dal ministro, dai sottosegretari, ma anche dal lavoro quotidiano dei consoli e ho sempre tenuto conto del lavoro fatto nei consolati. Penso al grande lavoro di assistenza per i nostri concittadini, dagli oltre 2 mila detenuti all'estero, agli oltre 550 bambini contesi o sottratti. Dedichiamo a ciascuno di loro la massima attenzione".
Tajani ha infine fatto riferimento all'iniziativa del ministero degli Esteri del turismo delle radici: "Il 2024 è l'anno delle radici, nei mesi scorsi ho accolto al ministero centinaia di sindaci da tutta Italia. All'estero stiamo coinvolgendo molte associazioni nel turismo delle radici. E' un progetto per far riscoprire ai nostri connazionali residenti all'estero i luoghi di origine. E' un progetto del Pnrr che rappresenta anche una grande occasione per i nostri comuni più piccoli, per la loro valorizzazione turistica, per l'export dei loro prodotti di eccellenza".
Esteri
Cittadino italo-israeliano ucciso in attacco Hamas a Jaffa
Lo conferma la Farnesina all'Adnkronos. Nell'attentato a sud di Tel Aviv sono morte sette persone, mentre altre 16 sono rimaste ferite
Un cittadino italo-israeliano è rimasto vittima dell'attentato rivendicato da Hamas a Jaffa lo scorso primo ottobre. Lo ha confermato la Farnesina all'Adnkronos. Nell'attentato a sud di Tel Aviv sono morte sette persone, mentre altre 16 sono rimaste ferite.
La settima vittima è stata identificata come Victor Shimshon Green, 33 anni. L'uomo viveva in un rifugio per senzatetto a Jaffa, come riporta il Times of Israel.
Le altre vittime sono state identificate dalle autorità israeliane come Revital Bronstein, 24 anni, Ilia Nozadze, 42 anni, Shahar Goldman, 30 anni, Inbar Segev Vigder, 33 anni, Nadia Sokolenco, 40 anni, e Jonas Chrosis, 26 anni. A sferrare l'attacco sono stati Mohammad Mesek e Ahmed Himouni entrambi di Hebron.
Esteri
Israele, attacco terroristico alla stazione di Beersheba:...
Altre 11 persone sono rimaste ferite. L'attentatore è un beduino di 29 anni con precedenti penali. Aveva anche cittadinanza israeliana
Attacco oggi 6 ottobre in Israele, alla stazione centrale degli autobus di Beersheba: una soldatessa israeliana di 25 anni è morta e altre 11 persone sono rimaste ferite. La soldatessa era in servizio presso la polizia di frontiera al sud.
L'attentatore è un beduino di 29 anni. Lo riferiscono le autorità israeliane spiegando che anche un cittadino eritreo, erroneamente identificato come un aggressore, è stato ucciso dopo essere stato raggiunto da colpi d'arma da fuoco. Lo riporta il Times of Israel. Il 29enne, hanno spiegato i militari, aveva anche cittadinanza israeliana. L'aggressore aveva precedenti penali.
La polizia sta indagando per stabilire se l'attacco sia stato compiuto sia con accoltellamento che con colpi d'arma da fuoco da parte dell'attentatore.
Esteri
Israele, attacco alla stazione di Beersheba: morta...
Altre 11 persone sono rimaste ferite. L'attentatore è un beduino di 29 anni con precedenti penali. Aveva anche cittadinanza israeliana
Attacco oggi 6 ottobre in Israele, alla stazione centrale degli autobus di Beersheba: una soldatessa israeliana di 25 anni è morta e altre 11 persone sono rimaste ferite. La soldatessa era in servizio presso la polizia di frontiera al sud.
L'attentatore è un beduino di 29 anni. Lo riferiscono le autorità israeliane spiegando che anche un cittadino eritreo, erroneamente identificato come un aggressore, è stato ucciso dopo essere stato raggiunto da colpi d'arma da fuoco. Lo riporta il Times of Israel. Il 29enne, hanno spiegato i militari, aveva anche cittadinanza israeliana. L'aggressore aveva precedenti penali.
La polizia sta indagando per stabilire se l'attacco sia stato compiuto sia con accoltellamento che con colpi d'arma da fuoco da parte dell'attentatore.