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Sport
Il Cagliari piange la scomparsa di Niccolai, difensore...
Il Cagliari piange la scomparsa di Niccolai, difensore dello scudetto del 1970
Il suo nome è tradizionalmente legato agli autogol, alcuni dei quali rimasti celebri
![Comunardo Niccolai](https://www.adnkronos.com/resources/028f-1b454a86c1b9-28d09a287dc7-1000/format/big/comunardo_niccolai.jpeg)
Lutto nel mondo del calcio per la morte a 77 anni di Comunardo Niccolai, difensore del Cagliari campione d'Italia nel 1970. A dare il triste annuncio il club rossoblù con un comunicato sul proprio sito ufficiale. "Tutto il Cagliari Calcio piange la scomparsa di Comunardo Niccolai, indimenticabile protagonista dello Scudetto del 1970. Era nato a Uzzano, piccolo centro in provincia di Pistoia, il 15 dicembre 1946. Deve il suo curioso nome di battesimo al papà, Lorenzo, che lo chiamò Comunardo in omaggio alla Comune di Parigi. Dopo gli inizi nel vivaio del Montecatini, Niccolai arrivò giovanissimo in Sardegna, alla Torres. Era il 1963: giocò 22 partite in Serie C, segnalandosi tra i migliori prospetti della categoria. Un’ottima stagione che gli valse l’attenzione del Cagliari, che lo acquistò precedendo tutte le squadre interessate al suo cartellino. Niccolai confermò le sue doti anche in rossoblù, anche se inizialmente dovette fare da riserva al più esperto Vescovi. Con la partenza di quest’ultimo nel 1968, si impossessò definitivamente della maglia numero 5. Rimase al Cagliari sino al 1976, per poi trasferirsi al Perugia e chiudere la carriera al Prato. Col Cagliari ha totalizzato oltre 270 presenze con 6 gol all’attivo".
"Intraprese quindi la carriera di allenatore all’interno della Figc -si legge su cagliaricalcio.com-. È stato apprezzato selezionatore delle giovanili azzurre tenendo a battesimo giocatori che avrebbero scritto la storia della Nazionale, come Gianluigi Buffon e Francesco Totti. Nel 1993-94 ha guidato la Nazionale maggiore femminile. Il suo nome è tradizionalmente legato agli autogol, alcuni dei quali rimasti celebri. Lui stesso ne parlava con filosofia e autoironia: 'All’inizio mi dava fastidio ma poi ci ho fatto l’abitudine. Ci sono giocatori che hanno fatto un’ottima carriera ma non se ne ricorda nessuno; io almeno ho lasciato un segno nella storia del calcio italiano'".
"Sarebbe tuttavia ingiusto limitare la carriera a questi sfortunati contrattempi. In realtà, Niccolai è stato un difensore di grande valore, arcigno, attento in marcatura, ma anche bravo ad uscire dall’area palla al piede e testa alta -sottolinea il Cagliari-. I suoi interscambi col libero, Cera o Tomasini, hanno precorso i tempi: col passare degli anni, lo scambio di posizione tra i centrali è diventata una prassi nel modo di difendere richiesto dal calcio moderno. L’eccezionale rendimento del reparto arretrato nell’anno dello scudetto (11 soli gol al passivo, record tuttora imbattuto nei campionati a 16 squadre) lo si deve anche al suo formidabile apporto. Non a caso, venne inserito nella lista dei 22 azzurri convocati per i Mondiali del Messico. Il Ct Ferruccio Valcareggi lo schierò titolare nella prima partita contro la Svezia. Sono 3 le sue presenze in azzurro. Niccolai lascia il ricordo di un grande sportivo, un uomo educato, gentile, rispettoso, cordiale, che sapeva farsi voler bene. Un maestro di calcio e di vita. Grazie di tutto, Comunardo".
Sport
Roma, Minunzio su Asilo Savoia: “Richiesta di...
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'Soddisfazione per la richiesta di sospensiva da parte della Procura generale sulla sentenza della Corte di Appello'
![Roma, Minunzio su Asilo Savoia:](https://www.adnkronos.com/resources/028f-1b499f605e76-9fa24459dd38-1000/format/big/minunzio_comm.jpeg)
“Soddisfazione per la richiesta di sospensiva da parte della Procura generale sulla sentenza della Corte di Appello che aveva restituito una parte delle quote sociali della Olympus Sport Center di Montespaccato ai vecchi proprietari, una sentenza che aveva messo a serio rischio la solidità di una delle più esemplari operazioni di rilancio sociale di una struttura sportiva sottratta alla criminalità organizzata”, dichiara Emilio Minunzio Vicepresidente Asi e Consigliere Cnel con delega allo Sport.
“Il tema delle attività illecite vicine al mondo dello sport di quartiere, ivi comprese quelle svolte all’interno di impianti sportivi municipali, è un tema meritevole della massima attenzione in una città come Roma”, prosegue Minunzio, “questo è il motivo per cui dei progetti di legalità come quelli portati avanti dall’Asilo Savoia, ad esempio attraverso ‘Talento & Tenacia’, non devono subire battute d’arresto, anzi devono rappresentare un modello da replicare in altri contesti nazionali. Lo sport coinvolge ed aggrega la popolazione soprattutto giovanile, ed è quindi importante che venga gestito da mani ‘sicure’. Come uomo di sport ritengo che tutti noi coinvolti a livello istituzionale, abbiamo l’obbligo morale e civico di compattarci a difesa della legalità, affinché le buone pratiche messe in atto in località come Scampia, Caivano e Montespaccato, non rimangano dei casi isolati”.
Sport
Dossena: “Fair play attuale e determinante nello...
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L'ex calciatore, campione del Mondo 1982, parla del valore del fair play. L'allenatore è tra i 28 premiati 2024 come ambasciatore Fair Play nel mondo.
Sport
“Fair Play tra i gangli vitali della storia dello...
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alla XXVIII° edizione del premio Fair Play Menarini, spazio agli aneddoti del 'cantore' dello sport Federico Buffa, tra i premiati al teatro romano di Fiesole.