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Spettacolo
Claudia Gerini: “Sul set sono ‘cattiva’...
Claudia Gerini: “Sul set sono ‘cattiva’ ma nella vita amo l’armonia”
L'attrice ospite del Filming Italy Sardegna Festival: "Il cinema italiano deve fare più rete"
![Claudia Gerini:](https://www.adnkronos.com/resources/028e-1b31f01249af-a0c55b971608-1000/format/big/claudia_gerini.jpeg)
"Fare la cattiva sul set è bellissimo, ti sfoghi in tutto e per tutto, ma io sono una che cerca sempre di smussare gli angoli. Sono determinata ma quasi mai autoritaria, il potere non mi affascina e nemmeno gestire le persone come marionette”. Claudia Gerini e la sua proverbiale sincerità al Filming Italy Sardegna Festival, in corso al Forte Village di Santa Margherita di Pula, dove l’attrice - ormai un’habituée della kermesse- racconta i suoi nuovi progetti, tra cui due ‘noir’. “Sono diversa dalle donne forti che interpreto sul set -spiega ai giornalisti l’attrice romana- Mi piace l’armonia, evito lo scontro fino alla fine, non amo sottolineare il mio potere”. E a proposito di ruoli da ‘dura’, rivela che fra i progetti in uscita “il primo è una serie Netflix che attendo con ansia, 'Sara', tratta dai libri di Maurizio De Giovanni, diretta da Carmine Elia, dove recito insieme Teresa Saponangelo. Siamo l’Unità speciale dei servizi segreti, c’è un mistero legato sia alla nostra vita privata che al nostro lavoro”.
Stasera al Filming Italy l’attrice presenterà il trailer in anteprima del film ‘Il Corpo’, un noir di Vincenzo Alfieri distribuito da Sony “dove interpreto un’altra donna fortissima, Rebecca, a capo di una casa farmaceutica, molto ricca, potente ed eccentrica. Sposata con un uomo molto più giovane di lei, un trentenne con cui ha un rapporto un po’ controverso di sudditanza da parte di lui. Poi vedremo che questa donna muore e non se ne trova più il corpo. C’è un mistero dietro, e a fare le indagini sarà l'attore Giuseppe Battiston”.
Non solo noir e donne ‘cattive’, però. Nei progetti in lavorazione di Claudia Gerini ci sono infatti anche due commedie. Una è l’esordio della regista Solange Tonnini, 'E se mio padre', ambientata negli anni Ottanta, dove lei recita al fianco di Massimo Ghini. “Una commedia deliziosa basata sullo sguardo di una bambina di 11 anni -spiega l’attrice- che ha un padre latitante della cui doppia vita tutta la famiglia è a conoscenza, ma a lei non dicono la verità. Io sono la mamma, la seconda moglie di quest’uomo che ha una doppia famiglia, una donna dolcissima, accogliente, innamoratissima”.
Nella carriera di Claudia Gerini si fa sempre più strada l’esperienza da regista, che “mi ha dato più consapevolezza. Una sorta di diploma in più, perché quando porti avanti un progetto come regista sei più consapevole di tutte le fasi di cui un attore non è sempre cosciente, come il montaggio”. Anche su questo fronte, ci sono diversi progetti in corsa per lei. "Ora ho fatto la regia di un corto nell’ambito dei 100 anni dell’istituto Luce: hanno chiesto a otto registi di dirigere un corto ognuno su un tema, il mio è sulla 'scuola di fidanzate' che esisteva all’epoca”, rivela. E anche se “sono sempre un’attrice”, una volta che fai la regia “la vuoi rifare. Qualche idea ce l’ho”.
Ad esempio, spiega Gerini, nel futuro c’è un fantasy horror. Una passione che l’attrice e regista condivide con il suo ex Federico Zampaglione: “Ma questo è più fantasy di quelli di Zampaglione che ci va giù pesante”, scherza. Poi qualche considerazione sulle difficoltà del cinema italiano, e sul tax credit: “Le regole vanno un po’ ridisegnate. Ci sono state molte dispersioni di fondi, si dovrebbe scegliere in modo più selettivo le produzioni e portarle avanti. Dobbiamo fare sistema, rete, rilanciare il sistema cinema italiano che dovrebbe essere più unito”. Un’idea? “Sarebbe bello vedere, a Venezia, una serata di tutto il cinema italiano”, volta a “promuovere non solo il proprio film ma anche quelli degli altri. Gli americani lo fanno. Da noi c’è ancora molta frammentazione".
