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Esteri
Biden non molla: “Posso fare il presidente,...
Biden non molla: “Posso fare il presidente, altrimenti non mi candiderei”
"Non cammino e parlo come un tempo, ma so quello che faccio e dico la verità"
![Joe Biden (Afp)](https://www.adnkronos.com/resources/028e-1b3de87c54c2-0d31de8bdbe7-1000/format/big/biden_afp.jpeg)
"Posso fare questo lavoro. Amici, non cammino con la facilità di un tempo, e non parlo e faccio dibattiti con la facilità di un tempo, ma so quello che faccio e so come dire la verità". Joe Biden prova a rilanciarsi. Dopo la disastrosa 'prestazione' nel confronto tv con Donald Trump, in vista delle elezioni di novembre, il presidente degli Stati Uniti torna sul podio e al microfoni nel comizio oggi in North Carolina, a Raleigh.
"Io voglio vincere in questo stato a novembre. Se vinciamo qui, vinciamo le elezioni", dice il presidente in un discorso di circa 20 minuti, interrotto dai cori 'altri 4 anni' che si alzano dalla platea. Il presidente scandisce le parole, con tono deciso, incappando in qualche colpo di tosse. "Non so cosa abbiate fatto l'altra sera, io ho passato 90 minuti con una persona che ha la morale di un gatto randagio", dice riferendosi a Trump e sottolineando, una per una, "tutte le bugie" dell'ex presidente nel dibattito. "In queste elezioni è in gioco la vostra libertà, la vostra democrazia. L'America è in gioco", dice. "Donald Trump è un'autentica minaccia per questa nazione. E' una minaccia per la nostra libertà e per la nostra democrazia. E' una minaccia per tutto ciò che l'America rappresenta".
"Amici vi do la mia parola di Biden: non mi candiderei di nuovo se non credessi, con tutto il mio cuore e la mia anima, di poter fare questo lavoro, perché, onestamente, la posta in gioco è troppo alta", dice. "Yes, you can!", sì puoi farlo, la risposta dei sostenitori di Biden, che hanno ripreso lo slogan che caratterizzò la prima campagna elettorale di Barack Obama nel 2008. "Difenderemo i diritti delle donne in America, ristabiliremo la Roe vs Wade (sentenza della Corte Suprema del 1973 considerata una pietra miliare sull'aborto, ndr.) come legge in tutta la nazione" conclude.
Biden e il consiglio alla moglie Jill
"Per favore chiamate Jill. E' il momento della parte difficile del matrimonio, la parte dove sostenere il proprio sposo vuol dire dirgli cose molto, molto dure" ha detto Monica Hesse, editorialista del Washington Post. "Non ho idea se e quando Joe Biden abbia avuto piena consapevolezza di quanto fosse andato male, ma vedendo Jill Biden sul palco, una donna energica con un dottorato e due orecchie funzionanti, scommetto che lei ha capito, e spero che stia parlando con il marito", continua il commento di Hesse. "Non dico che Jill Biden gli debba necessariamente dire di ritirarsi dalla corsa - continua - è la sua partner, non il suo capo, e quello che lui fa o non fa non è sua responsabilità o sua colpa. Ma spero che lei possa rendergli lo sguardo più chiaro".
Hesse fa anche un esempio delle cose difficili che la first lady dovrebbe dire al marito: "Non si tratta del fatto che tu possa o non possa guidare, dovrebbe assicurare Jill a Joe, ma del fatto che gli americani che hanno visto il dibattito possano credere che tu sia in grado di guidarli. Si tratta di quello che è davanti a te se vinci - continua Hesse suggerendo le parole alla first lady che dovrebbe parlare "con amore, tenerezza, preoccupazione, invece, che panico". "Non so se nessun altro nel Paese sia nella posizione di farlo perché per tutti noi altri americani, che abbiamo visto il dibattito dai nostri divani, l'unica cosa che abbiamo è il panico".
Lo Speaker della Camera: "Ci si appelli al 25esimo emendamento"
Lo Speaker repubblicano, Mike Johnson, afferma che il gabinetto di Joe Biden dovrebbe discutere se invocare il 25esimo emendamento, che prevede la possibilità di rimuovere il presidente quando non sia più in grado di esercitare i suoi poteri. "Io chiederei ai membri del gabinetto di guardare i nei propri cuori, e noi speriamo che facciano il loro dovere nel miglior interesse degli americani, questi sono momenti cruciali", ha dichiarato il leader repubblicano affermando che "ci sono molte persone che stanno chiedendo" di invocare il 25esimo emendamento.
