Connect with us

Salute e Benessere

Gravissimo dopo caduta d 12 metri, al San Carlodi Milano 50...

Published

on

Gravissimo dopo caduta d 12 metri, al San Carlodi Milano 50 in campo per salvarlo

Maratona notturna di 12 ore e 50 trasfusioni, responsabile Trauma Team: "Ragazzo stabilizzato, cauto ottimismo"

La Sala codici rossi nel pronto soccorso dell'ospedale San Carlo di Milano  - (Foto Asst Santi Paolo e Carlo)

L'allarme scatta alle 22.30 di un'ordinaria serata di inizio estate a Milano. E' domenica 16 giugno. Il pronto soccorso dell'ospedale San Carlo si mobilita per l'arrivo di un giovane paziente in condizioni molto gravi. E' un ragazzo caduto da un'altezza di 12 metri. Probabilità di sopravvivenza stimata: molto bassa, sotto il 40%. Ma i medici non si danno per vinti. Per salvarlo oltre 50 professionisti scendono in campo per una lunga maratona notturna, tra procedure delicate che si susseguono e circa 50 trasfusioni. Un super lavoro di squadra, continuato anche il giorno dopo. E a distanza di circa una settimana gli esperti oggi parlano con cautela di "ragionevole ottimismo". Nel senso che "siamo usciti da quella fase iperacuta di pericolo di vita imminente", spiega all'Adnkronos Salute Fabrizio Sammartano, il responsabile del Trauma Team dell'ospedale San Carlo. Il paziente "è in condizioni stabili", pur essendo considerato "ancora critico perché in terapia intensiva".

A ricostruire le tappe del complesso intervento di emergenza sono gli esperti dell'ospedale meneghino dell'Asst dei Santi, dove il paziente è arrivato "gravemente compromesso", "affetto da trauma maggiore e in stato di shock emorragico". Il ragazzo, ripercorre Sammartano, "era già in condizioni critiche all'arrivo dei soccorritori del 118, e per questo era stata inviata anche un'automedica. Già sul momento si era capito che aveva un'emorragia interna", anche se "la sede ancora non era stato ovviamente possibile individuarla". Intanto in ospedale, allertato dalla centrale operativa di Areu (Agenzia regionale emergenza urgenza), l'infermiere del triage di pronto soccorso del San Carlo contatta dunque i professionisti del Trauma Team che immediatamente mettono in atto il protocollo d'emergenza, allertando la sala operatoria e predisponendo la postazione 'trauma' in sala codici rossi. "In pratica - spiega Sammartano - a cascata si attiva ogni elemento che serve, secondo protocolli internazionali che fanno sì che il paziente al suo arrivo trovi tutto già pronto per accoglierlo".

Per il giovane paziente cominciano subito gli esami e la valutazione degli specialisti. Emerge la presenza di una "emorragia interna a carico dell'addome e del bacino oltre al trauma toracico". Il ragazzo presenta "lesioni multiple in diversi distretti anatomici" causate dalla caduta. E c'è bisogno di un intervento chirurgico urgente per controllare l'emorragia causata dalla frattura del bacino. Gli esperti eseguono dunque un "packing pelvico extraperitoneale" direttamente al letto del malato, una manovra chirurgica salvavita, servita "a tamponare l'emorragia principale". Stabilizzato per quanto possibile il paziente "si è potuto procedere con la Tac alla testa che non ha rivelato fortunatamente problematiche neurochirurgiche", dice Sammartano.

Poi il malato è stato portato "in camera operatoria per l'intervento addominale - continua il responsabile del Trauma team - Terminata questa parte che ha permesso di avere dei parametri più accettabili", il team ha ritenuto necessario fare "un'angiografia con il radiologo interventista". E' una notte lunga e intensa, le procedure diagnostico-terapeutiche continuano a ritmo serrato. In totale saranno - elenca l'ospedale - 5 interventi chirurgici, uno angiografico, scanditi anche dalle "trasfusioni di 50 sacche di globuli rossi, plasma, piastrine e fattori della coagulazione". Quando il paziente "comincia a rispondere in maniera più adeguata - spiega Sammartano - viene portato a fare una tac di tutto il corpo per capire se ci sono altre lesioni da trattare, anche meno prioritarie. In questa fase abbiamo caratterizzato bene le fratture che aveva - della pelvi, del braccio e della gamba - e l'ortopedico ha proceduto alla stabilizzazione temporanea di queste fratture". Dalla tac emerge anche "una lesione dell'aorta toracica, che è una lesione molto grave, e il malato è stato trattato anche per quello".

