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Santoro (Humanitas): “Nuova Car-T rivoluzione per...
Santoro (Humanitas): “Nuova Car-T rivoluzione per pazienti con linfomi”
'L'ingresso di liso-cel ha stravolto le prospettive terapeutiche per una quota consistente di pazienti, il 50% ha raggiunto una risposta completa'
![Santoro (Humanitas):](https://www.adnkronos.com/resources/028e-1b3984fe581f-ad236a597836-1000/format/big/image1_20_.jpeg)
"L'ingresso di liso-cel, nuova Car-T nel trattamento dei linfomi, ha stravolto le prospettive terapeutiche per una quota consistente di pazienti. Ricordiamoci che i nuovi casi di linfoma in Italia sono ogni anno più di 14.000, i risultati con la prima linea di trattamento sono particolarmente buoni, guariamo oltre 50% di pazienti. Tuttavia, nell'ambito del gruppo più aggressivo di questi linfomi, linfoma diffuso a grandi cellule B, linfoma primitivo del mediastino a grandi cellule B e linfoma follicolare di grado 3B, nel momento in cui non si ha la guarigione con il primo trattamento, vi è una situazione di prognosi estremamente compromessa, con una sola piccola percentuale di pazienti che riesce ad ottenere la guarigione. La rivoluzione sta proprio nel fatto che questo gruppo di pazienti, per i quali avevamo delle prospettive terapeutiche estremamente limitate, con una quasi assenza di probabilità di guarigione, oggi riescono ad ottenere dei risultati sicuramente stupefacenti". Così all'Adnkronos Salute Armando Santoro, direttore del Cancer Center e responsabile Unità operativa di Oncologia medica ed Ematologia, Irccs Humanitas Research Hospital di Rozzano (Milano), in occasione della presentazione - oggi a Roma - di due nuove terapie cellulari in pazienti ematologici pretrattati, Car-T che hanno ottenuto dall'Aifa il via libera alla rimborsabilità.
"Se noi guardiamo lo studio Transcend Nhl 001 che ha incluso 270 pazienti con linfoma non Hodgkin trattati con liso-cel - spiega Santoro - 3 su 4 hanno ottenuto una risposta. Circa il 50%, inoltre, ha raggiunto una risposta completa. Molte di queste remissioni complete rimangono permanenti, dando quindi l'idea di una guarigione definitiva. Si tratta di un risultato molto importante anche, perché questa cura è caratterizzata da un’elevata tollerabilità, con un impatto positivo sulla qualità di vita". Le "Car-T hanno spesso degli effetti collaterali importanti, con la molecola liso-cel l'entità della tossicità è nettamente ridotta rispetto alle altre Car-T disponibili", conclude.
Politica
Governo, Crosetto al top per fiducia ministri e Giorgetti...
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Cresce il gradimento per Schillaci e Abodi, bene anche Tajani
![Guido Crosetto](https://www.adnkronos.com/resources/028b-1a8254973612-ec89d7b3e0b9-1000/format/big/crosetto_trento_fg_ipa.jpeg)
Guido Crosetto, titolare della Difesa. al top dei ministri per la fiducia, al 39%. Sul podio con lui, il responsabile dell'Economia, il leghista Giancarlo Giorgetti (36%), seguiti dal ministro della Salute, Orazio Schillaci, da Maria Elvira Calderone, ministro del lavoro e delle politiche sociali, dal guardasigilli Carlo Nordio, dal titolare della Farnesina, Antonio Tajani e da Andrea Abodi, a capo dello Sport: tutti con lo stesso indice di apprezzamento al 35%. La fotografia del gradimento dei ministri del governo Meloni la scatta l'Istituto Piepoli, evidenziando il trend rispetto a quanto rilevato lo scorso marzo.
Da quella data chi registra il balzo più grande sono Schillaci, titolare della Sanità, oggi a +9 nell’area Sud/Isole e Abodi, che sale del 9%, votato dai giovani tra i 18 e i 34 anni. Ottima anche la performance di Tajani, cresciuto dell'8% al Centro.
