Il rapper e Rienzi insieme a Taranto
Fedez e il Codacons, scoppia la pace. Dopo querele, udienze, scontri, il lieto fine. Il rapper e il presidente dell'associazione, Carlo Rienzi, insieme a Taranto per un'iniziativa legata all'ex Ilva. L'artista pubblica sul proprio profilo Instagram la foto che sancisce la fine delle ostilità: Fedez con una maglietta del Codacons e Rienzi con una t-shirt del cantante, per un abbraccio che pone fine a anni di tensioni. "E pace fu", sentenzia Fedez.
L'incontro tra Fedez e il Codacons rappresenta un segnale forte di solidarietà verso i tarantini – cittadini, lavoratori e bambini ricoverati nell'ospedale pediatrico – che ancora oggi soffrono a causa dei veleni emessi dai camini dell’acciaieria. A Carlo Rienzi e Fedez, davanti alla fabbrica, si sono aggiunte 30 vittime dell’ex Ilva, le mamme dei bambini nati con gravi problemi genetici e Valerio Cecinati, primario del reparto di Oncologia pediatrica dell’Ospedale Santissima Annunziata di Taranto.
"Fedez apre un canale OnlyFans": l'annuncio di Cruciani
Nella trasferta a Taranto c'è anche un botta e risposta tra l'artista e una giornalista. Oggetto del contendere tra Fedez e la cronista sono state le attività benefiche condotte dal cantante. In particolare la richiesta di chiarimenti sulla pubblicazione del libro di favole ‘Quando sarai grande', scritto da Fedez nel 2019 a sostegno dell’associazione Heal Onlus per la ricerca sui tumori cerebrali infantili. "Nessun tribunale o ente regolatore ha mai contestato l'attività, e i soldi sono stati effettivamente donati. Mi sembra abbastanza lampante quello che si sta cercando di fare, ovvero rovistare in tutte le mie attività di beneficenza cercando di trovare il pelo nell'uovo", risponde Fedez.
La giornalista contestava al rapper un errore di comunicazione riguardo al momento effettivo della donazione, parlando di un'operazione 'Balocco pro tempore', facendo riferimento alla vicenda legale di Chiara Ferragni in quanto la donazione era stata fatta prima che il libro andasse in stampa. "L'attività è stata fatta, i soldi sono stati donati e né l'Antitrust né nessun altro tipo di ente ha mai detto nulla”, ribatte Fedez, sottolineando che molto spesso i soldi donati sono stati superiori all’incasso. Ad esempio, racconta, "per il concerto gratuito in Piazza del Duomo, ho speso personalmente 2 milioni di euro per la realizzazione dell'evento. Questo includeva i costi di produzione e il pagamento del personale". Avrei potuto donare di più senza realizzare l’evento? Fedez sbotta: "Ma io faccio quello che voglio con i miei soldi e ho voluto fare un concerto per la mia città".
Quanto alla donazione del libro, Fedez precisa: “la somma di 15mila euro è stata effettivamente donata all'associazione” e racconta anche della polemica sui soldi donati per Amatrice. "State cercando di trovare cose che non troverete mai", conclude Fede.
Spettacolo
Su Netflix ‘Inganno’, Monica Guerritore contro...
Nel thriller sentimentale l'attrice si innamora di un giovane affascinante e ambiguo interpretato da Giacomo Gianniotti
“Non mi sembra così scandaloso che una donna di 60 anni, come lo sono io, abbia una relazione con un ragazzo molto più giovane di lei. Quello che è scandaloso è raccontarlo con infingimenti”. Così Monica Guerritore all’Adnkronos, in occasione della presentazione di ‘Inganno’, la nuova serie Netflix - disponibile da oggi, 9 ottobre - in cui l’attrice interpreta Gabriella, una 60enne madre di tre figli e proprietaria di un prestigioso hotel in Costiera Amalfitana. La vita non sembra riservarle più molte sorprese, finché non incontra Elia, interpretato da Giacomo Gianniotti: un ragazzo affascinante, ma anche ambiguo e misterioso. Nonostante la differenza di età, Gabriella si riscopre donna, amante e per Elia è pronta a mettere in gioco tutto, anche il rapporto con i figli e la loro eredità.
