Connect with us

Sostenibilità

Piano Energia e Clima inviato a Bruxelles, al 2030 131 GW...

Published

on

Piano Energia e Clima inviato a Bruxelles, al 2030 131 GW da rinnovabile

Secondo le ipotesi di scenario sviluppate, "il nucleare da fissione, e nel lungo termine da fusione, potrebbero fornire al 2050 circa l’11% dell’energia elettrica totale richiesta, con una possibile proiezione verso il 22%"

Fonti rinnovabili - (Fotolia)

I ministeri dell’Ambiente e della Sicurezza energetica e delle Infrastrutture e dei Trasporti hanno inviato alla Commissione europea il testo definitivo del Piano Nazionale integrato Energia e Clima. Il Pniec, si legge in una nota del Mase, conferma gli obiettivi raggiunti nella prima proposta trasmessa a giugno 2023, superando in alcuni casi anche i target comunitari, in particolare sulle energie rinnovabili.

Pichetto: "Opportunità da sviluppo di tutte le fonti, senza preclusioni"

“Oggi il nostro Paese si dota di uno strumento programmatorio che traccia con grande pragmatismo la nostra strada energetica e climatica, superando approcci velleitari del passato. È un Piano che abbiamo condiviso con i protagonisti della transizione, che non nasconde i passi ancora necessari per colmare alcuni gap, ma si concentra sulle grandi opportunità derivanti dallo sviluppo di tutte le fonti, senza preclusioni -dice il ministro dell'Ambiente e della Sicurezza energetica Gilberto Pichetto - Cito in particolare lo scenario sull’energia nucleare, sia da fissione nel medio termine (a partire dal 2035) che da fusione (a ridosso del 2050), che ci fa guardare avanti a un futuro possibile”.

Approccio "realistico e tecnologicamente neutro"

Nell’aggiornamento del Pniec, spiega il Mase, è stato seguito "un approccio realistico e tecnologicamente neutro, che prevede una forte accelerazione su alcuni settori. Oltre alle fonti rinnovabili elettriche, si punta su: produzione di combustibili rinnovabili come il biometano e l’idrogeno insieme all’utilizzo di biocarburanti che già nel breve termine possono contribuire alla decarbonizzazione del parco auto esistente, diffusione di auto elettriche, riduzione della mobilità privata, cattura e stoccaggio di CO2, ristrutturazioni edilizie ed elettrificazione dei consumi finali, in particolare attraverso un crescente peso nel mix termico rinnovabile delle pompe di calore".

"L’area con performance più alte è quella delle Fer, dove è ribadito che l’Italia dovrà raggiungere al 2030 una potenza da fonte rinnovabile di 131 Gigawatt. Si prevede che quasi ottanta (79.2) di questi deriveranno dal solare, 28.1 dall’eolico, 19.4 dall’idrico, 3.2 dalle bioenergie e 1 Gigawatt da fonte geotermica (quota quest’ultima che potrebbe anche aumentare al raggiungimento di un adeguato livello di maturità di alcune iniziative progettuali in via di sviluppo)", si legge.

In ambito efficienza energetica, "grazie alle misure previste, si registra una importante riduzione dei consumi di energia primaria e finale, ma per il raggiungimento degli obiettivi, innalzati in considerazione dello scenario di crescita del prodotto interno lordo, bisognerà continuare a lavorare. È traguardato invece l’obiettivo relativo ai risparmi annui cumulati nei consumi finali tramite regimi obbligatori di efficienza".

Per quanto riguarda le emissioni e gli assorbimenti di gas serra, "l’Italia prevede di superare l’obiettivo del 'FitFor55' riguardante gli impianti industriali vincolati dalla normativa Ets, arrivando al -66% rispetto ai livelli del 2005 (obbiettivo Ue, -62%). Anche nei settori 'non-Ets' (civile, trasporti e agricoltura) si registra un sostanziale miglioramento degli indicatori emissivi e per raggiungere i target europei ad oggi ancora troppo sfidanti sarà necessario profondere ulteriori energie".

