Russia, il messaggio di Putin: “Possiamo rivedere la dottrina nucleare”
Il presidente russo: "L'Occidente sostituirà Zelensky nella prima metà del 2025"
La Russia, in una fase cruciale della guerra con l'Ucraina, sta pensando a possibili cambiamenti nella sua dottrina nucleare. A dirlo è il presidente russo Vladimir Putin, nel corso di una conferenza stampa ad Hanoi, in Vietnam dove ha concluso la visita ufficiale, spiegando che "ciò è dovuto al fatto che stanno emergendo cambiamenti" e che "il potenziale nemico sta lavorando sull'abbassamento della soglia per l'uso delle armi atomiche".
In particolare, ha aggiunto Putin, si stanno sviluppando ordigni nucleari esplosivi a bassissima potenza. "Sappiamo che nei circoli di esperti in Occidente ci sono idee secondo cui tali armi potrebbero essere utilizzate" e quindi "siamo obbligati a prestare attenzione", ha sottolineato.
L'Occidente, ha continuato parlando di Ucraina, sostituirà il presidente Volodymyr Zelensky "nella prima metà del prossimo anno. Gli attribuiranno la colpa di tutte le decisioni impopolari, incluso l'abbassamento dell'età di leva. E poi lo cambieranno. Penso che questo avverrà nella prima metà del prossimo anno", ha detto ancora Putin.
Le potenze nucleari aumentano l'arsenale atomico: a che punto è la Russia
Le potenze nucleari hanno intanto aumentato i loro arsenali atomici nel 2023, modernizzandoli e dispiegando nuove armi con l'obiettivo di poter fare sempre più affidamento sulla deterrenza. E' quanto si legge nel rapporto annuale sulle armi nucleari, sul disarmo e sulla sicurezza internazionale diffuso dallo Sipri, l'Istituto internazionale di ricerca sulla pace di Stoccolma.
Dell'inventario globale totale di circa 12.121 testate nel gennaio 2024, circa 9.585 erano nelle scorte militari per un potenziale utilizzo come si legge nel rapporto diffuso sul sito di Sipri. L'Istituto stima che circa 3.904 di queste testate siano state schierate con missili e aerei, 60 in più rispetto al gennaio 2023, e il resto era in deposito centrale. Circa 2.100 delle testate schierate sono state mantenute in uno stato di massima allerta operativa sui missili balistici. Quasi tutte queste testate appartengono alla Russia o agli Stati Uniti, ma per la prima volta si ritiene che la Cina abbia alcune testate in massima allerta operativa.
"La Cina sta espandendo il suo arsenale nucleare più velocemente di qualsiasi altro paese", ha affermato Hans M. Kristensen, membro senior associato del programma sulle armi di distruzione di massa del Sipri e direttore del progetto di informazione nucleare presso la Federazione degli scienziati americani (Fas). "Ma in quasi tutti gli stati dotati di armi nucleari ci sono piani o pressioni significative per aumentare le forze nucleari'', aggiunge.
I nove stati dotati di armi nucleari sono Stati Uniti, Russia, Regno Unito, Francia, Cina, India, Pakistan, Corea del Nord e Israele. "Mentre il totale globale delle testate nucleari diminuisce man mano che le armi dell'era della guerra fredda vengono smantellate, purtroppo continuiamo a vedere aumenti anno dopo anno nel numero di testate nucleari operative", ha affermato il direttore del Sipri Dan Smith. "Questa tendenza sembra destinata a continuare e probabilmente ad accelerare nei prossimi anni ed è estremamente preoccupante", ha aggiunto.
Nel rapporto si legge che India, Pakistan e Corea del Nord stanno cercando di schierare più testate sui missili balistici, mentre Russia, Francia, Regno Unito, Stati Uniti e Cina lo hanno già fatto. La Russia e gli Stati Uniti insieme possiedono quasi il 90% di tutte le armi nucleari. Le dimensioni delle rispettive scorte militari sono rimaste relativamente stabili nel 2023, anche se si stima che la Russia abbia schierato circa 36 testate in più con forze operative rispetto a gennaio 2023. La trasparenza riguardo alle forze nucleari è diminuita in entrambi i paesi nel sulla scia dell’invasione dell’Ucraina da parte della Russia nel febbraio 2022. Oltre alle loro scorte militari, la Russia e gli Stati Uniti detengono ciascuno più di 1200 testate precedentemente ritirate dal servizio militare e che stanno gradualmente smantellando.
