Spettacolo
Il premio Oscar Brie Larson: “Vincerlo mi ha cambiato...
Il premio Oscar Brie Larson: “Vincerlo mi ha cambiato la vita, ora il pubblico si fida di me”
L'attrice 34enne che lo vinse per 'Room' nel 2016 si racconta al Filming Italy
“Vincere l’Oscar ha cambiato molte cose nella mia vita. In primis vincere un premio così importante mi ha permesso di ricevere una maggiore fiducia da parte del pubblico. Arrivano più contratti, mi chiamano più persone, mi ha reso un’attrice più responsabile”. A parlare è Brie Larson, all’anagrafe Brianne Sidonie Desaulniers, che spiega la vittoria agli Oscar nel 2016 come miglior attrice per il ruolo di Joy in ‘Room’. “Mi ha dato sicurezza -dice la 34enne attrice di Sacramento, che si racconta mentre è ospite in Sardegna del Filming Italy Sardegna Festival- io non ho laurea, mi sono fermata al diploma”. Oggi, la scelta dei copioni avviene sull’onda dell’istinto. “È un po’ come prendere una cotta, non sai perché ma ti sei innamorata. Ci sono tanti fattori che incidono, ma il più importante è il ‘click’ che il personaggio fa dentro di me”.
Tra gli ultimi progetti in cui è impegnata l’attrice c’è ‘Lesson in chemistry’ (Lezioni di chimica, 2023) una serie ambientata negli anni Cinquanta che racconta la storia di Elizabeth Zott (interpretata da Larson), il cui sogno di diventare una scienziata si scontra con una società patriarcale. Quando Elizabeth viene licenziata dal laboratorio in cui lavora, accetta di condurre un programma televisivo di cucina e, mentre insegna ricette alle casalinghe del Paese, trasmette, alle donne ma anche agli uomini in ascolto, importanti messaggi. “Per me è stato uno dei lavori più belli -spiega Larson- perché mi ha permesso di stare sia davanti che dietro la telecamera e ho imparato tantissimo”.
Brie Larson, oltre che attrice, è anche cantante e musicista. “Cantare e suonare musica è un modo per connettermi con me stessa -dice ai giornalisti- Mentre la recitazione mi aiuta ad entrare in connessione con l’altro”. Questo rientra nel suo modo di affrontare il lavoro che fa: “Questo è un lavoro che faccio da sempre e che mi ha aiutato ad avere una visione più aperta in generale. Recitare ti porta a fare tanti viaggi, non solo in senso metaforico ma concreto. Ti permette di capire quali sono le tue capacità. Sono tutti percorsi esplorativi che mi aiutano a stare più in connessione con l’altro e anche a conoscermi meglio”. Nel 2019 è stata inserita dal Times tra le persone più influenti del pianeta. “Mi sento influente, ma non tra le più influenti -minimizza- Ma forse lo dico più a me stessa per non sentirne la pressione, perché è una grande responsabilità”.
Spettacolo
Tornano i ‘Cesaroni’, primi rumors sul cast
La notizia era già trapelata qualche mese fa da Antonello Fassari ma adesso c'è la conferma di Claudio Amendola
Il tanto atteso ritorno de 'I Cesaroni' è stato ufficialmente annunciato da Claudio Amendola. La notizia era già trapelata qualche mese fa da Antonello Fassari ma adesso c'è la conferma: le riprese inizieranno a novembre e i nuovi episodi saranno trasmessi entro il 2025. Dopo l'annuncio di Amendola, anche Max Tortora ha condiviso la notizia sulla sua storia Instagram, facendo presupporre un suo ritorno sul set. Ma chi altro si unirà ad Amendola, Fassari e Tortora sul set romano della Garbatella? Al momento il resto del cast è avvolto nel mistero ma si torna a parlare della coppia Alice e Rudi, interpretati da Micol Olivieri e Niccolò Centioni, che dopo la partecipazione a Pechino Express non sono rimasti in buoni rapporti.