Sul fronte della sicurezza energetica, "si registra una netta riduzione della dipendenza da altri Paesi favorita dalle azioni di diversificazione dell’approvvigionamento e dall’avvenuta pianificazione di nuove infrastrutture e interconnessioni".

Per quanto riguarda la dimensione del Mercato interno dell’energia, "si prevede di potenziare le interconnessioni elettriche e il market coupling con gli altri Stati membri, nonché sviluppare nuove connessioni per il trasporto di gas rinnovabili, rafforzando il ruolo dell’Italia come hub energetico europeo e corridoio di approvvigionamento delle rinnovabili dell'area mediterranea". Inoltre, "il Pniec dà priorità agli obbiettivi nazionali di Ricerca, Sviluppo e Innovazione al fine di accelerare l’introduzione sul mercato di quelle tecnologie necessarie a centrare i target definiti dal Green Deal nonché rafforzare la competitività dell’industria nazionale".

Nucleare potrebbe fornire al 2050 circa l’11% dell’energia elettrica

Infine, il Pniec prevede, "per la prima volta, una specifica sezione dedicata ai lavori della Piattaforma Nazionale per un Nucleare Sostenibile, che ha sviluppato delle ipotesi di scenario in cui si dimostra da un punto di vista tecnico-scientifico la convenienza energetica ed economica di avere una quota di produzione nucleare, in sinergia e a supporto delle rinnovabili e delle altre forme di produzione di energia a basse emissioni". Secondo le ipotesi di scenario sviluppate, "il nucleare da fissione, e nel lungo termine da fusione, potrebbero fornire al 2050 circa l’11% dell’energia elettrica totale richiesta, con una possibile proiezione verso il 22%".

Un team di giornalisti altamente specializzati che eleva il nostro quotidiano a nuovi livelli di eccellenza, fornendo analisi penetranti e notizie d’urgenza da ogni angolo del globo. Con una vasta gamma di competenze che spaziano dalla politica internazionale all’innovazione tecnologica, il loro contributo è fondamentale per mantenere i nostri lettori informati, impegnati e sempre un passo avanti.

Sostenibilità

Italia sempre più ‘Rifiuti Free’, sono 698...

Published

on

I dati della XXXI edizione di 'Comuni Ricicloni', il dossier di Legambiente che fotografa e premia l’impegno dei comuni italiani nella raccolta differenziata per una corretta gestione dei rifiuti

Differenziata e riciclo - (Fotolia)

Nel 2023 crescono a quota 698 (+11% rispetto alla scorsa edizione) i comuni virtuosi nella gestione dei rifiuti urbani (che contengono la produzione pro capite di rifiuti indifferenziato avviato a smaltimento al di sotto dei 75 kg/ab/anno); e salgono a 4.058.542 (+ 539.590 abitanti rispetto al 2022) i cittadini serviti da un efficiente servizio di gestione dei rifiuti, che rappresentano il 6,9% del totale della popolazione (lo scorso anno il 6%). Il Nord Italia si conferma 'campione' con 434 comuni virtuosi, ma è inarrestabile la rimonta del Sud che registra 231 comuni (+23,8% rispetto al 2022). Ancora fermo il Centro con 33 comuni (lo scorso anno 30).

Questi, in estrema sintesi, i dati della XXXI edizione di 'Comuni Ricicloni', il dossier di Legambiente che fotografa e premia l’impegno dei comuni italiani nella raccolta differenziata per una corretta gestione dei rifiuti.

'Fuoriclasse' i comuni sotto i 5mila abitanti

'Fuoriclasse' nella gestione dei rifiuti urbani si confermano i comuni sotto i 5.000 abitanti: sono ben 450 sul totale; 196 comuni tra i 5.000 e i 15.000 abitanti, 48 quelli oltre i 15.000 e i capoluoghi, con in testa, anche in questa edizione, i comuni del Nord-Est dello stivale (Treviso, Belluno, Trento e Pordenone).

