Incidente sul lavoro, 35enne muore incastrato in un macchinario
L'infortunio in un'azienda del mantovano
Ancora una morte sul lavoro in Lombardia. Questa mattina, poco prima delle 8, un 35enne è rimasto incastrato in un macchinario di laminazione all'interno di un'azienda di Rivarolo Mantovano. Lo fa sapere l'azienda regionale di emergenza e urgenza della Lombardia. I soccorritori hanno constatato il decesso dell'uomo sul posto, dove sono intervenuti anche forze dell'ordine e tecnici dell'Ats.
Cronaca
Ancora maltempo o tregua sull’Italia? Previsioni...
Dal Centro Meteo Europeo e il centro di calcolo americano (GFS) arrivano tendenze diverse
Maltempo protagonista dell'inizio di autunno in Italia. Il meteo è dominato dalla pioggia con un copione che appre consolidato: allerta per temporali, rischio idraulico o idrogeologico in diverse regioni, con nubifragi che hanno lasciato il segno da Milano a Roma.
Tra precipitazioni abbondanti e temperature più volte sotto la media, si può definirlo in qualche modo anomalo. Qualcosa però potrebbe cambiare in vista della prossima settimana, a partire da lunedì 14 ottobre. Il Centro Meteo Europeo ha infatti intravede una svolta, una rimonta in grande stile dell'alta pressione, che dal Nord Africa si allungherebbe fino a buona parte del bacino del Mediterraneo. Se ciò venisse confermato, è lecito attendersi un fase meteo climatica più stabile e calda. Insomma, ci troveremmo in presenza della tipica ottobrata, dopo un lungo periodo di piogge e maltempo sottolinea iLMeteo.it.
Di diverso avviso, tuttavia, è l'altro principale centro di calcolo, quello americano (GFS), secondo il quale, dopo un avvio di settimana tranquillo e con più sole, le condizioni meteo potrebbero peggiorare rapidamente a causa dell'ingresso di un ennesimo fronte perturbato di origine atlantica, con l'entrata dalla Porta del Rodano (Francia meridionale) di fredde e instabili correnti in discesa dal Nord Atlantico destinate verosimilmente a provocare formazione di un insidioso vortice ciclonico.
Due tendenze, dunque, completamente diversa quelle dei due principali Centri di Calcolo. Non è così strano: ogni tanto può capitare infatti che essi divergano nelle previsioni, anche con ipotesi diametralmente opposte. Molto dipende dai dati in ingresso e dai tanti disturbi tutt'ora in atto a livello emisferico tra uragani e tempeste che di fatto mandano in tilt le previsioni.
Esteri
Spari su basi Unifil in Libano, Israele avverte...
La raccomandazione dopo che il quartier generale della missione Onu e due basi italiane sono state raggiunte da colpi di armi da fuoco da parte dell'Idf. Fonti Onu: "Per ora restiamo ma si mette male"
Israele è concentrato sulla lotta contro Hezbollah e chiede alle forze dell'Unifil nel sud del Libano di spostarsi a nord. Questa la raccomandazione arrivata poche ore dopo che il quartier generale della missione Onu e due basi italiane sono state raggiunte da colpi di armi da fuoco da parte dell'Idf, le forze di difesa israeliane, provocando il ferimento di due caschi blu.
"La nostra raccomandazione è che l'Unifil si sposti di cinque chilometri a nord per evitare pericoli mentre i combattimenti si intensificano e la situazione lungo la Blue Line resta instabile a causa dell'aggressione di Hezbollah", ha affermato l'ambasciatore israeliano presso le Nazioni Unite, Danny Danon, in una nota.
Secondo quanto ha riferito sul social X il giornalista di Axios e Walla news, Barak Ravid, citando alti funzionari israeliani e funzionari della stessa missione Onu, "nei giorni scorsi l'Unifil ha respinto la richiesta israeliana di evacuare le forze di peacekeeping delle Nazioni Unite dalle loro posizioni nel Libano meridionale, nei pressi del confine con lo Stato ebraico".
"L'organizzazione terroristica Hezbollah opera all'interno e in prossimità di aree civili nel Libano meridionale, comprese le aree vicine alle postazioni Unifil", la posizione delle Idf in una nota. Nella mattinata del 10 ottobre "le truppe dell'Idf hanno operato nell'area di Naqoura, accanto a una base Unifil. Di conseguenza, l'Idf ha ordinato alle forze Onu nell'area di rimanere in spazi protetti, dopodiché le forze hanno aperto il fuoco nell'area".