Dopo l'annuncio del ritorno della serie, Niccolò Centioni ha condiviso sui social un video in cui fa una classifica dei personaggi dell'amata serie Mediaset da 1 a 10. Al decimo posto mette se stesso perché "non posso auto-commentarmi" mentre sul podio ci sono Ezio Masetti (Max Tortora), Eva Cudicini (Alessandra Mastronardi) e Giulio Cesaroni (Claudio Amendola).
Va male al personaggio di Alice interpretato da Micol Olivieri. Centioni, senza nessun commento verso la collega, la posiziona al nono posto. Questo gesto ha alimentato le speculazioni sul fatto che tra i due non sia tornato il sereno. L'attore è quindi intervenuto con un nuovo video per chiarire: "Spiace che ogni volta si creino questi fraintendimenti. Ho solo fatto un video simpatico, perché l'hanno fatto in tanti e volevo farlo anch'io. Ho giudicato in base alla simpatia, ovvero a quanto mi stanno simpatici personalmente i personaggi all'interno della serie, nulla contro gli interpreti, ovviamente. Ai giornali, quindi, mi raccomando fate i bravi".
Spettacolo
Arriva Taylor Swift, boom di prenotazioni per i treni
A Milano il 13 e 14 luglio i concerti della regina del pop
Taylor Swift, la regina del pop, ha dato il via al suo tour europeo a Parigi e, dopo i sold out in Spagna e Inghilterra, prosegue nella tour con i concerti che stabbi toccando le principali capitali europee, tra cui Milano, dove si avvicina la doppia data a San Siro il 13 e 14 luglio. Le schiere di fan della cantante non esitano certo a seguirla nei suoi concerti e, in vista della tappa milanese, il treno si conferma uno dei mezzi preferiti.
Secondo lo studio condotto da Trainline, l'app leader in Europa per l'acquisto di biglietti di treni e pullman, le tratte ferroviarie verso Milano hanno registrato incrementi generalizzati del numero di passeggeri rispetto alla settimana precedente al concerto.
Gli esempi più emblematici sono dati dalle rotte che collegano Milano con Napoli e Roma, che hanno quasi raddoppiato, con un aumento rispettivamente del 117% e del 92%, il numero di passeggeri durante la settimana del concerto, rispetto alla settimana precedente. Un'altra rotta con un incremento più che significativo è la Milano-Firenze, che ha aumentato il numero di passeggeri del 69%.
Secondo un recente studio di YouGov per Trainline, il 50% degli intervistati sceglie il treno come mezzo di trasporto preferito per partecipare a eventi musicali. Una tendenza che, in base ai dati raccolti da Trainline in occasione del tour europeo della Swift, si sta sempre più consolidando, qualificando il treno come mezzo di trasporto privilegiato per raggiungere le destinazioni dei concerti. Con la liberalizzazione e la globalizzazione del settore ferroviario, gli appassionati di concerti e festival godono di una maggiore varietà di opzioni per viaggiare in treno, sia a livello nazionale che internazionale. La tratta Zurigo-Milano, in particolare, ha visto un aumento dei passeggeri che vogliono raggiungere il concerto della cantante nella città meneghina, con un numero di passeggeri in crescita del 360% in questo periodo. La rotta svizzera ha anche superato la performance record del +242% di prenotazioni sulla rotta internazionale.
I milioni di fan della cantante hanno generato un vero e proprio movimento economico globale, noto come 'Swiftonomics', che si riferisce all'influenza economica di Taylor Swift e alla sua capacità di generare attività economiche rilevanti con i suoi tour. L'impatto economico dell'Eras Tour, quindi, diventa sempre più evidente. Oltre al numero di persone che viaggiano a livello internazionale per assistere ai suoi concerti e acquistare i biglietti, c'è il costo dei trasporti, dell'alloggio, del cibo e di altri servizi turistici, che generano un impatto economico ancora maggiore sulle città in cui si esibisce.
