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Spettacolo
Giusy Ferreri e i Bloom, la band rock che non strizza...
Giusy Ferreri e i Bloom, la band rock che non strizza l’occhio al mercato
Esce 'Hangover', il loro primo album di inediti
![Foto di Virginia Bettoja](https://www.adnkronos.com/resources/028e-1b3cf6261160-6715b0a14b62-1000/format/big/bloom_ph_virginiabettoja_ev_9877.jpeg)
Un progetto liberatorio, nato dal desiderio di suonare insieme alla vecchia maniera, senza cercare consensi o strizzare l'occhio al mercato. Così Giusy Ferreri & Co. descrivono il loro progetto musicale, i Bloom, in un'intervista all'Adnkronos. La band debutta con il primo album di inediti, intitolato 'Hangover'. La super band alternative rock è composta da Giusy Ferreri, Max Zanotti, Roberta Raschellà e Alessandro Ducoli. Bloom rappresenta per Giusy un modo per esprimere più pienamente la sua anima rock, che ha sempre avuto un ruolo di B-Side nei suoi album solisti.
L'idea, racconta Giusy Ferreri, "forse è anche un po' controcorrente rispetto a quello che si sta muovendo oggi nel panorama musicale. Era un sogno nel cassetto che avevo da tempo: creare una vera band, concentrandosi sulla ricerca del suono e sull'attitudine autentica di un gruppo musicale. Per questo mi sono rivolta a Max Zanotti", che ha poi introdotto Alessandro Ducoli e Roberta Raschellà. "Abbiamo capito immediatamente che c'era una bellissima sintonia tra di noi", commenta Giusy.
In un mondo musicale dove le nuove tendenze emergono rapidamente e il mercato spesso detta le regole del gioco, il progetto dei Bloom si rifà al passato. "Nulla è più all'avanguardia della tradizione", afferma Alessandro Ducoli, spiegando: "Abbiamo preso i nostri strumenti e suonato quello che ci piaceva, come si faceva una volta. È ironico, ma formare una band è diventata una cosa rara negli ultimi vent'anni, quindi in un certo senso, anche questo è diventato un atto tradizionale. Siamo partiti da ciò che si faceva nel passato più recente, mantenendo viva quella tradizione".
Questa tradizione riguarda sia la scrittura che la formazione di una band. "Negli ultimi anni vediamo moltissimi solisti, ma sempre meno band. Formare una band richiede un lavoro diverso, e noi ci siamo concentrati proprio su questo aspetto artistico", aggiunge Alessandro. Roberta Raschellà osserva che "oggi si scrive musica pensando a cosa vuole il pubblico e non a quello che si ha dentro, all'esigenza di scrivere senza pensare a quello che succederà dopo. Nel panorama attuale, più che l'anima degli artisti, c'è il pubblico e il mercato in primo piano, e questo dispiace un po' a chi fa musica. Anche musicalmente, nelle produzioni attuali si sente tanta musica elettronica, tanto computer. È giusto che ci siano, perché la musica deve essere per tutti, ma ci deve essere di tutto. Attualmente è tutto un po' omogeneo".
I Bloom, dunque, aggiunge Roberta, "nascono dalla voglia di suonare e di essere noi stessi, senza preoccuparci del pubblico. Il pubblico è importante perché fa il concerto, ma è giusto che ascolti la vera essenza di un artista. L'artista deve essere libero di scrivere quello che sente". Il nome Bloom, che significa fioritura, è stato scelto collettivamente. "Volevamo un nome che fosse di contrasto, ma che al contempo rappresentasse una fioritura, qualcosa che nasce", spiega Giusy Ferreri, incarnando così l'idea di una nuova vita.
Per quanto riguarda i progetti futuri, l'obiettivo è creare uno spazio per le esibizioni dal vivo, anche se non subito, visti gli impegni professionali dei quattro artisti. Ora c'è il lancio dell'album: "Adesso ci godremo questo lancio e faremo sentire l'album in tutte le sue varie sonorità e sfumature rock", aggiunge Giusy. L'album 'Hangover', che ha avuto una gestazione di nove mesi, rappresenta per Giusy Ferreri "un punto di sfogo, una riflessione introspettiva, quasi una psicanalisi. Ho esplorato tematiche malinconiche e irrisolte dentro di me, ma anche riflessioni sul nostro ruolo umano e il percorso di vita. Questo si riflette in testi come 'La vita danza' e 'Ridarei vita', mentre altri sono più personali e sottili". In attesa dei live, i fan potranno godersi le dieci tracce di 'Hangover': 'Mai più', 'È la verità (nuovo mix)', 'Rose in velluto dark', 'La vita danza', 'Ridarei vita', 'Non te l’ho detto mai', 'Lasciarsi in una notte di mezza estate', 'Crisi di astinenza', 'L’inganno' e 'Il mio stile noir'. (di Loredana Errico)
Spettacolo
Nei Giardini della Filarmonica Romana i tamburi giapponesi...
