Esce oggi anche il videoclip, un viaggio onirico tra realtà e sogno
Sergio Caputo sorprende con il remix del suo brano 'Caffè', una canzone che esplora le profondità del mondo dei sogni e la nostra relazione con la realtà. Nel brano, del quale oggi esce anche il videoclip, Caputo ci accompagna in un viaggio attraverso un universo parallelo, quello dei sogni, dove viviamo una seconda vita altrettanto intensa e movimentata quanto la nostra quotidianità. Si tratta, spiega Caputo all'Adnkronos, della "versione remix di un brano che ho scritto durante il lockdown, quando non ho potuto realizzare il video. Durante i tour mi sono reso conto che quando suoniamo questo brano, la gente si entusiasma e allora ho pensato che avrei potuto riproporlo in una versione remix e girare il video che non ero riuscito a fare allora. Così è venuto fuori questo remix e anche il video, che ho realizzato personalmente".
Per quanto possa essere frenetica o monotona la nostra quotidianità, tutti noi viviamo una seconda vita nei sogni. Questo universo parallelo è spesso complicato, avventuroso, e talvolta pauroso. Nonostante le varie interpretazioni scientifiche, il mondo dei sogni rimane una giungla misteriosa. Qui incontriamo persone mai viste, viviamo storie incredibili, e affrontiamo paure e fobie, mantenendo sempre la coscienza di noi stessi, anche se tutto ciò che accade sembra sfuggire al nostro controllo. E il caffè è come la luce alla fine del tunnel.
Il video del remix di 'Caffè' è stato realizzato con una tecnica onirica, caratterizzata da tagli frenetici, cambi di situazioni e sfocature, ricreando l'atmosfera dei sogni. "Il video - racconta l'artista - è un sogno, una sequenza di immagini oniriche che hanno un loro significato, anche se difficili da spiegare. Il brano ha un'atmosfera latina, molto estiva. Vorrei naturalmente che venisse trasmesso in radio. C'è mia moglie in un cameo, e un featuring di Ophelie Laroche, grande cantante e batterista francese. Siamo amici e mi ha fatto il regalo di partecipare al brano - racconta - suonando la batteria in un locale storico della Costa Azzurra chiamato Shapco, e vestendosi da sposa per girare alcune scene in cui correvo dietro di lei con una telecamera". Il remix di 'Caffè', appena uscito, è stato curato dalla Columbia e dalla Sony, e sarà disponibile anche in spagnolo e francese.
Spettacolo
Eleonora Giorgi e la lotta con il tumore: “Cammino...
"Sto facendo un cammino molto impegnativo, ma non posso lasciare il mio nipotino Gabriele"
"Spero di entrare in un programma di cura sperimentale. Intanto continuo con la chemioterapia, è molto pesante, ma tengo duro". Eleonora Giorgi, ospite a Verissimo oggi 6 ottobre, fornisce aggiornamenti sulle condizioni di salute. L'attrice 70enne da tempo lotta con un tumore al pancreas. "Sto facendo un cammino molto impegnativo, ma non posso lasciare il mio nipotino Gabriele", dice.
"Nessuno è immortale. Quando prendi un frontale con la vita, come nel mio caso, cambiano le priorità: tutto assume un significato più profondo. Oggi la mia priorità assoluta è quello che mi rimane, sperando il più possibile. In Italia abbiamo a Verona un'eccellenza della ricerca", spiega l'attrice. "Fanno mappe genetiche del tumore, spero di accedere ad un programma di cura sperimentale. Nel frattempo proseguo con la chemioterapia, anche questa nuovissima. Teniamo duro, non disperiamo: sono in un cammino molto impegnativo", dice ancora.
Spettacolo
‘Hanno ucciso l’Uomo Ragno’, arriva la serie...
Debutta l’11 ottobre su Sky e in streaming su Now, Sibilia 'una storia che appartiene a tutti, a loro è piaciuta
Una storia di musica e di grande amicizia sullo sfondo dei mitici Anni 90. Una storia di provincia, di illusioni, di coraggio ma anche di un successo travolgente, imprevisto e imprevedibile: quello di due ragazzi di Pavia, Max Pezzali e Mauro Repetto, che in pochi anni danno vita a una delle band più amate e iconiche della musica italiana. Una storia che appartiene a intere generazioni, raccontata in 'Hanno ucciso l'Uomo Ragno - La leggendaria storia degli 883', la serie Sky Original creata da Sydney Sibilia, dall’11 ottobre su Sky e in streaming su Now. "È una storia che appartiene a tutti perché i sentimenti che muovono Max e Mauro sono gli stessi dei ragazzi di oggi", racconta Sibilia alla presentazione della serie al Teatro Alcione di Milano, anticipando che gli ex 883 "l’hanno vista e l'hanno apprezzata".