‘Inganno’ - diretta da Pappi Corsicato e scritta da Teresa Ciabatti, Eleonora Cimpanelli, Flaminia Gressi, Michela Straniero - è un thriller sentimentale che gioca tra la suspense, la rottura dei tabù e le verità scomode sull’amore. "Il coraggio sta nell’apertura di un corpo non rifatto - dice Guerritore - di un viso non rifatto e di mostrare la presa di coscienza di come siamo veramente. Noi non abbiamo barato, anzi raccontiamo con grande verità le fragilità e le umiliazioni, che una donna può subire”. Secondo l’attrice “la bellezza sfiorita va raccontata, va fatta conoscere", oggi "non è una tendenza diffusa ed è per questo che c’è ancora un tabù. Bisogna cambiare rotta", aggiunge Gianniotti.
Le donne "non hanno una data di scadenza, le vite si sono allungate", dice l'attrice de 'La lupa' di Gabriele Lavia. "Quando mia madre aveva 60 anni era diverso. Oggi tutto il mondo commerciale si basa sulle donne della nostra età. Quindi, dateci più storie così noi possiamo raccontarle", conclude.(di Lucrezia Leombruni)
Spettacolo
Il pianista Giuliano Graniti è morto a 36 anni: 12 mesi fa...
I funerali a A Mesagne, in provincia di Brindisi
Giuliano Graniti è morto a soli 36 anni per una rara malattia. A Mesagne, in provincia di Brindisi, si tiene oggi l'ultimo saluto al talentuoso pianista, che si era esibito in tutto il mondo e che viveva da anni negli Stati Uniti dove era Dottore in Arti Musicali.
Ad annunciare la sua scomparsa il sindaco di Mesagne e presidente della provincia di Brindisi Toni Mattarelli. "Giuliano Graniti, uomo straordinario e musicista di eccezionale talento, non c’è più", ha scritto. Poi ha ricordato il momento della commemorazione e le ultime volontà di Graniti: "Mercoledì 9 alle 16, nella Chiesa della Santissima Annunziata di Mesagne, i funerali. È un momento di grande dolore per la nostra comunità. La sua ultima volontà è stata di chiedere, invece di fiori e manifesti, una donazione all’Associazione Luca Coscioni".
La formazione e le performance
Dopo il diploma al Conservatorio di Musica Schipa a Lecce, Giuliano Graniti aveva proseguito i suoi studi prima a Ferrara in musica da camera, poi in Svizzera dove aveva approfondito l'educazione musicale, e infine all'Università di Cincinnati, negli Stati Uniti, dove aveva conseguito un dottorato in Arti musicali. Si era esibito in sale concerti in tutto il mondo come il Teatro Comunale in Firenze, il Teatro La Fenice di Venezia, la Ehrbar Saal di Vienna, la Vahdat Hall di Tehran e lo Stelio Molo Auditorium di Lugano.
La malattia
A raccontare la sua malattia in queste ore è l'amico di famiglia Giancarlo Canuto che sui social ha scritto: "Ha contrastato, nell'ospedale 'san Martino' di Genova dove si trova adesso, con un coraggio e una dignità infinita una malattia rara che ha prevalso nonostante momenti di speranza che lasciavano intravedere un esito diverso. Pur così giovane (ha compiuto 36 anni lo scorso 16 settembre) era già a livelli altissimi nella sua formidabile carriera. Attualmente era Dottore in Arti Musicali presso l'Università di Cincinnati (College-Conservatory of Music) e qui la malattia lo ha colto a poche settimane dal matrimonio con Paniz, anche essa musicista e di nazionalità iraniana, alla quale leggi disumane che ostacolano la libera circolazione delle persone hanno impedito di poter essere accanto al proprio amato in questo periodo così intenso e doloroso. Tutto ciò in appena 12 mesi".
Oltre alla moglie Paniz, Giuliano Graniti lascia il padre Carlo, la madre Carla Gerardi e la Caterina.
Spettacolo
Achille Lauro, live a Roma e Milano e un nuovo album per...
Dopo le date sold-out di Milano e di Roma Achille Lauro torna protagonista della scena musicale italiana e annuncia il suo nuovo album: Ragazzi Madre – L’Iliade. Lavoro che uscirà nel 2025, e suonato in alcune sue parti in anteprima nei live per celebrare i suoi primi dieci anni di carriera ma che segna un nuovo percorso dell’artista. Ma lo sai chi è veramente Achille Lauro? Scopriamolo assieme.