Il tutto ha richiesto un lavoro di oltre 12 ore, "con ovviamente le operazioni fondamentali fatte subito appena il paziente è arrivato" in ospedale. In questi casi il tempo è vita e, come osservano dall'Asst, "la tempestività e la coordinazione del Trauma team hanno fatto la differenza tra la vita e la morte". Gli esperti sono riusciti così a trasferire il paziente in Terapia intensiva "dove ha continuato i suoi trattamenti", racconta Sammartano. "Poi, a distanza di 24 e 72 ore, è stato riportato in sala operatoria per terminare le procedure iniziate a livello dell'addome. Adesso manca la parte ortopedica definitiva". Gli oltre 50 professionisti entrati in azione per salvare il ragazzo appartengono a 13 diverse unità operative e servizi dell'ospedale, tra cui Pronto soccorso, Chirurgia, Anestesia e rianimazione, Terapia intensiva neurochirurgica, Radiologia diagnostica e interventistica, Laboratorio analisi, Camera operatoria, Medicina trasfusionale, Chirurgia vascolare, Ortopedia e Farmacia.

"Il Trauma team è una struttura a direzione chirurgica che ha il compito coordinare e trattate i pazienti vittima di trauma maggiore che giungono al nostro Trauma Center - dichiara Sammartano - Con circa 300 attivazioni all'anno, siamo stati il centro traumi di zona con neurochirurgia (Ctz) con più accessi dal 2022 nell'area metropolitana milanese. Casi come questo non sono molto frequenti, ma grazie a un importante investimento in formazione e simulazioni continue riusciamo a mantenere alto il livello di cura erogato".

Nonostante una probabilità di sopravvivenza inferiore al 40%, a distanza di circa una settimana "il paziente è vivo, stabilizzato in Terapia intensiva e la sua condizione clinica sta lentamente migliorando, in attesa di concludere il percorso ortopedico", spiegano dall'ospedale. "Questo successo - conclude Simona Giroldi, direttore generale dell'Asst Santi Paolo e Carlo - è una testimonianza dell'efficacia e della dedizione del Trauma Team dell'ospedale San Carlo, che ha dimostrato eccellenza nella gestione delle emergenze mediche più gravi e questo caso, così come tutti gli altri, lo dimostra. Sono orgogliosa di poter contare su una squadra di professionisti di altissimo livello che si dedicano con passione e grande impegno nella cura dei cittadini". Diversi studi in letteratura confermano come la presenza in ospedale di un team dedicato alla gestione del paziente vittima di trauma maggiore, riduca drasticamente la mortalità evitabile per trauma (dal 42-43% al 3%) e dimezzi i decessi per sanguinamento.

Un team di giornalisti altamente specializzati che eleva il nostro quotidiano a nuovi livelli di eccellenza, fornendo analisi penetranti e notizie d’urgenza da ogni angolo del globo. Con una vasta gamma di competenze che spaziano dalla politica internazionale all’innovazione tecnologica, il loro contributo è fondamentale per mantenere i nostri lettori informati, impegnati e sempre un passo avanti.

Salute e Benessere

Intelligenza artificiale, lo scienziato: “Come...

Published

on

"Risultato al momento un po' troppo scolastico ma crescerà" dice all'Adnkronos Salute Silvestro Micera, professore di Bioingegneria della Scuola superiore Sant'Anna di Pisa

Un Pc ()

Reti intricate, analisi meticolose e meccanismi cardine. Sono alcune delle scelte stilistiche preferite dall'Intelligenza artificiale, quando indossa i panni di scrittrice, secondo quanto emerge dall'analisi di un team di ricercatori che ha scandagliato in lungo e largo la produzione scientifica degli ultimi anni, rilevando degli elementi sempre più ricorrenti dopo il debutto dei sistemi Llm, basati sull'Intelligenza artificiale, nel mondo dell'elaborazione testuale. ChatGpt e gli altri modelli di Ai generativa possono davvero offrire in qualche modo un valore aggiunto, un aiuto per un ricercatore che deve scrivere un documento in cui illustra le sue ricerche? C'è chi è un po' scettico al momento. "Non so se si riesce ad andare oltre il livello della seconda liceo, almeno per la mia esperienza personale", commenta all'Adnkronos Salute Silvestro Micera, professore di Bioingegneria della Scuola superiore Sant'Anna di Pisa. "Magari per ripulire l'inglese" di uno scienziato non madrelingua "forse sì, può avere un senso, ma per scrivere davvero un testo scientifico per una rivista come 'Nature'", bibbia della comunità scientifica, "la mia impressione è che, a parte gli aspetti etici e legali, il risultato concreto non sia granché", riflette.

