Cronaca
Papa: “La droga è una piaga, non va...
Papa: “La droga è una piaga, non va liberalizzata”
Su matrimoni misti: "Non siano occasione per convertire il coniuge"
"Una riduzione della dipendenza dalle droghe non si ottiene liberalizzandone il consumo, questa è fantasia, come è stato proposto, o già attuato, in alcuni Paesi". Lo ha sottolineato il Papa in occasione dell'udienza generale in piazza San Pietro. "Avendo conosciuto tante storie tragiche di tossicodipendenti e delle loro famiglie, sono convinto che è moralmente doveroso porre fine alla produzione e al traffico di queste sostanze pericolose. Quanti trafficanti di morte ci sono, spinti dalla logica del potere e del denaro a ogni costo", sottolinea. "Questa piaga, che produce violenza e semina sofferenza e morte, esige dalla società nel suo complesso un atto di coraggio", è l'appello del pontefice.
"Matrimoni misti non siano occasione per convertire il coniuge"
“Ogni credente deve sentirsi libero di proporre – mai imporre! – la propria religione ad altre persone, credenti o no. Ciò esclude ogni forma di proselitismo, inteso come esercitare pressioni o minacce; deve respingere ogni tipo di favori finanziari o lavorativi; non deve approfittare dell’ignoranza delle persone” ha evidenziato il Papa incontrando una delegazione di musulmani che vivono a Bologna. “Oltre a ciò, i matrimoni tra persone di religioni diverse non devono essere occasione per convertire il coniuge alla propria religione. Cari amici, auspico che, là dove vivete, possiate mantenere buoni rapporti con la Chiesa cattolica: con il Vescovo, con il clero e con i fedeli, nel rispetto reciproco e nell’amicizia”, ha detto Bergoglio.
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San Pietro e Paolo, il Papa: “Autorità che non è...
Circa 5.500 fedeli alla messa in Basilica San Pietro per i Santi Patroni di Roma
Circa 5.500 fedeli hanno partecipato oggi alla messa presieduta dal Papa stamani nella Basilica di San Pietro per i Santi Patroni di Roma, Pietro e Paolo. Oltre 200 i sacerdoti che hanno concelebrato. “Oggi ci uniamo e preghiamo insieme con il Papa sulla Tomba di San Pietro. Forte e significativo è stato il momento di raccoglimento del Santo Padre al termine della solenne Celebrazione eucaristica per la benedizione dei Palli. Ci uniamo a lui in questo giorno così solenne”, spiega padre Enzo Fortunato, direttore della Comunicazione della Basilica Papale di San Pietro in Vaticano.
“L’autorità è un servizio, e un’autorità che non è servizio è dittatura”, ha evidenziato il Papa, a braccio, durante l’Angelus in piazza San Pietro al termine della messa.
Il Pontefice ha poi salutato i romani: “Saluto in modo particolare i romani. Oggi vorrei che il mio saluto arrivasse a tutti gli abitanti di Roma, proprio tutti. Insieme con la mia preghiera per le famiglie, specie per quelle che fanno più fatica, per gli anziani, per quelli più soli, i malati, i carcerati, e quanti per vari motivi sono in difficoltà”. Il Papa augura a ciascuno “di fare l’esperienza di Pietro e di Paolo: l’amore di Gesù Cristo salva la vita e spinge a donarla con gioia e gratuità”. Quindi ringrazia le Pro Loco d’Italia per le infiorate: “Grazie tante, le vedo da qui sono belle”.
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Milano Pride, ‘The district of Joy’ presenta il...