La mappa dei virtuosi

A livello regionale, il Veneto si conferma primo in classifica per numero di comuni virtuosi (173), seguito dalla Lombardia (101, +27 rispetto alla scorsa edizione) e la Campania (83, +22 rispetto alla scorsa edizione). Registrano una crescita anche la Sardegna (+18) e l’Abruzzo (+9). Arretrano invece il Trentino-Alto Adige (-9) e il Piemonte (-10).

“In 31 anni di Comuni Ricicloni - dichiara Giorgio Zampetti, direttore generale Legambiente - abbiamo premiato le amministrazioni virtuose e costruito percorsi di partecipazione, condivisione e confronto tra soggetti interessati per implementare la differenziata e il riciclo dei rifiuti urbani. I nuovi dati ci riconfermano come sia indispensabile puntare sulle grandi città, dove stentano a diffondersi sistemi di raccolta (come il porta a porta) che tengono insieme qualità e prevenzione dei rifiuti avviati a smaltimento. E rafforzare l'organizzazione a livello consortile per un’adeguata e capillare rete impiantistica per il riciclo e il trattamento dei rifiuti. I comuni rifiuti free hanno un ruolo importante, così come le amministrazioni comunali che ancora devono lavorare per raggiungere questi obiettivi, ma è necessario che tutti gli attori della filiera facciano la propria parte. Oltre un buon sistema di raccolta e una forte riduzione del secco residuo, infatti, occorre accelerare il raggiungimento degli obiettivi più generali di consolidamento, nei territori, dei principi cardine della gerarchia della gestione dei rifiuti (4R), di sviluppo di filiere e settori strategici nel panorama nazionale (dal tessile alle materie prime critiche, dai rifiuti speciali ai Raee fino allo spreco alimentare); ed accompagnare la realizzazione degli impianti necessari alla rivoluzione circolare del Paese, guidando i territori nella scelta e realizzazione di nuovi impianti e nella riqualificazione di quelli esistenti”.

Dei 4.058.542 cittadini 'Rifiuti Free' il 40% abita in comuni con una popolazione compresa tra i 5.000 e i 15.000 abitanti, il 29% in comuni di 15.000 abitanti, il 23% in piccoli comuni e appena l’8% nei capoluoghi. I contributi più significativi arrivano dal Veneto (33,8% dei cittadini virtuosi complessivi), dalla Lombardia (15,5%), dalla Campania (8%) e dalla Toscana (7,3%). Si segnala il 5,9% di contributo fornito dalla regione Sicilia.

Confermata la crescita dei Comuni i virtuosi oltre i 30.000 abitanti e se lo scorso anno la maggior parte era collocata nel Nord Italia, in questa edizione entrano i comuni siciliani di Misilmeri (33.290) e Castelvetrano (30.711). Al Centro ritroviamo ancora Capannori (46.343 abitanti) e Fonte Nuova (32.752), mentre al Nord Italia, Montebelluna (31.281), Conegliano (34.445), Castelfranco Veneto (33.103), Mira (37.618) e si aggiunge San Donà di Piave (41.883). Tra i centri oltre i 50.000 abitanti Mazara del Vallo (55.129 abitanti), Carpi (72.525 abitanti) oltre ai capoluoghi Belluno (35.487), Pordenone (51.725), Treviso (98.074) e Trento (136.719), unica città oltre i 100mila abitanti.

Continue Reading

Sostenibilità

Giornata del Mediterraneo, un mare di biodiversità da...

Published

on

Ecco quattro progetti Life italiani

 - (Fotogramma/Ipa)

L’8 luglio si celebra l’International Day for the Mediterranean Sea, la giornata dedicata alla tutela del Mar Mediterraneo e alla salvaguardia degli ecosistemi marini per prevenire i rischi naturali ed antropici e sensibilizzare l’opinione pubblica sulla salute del Mare Nostrum ed i pericoli che lo minacciano.