Micera parla a ragion veduta. "Un mio amico entusiasta del mezzo mi ha detto: prova a usarlo. E io qualche tentativo l'ho anche fatto - racconta -. Se devi rispondere a una e-mail, o fare altre attività proprio di base, forse può anche andare bene, ma ho provato un paio di volte a scrivere l'introduzione di un articolo e il risultato non è stato per niente buono". Micera, sorridendo, si spinge a definire la sua produzione aiutata dall'Ai "una schifezza". Una battuta per dire che l'effetto stilistico non è dei migliori, cioè "il livello del testo è tale che alla fine lo devo riscrivere". Quindi allunga i tempi più che ridurli. "E poi, se un testo lo riscrivo utilizzando come base quello" prodotto con l'Ai "non sono mai soddisfatto. Allora a quel punto devo riscriverlo partendo da zero". Magari un giorno tutti questi limiti verranno superati "ed è chiaro che il problema si porrà". Non è che una crescita non ci sia stata. Basta guardare ChatGpt, fa notare il ricercatore.

Continue Reading

Salute e Benessere

Salute, a Napoli la campagna informativa multicanale ‘Metti...

Published

on

Domenica l’occasione di confronto e approfondimento con medici e specialisti promossa da Ucb

Salute, a Napoli la campagna informativa multicanale ‘Metti la psoriasi fuori gioco’

Arriva a Napoli, domenica 30 giugno, la campagna ‘Metti la psoriasi fuorigioco’, un'iniziativa multicanale di sensibilizzazione sulla malattia promossa da Ucb Pharma. Nata per sensibilizzare l’opinione pubblica sui sintomi e le cause della malattia, a promuovere comprensione e supporto, a combattere lo stigma ad essa associato e a favorire il dialogo con medici e specialisti, la campagna - si legge in una nota - è patrocinata da Sidemast (Società italiana di dermatologia medica, chirurgica, estetica e di malattie sessualmente trasmesse), Adipso (Associazione per la difesa degli psoriasici), Apiafco (Associazione psoriasici italiani amici della Fondazione Corazza) e Anap (Associazione nazionale per gli amici per la pelle), ha come testimonial Claudio Marchisio, ex calciatore e da anni affetto da questa patologia.

Dopo il lancio, nel 2023 del dedicato (mettilapsoriasifuorigioco.it) e dei profili social collegati su Facebook, Instagram, X e YouTube, per diffondere informazioni corrette e utili sulla patologia con un linguaggio chiaro e accessibile a tutti, la proposta informativa, giunta alla seconda edizione, ha raggiunto risultati significativi con 185mila visite al sito e 97mila utenti unici. Le impression hanno toccato quota 15.252.329, con una copertura di 6.046.666. Nei 1.437 commenti ricevuti sono state molte le domande e curiosità sulla psoriasi o sui centri per la diagnosi: a tutti è sempre stata fornita risposta e assistenza.

Le iniziative messe in campo quest’anno prevedono un ‘road show’ che toccherà 4 città italiane. La prima è Napoli, seguiranno Roma, Bologna e Torino, dove verranno allestiti spazi informativi e di ascolto, in cui saranno presenti specialisti, rappresentanti di associazioni pazienti e alcuni degli influencer che collaborano alla campagna. In particolare, durante l’evento di Napoli, in via Scarlatti 90-98, dalle 10.00 alle 13.30 circa, oltre alla diffusione di materiale informativo, ci sarà un momento di approfondimento rivolto al pubblico, con interventi di Matteo Megna, dermatologo presso l’Uoc di Dermatologia clinica presso l’Azienda ospedaliera universitaria Federico II, di Elpidio Cecere, psicologo, di Valeria Corazza, presidente di Apiafco e di Valter Meloni, Vicepresidente di Adipso.