Nonostante l'attacco, fonti militari italiane in Libano ribadiscono che "restiamo nelle nostre basi a fare il nostro dovere fin quando ci sarà consentito dall'Onu e dalla Difesa".
"Per ora restiamo", ma "si mette male", ha dichiaratp dal canto suo un funzionario delle Nazioni Unite al Washington Post, parlando a condizione di anonimato. "Sono sempre più in pericolo" i peacekeeper dell'Unifil schierati in Libano, la loro "sicurezza è sempre più a rischio", ha detto Jean-Pierre Lacroix, capo del Dipartimento Onu per le Operazioni di pace nel mondo, intervenendo al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite. "Il continuo impegno dei paesi che contribuiscono con le truppe" all'Unifil, "così come il continuo sostegno unito di questo Consiglio sono più importanti che mai", ha aggiunto. I peacekeeper "restano nella loro posizione" per la gran parte mentre i rischi per loro sono in fase di valutazione, prosegue citando limitazioni nella capacità dell'Unifil di agire a causa delle operazioni che l'Idf sta conducendo.
L'ambasciata di Israele in Italia
"Israele apprezza l'assistenza dei Paesi donatori di Unifil, in particolare dell'Italia, e li ringrazia per il loro tentativo di prevenire un'escalation nella nostra regione". E' la nota dell'ambasciata israeliana che ricordando che "dall'8 ottobre Hezbollah ha lanciato migliaia di missili contro Israele e decine di migliaia di cittadini israeliani sono stati costretti a evacuare le proprie case nel nord". Inoltre, ha aggiunto l'ambasciata, "sfortunatamente Hezbollah sta cercando di nascondersi vicino alle basi Unifil e Israele ha già scoperto tunnel e depositi di armi vicino a quell'area".
Per questo, ha proseguito la nota, "Israele ha raccomandato più volte ai militari italiani dell'Unifil di ritirare parte delle loro forze dall'area per ragioni di sicurezza, ma purtroppo la richiesta è stata respinta". Infine, conclude, "Israele sta investigando su quanto accaduto con grande attenzione e continuerà a compiere ogni sforzo possibile per non colpire le forze dell'Onu e le persone non coinvolte nel conflitto in corso con Hezbollah".
Usa preoccupati
Gli Stati Uniti si sono detti "estremamente preoccupati" per le notizie secondo cui le forze israeliane avrebbero aperto il fuoco sulle postazioni dell'Unifil, le forze di peacekeeping dell'Onu presenti nel Libano meridionale. Allo stesso tempo, gli Stati Uniti stanno facendo pressione su Israele per ottenere i dettagli su quanto accaduto, ha affermato un portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale della Casa Bianca a Washington.
"Sappiamo che Israele sta conducendo operazioni mirate nei pressi della Blue Line per distruggere le infrastrutture di Hezbollah che potrebbero essere utilizzate per minacciare i cittadini israeliani. Mentre intraprendono queste operazioni, è fondamentale che non minaccino la sicurezza e la protezione delle forze di peacekeeping delle Nazioni Unite", ha detto il portavoce.
Condanna internazionale
Sull'attacco è arrivata la protesta formale dell'Italia e la condanna della comunità internazionale. Il Governo italiano -riferisce una nota - ha formalmente protestato con le Autorità israeliane e ha ribadito con fermezza che quanto sta accadendo nei pressi della base del contingente Unifil non è ammissibile. Anche per questo, il Governo, attraverso il ministro della Difesa Guido Crosetto, ha convocato l’ambasciatore d’Israele in Italia.
"Gli atti ostili compiuti e reiterati dalle forze israeliane potrebbero costituire un crimine di guerra e una violazione del diritto internazionale non giustificata. Le Nazioni Unite e l'Italia non possono prendere ordini da Israele", ha detto il ministro della Difesa in una conferenza stampa a Palazzo Chigi.