Nonostante occupi solo l’1% della superficie degli oceani del Pianeta, il Mediterraneo è un mare sorprendentemente vitale che ospita circa il 7% della fauna marina mondiale, con un gran numero di specie endemiche, circa il 30%. Questo stesso mare si trova anche al centro di trasformazioni senza precedenti: la crescita della popolazione e i cambiamenti climatici in corso stanno modificando in modo sostanziale il Mediterraneo, alterando gli ecosistemi costieri, le specie marine che lo abitano e quelle che finiscono sulla nostra tavola. Eppure solo il 9% del Mediterraneo è inserito in aree protette e una percentuale molto inferiore è tutelata in modo efficace.

In questo contesto, sono diversi i progetti di ricerca che stanno cercando di mitigare i danni di queste alterazioni, raccogliendo nuovi dati sulla biodiversità, oppure lavorando con azioni concrete di conservazione delle specie minacciate o di sensibilizzazione, volte a creare buone pratiche per la gestione delle coste. Triton, attraverso alcuni progetti, cofinanziati dal programma Life dell’Unione Europea, si occupa della conservazione di alcune tra le specie più emblematiche del Mediterraneo e delle aree costiere che possono contribuire a tutelarle.

Life Conceptu Maris: a tutela di cetacei e tartarughe marine

Nel Mar Mediterraneo si possono incontrare regolarmente 8 specie di cetacei e 3 di tartarughe marine. Questi animali carismatici sono i protagonisti del progetto Life Conceptu Maris, che impiega metodi innovativi per studiarli, ricorrendo al Dna ambientale e ai traghetti commerciali come piattaforme di osservazione per i ricercatori. Le campagne condotte in mare aperto, nel periodo 2022-2023, hanno prodotto quasi 4000 avvistamenti in mare aperto che sono stati validati nella primavera del 2024. Le campagne in mare, che proseguiranno fino al 2025, saranno indispensabili per definire un approccio standard per la sorveglianza a lungo termine degli animali e favorire la cooperazione internazionale su procedure concordate per la loro conservazione.

Life Pinna: salvare la nacchera di mare

Un altro animale non meno importante per il ruolo ecologico che svolge sui nostri fondali è la nacchera di mare (Pinna nobilis), il mollusco bivalve più grande del Mediterraneo, portata in pochi anni sull’orlo dell’estinzione da un’epidemia globale. Negli ultimi anni, i ricercatori che partecipano al progetto europeo Life Pinna stanno tentando di individuare e salvare gli ultimi individui che ancora sopravvivono e di trasferirne alcuni in specifiche aree pilota, dal Mar Ligure all’Alto Adriatico, per cominciare il ripopolamento della specie. In particolare negli ultimi mesi, dopo accurate analisi genetiche che hanno escluso la presenza di microrganismi patogeni, alcuni esemplari di Pinna nobilis sono stati trapiantati dalla Laguna Veneta all’Area Marina Protetta di Capo Mortola, al confine tra Italia e Francia e vengono costantemente monitorati. Nello stesso tempo, i biologi stanno tentando la strada, mai provata prima, della riproduzione in cattività, che consentirebbe di allevare i molluschi prima di reintrodurli in natura. È attualmente in corso anche una sperimentazione con bivalvi artificiali, realizzati con una stampante 3D, che permetterà di valutare l’impatto della forza del mare sulle valve del mollusco e individuare così le zone più sicure ed immuni alle mareggiate per la reintroduzione.

Life A-Mar Natura2000

La stragrande maggioranza delle coste protette del Mediterraneo appartiene alle aree della Rete Natura 2000, la rete ecologica europea che protegge gli ecosistemi marini meglio conservati, ma che è poco conosciuta dal grande pubblico. Per colmare questa lacuna è nato il progetto europeo Life A-Mar Natura2000, che ha recentemente presentato l'app Amar Sea Life. Questa innovativa applicazione è uno strumento di divulgazione dei siti marini e costieri Natura 2000 in Italia e in Spagna, promuovendo una nuova conoscenza del prezioso ecosistema mediterraneo. Attualmente, Amar Sea Life consente di scoprire i siti marini italiani, la loro estensione, e la flora e fauna che li caratterizzano; presto includerà anche quelli spagnoli. L'app offre un'esperienza interattiva per esplorare le meraviglie naturali, conoscere le specie protette e scoprire le iniziative di conservazione in corso. Scaricando l'app, cittadini e turisti possono contribuire attivamente alla scoperta dei siti marini e costieri della Rete Natura 2000, caricando le proprie foto per diffondere la loro bellezza e conoscenza, promuovendone la salvaguardia.

