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Esteri
Gaza, Netanyahu contro ruolo Anp nel dopoguerra: “Ma...
Gaza, Netanyahu contro ruolo Anp nel dopoguerra: “Ma dietro le quinte lo sostiene”
La testimonianza di tre funzionari israeliani al Times of Israel. Lo sviluppo dopo mesi in cui l'ufficio del premier israeliano ha ordinato di non includere l'Autorità nazionale palestinese in alcun piano per il futuro della Striscia
![Benjamin Netanyahu - Afp](https://www.adnkronos.com/resources/028f-1b4588522cd3-ba66e5fb3803-1000/format/big/netanyahu_lato_afp.jpeg)
Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu continua a opporsi, almeno pubblicamente, al fatto che l'Autorità nazionale palestinese (Anp) possa avere un ruolo nel dopoguerra nella gestione della Striscia di Gaza. Dietro le quinte, senza farne pubblicità, Netanyahu ha invece ritirato privatamente la sua opposizione al coinvolgimento di individui legati all'Anp nella gestione di Gaza dopo la guerra contro Hamas. Lo hanno dichiarato al Times of Israel tre funzionari israeliani a conoscenza della questione.
Uno sviluppo che arriva dopo che per mesi l'ufficio di Netanyahu ha ordinato all'apparato di sicurezza di non includere l'Autorità Nazionale Palestinese in nessuno dei suoi piani per la gestione postbellica di Gaza. Un'indicazione che, spiegano due funzionari israeliani, ha ostacolato in modo significativo gli sforzi per elaborare proposte realistiche per quello che è "il giorno dopo".
Pubblicamente, Netanyahu continua a respingere l'idea di un governo dell'Anp sulla Striscia di Gaza. Solo la scorsa settimana a Channel 14 ha detto che non permetterà la creazione di uno stato palestinese nell'enclave palestinese e di "non essere pronto a dare Gaza all'Autorità Nazionale Palestinese". Il suo obiettivo dichiarato è quello di istituire una ''amministrazione civile, se possibile con i palestinesi locali e, si spera, con il sostegno dei paesi della regione''. Ma in privato i principali collaboratori di Netanyahu hanno concluso che gli individui con legami con l'Autorità Nazionale Palestinese sono l'unica opzione praticabile per Israele se vuole affidarsi ai "palestinesi locali" per gestire gli affari civili a Gaza dopo la guerra, come hanno confermato la scorsa settimana due funzionari israeliani e uno statunitense.
Due funzionari israeliani hanno spiegato al Times of Israel che gli individui in questione sono cittadini di Gaza pagati dall'Autorità Nazionale Palestinese che hanno gestito gli affari civili nella Striscia fino alla presa del potere da parte di Hamas nel 2007. E che ora sono sottoposti a verifica da parte di Israele.
Un secondo funzionario israeliano ha affermato che l'ufficio di Netanyahu ha iniziato a fare distinzioni tra la dirigenza dell'Autorità Nazionale Palestinese guidata dal presidente Mahmoud Abbas, che deve ancora condannare pubblicamente l'attacco di Hamas del 7 ottobre che ha dato inizio alla guerra, e i dipendenti di "livello inferiore" dell'Anp che fanno parte di istituzioni già costituite a Gaza e che sono più adatte a gestire gli affari amministrativi dell'enclave.
La probabilità che Abbas autorizzi questi funzionari e istituzioni a gestire Gaza senza un impegno israeliano a stabilire un orizzonte politico che porti a una soluzione a due stati rimane però estremamente bassa. Lo stesso vale per il coinvolgimento dei paesi arabi confinanti nella governance postbellica o nella messa in sicurezza di Gaza, dato che l'Arabia Saudita, gli Emirati Arabi Uniti, il Qatar, l'Egitto, la Giordania e altri hanno condizionato la loro assistenza a un percorso praticabile verso una soluzione a due stati.
Un secondo funzionario israeliano ha spiegato che l'opposizione di Netanyahu a cedere il controllo di Gaza all''attuale Autorità Nazionale Palestinese'' rimane in vigore, ma che potrebbe essere più flessibile se Ramallah attuasse riforme significative per affrontare meglio l'incitamento e il terrorismo in Cisgiordania. Tuttavia, due fonti a conoscenza della questione hanno dichiarato a marzo al Times of Israel che l'ufficio di Netanyahu stava temporeggiando nell'accettare un importante rinnovamento dell'Autorità Nazionale Palestinese, che avrebbe incluso la fine dei sussidi sociali erogati alle famiglie dei detenuti per terrorismo palestinesi in base alla durata delle loro condanne in carcere, una politica criticata come "paga per uccidere".
Per mesi la Casa Bianca ha cercato di ottenere il consenso di Israele prima che la proposta di riforma dell'Autorità Nazionale Palestinese fosse attuata, preoccupata che il rifiuto del piano da parte di Tel Aviv potesse indurre i repubblicani e alcuni democratici al Congresso a fare lo stesso, indebolendo così la legittimità dell'iniziativa a Washington, hanno affermato le fonti.
Netanyahu replica a Nyt: "Fine guerra solo con distruzione Hamas e rilascio ostaggi"
Benjamin Netanyahu replica alle rivelazioni del New York Times secondo cui i generali israeliani vorrebbero un cessate il fuoco nella Striscia di Gaza anche se questo dovesse significare lasciare Hamas al comando dell'enclave palestinese. "Fonti anonime hanno riferito al Nyt che Israele sarebbe pronto a porre fine alla guerra (nella Striscia) prima del raggiungimento di tutti gli obiettivi - afferma il premier israeliano in una dichiarazione in video diffusa su X dal suo ufficio -. Non so chi siano queste fonti anonime, ma io sono qui per chiarire in modo inequivocabile che questo non accadrà". "La guerra finirà - insiste - quando Israele avrà raggiunto tutti gli obiettivi, compresi la distruzione di Hamas e il rilascio di tutti i nostri ostaggi" trattenuti nella Striscia dall'attacco del 7 ottobre in Israele. "Il governo ha dato istruzioni alle Idf affinché raggiungano questi obiettivi di guerra - afferma - e le Idf hanno tutti i mezzi per farlo".
