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Sport
Gp Austria, Russell vince con Mercedes e Sainz terzo con...
Gp Austria, Russell vince con Mercedes e Sainz terzo con Ferrari
Il pilota inglese della Mercedes precede la McLaren di Piastri. Contatto con Norris, Verstappen butta via la gara
![George Russell](https://www.adnkronos.com/resources/028e-1b41b4ecc143-542a40d2cd24-1000/format/big/russell_afp.jpeg)
George Russell vince il Gp d'Austria sul circuito di Spielberg nell'undicesimo appuntamento del Mondiale 2024 di Formula 1. L'inglese della Mercedes, alla seconda vittoria della carriera, precede l'australiano della McLaren Oscar Piastri e lo spagnolo della Ferrari Carlos Sainz in una gara decisa dall'incidente avvenuto a 7 giri dalla fine.
La svolta della gara
Il momento decisivo della gara arriva al 64° dei 71 giri previsti con l'incidente tra i primi due in classifica Max Verstappen e Lando Norris. Il pilota della McLaren prova un sorpasso all'esterno, l'olandese chiude lo spazio in modo molto energico, costringendo Norris a impattare con la ruota posteriore destra della Red Bull. Entrambe le macchine danneggiate con i piloti che rientrano ai box. Per Norris la gara finisce lì, mentre Verstappen chiude al 5° posto, nonostante 10" di penalità, alle spalle della Mercedes di Lewis Hamilton.
Leclerc, giornata nera
Sesto posto per il tedesco della Haas Nico Hulkenberg che si lascia alle spalle il messicano della Red Bull Sergio Perez e il compagno di squadra il danese Kevin Magnussen. A completare la top ten l'australiano Daniel Ricciardo (Racing Bulls) e il francese Perre Gasly (Alpine). Undicesimo posto per la seconda Ferrari, quella del monegasco Charles Leclerc, penalizzato da un contatto al via con Piastri.
Sport
Euro 2024, Abodi: “Resa incondizionata...
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"Non c'è stata reazione, non c’è stato un lampo, uno sguardo di quelli che nello sport si vedono soprattutto nei momenti difficili"
![Andrea Abodi](https://www.adnkronos.com/resources/0283-18753c53b2f7-952d3642d74f-1000/format/big/abodi_ftg.jpeg)
"Ero a Berlino e quindi ho vissuto in presa diretta l’amarezza di una disfatta, di una resa incondizionata che non è stata solo sportiva ma anche morale. Non c’è stata reazione, non c’è stato un lampo, uno sguardo di quelli che nello sport si vedono soprattutto nei momenti difficili". Il ministro per lo sport e i giovani Andrea Abodi, intervenuto nel corso di 'Non Stop News' su Rtl, si esprime così sul fallimento dell'Italia a Euro 2024. Il ministro era in tribuna a Berlino per il match degli ottavi di finale perso 2-0 contro la Svizzera.
"Bisogna tirar fuori la forza morale che la maglia azzurra deve ispirare e che chi la indossa deve poter rappresentare. La partita ormai è chiusa, siamo tornati a casa, ma la cosa che mi ha sorpreso è la ricerca di responsabilità altrui. Penso che di fronte alla sconfitta il primo fattore che deve emergere sia l’autocritica e da qui ripartire. È troppo facile guardare le responsabilità degli altri", aggiunge.
"Ancora una volta lo sport insegna ad assumersi le responsabilità direttamente e non a trasferirle -aggiunge Abodi-. I giocatori che vanno in campo lo sanno perfettamente, non posso immaginare che non abbiano avuto la capacità di riavvolgere il nastro, rivedere la partita e capire dove si è sbagliato. Tra l’altro non si tratta di errori singoli e tattici, la nazionale sembrava assente moralmente. Questo deve smuovere riflessioni, così che possa esserci un punto e a capo".
Sport
Il Cagliari piange la scomparsa di Niccolai, difensore...