Salute e Benessere
Salute, diabete e occhio secco: campagna evidenzia bassa...
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L'iniziativa 'Se hai il diabete apri gli occhi sulla secchezza oculare', ideata da Alcon con Fand, conferma dati studi recenti
![Salute, diabete e occhio secco: campagna evidenzia bassa consapevolezza del problema](https://www.adnkronos.com/resources/028f-1b43993c46df-6410860c40dd-1000/format/big/occhio_adobe_free.png)
L'esperienza raccolta durante la campagna 'Se hai il diabete apri gli occhi sulla secchezza oculare', ideata da Alcon in collaborazione con Fand, Associazione italiana diabetici Odv - che si è svolta tra febbraio e aprile 2024 nelle città di Milano, Roma e Bari - evidenzia non solo quanto registrato da altre ricerche sulla possibile relazione tra diabete e occhio secco, ma anche la bassa consapevolezza della complicanza.
Il diabete mellito - si legge in una nota - è una delle malattie croniche più diffuse al mondo, che porta a diverse complicazioni, inclusi problemi agli occhi. Tra questi, la malattia dell'occhio secco è una delle condizioni più comuni, caratterizzata da sintomi quali secchezza, irritazione, sensazione di corpo estraneo e disturbi visivi che possono influire significativamente sulla qualità della vita. Una recente metanalisi che ha raccolto dati da diverse pubblicazioni scientifiche tra il 2000 e il 2018 - 4 studi per un totale di 2.504.794 persone - suggerisce una possibile relazione tra il diabete e il rischio di sviluppare l'occhio secco, con un aumento del rischio del 30% nei pazienti diabetici rispetto a quelli non diabetici. Questo sarebbe dovuto a diversi fattori, tra cui la neuropatia corneale diabetica, un danno causato dal diabete a carico delle fibre nervose periferiche, che porta al rilascio di neuromediatori, cioè mediatori dell'infiammazione, e che produce un'infiammazione cronica della superficie oculare.
Nel dettaglio, la campagna ha coinvolto l'oculista presso i centri Fand con l'obiettivo di sensibilizzare i pazienti sull'importanza della salute oculare e del rischio di sviluppare la malattia dell'occhio secco a causa del diabete. Sono stati coinvolti 46 pazienti nel corso di tre giornate a Milano, Roma e Bari. La maggior parte aveva diabete di tipo 1 e 2 e presentava sintomi di occhio secco. Inoltre, è emersa una scarsa conoscenza di questa patologia, nonostante le visite oculistiche periodiche. La campagna sottolinea quindi l'importanza di valutare in modo completo i pazienti diabetici, considerando la possibilità di patologie secondarie che possono influenzare la loro qualità di vita come ad esempio la salute oculare. "Parlando della salute degli occhi in senso più generale, la prevenzione per i pazienti diabetici è fondamentale - afferma Emilio Augusto Benini, presidente Fand - Purtroppo, nonostante sia accertato l'impatto che il diabete possa avere sulla vista, ad oggi c'è ancora poca consapevolezza nei pazienti. Solo il 30-40% dei diabetici si reca in uno dei 600 centri specializzati di diabetologia presenti sul nostro territorio nazionale, comportando che una quota importante di persone non sia seguita in modo specialistico. Si creano così dei vuoti informativi che, se opportunamente gestiti, potrebbero fare la differenza, come questa campagna ha messo in evidenza".