Life Eolizard: salviamo la lucertola delle Eolie

Nelle isole italiane vivono diversi animali endemici, che hanno una distribuzione puntiforme. Uno dei più affascinanti, unico nel panorama del Mediterraneo, è la lucertola delle Eolie, Podarcis raffonei, un piccolo rettile, a rischio critico d’estinzione, adattato a vivere sulle coste delle piccole isole bagnate dal mare. La preziosa lucertola delle Eolie è però minacciata dalla lucertola campestre, introdotta nelle isole, che ha prodotto negli ultimi decenni una contrazione delle popolazioni. Per salvare questa specie è stato lanciato il progetto Life Eolizard, che si propone di riprodurre Podarcis raffonei in cattività, per poi reintrodurla in natura, in aree libere dalla rivale. L’obiettivo finale del progetto Life Eolizard sarà la costruzione di un santuario che possa ospitare la lucertola delle Eolie garantire la sua sopravvivenza nei decenni a venire.

L'azione dei cittadini

La tutela delle specie del Mediterraneo non è affidata solo all’impegno dei ricercatori ma chiama all’azione anche i cittadini. Per tutta l’estate chiunque immortalerà con uno scatto la bellezza e la complessità del Mediterraneo, durante una nuotata con maschera e boccaglio oppure un’immersione, un’escursione in barca o una giornata dedicata al whalewatching, potrà partecipare alla terza edizione di due photo contest 'Profondo Blu' (https://www.lifeconceptu.eu/profondo-blu-2024-regolamento/) e 'Vita tra gli scogli' (https://www.lifepinna.eu/concorso-fotografico-2024-vita-tra-gli-scogli/) lanciati rispettivamente dai progetti Life Conceptu Maris (CONservation of CEtaceans and Pelagic sea TUrtles in Med: Managing Actions for their Recovery In Sustainability) e Life Pinna (Conservation and re-stocking of the Pinna nobilis in the western Mediterranean and Adriatic sea).

Continue Reading

Sostenibilità

Le scuole dell’Isola d’Elba nella rete europea Blue Schools

Published

on

Promossa da Commissione Europea e Unesco-Ioc

Mare - (Fotolia)

Portare l’oceano sui banchi di scuola per creare una nuova generazione consapevole delle sfide da affrontare per mantenerlo sano e per promuovere un utilizzo responsabile delle risorse marine: con questo obiettivo tutte le scuole dell’Isola d’Elba, dalle elementari alle superiori, entrano a far parte della rete europea di Blue Schools, avviata dalla Commissione Europea.

L’iniziativa è promossa dalla Commissione Oceanografica Intergovernativa dell'Unesco (Unesco-Ioc) nell’ambito dell’Ocean Decade delle Scienze del Mare per lo Sviluppo Sostenibile (2021-2030) delle Nazioni Unite e del programma di Ocean Literacy (Educazione all’Oceano), per portare i temi del mare nei programmi scolastici di tutto il mondo, dall'asilo alla scuola secondaria, dalle aree costiere all'entroterra.

L’annuncio è stato dato nel corso di Seif - Sea Essence International Festival, il festival internazionale dedicato alla salvaguardia e valorizzazione del mare e della sua essenza, che si è svolto all’Isola d’Elba dal 28 al 30 giugno, organizzato da Fondazione Acqua dell’Elba. Ad essere nominate 'scuole blu' sono l’Istituto Comprensivo Statale Sandro Pertini (Portoferraio), l’Istituto Comprensivo Statale G. Carducci (Porto Azzurro, Capoliveri, Rio), l’I.S.I.S. Raffaele Foresi (Portoferraio), l’I.T.C.G. Cerboni (Portoferraio), l’Istituto Comprensivo Statale G. Giusti (Campo nell’Elba, Marciana e Marciana Marina).