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Il suo nome è tradizionalmente legato agli autogol, alcuni dei quali rimasti celebri
![Comunardo Niccolai](https://www.adnkronos.com/resources/028f-1b454a86c1b9-28d09a287dc7-1000/format/big/comunardo_niccolai.jpeg)
Lutto nel mondo del calcio per la morte a 77 anni di Comunardo Niccolai, difensore del Cagliari campione d'Italia nel 1970. A dare il triste annuncio il club rossoblù con un comunicato sul proprio sito ufficiale. "Tutto il Cagliari Calcio piange la scomparsa di Comunardo Niccolai, indimenticabile protagonista dello Scudetto del 1970. Era nato a Uzzano, piccolo centro in provincia di Pistoia, il 15 dicembre 1946. Deve il suo curioso nome di battesimo al papà, Lorenzo, che lo chiamò Comunardo in omaggio alla Comune di Parigi. Dopo gli inizi nel vivaio del Montecatini, Niccolai arrivò giovanissimo in Sardegna, alla Torres. Era il 1963: giocò 22 partite in Serie C, segnalandosi tra i migliori prospetti della categoria. Un’ottima stagione che gli valse l’attenzione del Cagliari, che lo acquistò precedendo tutte le squadre interessate al suo cartellino. Niccolai confermò le sue doti anche in rossoblù, anche se inizialmente dovette fare da riserva al più esperto Vescovi. Con la partenza di quest’ultimo nel 1968, si impossessò definitivamente della maglia numero 5. Rimase al Cagliari sino al 1976, per poi trasferirsi al Perugia e chiudere la carriera al Prato. Col Cagliari ha totalizzato oltre 270 presenze con 6 gol all’attivo".
"Intraprese quindi la carriera di allenatore all’interno della Figc -si legge su cagliaricalcio.com-. È stato apprezzato selezionatore delle giovanili azzurre tenendo a battesimo giocatori che avrebbero scritto la storia della Nazionale, come Gianluigi Buffon e Francesco Totti. Nel 1993-94 ha guidato la Nazionale maggiore femminile. Il suo nome è tradizionalmente legato agli autogol, alcuni dei quali rimasti celebri. Lui stesso ne parlava con filosofia e autoironia: 'All’inizio mi dava fastidio ma poi ci ho fatto l’abitudine. Ci sono giocatori che hanno fatto un’ottima carriera ma non se ne ricorda nessuno; io almeno ho lasciato un segno nella storia del calcio italiano'".
"Sarebbe tuttavia ingiusto limitare la carriera a questi sfortunati contrattempi. In realtà, Niccolai è stato un difensore di grande valore, arcigno, attento in marcatura, ma anche bravo ad uscire dall’area palla al piede e testa alta -sottolinea il Cagliari-. I suoi interscambi col libero, Cera o Tomasini, hanno precorso i tempi: col passare degli anni, lo scambio di posizione tra i centrali è diventata una prassi nel modo di difendere richiesto dal calcio moderno. L’eccezionale rendimento del reparto arretrato nell’anno dello scudetto (11 soli gol al passivo, record tuttora imbattuto nei campionati a 16 squadre) lo si deve anche al suo formidabile apporto. Non a caso, venne inserito nella lista dei 22 azzurri convocati per i Mondiali del Messico. Il Ct Ferruccio Valcareggi lo schierò titolare nella prima partita contro la Svezia. Sono 3 le sue presenze in azzurro. Niccolai lascia il ricordo di un grande sportivo, un uomo educato, gentile, rispettoso, cordiale, che sapeva farsi voler bene. Un maestro di calcio e di vita. Grazie di tutto, Comunardo".
Sport
Pogba: “Non sono finito, ho ancora un contratto con...
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Il 31enne centrocampista è stato squalificato per 4 anni per la positività al testosterone dello scorso 20 agosto ed è in attesa di discutere il ricorso al Tas di Losanna: "Tutto il possibile per tornare in campo"
![Paul Pogba - Afp](https://www.adnkronos.com/resources/0288-19ad94fde397-f9fa2fd1a92a-1000/format/big/pogba_5_fg.jpeg)
Paul Pogba "non è finito, Pogba è qua e fin quando non vedrete me dire che sono finito state tranquilli. Ho una voglia di tornare incredibile, mi sento come un bambino che vuole essere professionista. Mi alleno, faccio tutto il possibile per tornare in campo". Queste le parole del giocatore ai microfoni di Sky Sport dalla Merkur-Spiel Arena di Duesseldorf, dove, invitato dalla Federcalcio francese, ha assistito all'ottavo di finale di Euro 2024 contro il Belgio.
Il 31enne centrocampista è stato squalificato per 4 anni per la positività al testosterone dello scorso 20 agosto ed è in attesa di discutere il ricorso al Tas di Losanna. "Dalle ultime notizie sono ancora un giocatore della Juve, ho il contratto ma non ho avuto l’opportunità di parlare con direttore e allenatore…c’è silenzio -aggiunge Pogba-. Penso che stiano aspettando il risultato dell’appello ma dovete chiedere a loro".