"Non è una serie didattica - sottolinea il regista e sceneggiatore - ma un teen drama ed è un caso che sia vera e che racconti gli 883". Tra i riferimenti ci sono "'Ovo sodo', 'Superbad' e 'Notte prima degli esami'", spiega il regista, "ma anche 'Beverly Hills 90210'". L’idea della serie è nata "riascoltando le loro canzoni, che sentivo da piccolo anche se non capivo molto lo slang pavese”, ricorda Sibilia. "Ma anche dopo aver letto il libro di Pezzali 'I cowboy non mollano mai'. Quello di Repetto, 'Non ho ucciso l’Uomo Ragno', è arrivato quasi alla fine delle riprese, quindi ciò che non sapevamo di lui ce lo hanno detto le canzoni". Il regista di 'Smetto quando voglio' ha capito fin da subito che c’era una storia da raccontare. "Abbiamo chiesto a Max e Mauro, che ci hanno detto di sì. Poi siamo andati un po’ da soli con l’obiettivo di restare aderenti alla storia vera. Max lo abbiamo coinvolto per alcune consulenze su Pavia".
Non è un’operazione 'Amarcord', come ha più volte sottolineato Sibilia, ma è inevitabile che per le generazioni degli Anni 90 la serie è un’occasione per riavvolgere il nastro dei ricordi. "Un periodo storico che rappresenta la mia infanzia - dice il creatore della serie - in cui c’era la genesi di tante colonne portanti dell’intrattenimento in Italia”. Vengono raccontati, tra i tanti, Claudio Cecchetto, Fiorello e Maria De Filippi, che ancora non era la regina della televisione ma aveva un corteggiatore: Maurizio Costanzo. Un ritratto di personaggi del passato e del presente attraverso gli occhi dei protagonisti, interpretati da Elia Nuzzolo (Pezzali) e Matteo Oscar Giuggioli (Repetto). "Eravamo disposti a fermarci se non avessimo trovato i protagonisti giusti", ricorda il regista di 'Mixed by Erry'. E quelli giusti li hanno trovati. "Io e Matteo abbiamo seguito le lezioni di canto per diversi mesi con Ciro Carovano dei Neri per Caso, il lavoro con lui è stato fondamentale”, racconta Nuzzolo. "All’inizio la situazione è stata tragica", scherza Sibilia.
Nel cast anche Davide Calgaro, interprete di Cisco. "Lo conoscevo perché è citato in alcune canzoni degli 883. Non è solo il migliore amico di Max - spiega Calgaro - ma anche la sua coscienza critica, è l’unico pronto a dirgli tutto". Anche Sibilia e Matteo Rovere, che hanno prodotto la serie con la loro Groenlandia insieme a Sky Studios, si rivedono in Max e Mauro. "Una volta Max mi disse 'era bello fare il cantante famoso ma ancora più bello farlo con il mio migliore amico'. Io posso dire che è bello produrre cose ma è ancora più bello farlo con il mio migliore amico", dice Sibilia riferendosi a Rovere. "Io e Sydney ci siamo conosciuti nel periodo universitario - ricorda Rovere - condividevamo il sogno di fare questo mestiere. Ce l'abbiamo fatta nonostante le nostre famiglie non facciano parte del mondo del cinema. Con Sydney, una delle persone più importanti della mia vita, continuiamo a divertirci esattamente come lo facevamo a 20 anni".
'Hanno ucciso l'Uomo Ragno, per Nils Hartmann, Executive Vice President Sky Studios per l’Italia, è "grande cinema come ‘Dostoevskij’ dei fratelli D’Innocenzo, ’L’arte della gioia’ di Valeria Golino e ‘M - Il figlio del secolo’ diretta da Joe Wright. Tutto questo per me - ribadisce - è grande cinema e questa è la linea di Sky”, conclude. Sibilia ha scritto la serie con Francesco Agostini, Chiara Laudani e Giorgio Nerone e l’ha diretta insieme ad Alice Filippi e Francesco Ebbasta. (di Lucrezia Leombruni)
Spettacolo
Vespa, stoccata alla Rai: “A celebrazioni nulla su...
"Cambiano le stagioni, ma l’anima profonda resta sempre dalla stessa parte", ha scritto il giornalista in un post su X
Bruno Vespa contro la Rai per l’assenza di Porta a Porta tra quelli ricordati in occasione delle celebrazioni . "Ieri sera alla celebrazione dei 100 anni della radio e dei 70 della televisione sono stati ricordati tanti buoni programmi, da Mixer a Chi l’ha visto. Non una parola sui 30 anni di Porta a porta. Cambiano le stagioni, ma l’anima profonda della Rai resta sempre dalla stessa parte", ha scritto il giornalista in un post su X.