La stima di Sipri relativa alle dimensioni dell’arsenale nucleare cinese è aumentata da 410 testate nel gennaio 2023 a 500 nel gennaio 2024 e si prevede che continuerà a crescere. Per la prima volta, la Cina potrebbe anche schierare un piccolo numero di testate missilistiche in tempo di pace, affermano gli analisti. A seconda di come deciderà di strutturare le sue forze, la Cina potrebbe potenzialmente avere almeno lo stesso numero di missili balistici intercontinentali della Russia o degli Stati Uniti entro la fine del decennio, anche se si prevede che le sue scorte di testate nucleari rimarranno molto più piccole rispetto alle scorte di uno di questi due paesi, sottolinea il rapporto.
Il Regno Unito non ha aumentato il proprio arsenale di armi nucleari nel 2023, ma si prevede che le sue scorte di testate aumenteranno in futuro dopo l'annuncio in tal senso del governo britannico.
Nel 2023 la Francia ha continuato i suoi programmi per sviluppare un sottomarino missilistico balistico a propulsione nucleare (SsbnN) di terza generazione e un nuovo missile da crociera lanciato dall'aria, nonché per rinnovare e aggiornare i sistemi esistenti, ricorda l'Istituto di Stoccolma. L’India ha leggermente ampliato il suo arsenale nucleare nel 2023, si legge nel rapporto. Lo stesso vale per il Pakistan, anche se l’India sembra voler puntare sulle armi a lungo raggio, comprese quelli in grado di raggiungere obiettivi in tutta la Cina.
La Corea del Nord continua a dare priorità al proprio programma nucleare militare come elemento centrale della propria strategia di sicurezza nazionale. Il Sipri stima che il paese abbia ora assemblato circa 50 testate e possieda materiale fissile sufficiente per raggiungere un totale di 90 testate, entrambi aumenti significativi rispetto alle stime per gennaio 2023. Sebbene la Corea del Nord non abbia condotto esplosioni di test nucleari nel 2023, sembra che hanno effettuato il primo test di un missile balistico a corto raggio da un silo rudimentale. Ha inoltre completato lo sviluppo di almeno due tipi di missili da crociera per attacco terrestre progettati per fornire armi nucleari.
Si ritiene che anche Israele, che non riconosce pubblicamente di possedere armi nucleari, stia modernizzando il suo arsenale nucleare e sembra stia potenziando il suo sito di produzione di plutonio a Dimona.
Esteri
Escherichia coli, allarme dopo hamburger McDonald’s:...
Dieci ricoverati in ospedale e complicanze in un bimbo, tutti avevano mangiato burger Quarter Pounder
"Grave epidemia di Escherichia coli", che si ritiene collegata ad alcuni ingredienti di un hamburger di McDonald's. I Centers for Disease Control and Prevention Usa riferiscono di 49 persone che in 10 stati hanno contratto lo stesso ceppo di E. coli, l'O157:H7, la maggior parte tra Colorado (27 casi) e Nebraska (9). Dieci pazienti sono stati ricoverati in ospedale, un anziano è morto in Colorado, mentre un bambino è ricoverato con complicazioni da sindrome emolitico-uremica (Seu).
Tutti gli intervistati - si legge nell'alert lanciato dai Cdc - hanno riferito di avere mangiato al McDonald's prima che la malattia si manifestasse e la maggior parte ha detto di aver consumato un hamburger Quarter Pounder, che in Italia si chiama McRoyal DeLuxe. L'ingrediente specifico associato all'infezione non è stato ancora identificato, ma l'indagine si sta concentrando su 2 ingredienti in particolare: cipolle fresche a fettine e polpette di manzo fresche.
McDonald's ha assicurato ai Cdc di avere rimosso in modo proattivo le cipolle a fettine e le polpette di manzo utilizzate per i Quarter Pounder dai negozi negli stati interessati, dove questo hamburger potrebbe risultare temporaneamente non disponibile.
Mentre le indagini proseguono, i Cdc rivolgono alcune raccomandazioni alla popolazione. In caso di gravi sintomi di infezione da E. coli dopo aver mangiato un hamburger Quarter Pounder da McDonald's, il consiglio è di cercare assistenza sanitaria e di informare il medico di cosa si è mangiato.
