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Esteri
Elezioni Usa, anche in Italia Trump batte Biden
Con un sentiment positivo del 40,98% l'ex presidente degli Usa primeggia contro l'attuale inquilino della Casa Bianca che si ferma al 12,31%. È quanto emerge dallo studio sulle reazioni social realizzato in esclusiva per Adnkronos da Vis Factor
![Elezioni Usa, anche in Italia Trump batte Biden](https://www.adnkronos.com/resources/028e-1b3f3ad8e739-0edf21452f1a-1000/format/big/trump_biden.png)
Con un sentiment positivo del 40,98% Donald Trump primeggia anche in Italia contro Joe Biden che si ferma al 12,31%. È quanto emerge dallo studio sulle reazioni social degli italiani al confronto tv tra i due candidati presidenti negli Usa, realizzato in esclusiva per Adnkronos da Vis Factor, società leader a livello nazionale nel posizionamento strategico, tramite Human, la propria piattaforma di web e social listening, realizzata interamente con algoritmo a base semantica italiana (GUARDA).
Le emozioni più associate alla performance di Biden sono: 36% critica, 21% ironia, 14% tristezza. Sul versante Trump troviamo: 31% supporto, 24% critica, 20% disappunto. Interessante anche l’analisi semantica. I concetti più associati all’attuale presidente Usa sono: vecchio, ritirarsi e sostituire. Mentre con Trump rileviamo: meglio e grande performance.
"Anche in Italia è evidente e netta la polarizzazione a favore di Trump dopo il primo confronto televisivo tra i candidati presidente. Biden stabilisce un record di sentiment negativo pari a circa l’88% del sentiment", spiega Tiberio Brunetti, fondatore di Vis Factor, commenta i risultati dello studio. "La lucidità e la forza espositiva di Trump - osserva - hanno totalmente oscurato il presidente uscente che invece è apparso decisamente sottotono, incerto e contraddittorio. I dati che ci restituisce la ricerca sono molto importanti anche per le strategie dei leader italiani, che possono prendere spunti interessanti per i propri rispettivi posizionamenti e per le proprie strategie di comunicazione".
La ricerca di Vis Factor ha preso in esame le conversazioni generate su X, Instagram e Facebook in riferimento al confronto TV tra Joe Biden e Donald Trump. Sono stati analizzati post e commenti in lingua italiana prodotti il 28 Giugno 2024. Nel corso del periodo le menzioni rilevate sono state 12,5mila e hanno generato 4,8 milioni di interazioni e 5,7 milioni di parole nei commenti.
Esteri
Trump vuole immunità, oggi la sentenza della Corte Suprema
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La decisione dei giudici avrà conseguenze sui processi
![Donald Trump](https://www.adnkronos.com/resources/028f-1b4380a2a405-0cff55057367-1000/format/big/donaldtrump_ombrello_ipa_fg.jpeg)
C'è grande attesa oggi a Washington per la sentenza della Corte Suprema degli Stati Uniti che stabilirà se Donald Trump possa o non possa invocare l'immunità di fronte alle accuse che gli sono state rivolte di aver tentato di rovesciare i risultati elettorali del 2024. A conferma della difficoltà della decisione, i nove sommi giudici si sono presi un giorno in più rispetto alla scadenza non ufficiale di fine giugno della sessione estiva.
La loro decisione infatti avrà grandi conseguenze sul destino dei processi federali contro l'ex presidente e di conseguenza anche sulla sua nuova candidatura alla Casa Bianca. Nel suo ricorso, Trump ha detto che se la Corte non riconoscerà la sua immunità metterà a rischio l'operato di ogni futuro presidente che avrà timore di essere poi giudicato da uno zelante procuratore una volta lasciata la Casa Bianca. Un argomento che potrebbe aver avuto leva sulla maggioranza, 6 a 3, conservatrice della Corte Suprema.
Sono in tutto quattro le sentenze che la Corte deve ancora annunciare prima di chiudere la sessione. E verrà rese pubbliche una alla volta al partire dalle 10 ore di Washington, e si prevede che la più attesa, quella sul caso di Trump, sarà l'ultima.
Esteri
Epurazioni, complotti e l’ombra di un colpo di Stato...
Esteri
Joe Biden, geriatra: “Segnali di una malattia di...
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"Può continuare, comunque"
![Joe Biden (Afp)](https://www.adnkronos.com/resources/028f-1b436f3b9dee-d57a96fb4519-1000/format/big/joebiden_duellotv_afp.jpeg)
Per quanto riguarda il presidente americano Joe Biden ci sono "segnali di una malattia degenerativa", ma "può continuare nella sua campagna elettorale". A dirlo all'Adnkronos Salute Nicola Ferrara, già presidente della Società italiana di geriatria e gerontologia (Sigg) e docente all'università Federico II di Napoli, che torna così sul confronto televisivo tra i due candidati alla presidenza degli Stati Uniti. "Non possiamo dire quale malattia sia o a che stato" sia arrivata, ma il sistema americano ha tutto per poter andare avanti anche con un presidente over 80". "Non è detto che un 'anziano' con lievi segnali di confusione e rallentamento mentale sia 'peggio' di un altro, poco più giovane, 3 anni di differenza. Ad oggi non abbiamo certezza di alcuna malattia per quanto riguarda Biden, potrebbe anche esserci anche un deficit cognitivo con base vascolare. Ma va giudicato sulle sue azioni di presidente e credo che così faranno gli americani. In passato gli Usa hanno avuto diversi presidenti con malattie, tenute segrete, e la loro democrazia ha sempre tenuto". Così all'Adnkronos Salute Nicola Ferrara, già presidente della Società italiana di geriatria e gerontologia (Sigg) e docente all'università Federico II di Napoli, torna sul confronto Tv tra i due candidati alla presidenza degli Stati Uniti.
"Le malattie neurodegenerative sono molto lente nel decorso - continua - Quindi non vedo, ad oggi, come le condizioni di Biden possano essere un ostacolo ad un nuovo mandato. Sempre che convinca gli americani".