Invocato da più parti contro Donald Trump dopo l'assalto al Congresso, il 25esimo emendamento prevede che, per il passaggio dei poteri al vice presidente nel caso che il presidente sia "incapacitato", è necessario che il vice presidente stesso e la maggioranza dei ministri concordino che il presidente "non è in grado di svolgere i compiti e amministrare i poteri del suo ufficio" e comunichino questa convinzione, per scritto, al Congresso. In caso di opposizione del presidente alla misura, dovrebbe essere il Congresso, con un voto a maggioranza qualificata in entrambe le Camera, a confermare il passaggio dei poteri.
Biden-Trump, 47,9 milioni di telespettatori: record per la Cnn
Sono 47,9 milioni le persone che hanno guardato il dibattito televisivo presidenziale tra Joe Biden e Donald Trump. Lo ha detto la Cnn spiegando che il numero di telespettatori ha reso il duello tv il programma con gli ascolti più alti nella storia della rete, nonché il più trasmesso in streaming. Tuttavia il confronto ha registrato un calo di circa il 34% negli ascolti rispetto all'ultimo dibattito Biden-Trump del 2020, che aveva attirato 73 milioni di spettatori .
Tra gli adulti di età compresa tra i 25 e i 54 anni, 12,6 milioni si sono sintonizzati giovedì sera, ha detto la rete, mentre altre 3,92 milioni di persone di età compresa tra 18 e 34 anni hanno guardato il dibattito. E' stato il programma non sportivo più visto dell'anno finora, ha detto la Cnn.
Esteri
Biden, il sondaggio boccia il presidente: deve ritirarsi...
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Il sondaggio Cbs dopo il disastroso dibattito televisivo: dubbi sulle capacità cognitive, l'età è il problema numero 1
![Joe Biden](https://www.adnkronos.com/resources/028e-1b4245b57cbe-a347a5fa263f-1000/format/big/000_34zz62a.jpeg)
Joe Biden deve ritirarsi, il presidente degli Stati Uniti deve farsi da parte prima delle elezioni di novembre 2024. E' il verdetto espresso da un sondaggio commissionato dalla Cbs tra elettori registrati dopo la disastrosa 'performance' di Biden nel confronto tv con Donald Trump, che punta a tornare alla Casa Bianca.
I dubbi sulle capacità cognitive del presidente
Alla domanda 'Biden ha la salute mentale e cognitiva per servire come presidente?', il 72% degli elettori risponde no e solo il 27% dice sì. Non c'è fiducia assoluta nemmeno nei confronti di Trump (il 49% dice no), ma i dati relativi al presidente saltano agli occhi, se si considera che i quesiti sono stati presentati anche a elettori democratici. Tra i 'democratic registered voters', il giudizio negativo sulla salute del presidente arriva dal 41%.
Per il 72% del campione complessivo, che include anche elettori repubblicani, Biden non dovrebbe presentarsi alle elezioni: a febbraio, il passo indietro era auspicato dal 63%. La situazione è critica, come evidenzia il dato relativo agli elettori democratici: per il 46% il presidente non dovrebbe correre, il 54% chiede a Biden di andare avanti. La spaccatura è netta.
L'età di Biden è il principale problema per gli elettori
Tra chi chiede il passo indietro, prevale una motivazione: l'età di Biden - 82 anni a novembre - è il cuore del problema per l'86% del campione complessivo. Il 71% è preoccupato per le decisioni che il presidente potrebbe prendere durante il mandato. Il 66% accende i riflettori anche sull'attività presidenziale svolta sinora da Biden, mentre il 59% aggiunge al fascicolo anche dubbi sulla capacità del presidente di portare avanti la campagna fino a novembre.
Il dibattito di giovedì scorso ha lasciato un segno profondo. Trump ha ispirato fiducia per il 44% degli interpellati, il dato di Biden si ferma al 18%. Il tycoon è stato chiaro per il 47%, il presidente solo per il 21%. Dopo il confronto, Biden ha ripetutamente stigmatizzato le 'bugie' del suo avversario, che ha beneficiato dell'assenza di fact checking nel dibattito. In realtà, a giudicare dal sondaggio Cbs, gli elettori hanno una visione diversa: Biden ha detto la verità per il 40%, Trump ha fatto altrettanto per il 32%.