La tavola rotonda parte della rassegna organizzata da Serravalle Designer Outlet, analizza la Diversity Equity and Inclusion
‘Cosa vuole la Gen Z da un’azienda?’, il talk dedicato alla generazione Z e ai valori che questi giovani ricercano all’interno di una azienda, è l’evento conclusivo della rassegna culturale diffusa ‘The district of joy’, ideata e interamente prodotta da McArthurGlen Serravalle Designer Outlet in occasione della Pride Week. In svolgimento a Milano dal 24 al 30 giugno, parte del programma ‘Milano è Viva’ dell’assessorato alla Cultura del Comune di Milano, e inserita nel palinsesto di iniziative del Milano Pride, ‘The district of joy’ è dedicata alle tematiche dell’universo Lgbtqia+ e con il talk ‘Cosa vuole la Gen Z da un’azienda’, svoltosi presso la libreria Egea, mira ad approfondire e ad analizzare la ‘Diversity Equity and Inclusion’ quale strumento in grado di attirare e fidelizzare le nuove generazioni e, al tempo stesso, utile per creare un ambiente di lavoro più creativo e produttivo.
Moderato da Vitto Pascale, attivista Lgbtqia+, content creatore e co-founder di Wondersity, e ospitato da Libreria Egea, il talk ha visto la partecipazione di Gaia Alaimo, founder di School of Work; Anna Maria Fisichella, vicepresidente nazionale di Agedo; Cathy La Torre, avvocata e attivista; Antonia Monopoli, peer educator, attivista transgender e responsabile dello Sportello Trans di Ala a Milano; e Anna Zinola, giornalista e professoressa dell’università Cattolica del Sacro Cuore di Milano.
‘Cosa vuole la Gen Z da un’azienda?’ nasce innanzitutto come momento di ascolto da parte di Serravalle Designer Outlet delle generazioni da poco entrate nel mondo del lavoro o che vi si stanno affacciando, come spiega il responsabile marketing di Serravalle Designer Outlet Gianluca Cornello: “Durante il talk abbiamo imparato che la generazione Z e le nuove generazioni entrano nel mondo del lavoro con un sistema valoriale tendenzialmente cambiato, o comunque in evoluzione, come è sempre stato nel corso del tempo. Per prima cosa bisogna quindi ascoltare questo sistema valoriale, comprenderlo e cercare sia di imparare ma che di concretizzarlo, attraverso progettualità e piani di business e di marketing all’interno delle aziende. Serravalle Designer Outlet lo sta facendo: questo talk è infatti parte di una rassegna culturale ed artistica che dà voce in modo concreto a dei principi in cui noi crediamo e in cui - ne siamo convinti - credono anche le persone a cui stiamo parlando e si inserisce in all’interno di un percorso pluriennale, iniziato già qualche anno fa, che sicuramente non finirà adesso”.
A rispondere alla domanda attorno alla quale si è sviluppato il confronto è proprio il moderatore, Vitto Pascale: “Cosa vuole la Gen Z da un’azienda? Semplicemente un ambiente di lavoro in cui una persona sta bene e si sente a suo agio nell’esprimere la propria espressione di genere, il proprio orientamento sessuale-romantico, la propria identità di genere, con un particolare focus alla comunità transgender e la comunità non binary. Le giovani generazioni sono fatte da persone libere, che cercano come valore lo star bene all’interno di un lavoro e non ritengono la carriera un concetto fondamentale, si predilige un ambiente lavorativo che coltivava valori legati alla Diversity Equity and Inclusion e dove esprimersi al meglio delle proprie potenzialità e capacità”.
Il talk è stato preceduto da una mattinata di yoga e Tai Chi, con momenti di mindfulness e meditazione, e dal progetto teatrale ‘Danzare in Contatto’, svoltosi nel pomeriggio, ideato dalla Civica Scuola di Teatro Paolo Grassi. Nelle giornate precedenti della rassegna, invece, un live show musicale di cui Loredana Bertè è stata indiscussa protagonista e una mostra fotografica a cura di Alessia Rollo ed intitolata ‘Queer è ora’, progetto fotografico di ricerca artistica e sociale nato con l’intento di raccontare storie e vissuti di persone appartenenti alla comunità Lgbtqia+.