![](https://www.sbircialanotizia.it/wp-content/uploads/2024/06/28/185915690842_248.jpeg)
![](https://www.sbircialanotizia.it/wp-content/uploads/2024/06/28/185915690842_248.jpeg)
Esteri
Trump ‘vota’ Biden: “Sarà il candidato...
Trump ‘vota’ Biden: “Sarà il candidato democratico a novembre”
"Nel dibattito tv nessuno avrebbe fatto meglio contro di me"
![Donald Trump](https://www.adnkronos.com/resources/028e-1b3de1cb6b1a-40b654a4c41b-1000/format/big/000_34zm7cu.jpeg)
Donald Trump è convinto che Joe Biden "sarà il candidato" dei democratici alle elezioni per la presidenza degli Stati Uniti a novembre 2024 nonostante la performance preoccupante nel primo confronto tv tra i candidati. La prova di Biden, incerto e poco convincente, ha aperto tra i dem un dibattito sul possibile ritiro dalla corsa per la Casa Bianca del presidente 81enne. Intervistato da Fox News all'indomani del dibattito, Trump ha anche detto che "è stato un grande onore essere sul palco a rappresentare il popolo del nostro Paese".
"Penso che lui sarà il candidato" ha detto Trump ai microfoni dell'emittente vicina ai conservatori Usa, aggiungendo di "non credere" che i democratici lo sostituiranno con un altro candidato. "Non avrebbero potuto fare meglio, nessuno avrebbe potuto fare meglio", ha detto, spiegando che come ha "battuto" Biden nel dibattito avrebbe battuto ogni altro candidato.
I repubblicani invocano il 25esimo emendamento: cosa prevede
Nel campo repubblicano, dalla linea di Trump si discosta Mike Johnson. Lo Speaker della Camera afferma che il gabinetto di Joe Biden dovrebbe discutere se invocare il 25esimo emendamento, che prevede la possibilità di rimuovere il presidente quando non sia più in grado di esercitare i suoi poteri, dopo la disastrosa performance al dibattito della notte scorsa. "Io chiederei ai membri del gabinetto di guardare i nei propri cuori, e noi speriamo che facciano il loro dovere nel miglior interesse degli americani, questi sono momenti cruciali", ha dichiarato il leader repubblicano affermando che "ci sono molte persone che stanno chiedendo" di invocare il 25esimo emendamento.
Invocato da più parti contro Trump dopo l'assalto al Congresso, il 25esimo emendamento prevede che, per il passaggio dei poteri al vice presidente nel caso che il presidente sia "incapacitato", il vice presidente stesso e la maggioranza dei ministri concordino che il presidente "non è in grado di svolgere i compiti ed amministrare i poteri del suo ufficio" e comunichino questa convinzione, per scritto, al Congresso. In caso di opposizione del presidente alla misura, dovrebbe essere il Congresso, con un voto a maggioranza qualificata in entrambe le Camera, a confermare il passaggio dei poteri.
"Se io fossi un membro del gabinetto avrei discussioni su questo con i miei colleghi - ha aggiunto lo Speaker - vediamo che azioni adotteranno, è una situazione grave". Le dichiarazioni di Johnson arrivano dopo che il deputato repubblicano Chip Roy ha detto che presenterà una risoluzione alla Camera affinché la vice presidente Kamala Harris "immediatamente usi il suo potere sulla base della sezione 4 del 25esimo emendamento per riunire i principali membri del gabinetto per dichiarare il presidente non in grado di svolgere le sue funzioni".
Esteri
Biden, il sondaggio boccia il presidente: deve ritirarsi...
![](https://www.sbircialanotizia.it/wp-content/uploads/2024/06/30/235922240782_106.jpeg)
Il sondaggio Cbs dopo il disastroso dibattito televisivo: dubbi sulle capacità cognitive, l'età è il problema numero 1
![Joe Biden](https://www.adnkronos.com/resources/028e-1b4245b57cbe-a347a5fa263f-1000/format/big/000_34zz62a.jpeg)
Joe Biden deve ritirarsi, il presidente degli Stati Uniti deve farsi da parte prima delle elezioni di novembre 2024. E' il verdetto espresso da un sondaggio commissionato dalla Cbs tra elettori registrati dopo la disastrosa 'performance' di Biden nel confronto tv con Donald Trump, che punta a tornare alla Casa Bianca.
I dubbi sulle capacità cognitive del presidente
Alla domanda 'Biden ha la salute mentale e cognitiva per servire come presidente?', il 72% degli elettori risponde no e solo il 27% dice sì. Non c'è fiducia assoluta nemmeno nei confronti di Trump (il 49% dice no), ma i dati relativi al presidente saltano agli occhi, se si considera che i quesiti sono stati presentati anche a elettori democratici. Tra i 'democratic registered voters', il giudizio negativo sulla salute del presidente arriva dal 41%.
Per il 72% del campione complessivo, che include anche elettori repubblicani, Biden non dovrebbe presentarsi alle elezioni: a febbraio, il passo indietro era auspicato dal 63%. La situazione è critica, come evidenzia il dato relativo agli elettori democratici: per il 46% il presidente non dovrebbe correre, il 54% chiede a Biden di andare avanti. La spaccatura è netta.