La psoriasi è una malattia infiammatoria cronica, non contagiosa, della pelle che in Italia colpisce circa 2 milioni di persone, 30mila a Napoli. Ha la stessa incidenza nei due sessi e può insorgere a qualsiasi età. I sintomi più comuni sono secchezza della cute, arrossamento, prurito ed eritema, sensazione di bruciore e sanguinamento. La psoriasi, però, non deve essere considerata solo una malattia della pelle. Si tratta, infatti, di un’affezione ad interessamento sistemico, associata a molte altre patologie, prima fra tutte l’artrite psoriasica, che interessa fino al 30% dei malati, oltre a disturbi articolari, metabolici, cardiovascolari e intestinali.

La diagnosi è prevalentemente clinica e la sua gravità si misura in base all’estensione delle lesioni, al grado di eritema, desquamazione e infiltrazione, alla risposta alle terapie e al livello di disabilità sociale e psicologica che causa a chi ne è affetto. La psoriasi può avere, infatti, conseguenze rilevanti non solo fisiche ma anche personali, sociali e di relazione, alterando negativamente la qualità di vita del paziente. Oltre alle soluzioni terapeutiche, per adeguare le aspettative delle persone affette da psoriasi con quelle della comunità medico-scientifica, è importante promuovere un dialogo costruttivo tra tutti i soggetti coinvolti nel miglioramento delle condizioni di vita dei pazienti.

“La comunicazione diretta verso il pubblico nell’ambito healthcare – afferma Federico Chinni, amministratore delegato di Ucb Italia – ha notevolmente favorito la diffusione delle informazioni e delle conoscenze, migliorando la consapevolezza dei pazienti e facilitando il rapporto con i medici. Una patologia come la psoriasi comporta un pesante disagio emozionale e Ucb è da sempre attenta alle necessità dei pazienti; per questo, oltre a proporre soluzioni terapeutiche sempre più innovative ed efficaci, dimostra particolare attenzione ad aspetti che ruotano attorno alla patologia e che sono altrettanto importanti per il benessere della persona, incluso il benessere e l’equilibrio psicologico. Il progetto ‘Metti la psoriasi fuori gioco’ - conclude - si inserisce, dunque, in un ambito multidisciplinare, finalizzato a creare un percorso di supporto a 360 gradi per il paziente”.

Continue Reading

Salute e Benessere

Infezioni da Rsv nei bambini, esperti a confronto su nuovi...

Published

on

Al convegno di Bari, Gemmato: "Regioni informate e attivata procedura per approccio uniforme e senza disparità"

Infezioni da Rsv nei bambini, esperti a confronto su nuovi strumenti preventivi

Il virus respiratorio sinciziale (Rsv) è la principale causa di infezioni respiratorie pediatriche e la seconda causa di morte entro il primo anno di età, a livello globale. A partire da questi dati, esponenti delle istituzioni nazionali e locali, società scientifiche, rappresentanti delle associazioni pazienti ed esperti si sono confrontati oggi a Bari sull'urgenza di prevedere nuove azioni, in vista dell'arrivo della nuova stagione, nel corso del convegno 'Infezioni da Rsv: nuove strategie e strumenti per la tutela della salute dei bambini'. Tra i temi dell'incontro - si legge in una nota - spiccano la programmazione di un calendario nazionale di immunizzazione che ponga l'attenzione sulle nuove opportunità per la prevenzione dell'Rsv, attraverso una strategia di immunoprofilassi passiva per tutti i bambini, e l'organizzazione del sistema sanitario affinché sia dotato degli strumenti adatti, così da garantire una campagna efficiente che assicuri la protezione a tutti i bambini nel loro primo anno di vita.

"Desidero sottolineare l'importanza cruciale che il ministero della Salute e le Regioni si impegnino congiuntamente nella prevenzione del virus respiratorio sinciziale nei bambini - ha dichiarato in apertura per i saluti istituzionali l'onorevole Marcello Gemmato, sottosegretario di Stato al ministero della Salute - L'Rsv, come dichiarato dall'Organizzazione mondiale della sanità, è un problema insoddisfatto di sanità pubblica ed è la principale causa di bronchiolite, un'infezione polmonare che può essere grave nei neonati e nei bambini piccoli. A marzo 2024 la Direzione generale della Prevenzione del ministero della Salute ha rilasciato una circolare nella quale informava le Regioni degli strumenti disponibili per l'atto preventivo. Per garantire un approccio uniforme e senza disparità, la Direzione sta attivando ogni procedura necessaria per l'aggiornamento del calendario vaccinale, a partire dal parere del Nitag, il Gruppo tecnico consultivo nazionale sulle vaccinazioni".