La devozione degli Swifties non conosce confini e la loro disponibilità a percorrere lunghe distanze sottolinea la portata globale della Swiftonomics. I numeri non lasciano spazio a interpretazioni sull'entità dell'impatto economico di Taylor Swift. Si stima che i suoi spettatori negli Stati Uniti abbiano speso in media 1.300 dollari a spettacolo. Questo dà un'idea dell'impatto economico che il tour sta avendo in Europa. Per prevedere l'impatto dei concerti di Taylor Swift, si possono paragonare ai principali eventi sportivi mondiali. Con una capacità media di oltre 72.000 posti a sedere e più di quattro milioni di biglietti venduti durante il suo tour americano, i concerti della Swift dimostrano l'elevata portata di questo fenomeno e superano altri grandi eventi internazionali in termini di mobilitazione di persone e risorse economiche.
Spettacolo
Taranto, l’ironia di Riondino su Fedez-Codacons....
Il presidente Rienzi: "Critiche social su noi e Fedez? Paese che si scandalizza se si cambia opinione per un bene superiore"
L'improvvisa 'pace' scoppiata tra Fedez e il Codacons, riunitisi per un'iniziativa di solidarietà a favore dell'Ilva dopo anni di battibecchi e guerriglie, continua a far discutere l'opinione pubblica. Ieri Michele Riondino, organizzatore del concerto del Concerto dell''Uno Maggio' a Taranto, ha espresso alcune considerazioni sulla beneficenza annunciata dal rapper, "arrivato a Taranto senza avvisarci, senza rivolgersi a chi si occupa del problema da decenni", ha detto l'attore e regista in un'intervista al Corriere del Mezzogiorno, sottolineando che in passato Fedez era stato chiamato "diverse volte ad esibirsi sul palco" ma - ha raccontato "non abbiamo mai ricevuto considerazione". Riondino ha ironizzato anche sulla reunion di Fedez con il Codacons: "Quanto all'alleanza con il Codacons avremmo potuto organizzare un incontro di wrestling in piazza a Taranto e avremmo potuto raccogliere molto di più".
Dopo le dichiarazioni di Riondino, arriva la replica stizzita del Codacons: "Anziché criticare chi si attiva per sostenere la battaglia sull’Ilva di Taranto, farebbe meglio a usare le sue energie in favore di cittadini e vittime dell’acciaieria -afferma il Codacons - che nel processo sull’inquinamento ambientale di Taranto rappresenta le parti civili". Riondino "sembra meravigliarsi che personaggi pubblici di rilievo come Fedez decidano di abbracciare vicende come quella sull’ex Ilva -prosegue l'associazione dei consumatori- Ma noi la pensiamo diversamente: chiunque voglia dare il proprio contributo alla causa, e scendere in campo a favore dell’ambiente e del diritto alla salute, è il benvenuto. Una inclusione che deve avvenire senza invidie e ripicche legate ad antipatie personali".
Il Codacons invita dunque Riondino: "Invitiamo il regista, che per la città di Taranto ha già fatto tanto, a non sprecare le sue energie in critiche inutili e di cattivo gusto, ma a dirottarle verso una battaglia comune che deve vedere tutti uniti e sullo stesso piano". Sull'ironia (e le critiche) social che hanno 'accolto' la collaborazione tra il rapper e il Codacons, interviene poi il presidente dell'associazione Carlo Rienzi, che all'Adnkronos dice: "Oramai viviamo in un paese dove si vuole a tutti i costi la guerra, e ci si scandalizza se due soggetti che in passato hanno avuti scontri e scambi anche aspri, possano sotterrare l'ascia di guerra e decidere di fare qualcosa insieme per gli altri. Fortunatamente noi abbiamo l'abitudine di non seguire la massa e di cambiare idee e opinioni, quando serve e soprattutto quando, come nel caso di Taranto, la pace tra il Codacons e Fedez può portare non solo a richiamare l'attenzione sul dramma dei cittadini che muoiono a causa dell'Ilva, ma anche a iniziative concrete per difendere la salute dei residenti, nel nome di un interesse superiore che, evidentemente, ai molti benpensanti sfugge".