L'età di Biden è il principale problema per gli elettori
Tra chi chiede il passo indietro, prevale una motivazione: l'età di Biden - 82 anni a novembre - è il cuore del problema per l'86% del campione complessivo. Il 71% è preoccupato per le decisioni che il presidente potrebbe prendere durante il mandato. Il 66% accende i riflettori anche sull'attività presidenziale svolta sinora da Biden, mentre il 59% aggiunge al fascicolo anche dubbi sulla capacità del presidente di portare avanti la campagna fino a novembre.
Il dibattito di giovedì scorso ha lasciato un segno profondo. Trump ha ispirato fiducia per il 44% degli interpellati, il dato di Biden si ferma al 18%. Il tycoon è stato chiaro per il 47%, il presidente solo per il 21%. Dopo il confronto, Biden ha ripetutamente stigmatizzato le 'bugie' del suo avversario, che ha beneficiato dell'assenza di fact checking nel dibattito. In realtà, a giudicare dal sondaggio Cbs, gli elettori hanno una visione diversa: Biden ha detto la verità per il 40%, Trump ha fatto altrettanto per il 32%.
Esteri
Elezioni Francia, Le Pen può arrivare a maggioranza...
![](https://www.sbircialanotizia.it/wp-content/uploads/2024/06/30/205916191301_92.jpeg)
Alcune proiezioni attribuiscono più di 289 seggi al Rassemblent National
![Marine Le Pen](https://www.adnkronos.com/resources/028e-1b422a8caf73-cbb6ec9a18ad-1000/format/big/000_34zy9kh.jpeg)
Il Rassemblement National di Marine Le Pen e Jordan Bardella potrebbe arrivare alla maggioranza assoluta all'Assemblea Nazionale, persino a superare la soglia dei 289 seggi, nelle elezioni legislative in Francia 2024. Lo scenario, assolutamente inedito per il paese, viene delineato dalle proiezioni dell'istituto Elabe per Bfmtv, Rmc e La Tribune: RN otterrebbe tra i 255 e i 295 seggi al termine del secondo turno di domenica prossima.
Si tratta solo di una delle varie proiezioni che assegnano una maggioranza relativa al Rassemblement National, ma non tutte prevedono la possibilità di una maggioranza assoluta.
Stando alle proiezioni dell'istituto Elabe riportate da Bfmtv, il blocco di sinistra Nouveau Front Populaire si fermerebbe tra 120 e 140 seggi e la coalizione presidenziale arriverebbe terza conquistando tra i 90 e i 125 seggi. I Républicains potrebbero arrivare a 35-45 seggi.
RN, secondo invece le proiezioni di Ipsos Talan per France Télévisions, Radio France, France 24/Rfi et Lcp Assemblée nationale, potrebbe ottenere tra i 230 e i 280 seggi. Dati che vanno presi con cautela visto che ci dovrebbero essere circa 300 triangolari al secondo turno. Il Nuovo Fronte Popolare raccoglierebbe tra i 125 e i 165 seggi. Ensemble tra i 70 e i 100 seggi. Les Republicains tra i 40 e 61 seggi.
Esteri
Elezioni Francia, il ‘fronte anti Le Pen’: al...
![](https://www.sbircialanotizia.it/wp-content/uploads/2024/06/30/205916767280_94.jpeg)
Ensemble: stop ai candidati arrivati terzi. Melenchon: pronti a ritirare candidature
![Una cartella stampa per le elezioni 2024](https://www.adnkronos.com/resources/028e-1b421081945d-e21d69d93617-1000/format/big/000_3623232.jpeg)
Il Rassemblement National di Marine Le Pen e Jordan Bardella punta alla maggioranza assoluta nel secondo turno delle elezioni legislative in Francia, in programma il 7 luglio. Gli altri soggetti politici, quando i dati del primo turno non sono ancora definitivi, lanciano messaggi in un'unica direzione: bisogna fermare RN.
Ensemble pour la République, la coalizione presidenziale, chiede ai candidati arrivati terzi di abbandonare "a vantaggio dei candidati in grado di battere il Rassemblement National", quelli con i quali "condividiamo" i "valori della Repubblica". Per Ensemble, il blocco della sinistra Nouveau Front Populaire - che sfiora il 30% - "paga la sua alleanza con La France Insoumise" e "tenuto conto dei risultati del primo turno, alleanza Nfp non potrà vincere" domenica prossima e "non potrà governare il Paese, da sola e nella sua forma attuale". Così, concludono da Ensemble, "di fronte alla minaccia di una vittoria dell'estrema destra, chiediamo a tutte le forze politiche di agire con responsabilità e fare lo stesso". Per la coalizione presidenziale, "tutto" nel progetto del Rassemblement National, "i loro valori, la sua storia, ne fanno una minaccia inaccettabile contro cui dobbiamo batterci".
"Ritireremo la nostra candidatura" in caso di "triangolare" al secondo turno, dice a stretto giro Jean-Luc Mélenchon, leader de La France Insoumise, parte del Nouveau Front Populaire. "La nostra indicazione è semplice - afferma Mélenchon -: neanche un seggio in più per il Rassemblement National".
"Sosterremo il candidato in grado di battere il Rassemblement National" al secondo turno, a prescindere dalle "divergenze", dice Raphaël Glucksmann, leader della Place Publique, rivelazione della sinistra alle elezioni europee del 9 giugno. "Questa sera ci troviamo di fronte alla storia - aggiunge - Non ci sono dubbi. Sosterremo il candidato in grado di battere Rn, a prescindere dalle differenze". Secondo Glucksmann, "bisogna fare blocco, serve un voto democratico e bisogna impedire alla Francia di sprofondare".