I sintomi
A quali sintomi fare attenzione? La maggior parte delle persone infettate da un batterio E. coli produttore di Shiga tossina avverte forti crampi allo stomaco, diarrea (spesso ematica, quindi con tracce di sangue) e vomito, descrive l'agenzia federale americana. In genere i disturbi cominciano 3 o 4 giorni dopo l'esposizione al batterio. La maggior parte degli infettati guarisce senza trattamento in 5-7 giorni, ma alcune persone potrebbero sviluppare gravi problemi renali come la Seu e potrebbero avere bisogno di un ricovero in ospedale.
Economia
Pril lancia le nuove Caps, risparmi di tempo, acqua ed...
Una soluzione pensata anche per semplificare la gestione quotidiana della casa.
Pril, brand di Henkel attivo nel settore dei detergenti per lavastoviglie, presenta le nuove Pril Excellence 5in1 Caps. Con cinque camere integrate, le nuove Caps sono progettate per eliminare anche lo sporco ostinato e secco da 72 ore, senza necessità di ammollo e garantendo un risparmio non solo di tempo ma anche di acqua ed energia: l’efficacia contro lo sporco secco permette infatti di ridurre il numero di lavaggi, azionando la lavastoviglie solo quando ha raggiunto il pieno carico.
Le cinque funzioni delle caps includono: pulizia profonda contro lo sporco bruciato, cura della lavastoviglie, brillantezza, protezione delle stoviglie delicate ed extra efficacia contro lo sporco ostinato e secco da 72 ore. Una soluzione pensata anche per semplificare la gestione quotidiana della casa.
“Oggi, i consumatori vogliono prodotti che non solo funzionino bene, ma che semplifichino la vita quotidiana e che si adeguino al loro stile di vita - ha dichiarato Francesca D'Angelo-Valente, Direttrice Marketing di Henkel Consumer Brands - In un mondo in cui il tempo è sempre più prezioso, Pril è un alleato affidabile per una pulizia impeccabile e per ottimizzare tempo ed energie. Con questa innovazione, vogliamo dare ai nostri consumatori la sicurezza di risultati eccellenti, indipendentemente da quando si decide di lavare le stoviglie. Questa innovazione si inserisce nel solco della sostenibilità tracciato già con la campagna 'Pril Cambia Programma e Risparmia', che invitava i consumatori ad utilizzare il ciclo eco per risparmiare acqua ed energia; Pril Excellence 5in1, infatti, promuove un uso più sostenibile della lavastoviglie in quanto l’efficacia sullo sporco secco da 72 ore permette al consumatore non solo di avere più tempo per sé, ma anche di avviare la lavastoviglie solo quando completamente carica”.
A sostegno del lancio delle Pril Excellence 5in1 Caps, Pril ha messo in campo una strategia di comunicazione multicanale, dalla TV ai social. E per presentarle ufficialmente, ha organizzato un evento esclusivo a Milano, durante il quale Benedetta Parodi, testimonial del brand, ha guidato uno showcooking in collaborazione con lo chef Damiano Carrara.
“Collaborare con Pril è sempre un piacere perché condividiamo lo stesso obiettivo: semplificare la vita in cucina - ha commentato Benedetta Parodi, madrina dell’evento e storica ambassador del brand - Pril è un alleato fondamentale nella mia routine da anni, e con le nuove Pril Excellence 5in1 Caps la mia fiducia nel brand è ancora più forte. La loro capacità di rimuovere lo sporco anche da 72 ore mi permette di godermi il momento, dalla preparazione delle ricette al tempo a tavola, senza preoccuparmi dei piatti. Pril sa di cosa abbiamo bisogno: un prodotto efficace e pratico, che ci lasci più tempo per ciò che conta davvero".
Economia
G7, Cimmino (Confindustria): “Commercio e...
“In un panorama globale incerto e in rapida evoluzione, i Paesi del G7 hanno un ruolo fondamentale nel promuovere politiche efficaci di sviluppo sostenibile e di cooperazione internazionale. I Paesi sviluppati, superando alcune barriere, debbono accelerare nel rendere il commercio e gli investimenti i motori di una crescita sostenibile nei Paesi meno sviluppati, in particolare in Africa, dove potremmo attingere professionalità, formate o da formare, per le nostre e le loro industrie”. Così, a Pescara, Barbara Cimmino, vicepresidente di Confindustria con delega ad Export e Attrazione degli investimenti, a margine del G7 Industry Stakeholders Conference, dal titolo “Leaving no one behind: Industry for Development”, organizzata da Confindustria.