Il percorso

Il percorso che ha consentito alle scuole dell’Elba di entrare a far parte della rete europea di Blue Schools è stato possibile grazie al lavoro di coordinamento di Fondazione Acqua dell’Elba, che ha lanciato la proposta di adesione al network e seguito la progettualità dall’inizio alla fine, e al supporto scientifico del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano che, in qualità di ente gestore della Riserva della Biosfera MaB Unesco 'Isole di Toscana' nel cui territorio ricadono gli istituti che hanno ottenuto il riconoscimento, ha fornito contributi  conoscitivi specifici attraverso l’intervento delle Guide Parco. Unesco-Ioc ha inoltre offerto supporto tecnico e organizzato webinar formativi per gli insegnanti, condividendo il documento 'A new blue curriculum: Toolkit for policymakers' che contiene strumenti, ricerche, casi di studio e metodologie per inserire nei programmi scolastici l’Ocean Literacy.

"L'Isola d'Elba, come prima unità territoriale dove tutte le scuole diventano parte della rete europea di scuole blu, diventa un modello per altri territori del continente", ha detto Francesca Santoro, Senior Programme Officer a Unesco-Ioc.

“Nello European Blue Schools Network crediamo che ogni studente abbia diritto a un’istruzione che favorisca la comprensione della complessa biosfera in cui vive - ha dichiarato Dominika Wojcieszek, Blue Schools Officer per la rete europea di Blue Schools dell'Ue - L’oceano tocca tutti gli aspetti della società, quindi è tempo per noi di assumerci la nostra responsabilità collettiva, come cittadini della Terra, e guidare le nostre vite consapevoli dell’importanza dell’Oceano”.

“L'educazione ambientale è essenziale per fornire ai giovani le competenze e la mentalità necessarie a preservare gli ambienti marini e le acque interne. Offrire alle generazioni future una maggiore conoscenza e stimolarle a un maggiore impegno rispetto alle questioni oceaniche rappresenta una priorità assoluta per l'Ue, per la European coalition for Ocean Literacy (Eu4Ocean) e per il Network of European Blue Schools”, ha aggiunto Sandra Castañer, Policy Officer, Directorate-General per Maritime Affairs and Fisheries (Dg Mare) per la Commissione Europea.

“Aiutare le scuole dell’Isola d’Elba ad intraprendere questo percorso è stato un grande onore. Si tratta di un passo importante nell’ambito del lavoro di promozione delle tematiche del mare che quotidianamente portiamo avanti con Fondazione Acqua dell’Elba”, ha spiegato Fabio Murzi, presidente della Fondazione Acqua dell’Elba.

Giampiero Sammuri, presidente del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano, ha dichiarato: “Siamo particolarmente soddisfatti del riconoscimento ottenuto dalle scuole elbane, grazie all’ottimo lavoro svolto dalla Fondazione Acqua dell’Elba. Per la Riserva della Biosfera MaB ‘Isole di Toscana’, di cui è ente gestore il Parco Nazionale, è un risultato straordinario aver potuto supportare la candidatura e presentare l’Elba come la prima isola a livello mondiale che ha tutte le suo scuole certificate come ‘Blue Schools’”.

Continue Reading

Ultime notizie

Ultima ora18 minuti ago

Musei, Caradonna (Ferrovienord): “A Saronno...

“Realtà dei piccoli territori legate alla ferrovia” “Con un intervento complessivo di 40 milioni di euro, riporteremo a Saronno tutta...

Ultima ora18 minuti ago

Imprese, Fabbri (Gruppo Hera): “Patto buon lavoro...

Leparole del presidente esecutivo del Gruppo Hera “Il Patto del buon lavoro è la sintesi di un progetto comune dell’azienda...

Ultima ora19 minuti ago

Cultura, Pravadelli (Veneranda Fabbrica): “Vogliamo...