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Il concerto realizzato in collaborazione con l'Istituto Giapponese di Cultura in Italia
![I Munedaiko in scena nei Giardini della Filarmonica Romana](https://www.adnkronos.com/resources/028f-1b43eabfaaa1-951f698937ae-1000/format/big/daiko.jpeg)
Tornano domani sera, alle 21.30, nei Giardini della Filarmonica Romana gli spettacolari tamburi giapponesi con la formazione dei Munedaiko in un concerto realizzato in collaborazione con l’Istituto Giapponese di Cultura in Roma. "Il suono e la vibrazione del Taiko sono in grado di scuotere le fondamenta del cuore umano. Se ascoltiamo attentamente, il nostro stesso cuore batte in modo ritmico", così racconta il percussionista Mugen Yahiro che ha fondato il gruppo Munedaiko nel 2014 insieme ai suoi due fratelli Naomitsu e Tokinari Yahiro, con l’intento di promuovere e valorizzare lo strumento in Italia e in Europa, e diffonderne la pratica.
Quella del taiko è musica ancestrale, le cui prime origini risalgono a circa 2mila anni fa, spesso usato in battaglia per intimorire e spaventare i nemici. Oltre all’aspetto marziale, è sempre stato utilizzato in contesti popolari, culturali, religiosi e spirituali. Trovava spesso parte in cerimonie religiose sia buddiste che shintoiste, una tradizione che è perdurata fino ai nostri tempi. Nella credenza popolare giapponese si dice che con la sua vibrazione sia in grado di purificare l’ambiente in cui viene suonato scacciando i demoni o le impurità che lo abitano. Nei villaggi le feste venivano celebrate con il suono del tamburo, la gente lo suonava per rallegrare ed elevare lo stato d’animo.
È da queste feste che si sono sviluppati gran parte dei ritmi tradizionali, fonte di ispirazione per tutti i percussionisti di taiko moderni. Lo scopo di chi 'pratica' il taiko, con un severo allenamento, è quello di far risvegliare, sviluppare e manifestare la propria forza interiore, creando una condizione di armonia nel corpo, nel cuore e nella mente e condividerla con chi gli è vicino. La postura, il movimento e la concentrazione sono fondamentali. "Bisogna focalizzarsi su come si muove il corpo per arrivare a colpire il tamburo, liberare la mente per sentire il suono e risuonare con la vibrazione per entrare nel ritmo", conclude Mugen Yahiro.
La giornata si apre in Sala Casella (ore 20) con l’ultimo incontro di 'Intorno a un libro' dedicato al libro di Carlo Boccadoro Bach e Prince. 'Vite parallele' (Einaudi, 2021), che vedrà l’autore dialogare con Emanuele Franceschetti, affidando gli interventi musicali al violoncellista Enrico Dindo, anche direttore artistico della Filarmonica, che eseguirà in uno dialogo fra passato e presente la Suite n 1 per violoncello solo BWV 1007 di Johann Sebastian Bach e Dalla memoria dello stesso Boccadoro.
Spettacolo
Tornano i ‘Cesaroni’, primi rumors sul cast
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La notizia era già trapelata qualche mese fa da Antonello Fassari ma adesso c'è la conferma di Claudio Amendola
![Claudio Amendola - (Fotogramma)](https://www.adnkronos.com/resources/028f-1b43ca088d55-0639d5e9efcc-1000/format/big/claudio_amendola_fg.jpeg)
Il tanto atteso ritorno de 'I Cesaroni' è stato ufficialmente annunciato da Claudio Amendola. La notizia era già trapelata qualche mese fa da Antonello Fassari ma adesso c'è la conferma: le riprese inizieranno a novembre e i nuovi episodi saranno trasmessi entro il 2025. Dopo l'annuncio di Amendola, anche Max Tortora ha condiviso la notizia sulla sua storia Instagram, facendo presupporre un suo ritorno sul set. Ma chi altro si unirà ad Amendola, Fassari e Tortora sul set romano della Garbatella? Al momento il resto del cast è avvolto nel mistero ma si torna a parlare della coppia Alice e Rudi, interpretati da Micol Olivieri e Niccolò Centioni, che dopo la partecipazione a Pechino Express non sono rimasti in buoni rapporti.
Dopo l'annuncio del ritorno della serie, Niccolò Centioni ha condiviso sui social un video in cui fa una classifica dei personaggi dell'amata serie Mediaset da 1 a 10. Al decimo posto mette se stesso perché "non posso auto-commentarmi" mentre sul podio ci sono Ezio Masetti (Max Tortora), Eva Cudicini (Alessandra Mastronardi) e Giulio Cesaroni (Claudio Amendola).