Un approccio multidisciplinare è fondamentale nella gestione dei pazienti affetti da diabete, prosegue la nota. L'oculista gioca un ruolo essenziale non solo nel trattare le patologie oculari associate al diabete, come l'occhio secco, ma anche nel monitoraggio e nella gestione efficace di tali condizioni. Tale strategia integrata migliora la qualità dell'assistenza e aiuta a prevenire complicanze più gravi, garantendo che ogni aspetto della salute del paziente venga trattato in maniera adeguata
"Il discomfort oculare aumenta con l'aumentare dello scompenso glicemico e del numero di anni di malattia - sottolinea Antonio Di Zazzo, professore associato di Malattie dell'apparato visivo presso la Fondazione Policlinico Universitario Campus Bio-Medico di Roma - E' importante non sottovalutare il discomfort oculare nei pazienti con diabete, poiché potrebbe rappresentare un indicatore di un danno neuropatico più significativo. Una volta rilevata la presenza dell'occhio secco, è fondamentale intervenire con colliri specifici a base di acido ialuronico o Hp-guar (idrossipropilguar) o di carbossimetilcellulosa per ripristinare la struttura del film lacrimale, oltre a monitorare costantemente e gestire efficacemente lo scompenso glicemico".
La campagna 'Se hai il diabete apri gli occhi sulla secchezza oculare' ha risposto a un bisogno di informazione, come dimostrato dal forte gradimento della popolazione, confermando che sostenere iniziative di sensibilizzazione è la strada giusta. E' essenziale per i pazienti diabetici tenere sotto controllo la vista per intercettare per tempo eventuali segnali e intervenire tempestivamente, garantendo così una migliore gestione della patologia e una migliore qualità della vita.
Sport
Ciclismo, Lorenzo Bernard: “Pedalo per i bambini e i...
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Il messaggio di rimasto vittima dell’esplosione di un ordigno bellico della Seconda Guerra Mondiale
![Ciclismo, Lorenzo Bernard:](https://www.adnkronos.com/resources/028f-1b4396d23278-7c67980a21a5-1000/format/big/bernard_plebani_tourdefrance.jpeg)
A tagliare il traguardo del Tour de France c’è anche Lorenzo Bernard, atleta paralimpico e vittima civile di guerra. La sua pedalata ha un forte valore simbolico perché Lorenzo, classe ’97, nato a Novalesa, nel 2013 a soli 15 anni, è rimasto vittima dell’esplosione di un ordigno bellico della Seconda Guerra Mondiale: una bomba a mano scambiata per un lumino da cimitero gli ha portato via la vista rendendolo una vittima civile di guerra. Il messaggio di Lorenzo - che incarna le possibilità di riscatto che possono dare lo sport e l’impegno civile che svolge attraverso l’Associazione Nazionale Vittime Civili di Guerra (ANVCG) - è diretto ai giovani che vivono negli attuali scenari di conflitto nel mondo: “Penso ai bambini e ai ragazzi di Gaza, dell’Ucraina e delle tante altre, troppe, guerre che affliggono i civili in tutto il mondo. Penso a chi vive una cecità, una mutilazione, o una disabilità in giovane età e in contesti dove l’assistenza, se non la sopravvivenza, è difficile. Pedalo per chi oggi non può farlo, per mostrare a tutti che il prezzo più alto della guerra lo pagano i civili: assistiamo ad un orrore senza senso”.
Su parte del percorso della terza tappa del Grand Départ, la più lunga, da Piacenza a Torino, è sfrecciato anche il tandem di Bernard con la sua guida Davide Plebani, una coppia che ha da poco portato a casa il bronzo ai Mondiali di paraciclismo di Rio de Janeiro 2024, nell'inseguimento individuale sui 4000 metri, e che è nel pieno della preparazione atletica per le Paralimpiadi di fine agosto a Parigi. Lorenzo, oltre a consacrarsi allo sport ottenendo grandi risultati – è anche arrivato quinto nel canottaggio alle Paralimpiadi di Tokyo di 3 anni fa – partecipa attivamente alle attività dell’ANVCG, di cui è Consigliere della sede piemontese, presieduta da Nicolas Marzolino, l’amico che nel 2013, nel suo stesso incidente, ha perso la vista e la mano destra. Bernard e Plebani, con una divisa gialla e nera fornita dalla Regione Piemonte, sono partiti alle 13.30 da Carmagnola per arrivare nel capoluogo piemontese un’ora più tardi ed attendere poi la carovana del Tour all’Inalpi Arena.