Spettacolo
Cinema: addio al regista Romeo Conte, aveva 68 anni
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Era il direttore del Prato Film Festival, il ricordo del collega Jacopo Bucciantini 'ora il suo primo film uscirà postumo'
![Cinema: addio al regista Romeo Conte, aveva 68 anni](https://www.adnkronos.com/resources/028f-1b4b6ebf4317-1efdcc469b2f-1000/format/big/romeo_conte.jpeg)
E’ venuto a mancare questa mattina il regista Romeo Conte. A quanto apprende l'Adnkronos il cineasta, che aveva 68 anni, è scomparso in seguito ad una breve malattia incurabile che ha avuto un decorso rapido e fatale. Romeo Conte era nato a San Vito dei Normanni, in provincia di Brindisi, e ormai da tanti anni si era trasferito a Prato. Insieme a Jacopo Bucciantini era ideatore e direttore artistico del Prato Film Festival. Molto impegnato anche nel mondo della moda, era regista di sfilate di moda e vari importanti eventi. Oltre al Prato Film Festival, era direttore del Film Festival Salento Finibus Terrae. Secondo quanto riporta il sito 'tvprato.it' funerali di Romeo Conte saranno celebrati lunedì alle 11 a Prato nella chiesa della Madonna dell’ulivo.
"Era una persona impulsiva e sincera, amava moltissimo il suo lavoro ed era un entusiasta. La cosa più triste è che ora il suo primo lungometraggio, 'Come un grillo nell'uragano', uscirà postumo", è il ricordo all'Adnkronos di Jacopo Bucciantini, codirettore del Prato Film Festival, che rende omaggio con le sue parole al regista. "Il film è in fase di montaggio - spiega Bucciantini- e il titolo è tratto da una citazione di Vincenzo Cardarelli".
"Ha creato una comunità virtuosa, è riuscito a coniugare i giovani artisti coi grandi, e vorrei fosse ricordato come una persona che amava condividere", prosegue Bucciantini. L'auspicio, spiega, "è quello di fare magari una prossima edizione del Prato Film Festival dedicata a lui, che gli renda omaggio, magari con un premio a lui intitolato. Sarebbe molto bello".
Spettacolo
Il 20 luglio a Pescara torna il concertone ‘La Notte...
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Sul palco dello Stadio del Mare grandi nomi del panorama musicale italiano e internazionale che presteranno le loro voci ai canti della tradizione popolare abruzzese: da Colapesce Dimartino a Coma_Cose, Giovanni Caccamo, Noemi e Umberto Tozzi
![Il 20 luglio a Pescara torna il concertone 'La Notte dei Serpenti](https://www.adnkronos.com/resources/028f-1b4a0616cd3e-bda5efe5f890-1000/format/big/img-20240704154122-whatsapp_image_2024-07-04_at_17.25.45_collab4.jpeg)
Il 20 luglio allo Stadio del mare di Pescara torna 'La Notte dei Serpenti', il concertone ideato e diretto dal maestro Enrico Melozzi per omaggiare e celebrare la cultura e la tradizione musicale d'Abruzzo. Si è tenuta oggi in Senato, su iniziativa dei senatori Guido Liris e Etelwardo Sigismondi, la presentazione della seconda edizione. Il concerto sarà dedicato a Stefano Mancini, tecnico audio recentemente scomparso che ha lavorato alla prima edizione dell'iniziativa. Sul palco saliranno grandi nomi del panorama musicale italiano e internazionale che presteranno le loro voci ai canti della tradizione popolare abruzzese. Su esibiranno Colapesce Dimartino, Coma_Cose, Giovanni Caccamo, Noemi e Umberto Tozzi. Conduce la serata Andrea Delogu.
"L’Abruzzo sta riscoprendo quella tradizione musicale che da sempre ha caratterizzato la cultura popolare del nostro territorio – afferma Marco Marsilio, presidente della Regione Abruzzo –. La Notte dei Serpenti anche grazie al successo di pubblico avuto con la trasmissione dell’evento su Rai 1, è un elemento che, proprio con la rivisitazione delle musiche che hanno tracciato la storia dei nostri paesi, dei diversi momenti dell’agricoltura e della pastorizia, delle feste ad essa collegate, consente di rivivere e tramandare le proprie tradizioni".