Va male al personaggio di Alice interpretato da Micol Olivieri. Centioni, senza nessun commento verso la collega, la posiziona al nono posto. Questo gesto ha alimentato le speculazioni sul fatto che tra i due non sia tornato il sereno. L'attore è quindi intervenuto con un nuovo video per chiarire: "Spiace che ogni volta si creino questi fraintendimenti. Ho solo fatto un video simpatico, perché l'hanno fatto in tanti e volevo farlo anch'io. Ho giudicato in base alla simpatia, ovvero a quanto mi stanno simpatici personalmente i personaggi all'interno della serie, nulla contro gli interpreti, ovviamente. Ai giornali, quindi, mi raccomando fate i bravi".
Spettacolo
Arriva Taylor Swift, boom di prenotazioni per i treni
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A Milano il 13 e 14 luglio i concerti della regina del pop
![Taylor Swift](https://www.adnkronos.com/resources/028a-1a1b6f34e19b-d3617b40b03d-1000/format/big/swift_taylo_afp.jpeg)
Taylor Swift, la regina del pop, ha dato il via al suo tour europeo a Parigi e, dopo i sold out in Spagna e Inghilterra, prosegue nella tour con i concerti che stabbi toccando le principali capitali europee, tra cui Milano, dove si avvicina la doppia data a San Siro il 13 e 14 luglio. Le schiere di fan della cantante non esitano certo a seguirla nei suoi concerti e, in vista della tappa milanese, il treno si conferma uno dei mezzi preferiti.
Secondo lo studio condotto da Trainline, l'app leader in Europa per l'acquisto di biglietti di treni e pullman, le tratte ferroviarie verso Milano hanno registrato incrementi generalizzati del numero di passeggeri rispetto alla settimana precedente al concerto.
Gli esempi più emblematici sono dati dalle rotte che collegano Milano con Napoli e Roma, che hanno quasi raddoppiato, con un aumento rispettivamente del 117% e del 92%, il numero di passeggeri durante la settimana del concerto, rispetto alla settimana precedente. Un'altra rotta con un incremento più che significativo è la Milano-Firenze, che ha aumentato il numero di passeggeri del 69%.
Secondo un recente studio di YouGov per Trainline, il 50% degli intervistati sceglie il treno come mezzo di trasporto preferito per partecipare a eventi musicali. Una tendenza che, in base ai dati raccolti da Trainline in occasione del tour europeo della Swift, si sta sempre più consolidando, qualificando il treno come mezzo di trasporto privilegiato per raggiungere le destinazioni dei concerti. Con la liberalizzazione e la globalizzazione del settore ferroviario, gli appassionati di concerti e festival godono di una maggiore varietà di opzioni per viaggiare in treno, sia a livello nazionale che internazionale. La tratta Zurigo-Milano, in particolare, ha visto un aumento dei passeggeri che vogliono raggiungere il concerto della cantante nella città meneghina, con un numero di passeggeri in crescita del 360% in questo periodo. La rotta svizzera ha anche superato la performance record del +242% di prenotazioni sulla rotta internazionale.
I milioni di fan della cantante hanno generato un vero e proprio movimento economico globale, noto come 'Swiftonomics', che si riferisce all'influenza economica di Taylor Swift e alla sua capacità di generare attività economiche rilevanti con i suoi tour. L'impatto economico dell'Eras Tour, quindi, diventa sempre più evidente. Oltre al numero di persone che viaggiano a livello internazionale per assistere ai suoi concerti e acquistare i biglietti, c'è il costo dei trasporti, dell'alloggio, del cibo e di altri servizi turistici, che generano un impatto economico ancora maggiore sulle città in cui si esibisce.
La devozione degli Swifties non conosce confini e la loro disponibilità a percorrere lunghe distanze sottolinea la portata globale della Swiftonomics. I numeri non lasciano spazio a interpretazioni sull'entità dell'impatto economico di Taylor Swift. Si stima che i suoi spettatori negli Stati Uniti abbiano speso in media 1.300 dollari a spettacolo. Questo dà un'idea dell'impatto economico che il tour sta avendo in Europa. Per prevedere l'impatto dei concerti di Taylor Swift, si possono paragonare ai principali eventi sportivi mondiali. Con una capacità media di oltre 72.000 posti a sedere e più di quattro milioni di biglietti venduti durante il suo tour americano, i concerti della Swift dimostrano l'elevata portata di questo fenomeno e superano altri grandi eventi internazionali in termini di mobilitazione di persone e risorse economiche.