Francia e Italia riuniranno i Paesi europei che contribuiscono a Unifil a seguito di quanto avvenuto, ha riferito il sito di Le Monde, citando il ministero delle Forze Armate francesi. L'incontro, si legge sul sito, si svolgerà in videoconferenza e si terrà la prossima settimana in una data ancora da definire. Spagna e Irlanda sono gli altri contributori europei dell'Unifil.
Anche il governo spagnolo ha condannato "con fermezza" l'attacco. Il ministero degli Esteri di Madrid ha avvertito che queste azioni costituiscono una "violazione gravissima" del diritto internazionale umanitario. "Gli attacchi contro le operazioni di mantenimento della pace costituiscono una violazione gravissima del diritto internazionale umanitario e della risoluzione 1701 del Consiglio di Sicurezza" che stabilisce il mandato dell'Unifil, ha sottolineato il governo spagnolo, che ha chiesto "alle parti", cioè a Israele e a Hezbollah, di "garantire la sicurezza" delle truppe della missione Onu.
Cronaca
It-Alert Campi Flegrei, oggi il test per eruzione imminente
Nuova simulazione oggi per possibile attività vulcanica. Quando scatta l'allerta?
It-Alert, nuovo test di simulazione per una possibile attività vulcanica ai Campi Flegrei. Oggi, venerdì 11 ottobre, alle 17.00, i cittadini che si troveranno nel territorio della Regione Campania riceveranno quindi sui propri telefoni cellulari, un messaggio con relativo segnale acustico di allerta. "TEST TEST Esercitazione Campi Flegrei 2024. Questo è un messaggio di TEST IT-alert. È in corso la SIMULAZIONE di una possibile attività vulcanica ai Campi Flegrei. Per conoscere il messaggio che riceverai in caso di reale pericolo e per compilare il questionario vai su www.it-alert.gov.it TEST TEST", il testo del messaggio in arrivo.
A causa del "fenomeno dell’overshooting", si legge sul sito ufficiale, "il messaggio potrà essere ricevuto anche dagli utenti che si trovano nelle regioni confinanti o limitrofe alla Campania".
"Il sistema IT-alert è operativo dal 13 febbraio 2024 per lo scenario di attività vulcanica ai Campi Flegrei, ma le esercitazioni come “Exe Flegrei 2024” sono di fondamentale importanza. Grazie ai test, alle simulazioni e ai feedback raccolti sarà possibile verificare quanto fino a oggi è stato costruito, verificando il processo di trasmissione dei messaggi, il comportamento delle celle telefoniche e la relativa copertura per migliorare il sistema e renderlo sempre più efficace", si legge ancora.
Nei giorni dell’esercitazione, quindi, dall’homepage del sito www.it-alert.gov.it si accederà a una pagina dedicata dove sarà possibile visionare il testo del messaggio che arriverebbe in caso di pericolo reale e il link al questionario che i cittadini nel territorio coinvolto sono invitati a compilare, anche qualora non dovessero ricevere alcuna notifica.
Attività vulcanica ai campi Flegrei, quando scatta l'allerta?
Ai Campi Flegrei, spiega il sito ufficiale del sistema di allerta, il sistema di allarme pubblico IT-alert viene attivato esclusivamente nel caso di attività eruttiva imminente.
Nel passato, l’attività vulcanica dei Campi Flegrei è stata caratterizzata principalmente da eruzioni di tipo esplosivo, ed è questo lo scenario che è ragionevole attenderci nell’eventualità di future eruzioni.
Il monitoraggio vulcanico dei parametri geofisici e geochimici è fondamentale per definire lo stato di attività del vulcano, il livello di allerta e per l’attuazione delle misure previste dalle fasi operative del Piano di protezione civile.
La notifica IT-alert viene trasmessa in caso di passaggio alla fase di allarme per rischio vulcanico, che prevede l’evacuazione della zona rossa in previsione di una possibile eruzione.
Per altre fenomenologie tipiche della caldera flegrea, quali per esempio i fenomeni bradisismici e l’attività fumarolica in aree note e predefinite, non è previsto l’utilizzo del sistema di allarme pubblico.
In caso di terremoti, nello specifico, IT-alert non sarebbe efficace, trattandosi di eventi imprevedibili che rendono impossibile inviare il messaggio in tempo utile. È importante ricordare che le scosse di terremoto in area vulcanica e i fenomeni di bradisismo, non indicano necessariamente un’eruzione imminente.