"Grande successo della prima edizione, che ha attratto più di 10.000 persone dal vivo e circa 1 milione grazie alla Rai – spiega Melozzi. – Celebrare e approfondire la bellezza dei nostri canti e delle nostre tradizioni è fondamentale per ridare all’Abruzzo quell’identità culturale, musicale e folclorica che sembrava smarrita. Dopo anni passati a studiare la musica popolare di tutto il mondo – dalla Spagna al Sud Italia, dall’Est Europa alla musica latino-americana e cubana – mi sento pronto ad affrontare questa immensa sfida".
L’evento è realizzato in collaborazione con Vuscichè, rinomato brand sostenibile che recupera tessuti antichi e li trasforma: i musicisti indosseranno gli abiti realizzati dal marchio per dare risalto alla cultura abruzzese e all’arte sartoriale. L’Orchestra dei Serpenti è composta da Marco Dirani (basso), Nicola Costa, Guido Della Gatta, Alessandro Santacaterina (chitarre), Salvatore Mufale (pianoforte), Giovanni Antonicelli (pianoforte e sequenze), Roberto Spina, Carola Avola (batteria), Alberto Barsi (chitarra elettrica), Carmelo Colajanni, Christian Di Marco (strumenti a fiato vari) e Danilo Dipaolonicola (fisarmonica). Denis Ballarini, Sofia Bevilacqua, Federica Buccella, Francesca Calabria, Adalgisa Camerano, Mariaelisa Cardone, Giulia D’Alessandro, Sara D’Arielli, Silvia Di Censo, Valentina Di Cesare, Siria Di Giacomo, Mariaceleste Di Paolantonio, Marzia Ferrini, Davide Iacobucci, Marinella Iezzi, Flavia La Pasta, Manuela Limina, Sonia Limina, Stefania Limina, Giada Mancini, Valentina Michilli, Riccardo Sebastiani, Walter Serraiocco, Davide Settevendemie, Aurara Tesone, Federica Tollis e Chiara Trotta sono i 28 cantanti selezionati tramite la call lanciata da Melozzi che si sono aggiunti al coro dell’Orchestra dei Serpenti già composto da Anna Azzola, Angela Cantoresi, Cinzia Cantoresi, Elena Cicconi, Monica Dezzi, Giuseppe Di Cesare, Cristiana Falconi, Franco Palumbo, Teresa Scalese, Letizia Serpentini e Martina Zecca.
Ad accompagnare i canti popolari ci saranno anche le coreografie realizzate dal corpo di ballo composto da Lusymay Di Stefano, Laura Esposito, Ilaria Frazzetto, Gabriella Caruso, Michela Caruso, Federico Mella e Francesco Rosario Zappalà. Collaborazione con Arca, Associazione Regionali Cori Abruzzesi, per coinvolgere il maggior numero di cori. Per dare il nome a questa iniziativa Melozzi ha scelto di ispirarsi al culto di San Domenico, che vede il suo punto apicale nell’antichissimo rito “Festa dei Serpari” a Cocullo (L’Aquila), identificando nel serpente un simbolo esotico, potente, misterioso, affascinante e attrattivo. Le scenografie si avvalgono della collaborazione dell’artista Marco Lodola.
Spettacolo
Radio, Premio “Microfono d’oro”:...
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![Radio, Premio](https://www.adnkronos.com/resources/028f-1b49fabfc52f-9089fb2e5d70-1000/format/big/d2026f8d-6469-42ed-a3e5-ed9775c1312c.jpeg)
Tanti i protagonisti e tantissime le 'voci note' premiate oggi nella sala della Protomoteca in Campidoglio, in occasione della 14ma edizione del premio "Microfono d'oro" che celebra ogni anno le eccellenze della radiofonia italiana, sia pubblica che privata. Nel centenario della nascita della radio un riconoscimento speciale al direttore dei GR Rai e di Radiouno Francesco Pionati, occasione per un bilancio e qualche anticipazione per il futuro. "Il nostro obiettivo -ha detto Pionati- è sempre lo stesso : informare, approfondire, intrattenere con intelligenza e garbo come ci impone la nostra natura di servizio pubblico. Lo abbiamo sempre fatto e continueremo a farlo cercando un mix tra i programmi che rappresentano le nostre radici (centrale l'informazione sportiva) e qualche novità che dia una scossa e avvicini i più giovani al mondo della radio".
"Con noi -ha aggiunto Pionati- il paese è cresciuto tanto e continuerà a farlo. La radio -ha concluso- non tramonterà mai perché, come ha detto un noto studioso, è "il teatro della mente", e la mente deve essere alimentata sempre".