Le parole del direttore generale dell’ente al seminario di approfondimento ‘Museo, museo diffuso, non museo - Quando la passione per...

Ultima ora22 minuti ago

Imprese, Calabrò (Museimpresa): “Memoria fondamentale...

Il presidente al seminario ‘Museo, museo diffuso, non museo - Quando la passione per la storia è un’impresa’, organizzato da...

Ultima ora23 minuti ago

Musei, Colombo (UniCatt): “Nelle Case Museo...

La docente di Museologia e Comunicazione al seminario organizzato da Fnm a Milano, ‘Museo, museo diffuso, non museo - Quando...

Sport26 minuti ago

Dossena: “Fair play attuale e determinante nello...

L'ex calciatore, campione del Mondo 1982, parla del valore del fair play. L'allenatore è tra i 28 premiati 2024 come...

Sport27 minuti ago

“Fair Play tra i gangli vitali della storia dello...

alla XXVIII° edizione del premio Fair Play Menarini, spazio agli aneddoti del 'cantore' dello sport Federico Buffa, tra i premiati...

Sport28 minuti ago

Di Francisca: “Noi sportivi felici di rappresentare i...

La campionessa olimpica Elisa Di Francisca, oro nel fioretto a Londra 2012, torna a parlare dei valori del gioco corretto...

Sport30 minuti ago

Montali: “La condivisione, il valore più importante...

"Tra tutti i valori, ce n'è uno in particolare che rappresenta molto di più il mondo dello sport, è la...

Sport31 minuti ago

Aleotti: “Felice che i campioni apprezzino questo...

"Noi cerchiamo di dare un messaggio di attenzione a chi abbiamo intorno, anche se abbiamo una proiezione internazionale. Il fatto...

Ultima ora33 minuti ago

Impresa, Piuri (Fnm): “Le imprese hanno una...

Le dichiarazioni del direttore generale del Gruppo al seminario organizzato alla Veneranda Fabbrica di Milano “Nel contesto attuale che vede...

Demografica38 minuti ago

Vacanze ‘one child only’, il nuovo trend delle famiglie...

Negli ultimi anni, un nuovo trend di viaggio ha guadagnato popolarità, vedendo i genitori partire con un solo figlio alla...

Demografica38 minuti ago

Bonus baby sitter, la proposta del PD

Il Partito Democratico ha presentato una proposta di legge volta a sostenere economicamente le famiglie italiane e a promuovere l’occupazione...

Demografica39 minuti ago

In Umbria fondi per le neomamme

La Regione Umbria ha confermato un significativo aumento dei fondi destinati al supporto economico per le neomamme, trasformando questo contributo...

Ultima ora39 minuti ago

Gruppo Hera-sindacati, con Patto buon lavoro disegnano...

Un documento ampio, innovativo e programmatico, inedito nel panorama del settore in Italia Il Gruppo Hera disegna il modello di...

Cronaca42 minuti ago

Giornata mondiale del bikini. “Zero tabù per chi ha...

Dopo una ricostruzione mammaria la prova costume si può affrontare (e superare) a testa alta, senza complessi né paure: "Risultati...

Esteri43 minuti ago

Elezioni Regno Unito, ‘sì’ al seggio da...

Pugno duro contro chi rivela per chi ha votato un altro, ok al cellulare in cabina Si può votare da...

Esteri43 minuti ago

Chasiv Yar, ucraini si ritirano dalla parte est della città...

A 3 mesi esatti dall’inizio della battaglia vera e propria per Chasiv Yar, arriva la notizia della ritirata delle truppe...

Ultima ora50 minuti ago

Roma, colpo di fucile a canne mozze sparato da...

I colpi esplosi da un'auto di piccola cilindrata in via degli Orseolo, la vittima era una fisioterapista Una donna è...

Cronaca52 minuti ago

Spoleto e la 67esima edizione del Festival dei Due Mondi

Spoleto è nel pieno della sessantasettesima edizione del Festival dei Due Mondi, che ha alzato il sipario venerdì 28 giugno...