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Esteri
Ue, Meloni: “Su nomine mancanza rispetto verso...
Ue, Meloni: “Su nomine mancanza rispetto verso cittadini europei”
Le parole della premier dopo il via libera del Consiglio europeo ai 'top job'
La proposta formulata da popolari, socialisti e liberali per i vertici Ue è sbagòiata sbagliata nel merito e nel metodo". Lo ha detto la premier Giorgia Meloni dopo il via libera del Consiglio europeo ai 'top job', spiegando di aver "deciso di non sostenerla per rispetto dei cittadini europei e del loro voto". L'Italia ha votato contro Costa e Kallas, mentre si è astenuta su von der Leyen.
Esteri
Francia, scaduto il termine per le candidature: si ritirano...
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Dopo l'avanzata del Rassemblement National al primo turno si sono moltiplicati gli appelli alla "desistenza" per favorire gli aspiranti deputati che avrebbero più possibilità di battere i lepenisti
![Emmanuel Macron e Marine Le Pen - Fotogramma](https://www.adnkronos.com/resources/028f-1b45f213ae47-71a6e5baebff-1000/format/big/macron-le-pen-fg.jpeg)
Schierato in Francia il 'fronte anti Le Pen'. Sarebbero 218 i candidati che si sono ritirati in vista del secondo turno delle legislative del 7 luglio in Francia. Alle 18 di oggi 2 luglio, ora ultima per presentare o meno la candidatura in vista del voto di domenica prossima che potrebbe consegnare le redini del Paese al Rassemblement National di Marine Le Pen e Jordan Bardella e il governo all'estrema destra, Le Monde ha contato 218 'ritiri', 130 dei quali da parte della sinistra e 82 nel campo della coalizione presidenziale (Ensemble).
Dopo l'avanzata del RN al primo turno di domenica scorsa si sono moltiplicati gli appelli alla "desistenza" per favorire gli aspiranti deputati che avrebbero più possibilità di battere i lepenisti.
Bardella: "Siamo noi il vero fronte repubblicano"
"Oggi il vero fronte repubblicano siamo noi". Così a 'Le Figaro' il leader del Rassemblement National, Jordan Bardella, a cinque giorni dal secondo turno delle elezioni legislative anticipate in Francia. "Se i francesi lo vorranno, avremo una maggioranza assoluta - scrive su X il delfino di Marine Le Pen rilanciando l'intervista - A differenza dei nostri avversari che vogliono solamente impedirci di vincere, noi abbiamo un'ambizione e un progetto per il Paese".
Esteri
Nomine Ue, Eickhout (Verdi): “Von der Leyen allarghi...
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La presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen, se vuole essere rieletta, deve allargare la maggioranza parlando con i “gruppi” politici, senza fare “shopping” di voti qua e là. Lo sottolinea il copresidente del gruppo dei Verdi/Ale Bas Eickhout, a margine della conferenza dei presidenti dei gruppi politici del Parlamento Europeo a Bruxelles, quando mancano poco più di due settimane dal voto a Strasburgo sull’elezione della presidente. Per essere rieletta, von der Leyen ha bisogno di almeno 361 voti e l’attuale maggioranza (Ppe, Socialisti, Liberali) non è sufficiente a darle la certezza della rielezione, visto l’alto tasso di franchi tiratori. I Verdi si sono detti ripetutamente disponibili ad entrare nella maggioranza che sostiene von der Leyen.
Esteri
Biden, il pressing del Washington Post: “Serve...
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"Se resta e Trump vince, democratici rimpiangeranno di aver riflettuto più attentamente"
![Joe Biden](https://www.adnkronos.com/resources/028e-1b3fb5c1144c-3b525a1e4e5b-1000/format/big/joebiden_luci_afp.jpeg)
"Joe Biden deve guardare con realismo alle elezioni. La Francia e il Regno Unito mostrano perché. Se Biden resta e Trump vince, i democratici rimpiangeranno di non aver riflettuto più attentamente in questo momento".
E' quanto si legge in un editoriale del Washington Post che collega la situazione in cui si trova Joe Biden a quella del presidente francese Emmanuel Macron, "umiliato" al primo turno delle elezioni legislative di domenica scorsa, e Rishi Sunak, premier britannico che "certamente sarà sconfitto giovedì" nel voto in arrivo. Dopo il New York Times, un altro quotidiano di rilievo assoluto si rivolge al presidente.
"I tre leader occidentali hanno fatto grandi scommesse, sopravvalutando le loro capacità politiche e sottostimando il voto di protesta contro chi è in carica, e questo è stato controproducente in rapida successione", si legge ancora nell'editoriale, riferendosi a Macron che ha "giocato d'azzardo" convocando le elezioni anticipate dopo le Europee, e Sunak che aveva "fino al prossimo anno per convocare le elezioni, invece ha scelto il 4 luglio".
Da parte sua, la scommessa di Biden è stata quella di "chiedere il dibattito presidenziale in una data anticipata" con il suo team che "immaginava che il faccia a faccia con Donald Trump gli avrebbe dato l'opportunità di sedare i timori sulla sua età e energia, mettendo l'accento sul contrasto tra i due candidati". Invece è noto come il dibattito di giovedì scorso sia andato e come abbia provocato allarme e richieste di un passo indietro di Biden.
L'editoriale del Post ricorda che gli ultimi sondaggi mostrano che dopo il dibattito è salita dal 65% al 72% la quota degli elettori registrati che pensa che Biden "non abbia la salute mentale e cognitiva per essere presidente" e il 60% pensa che debba essere sostituito. "Per vincere, Biden dovrebbe convincere milioni di persone che ora pensano che non sia idoneo alla presidenza a votare per lui - continua - quello che sta succedendo in Francia e Regno Unito mostra che non è facile come lui pensa. E invece di fare i conti con questa dura verità, la famiglia Biden pare stia dando la colpa allo staff".
E l'editoriale del Washington Post si chiude con l'espressione di un certo scetticismo della linea che stanno adottando campagna di Biden e vertici dem: "Biden dovrebbe rilasciare interviste e fare conferenze, invece ha un programma leggero, che non fa altro che confermare chi dice che è in grado di funzionare tra le 10 e le 16 per un lavoro che richiede attenzione 24 ore su 24 - conclude -. Se Biden rimane e i repubblicani vincono la Casa Bianca e il Congresso tra quattro mesi, i democratici rimpiangeranno di aver riflettuto più attentamente ora quando avrebbero potuto forse ancora evitare un risultato così negativo".