Esteri
Elezioni Francia, Le Pen può arrivare a maggioranza...
![](https://www.sbircialanotizia.it/wp-content/uploads/2024/06/30/205916191301_92.jpeg)
Alcune proiezioni attribuiscono più di 289 seggi al Rassemblent National
![Marine Le Pen](https://www.adnkronos.com/resources/028e-1b422a8caf73-cbb6ec9a18ad-1000/format/big/000_34zy9kh.jpeg)
Il Rassemblement National di Marine Le Pen e Jordan Bardella potrebbe arrivare alla maggioranza assoluta all'Assemblea Nazionale, persino a superare la soglia dei 289 seggi, nelle elezioni legislative in Francia 2024. Lo scenario, assolutamente inedito per il paese, viene delineato dalle proiezioni dell'istituto Elabe per Bfmtv, Rmc e La Tribune: RN otterrebbe tra i 255 e i 295 seggi al termine del secondo turno di domenica prossima.
Si tratta solo di una delle varie proiezioni che assegnano una maggioranza relativa al Rassemblement National, ma non tutte prevedono la possibilità di una maggioranza assoluta.
Stando alle proiezioni dell'istituto Elabe riportate da Bfmtv, il blocco di sinistra Nouveau Front Populaire si fermerebbe tra 120 e 140 seggi e la coalizione presidenziale arriverebbe terza conquistando tra i 90 e i 125 seggi. I Républicains potrebbero arrivare a 35-45 seggi.
RN, secondo invece le proiezioni di Ipsos Talan per France Télévisions, Radio France, France 24/Rfi et Lcp Assemblée nationale, potrebbe ottenere tra i 230 e i 280 seggi. Dati che vanno presi con cautela visto che ci dovrebbero essere circa 300 triangolari al secondo turno. Il Nuovo Fronte Popolare raccoglierebbe tra i 125 e i 165 seggi. Ensemble tra i 70 e i 100 seggi. Les Republicains tra i 40 e 61 seggi.
Esteri
Elezioni Francia, il ‘fronte anti Le Pen’: al...
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Ensemble: stop ai candidati arrivati terzi. Melenchon: pronti a ritirare candidature
![Una cartella stampa per le elezioni 2024](https://www.adnkronos.com/resources/028e-1b421081945d-e21d69d93617-1000/format/big/000_3623232.jpeg)
Il Rassemblement National di Marine Le Pen e Jordan Bardella punta alla maggioranza assoluta nel secondo turno delle elezioni legislative in Francia, in programma il 7 luglio. Gli altri soggetti politici, quando i dati del primo turno non sono ancora definitivi, lanciano messaggi in un'unica direzione: bisogna fermare RN.
Ensemble pour la République, la coalizione presidenziale, chiede ai candidati arrivati terzi di abbandonare "a vantaggio dei candidati in grado di battere il Rassemblement National", quelli con i quali "condividiamo" i "valori della Repubblica". Per Ensemble, il blocco della sinistra Nouveau Front Populaire - che sfiora il 30% - "paga la sua alleanza con La France Insoumise" e "tenuto conto dei risultati del primo turno, alleanza Nfp non potrà vincere" domenica prossima e "non potrà governare il Paese, da sola e nella sua forma attuale". Così, concludono da Ensemble, "di fronte alla minaccia di una vittoria dell'estrema destra, chiediamo a tutte le forze politiche di agire con responsabilità e fare lo stesso". Per la coalizione presidenziale, "tutto" nel progetto del Rassemblement National, "i loro valori, la sua storia, ne fanno una minaccia inaccettabile contro cui dobbiamo batterci".
"Ritireremo la nostra candidatura" in caso di "triangolare" al secondo turno, dice a stretto giro Jean-Luc Mélenchon, leader de La France Insoumise, parte del Nouveau Front Populaire. "La nostra indicazione è semplice - afferma Mélenchon -: neanche un seggio in più per il Rassemblement National".
"Sosterremo il candidato in grado di battere il Rassemblement National" al secondo turno, a prescindere dalle "divergenze", dice Raphaël Glucksmann, leader della Place Publique, rivelazione della sinistra alle elezioni europee del 9 giugno. "Questa sera ci troviamo di fronte alla storia - aggiunge - Non ci sono dubbi. Sosterremo il candidato in grado di battere Rn, a prescindere dalle differenze". Secondo Glucksmann, "bisogna fare blocco, serve un voto democratico e bisogna impedire alla Francia di sprofondare".