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Tra Pnrr e Giubileo la ‘sfida Capitale’ nel...
Tra Pnrr e Giubileo la ‘sfida Capitale’ nel focus organizzato dal ‘Messaggero’
L'incontro nella sala della Protomoteca del Campidoglio
Tra Pnrr e Giubileo, la Capitale ha l'occasione di porsi al centro dello sviluppo dell'Italia, non solo con la forza del suo mito fondante, la bellezza e il potere attrattivo dell'antica Roma, ma anche con il coraggio di modernizzarsi rispondendo alle sfide dell'oggi perché, come dice il sindaco Roberto Gualtieri, ''se ce la fa Roma, ce la fa l'Italia''. E' questa la sfida al centro dell'incontro 'L'Italia si trasforma - Una sfida Capitale' organizzato da 'Il Messaggero' nella sala della Protomoteca del Campidoglio.
''Non possiamo consentire che due secoli dopo, se Roma strilla, l'Italia resti sorda'', scrive il direttore del Messaggero Guido Boffo in uno speciale pubblicato oggi in occasione dell'evento. ''Né che si perpetui una confisca di ruolo e di risorse, all'insegna di una moltiplicazione di centri che certamente penalizza questa città ma non aiuta il Paese a crescere''. Disconoscere la ''funzione propulsiva'' di Roma porta ripercussioni sulla ''vitalità e la coesione nazionale'', ancora di più oggi che si impone il tema di un'integrazione europea. ''E' impensabile che al tavolo delle grandi capitali sieda una Capitale fiaccata da logiche e calcoli interni, incapace di tenere il passo di Parigi e Londra, Berlino e Madrid''.
Il 2025 sarà l'anno del Giubileo e questi sono mesi di cantieri per poter accogliere al meglio i 32 milioni di persone in arrivo. Sono 267 gli interventi in corso nella capitale, per circa 3,1 miliardi a cui si aggiungono i 500 milioni di 'Caput Mundi', per rifare strade, piazze, stazioni ferroviarie ma anche restaurare fontane storiche.
Non solo Giubileo. La mole di investimenti pubblici senza precedenti, sottolinea Gualtieri, con il Next Generation Rome che ammonta a 14,5 miliardi, può permettere una ''grande trasformazione'' della città, per la qualità di vita dei romani, ma anche per ''restituire alla Capitale la funzione di locomotiva del Paese''. Se il Pnrr rappresenta ''un'opportunità storica'' ed è il ''catalizzatore'' per una trasformazione dell'Italia, dice il ministro Raffaele Fitto, il successo della sfida di una Roma capitale ''efficiente'' ''potrebbe rappresentare la svolta per tutto il sistema Italia''.
Nella sfida su Roma, si inserisce la storia del 'Messaggero', quotidiano nato nel 1878 che, raccogliendo le sfide dell'oggi, fatte di Rete, social, podcast, è ormai diventato una piattaforma informativa. ''146 anni di età e neanche una ruga'', rivendica il direttore editoriale Massimo Martinelli. ''L'obiettivo è quello di consegnare al lettore un prodotto 'caldo, profumato, croccante'. Con una consapevolezza in più, rispetto al tempo in cui lo storico direttore Paolo Graldi ''utilizzava la metafora del cornetto per spronare i suoi giornalisti: oggi il divario generazionale tra i nostri lettori impone una diversificazione dell'offerta per soddisfare le aspettative di ognuno''.
Economia
Lavoro, a maggio calo dopo 3 mesi crescita: -17mila occupati
Su base mensile scende al 62,2%
Dopo tre mesi di crescita, a maggio 2024, rispetto al mese precedente, diminuiscono gli occupati, rimangono stabili i disoccupati e aumentano gli inattivi. Lo rileva l'Istat, secondo il quale il tasso di occupazione su base mensile scende al 62,2% (-0,1 punti). L’occupazione cala (-0,1%, pari a -17mila unità) per gli uomini, i dipendenti a termine, gli autonomi, i 15-24enni e gli ultracinquantenni; cresce invece tra le donne, i dipendenti permanenti e nelle classi d’età centrali.
Spettacolo
La7, domani a ‘L’aria che tira’ Mario...
Francesco Magnani sarà al timone de L'aria che tira, in onda tutti i giorni dal lunedì al venerdì alle 11.00
Francesco Magnani, conduttore e volto di La7, da lunedì 8 luglio sarà al timone de L'aria che tira, in onda tutti i giorni dal lunedì al venerdì alle 11.00. Un appuntamento fisso del day time della Rete, per continuare a seguire tra politica, economia, attualità e cronaca con commenti, servizi, ospiti in studio e in collegamento, tutti i principali fatti della giornata e della settimana. Tra gli ospiti di domani, Mario Monti, il filosofo Stefano Bonaga, Marianna Aprile, Massimo Nava, Laura Boldrini.
Cronaca
Eruzione Etna e Stromboli, ci sono collegamenti? Cosa dice...
Mario Mattia all’AdnKronos: "Non esiste un ‘serbatoio unico’ tra i due vulcani che hanno origini differenti. La zona geologica in cui si trovano è ovviamente simile ma non c’è alcuna connessione”
Le eruzioni dello Stromboli e dell’Etna sono collegate? A rispondere all'Adnkronos è il vulcanologo dell’Ingv di Catania Mario Mattia, secondo il quale si tratta di "due attività che stanno mettendo a dura prova l’osservatorio. E’ molto faticoso stare dietro a queste intense attività. Al momento non ci sono assolutamente pericoli particolari legati a variazioni estreme ma resta il fatto che, essendo nel periodo estivo, vanno seguite con grandissima attenzione”.
“In merito allo Stromboli - aggiunge - c’è l’ordinanza sulle spiagge, da seguire con grande cura, su eventuali grossi franamenti che potrebbero provocare piccoli onde tsunami mentre per l’Etna c’è un rischio legato anche per chi fa escursioni in alta montagna. Sempre per l’Etna inoltre - osserva Mattia - il pericolo più grande è quello della ricaduta di cenere vulcanica, questa volta sul lato est. Paesi etnei quali Zafferana e Santa Venerina sono ricoperti come lo è stata Catania qualche giorno fa”.
“Intorno alle ore 10 di stamane - fa sapere il vulcanologo abbiamo registrato sull’Etna un decremento dell’attività stromboliana, del tremore e delle fontane di lava e si sta pian piano rientrando nella ‘normalità', anche se non possiamo prevedere se ci saranno altre attività esplosive”. “La situazione - evidenzia ancora Mattia all’AdnKronos -è quella di attenzione poiché, ribadisco, in particolare in estate ci sono molte più persone in giro considerando anche le migliaia di turisti”.
“Tra Etna e Stromboli - chiarisce infine il vulcanologo dell’Ingv di Catania - non ci sono collegamenti. Non esiste un ‘serbatoio unico’ tra i due vulcani che hanno origini differenti. La zona geologica in cui si trovano è ovviamente simile ma non c’è alcuna connessione”.
“Quello della coincidenza - conclude Mattia - è un problema, se vogliamo, solo per chi ci deve lavorare e deve ‘gestire’ tutta la fase dell’emergenza sia a Stromboli che sull’Etna se penso ad esempio a Catania con ciò che comporta la caduta di cenere sulla normale operatività dell’aeroporto”. (di Francesco Bianco)