All'appello si è unito il senatore Ignazio Zullo, membro della X Commissione permanente (Affari sociali, sanità, lavoro pubblico e privato, previdenza sociale) del Senato della Repubblica. "E' ormai noto - ha affermato - che l'Rsv nei bambini è un problema di sanità pubblica insoddisfatto. L'arma migliore è l'immunoprofilassi passiva con gli anticorpi monoclonali, come affermano le società scientifiche. A marzo di quest'anno, con l''Alleanza per un'infanzia libera dall'Rsv' abbiamo delineato le 5 azioni che è necessario implementare quanto prima per affrontare, con gli strumenti oggi disponibili e con un indirizzo comune, un bisogno di sanità pubblica ancora insoddisfatto come l'Rsv nei bambini, riducendo gli impatti per il nostro Ssn ed evitando disparità a livello regionale. E' il momento di agire affinché ciò diventi possibile in tutte le Regioni italiane. Ciò che manca ora è un'azione organica delle istituzioni con l'aggiornamento del calendario nazionale di immunizzazione entro la fine di quest'anno, per arrivare alle Regioni che in questi giorni devono assicurare l'approvvigionamento per il prossimo autunno/inverno, come già avviene in altri Paesi europei. Ho preso l'impegno di depositare una mozione che impegni il Governo in tal senso facendo seguito alla circolare dello scorso marzo".

"La Regione Puglia è sempre stata in prima fila nella prevenzione delle malattie infettive - ha sottolineato Michele Emiliano, presidente Regione Puglia - Di recente abbiamo arricchito gli strumenti legislativi atti a garantire anche la prevenzione del virus respiratorio sinciziale nei bambini pugliesi. Auspico che già dalla prossima stagione potremo disporre dell'anticorpo monoclonale che potrà prevenire una patologia importante per i bambini e i genitori con un impatto importante sul Servizio sanitario regionale, in particolare quello ospedaliero".

Come ha evidenziato Pierluigi Lopalco, professore ordinario di Igiene all'Università del Salento e consigliere regionale, membro e segretario della Commissione Salute regionale Puglia, "finalmente abbiamo a disposizione efficaci armi di prevenzione per proteggere i nuovi nati dall'Rsv. La Puglia è stata la prima Regione nel nostro Paese a riconoscere quella verso l'Rsv una sfida importante di igiene pubblica, approvando nelle scorse settimane una legge che stabilisce misure di prevenzione precise per le malattie causate da questo virus. E' ora importante farsi trovare pronti alla prossima stagione e implementare sul territorio un'efficace campagna di immunoprofilassi su tutti i neonati e i bambini nei primi mesi di vita, ovvero che si affacciano alla prima stagione di Rsv. Questa ha una forte incidenza sulla loro salute e può lasciare strascichi importanti che si possono trasformare in malattie respiratorie croniche nel loro percorso futuro".

L'Rsv è una patologia per la quale "non abbiamo una modalità terapeutica efficace - ha osservato Nicola Laforgia, direttore Uoc Neonatologia e Tin dell'Aou Policlinico di Bari - Pertanto, mettere in atto la più efficace strategia preventiva è essenziale. Finalmente disponiamo di strumenti efficaci e sicuri per ridurre drasticamente il carico della malattia e cambiare il corso naturale della malattia. Importante poter disporre oggi di uno strumento come l'anticorpo monoclonale che protegga tutti i bambini sotto l'anno di vita, vale a dire nella fascia di età più a rischio e che maggiormente vanno a gravare sull'impegno ospedaliero nei casi più gravi che richiedono l’accesso alle terapie intensive".

Il virus respiratorio sinciziale - ricorda la nota - è responsabile dell'80% di bronchioliti e del 40% di polmoniti che richiedono ospedalizzazione nei bambini. In un'intera coorte di nascita (circa 400mila nuovi nati in Italia), oltre il 60% si infetta entro il primo anno di età e quasi tutti entro il secondo anno, con oltre il 20% (più di 80mila) a rischio di sviluppare un'infezione grave che richiede assistenza ambulatoriale od ospedaliera e che può determinare sequele a medio e lungo termine. Come di recente stimato da un gruppo di esperti, in Italia ogni anno l'impatto economico della patologia è pari a circa 100 milioni di euro.

Continue Reading

Ultime notizie

Cronaca1 ora ago

Palermo, chiesa Gancia ospita donne senza dimora

La Chiesa della Gancia di Palermo ospita donne senza dimora. "Oggi, insieme al Magistrato di Sorveglianza Simone Alecci e al...