Esteri
Aviaria, virus attivo per ore su attrezzi da mungitura:...
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Per questo gli esperti del Cdc consigliano di "indossare protezioni e sanificare gli strumenti"
![Protezioni contro l'aviaria (Fotogramma/Ipa)](https://www.adnkronos.com/resources/028f-1b49b8143f9c-8698d80a954f-1000/format/big/aviaria_tuta_ipa_fg.jpeg)
I lavoratori degli allevamenti di bovini da latte in cui circola il virus dell'influenza aviaria H5N1 ad alta patogenigità (Hpai) "sono a rischio di infezione" non solo per contatto diretto con latte non pastorizzato, prodotto da mucche malate, ma anche "attraverso superfici contaminate durante il processo di mungitura". Su questo punto hanno raccolto "prove convincenti" Valerie Le Sage e colleghi del Centro ricerca vaccini dell'università di Pittsburgh, negli Usa. Lo studio è pubblicato su 'Emerging Infectious Disease', rivista dei Centers for Disease Control and Prevention (Cdc).
Alla luce dell'epidemia di virus Hpai-H5N1 nelle vacche da latte di diversi stati americani, con esperimenti in laboratorio gli autori hanno testato la persistenza dei virus dell'infuenza aviaria A(H5N1) e dell'influenza umana A(H1N1) sugli strumenti utilizzati per la mungitura. L'esame ha rilevato che "entrambi rimangono infettivi sui materiali delle attrezzature da mungitura per diverse ore", anche più di tre. Risultati che evidenziano appunto "il rischio di trasmissione del virus H5N1 all'uomo da superfici contaminate durante la mungitura". E al di là dell'intensità dei sintomi - che nei 4 casi umani finora confermati ufficialmente dai Cdc come collegati all'epidemia di aviaria nei bovini sono stati lievi, quasi sempre confinati agli occhi - il timore è che "l'aumento delle infezioni umane da virus H5 potrebbe consentire ai virus stessi di adattarsi all'uomo, evolvendo all'interno del suo organismo, diventando capaci di trasmettersi da una persona all'altra".
Da qui la raccomandazione: "Per ridurre la diffusione del virus H5N1 dalle vacche da latte all'uomo - avvertono gli scienziati - gli allevamenti dovrebbero implementare l'uso di dispositivi di protezione individuale come mascherine, visiere e altre protezioni per gli occhi tra i lavoratori durante la mungitura". Una preoccupazione in più riguarda particolari rivestimenti in gomma usati nel processo di mungitura: "Contaminati potrebbero essere responsabili della diffusione del virus da animale ad animale, osservata nei bovini da latte. La sanificazione delle guaine dopo la mungitura di ogni mucca - suggeriscono i ricercatori - potrebbe ridurre la diffusione del virus tra gli animali e contribuire a frenare l'attuale epidemia".
Esteri
Andreoli (Difesa Servizi): “Villaggio Italia racconta...
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"Il Villaggio Italia è il frutto di un lavoro corale, che si è posto come obiettivo quello di raccontare il nostro Paese, di farlo con intelligenza, con sensibilità e con creatività. Tutti elementi che ci contraddistinguono nel mondo. È il primo villaggio che andiamo a realizzare all'estero: ne seguiranno ben altri 8 in giro per il mondo e ogni volta ci dobbiamo reinventare, adattare. Questo io credo sia l'elemento che più contraddistingue il nostro modo di operare. Una capacità unica quella dell'Italia e degli italiani di sapersi adattare, di saper interpretare al meglio le realtà in cui ci troviamo ad operare e che ha fatto di noi un grande Paese riconosciuto nel mondo. Per questa ragione dobbiamo sentirci orgogliosi di quello che abbiamo fatto e soprattutto di quello che andremo a fare”. Lo ha detto Luca Andreoli, Amministratore Delegato di Difesa Servizi, la società in house del ministero della Difesa, a Los Angeles partecipando alla cerimonia inaugurale della tappa americana del tour mondiale di Nave Amerigo Vespucci.
Esteri
Il Capitano di Vascello Lai: “Nave scuola Vespucci un...
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"Nave Amerigo Vespucci è la nave più anziana della Marina Militare italiana. Costruita nel 1931, da allora è la nave scuola dove gli allievi della prima classe dell'Accademia Navale, al termine del loro percorso formativo in Accademia, hanno il loro primo incontro col mare, con gli elementi e con la vita di bordo, ma è anche un assetto di diplomazia navale, è un'ambasciata galleggiante, quindi all'interno di questo progetto è un portavoce di valori, tradizioni, cultura, tecnologia, ricerca e tanto tanto made in Italy“. Così il Capitano di Vascello Giuseppe Lai, Comandante di nave Amerigo Vespucci, intervenendo a Los Angeles, alla cerimonia inaugurale della tappa americana del tour mondiale dello storico veliero già ambasciatore del Made in Italy nel mondo e del Villaggio Italia, l’Esposizione Mondiale Itinerante pluriennale delle eccellenze italiane che per altre sette tappe affiancherà il tour del Vespucci.