Politica
Giovani, Meritocrazia Italia: “Oltre a Europa e...
Giovani, Meritocrazia Italia: “Oltre a Europa e autonomia Istituzioni pensino a loro disagio”
"La cronaca nera di questi giorni si tinge di un buio così profondo da sembrare soffocante. Vittima e carnefice si confondono in una macabra danza che ancora una volta parla di disagio adolescenziale. Si additano i social, il lockdown, l’abuso di droghe e alcool, la musica e il provincialismo. A conti fatti, però, la realtà è soltanto che bambini, che si credono adulti, uccidono un altro bambino, che si credeva un adulto. La vita vale meno di poche centinaia di euro, meno di una condanna per omicidio, meno di una gogna mediatica che scava sulle ragioni di un folle gesto nella consueta caccia alle streghe che assolve i grandi assenti di questa storia: istituzioni, società, politica". Lo si legge in una nota di Meritocrazia Italia.
"È vero che le agenzie formative più prossime nella vita di un ragazzo sono la famiglia e la scuola, ma vero è anche che il sistema funziona se è completo e se tutti i livelli istituzionali fanno la loro parte. Ci si chiede se la cosa più grave di tutte non siano il silenzio e l’indifferenza nel quale questi fatti sembrano destinati a restare. - continua la nota - Solo pochi mesi fa le piazze si popolavano per Giulia Cecchettin, contro il mostro che l’ha uccisa: femminicidio è la parola che risuona ancora nell’aria. Oggi, attorno a Crox ancora silenzio, come quello del parco in cui è rimasto esanime mentre i suoi assassini, tra un selfie e l’altro, facevano il bagno in una calda sera d’estate come altre centinaia di volte avevano fatto prima in compagnia dei loro amici".
"Un silenzio che resta amaro se coinvolge le Istituzioni. Si parla di autonomia differenziata e del riparto degli incarichi a livello europeo, ma, nella più completa indifferenza generale, i media restano indisturbati nella selezione dei contenuti, e nella diffusione della sottocultura della violenza, del sadismo, della prevaricazione e della sopraffazione del più debole. Quanti altri giovani dovremo seppellire, in un cimitero, in un carcere o nella solitudine esistenziale che non dà scampo, tutti diversamente prigionieri di un mondo di adulti che non ha tempo per loro e non li protegge più, prima di intervenire? - conclude - Meritocrazia Italia sceglie di rompere il silenzio. Chiede alle Istituzioni di rivolgere lo sguardo alla gravissima emergenza sociale che coinvolge i giovani, e non solo, assumendo su di sé la responsabilità di sostenere le famiglie e le scuole per la diffusione della cultura della legalità, dell’empatia e della partecipazione, e di promuovere modelli costruttivi e positivi. Che si ponga un freno immediato all’uso dei social e che si faccia finalmente rete sulle giovani generazioni, che sono la promessa del futuro e ai quali il futuro viene negato e gli impegni traditi".
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Rai, caso assunzioni: ad Sergio attiva audit per verifica...
Secondo quanto apprende l'Adnkronos l'audit sarebbe teso alla "verifica della correttezza delle procedure di selezione in direzione radio per le visual radio"
L'ad Rai Roberto Sergio ha attivato un audit interno sul caso delle nuove assunzioni in azienda. Secondo quanto apprende l'Adnkronos l'audit sarebbe teso alla "verifica della correttezza delle procedure di selezione in direzione radio per le visual radio". L'attivazione dell'indagine nasce dalle indiscrezioni uscite sul sito di 'Repubblica', che parlano di presunti favoritismi per l'ingresso nella tv pubblica di una serie 'programmisti multimediali' assunti nelle settimane scorse.
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Governo, Crosetto al top per fiducia ministri e Giorgetti...
Cresce il gradimento per Schillaci e Abodi, bene anche Tajani
Guido Crosetto, titolare della Difesa. al top dei ministri per la fiducia, al 39%. Sul podio con lui, il responsabile dell'Economia, il leghista Giancarlo Giorgetti (36%), seguiti dal ministro della Salute, Orazio Schillaci, da Maria Elvira Calderone, ministro del lavoro e delle politiche sociali, dal guardasigilli Carlo Nordio, dal titolare della Farnesina, Antonio Tajani e da Andrea Abodi, a capo dello Sport: tutti con lo stesso indice di apprezzamento al 35%. La fotografia del gradimento dei ministri del governo Meloni la scatta l'Istituto Piepoli, evidenziando il trend rispetto a quanto rilevato lo scorso marzo.
Da quella data chi registra il balzo più grande sono Schillaci, titolare della Sanità, oggi a +9 nell’area Sud/Isole e Abodi, che sale del 9%, votato dai giovani tra i 18 e i 34 anni. Ottima anche la performance di Tajani, cresciuto dell'8% al Centro.
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Elezioni Francia, Meloni: “Tentativo di mettere...
La presidente del Consiglio all'Adnkronos: "Ma è trucco che non funziona più, anche in Italia"
"Intanto ho notato una grande partecipazione al voto in Francia e questo è sempre un dato molto positivo. Sul piano politico, faccio i miei complimenti al Rassemblement National e ai suoi alleati per la netta affermazione al primo turno. Quanto al ballottaggio, lei sa che io tratto sempre con rispetto le dinamiche politiche ed elettorali delle altre nazioni. Certo, siamo di fronte a uno scenario molto polarizzato e se mi chiede se preferisco la sinistra, in qualche caso anche piuttosto estrema, o la destra... Ovviamente preferisco la destra". Così la premier Giorgia Meloni commenta all'Adnkronos il risultato delle legislative in Francia, con il partito di Marine Le Pen e gli alleati sopra il 33%.
"Ho sempre auspicato anche a livello europeo che venissero meno le vecchie barriere tra le forze alternative alla sinistra - rimarca la presidente del Consiglio - e mi pare che anche in Francia si stia andando in questa direzione. Per la prima volta il partito di Le Pen ha avuto degli alleati già dal primo turno (Marion Maréchal e l’ex leader dei Républicain Eric Ciotti) e per la prima volta mi pare che anche i Républicain siano orientati a non partecipare al cosiddetto 'fronte repubblicano'. Lo dico perché noto qualcosa che in forme diverse avviene anche in Italia: il tentativo costante di demonizzare e di mettere all’angolo il popolo che non vota per le sinistre. È un trucco che serve a scappare dal confronto sul merito delle diverse proposte politiche. Ma è un trucco in cui cadono sempre meno persone… lo abbiamo visto in Italia, si vede sempre di più in Europa e in tutto l’Occidente”, conclude. (di Ileana Sciarra)