Cronaca2 ore ago

Lotta al caporalato, concorsi per assumere 514 nuovi...

In campo anche contro il lavoro sommerso Inps e Inail potranno assumere 514 nuovi ispettori nel 2024 da destinare alla...

Economia2 ore ago

Cibo taroccato, all’estero 1 turista italiano su 2 si...

Si va dall'olio 'pompeiano' al vino Chianti Sangiovese fatto in California fino a uno dei prodotti simbolo dei fake, il...

Tecnologia2 ore ago

YouTube vuole più musica creata dall’IA, ma artisti e...

A gennaio, oltre 200 artisti, tra cui Billie Eilish, Pearl Jam e Katy Perry, hanno chiesto alle aziende tecnologiche di...

Cronaca2 ore ago

Assalto alla Mondialpol di Sassari con armi da guerra, è...

La dinamica da guerra dell'attacco, il bottino e la composizione del commando: a che punto sono le indagini Assalto al...

Moda2 ore ago

Stilista Borbone: “Nuovo look Ferragni puro e...

'Nonostante la 'crisi' con Fedez al matrimonio dell'amica Diletta Leotta vuol far vedere al mondo che non è stata messa...

Sport2 ore ago

Tour de France, Bardet vince la prima tappa e conquista la...

Vittoria in volata per il francese sulla Firenze-Rimini di 206 km Romain Bardet vince allo sprint la prima tappa del...

Cronaca2 ore ago

Corruzione, revocati i domiciliari all’ex capo di...

Per Matteo Cozzani attenuata la misura con l’obbligo di firma per tre giorni a settimana. Il difensore: "Soddisfatti" Il gip...

Politica3 ore ago

Inchiesta Fanpage, Segre: “Dovrò essere cacciata...

La senatrice a vita: "Derive nascoste che ci sono sempre state, ma ora ci si approfitta del grande potere della...

Cronaca3 ore ago

Precipita per 50 metri sul Lagorai, muore escursionista

La tragedia in Trentino Un escursionista di 32 anni è morto precipitando per decine di metri sul terreno roccioso sul...

Sport3 ore ago

Euro 2024, Svizzera-Italia: le formazioni ufficiali

Spalletti ripropone Scamacca e Chiesa dal 1', dall'inizio anche Fagioli al posto di Jorginho Sono state annunciate le formazioni ufficiali...

Esteri3 ore ago

“Biden-Trump? Bomba politica per il presidente...

Il giornalista del Watergate crede che si debba capire cosa sia successo, quale sia il motivo dietro alla disastrosa performance...

Sport3 ore ago

Gp Austria, Verstappen in pole con Red Bull e Ferrari...

Sainz è quarto, Leclerc sesto in griglia Il campione del mondo e leader iridato Max Verstappen conquista la pole position...

Sport3 ore ago

Sinner, l’anti-personaggio a Wimbledon: “La...

"Mi piace essere una fonte di ispirazione, spingere sempre più bambini a prendere in mano una racchetta e giocare" "Spero...

Politica3 ore ago

Da Fanpage al G7, Schlein attacca Meloni dal Pride:...

La leader del Pd in corteo a Milano: "Da premier attacchi a stampa e libertà dei giornalisti, gravissimo" È "gravissimo"...

Cronaca4 ore ago

Bimbo morto nel pozzo, indagata anche l’educatrice...

Almeno sei gli iscritti nel registro degli indagati. La mamma del piccolo sui social: "Nostro cuore in frantumi, siamo morti...

Sport5 ore ago

Euro2024, la Nazionale delle Suore fa gli auguri agli...

Roma, 29 giu. (Adnkronos) - Un in bocca al lupo alla nostra Nazionale di calcio, che stasera contro la Svizzera...

Cronaca5 ore ago

Sub muore durante un’immersione alle Isole Formiche

La tragedia nell'arcipelago toscano Un sub è morto durante un'immersione in mare alle isole Formiche in provincia di Grosseto nell'Arcipelago...

Cronaca5 ore ago

Milano Pride, il talk ‘Cosa vuole la Gen Z da un’azienda’...

‘Cosa vuole la Gen Z da un’azienda?’, il talk dedicato alla generazione Z e ai valori che questi giovani ricercano...

Cronaca5 ore ago

Roma, scontro tra moto su via Tiburtina: 2 morti

Strada riaperta nel pomeriggio dopo le verifiche del caso Incidente mortale su via Tiburtina a Roviano alle porte di Roma....