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Economia
Lavoro, a maggio -17mila occupati: calo dopo 3 mesi crescita
I dati dell'Istat: in un anno incremento è di 462mila unità. Tasso di disoccupazione stabile al 6,8%
![Operaio in fabbrica - (Afp)](https://www.adnkronos.com/resources/028f-1b4533bff238-0b96d6a22cb3-1000/format/big/fabbrica_operaio_afp_1-0-3502334214.jpeg)
Dopo tre mesi di crescita, a maggio 2024, rispetto al mese precedente, diminuiscono gli occupati, rimangono stabili i disoccupati e aumentano gli inattivi. Lo rileva l'Istat, secondo il quale il tasso di occupazione su base mensile scende al 62,2% (-0,1 punti). L’occupazione cala (-0,1%, pari a -17mila unità) per gli uomini, i dipendenti a termine, gli autonomi, i 15-24enni e gli ultracinquantenni; cresce invece tra le donne, i dipendenti permanenti e nelle classi d’età centrali.
In confronto a maggio 2023, il numero degli occupati (23 milioni 954mila) è tuttavia superiore di 462mila unità (+2%) per effetto dell’incremento di 498mila dipendenti permanenti e di 42mila autonomi e della diminuzione di 77mila dipendenti a termine. L’aumento coinvolge uomini, donne e tutte le classi d’età.
Il tasso di occupazione in un anno sale di 0,9 punti percentuali. Rispetto a maggio 2023, calano sia il numero di persone in cerca di lavoro (-11,3%, pari a -224mila unità) sia quello degli inattivi tra i 15 e i 64 anni (-0,8%, pari a -102mila).
Il numero di persone in cerca di lavoro è stabile per effetto della crescita tra gli uomini e i 25-34enni e della diminuzione tra le donne e le restanti classi d’età. Il tasso di disoccupazione è stabile al 6,8%, quello giovanile sale al 20,5% (+0,1 punti).
Il numero di inattivi cresce (+0,3%, pari a +34mila unità) tra gli uomini, le donne, i 15-24enni e i maggiori di 50 anni, diminuisce tra i 25-34enni ed è stabile tra i 35-49enni. Il tasso di inattività sale al 33,1% (+0,1 punti).
Confrontando il trimestre marzo-maggio 2024 con quello precedente (dicembre 2023-febbraio 2024), si registra un aumento del livello di occupazione pari allo 0,6%, per un totale di 148mila occupati.
La crescita dell’occupazione, osservata nel confronto trimestrale, si associa alla diminuzione delle persone in cerca di lavoro (-4,4%, pari a -81mila unità) e all’aumento degli inattivi (+0,1%, pari a +18mila unità).
Economia
Commercio, Confimprese: 3.240 aperture nel II semestre per...
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Il trend di chiusura di punti vendita debole pari al 2% rispetto al 2023
![Commercio, Confimprese: 3.240 aperture nel II semestre per il retail](https://www.adnkronos.com/resources/028f-1b4963838ff8-8febefdf41b5-1000/format/big/retail_summit_intervento_marco_di_dio_roccazzella.jpeg)
Il Centro studi Confimprese pubblica il rapporto sul consuntivo dei piani di sviluppo della base associativa. Nonostante il calo dei consumi nei primi 5 mesi dell’anno e l’incertezza dello scenario internazionale, si stimano 5.580 nuovi punti entro la fine del 2024 pari a una progressione del +6,6%, di cui 3.240 nel II semestre con una ricaduta occupazionale di 33.264 nuovi addetti nel totale anno. Bene centri commerciali e negozi di prossimità, indicati come canali prioritari di sviluppo della rete distributiva e dalla totalità del settore abbigliamento-accessori. Il trend di chiusura di punti vendita dovrebbe risultare debole entro la fine del 2024 pari a circa il 2% rispetto al 2023. L’eccessiva onerosità delle location indicata come causa principale da 7 retailer su 10. E' quanto è emerso dall’annuale Retail Summit organizzato da Confimprese in collaborazione con Jakala e The Innovation Group sull’universo retaila Stresa.
Nelle aperture, sia pure con un consuntivo di oltre 2mila punti vendita messi a segno nei primi 6 mesi dell’anno, le imprese hanno adottato a inizio 2024 una maggiore prudenza nell’espansione delle rete commerciale, anche alla luce del contesto geopolitico internazionale e di un inizio anno non brillante per i consumi in flessione del -0,8% nel progressivo gennaio-maggio 2024 sullo stesso periodo 2023 (dati Osservatorio consumi Confimprese-Jakala). Tuttavia, non si registra una revisione delle previsioni di inizio anno. Il trend è positivo. In particolare, i dati di apertura del II semestre 2024 sono in miglioramento sullo stesso periodo 2023 in cui le aperture si erano fermate a 1.650.
Il trend di chiusura di punti vendita dovrebbe risultare debole entro la fine del 2024 pari a circa il 2% di chiusure rispetto al 2023. Le cause sono legate all’eccessiva onerosità delle location indicata dal 70% del campione, agli interventi di razionalizzazione della rete distributiva (65%), con un’incidenza superiore rispetto al 27% indicato nel 2023. Si registra un aumento di circa 11 punti percentuali per l’eccessiva onerosità della location e 38 punti percentuali per il processo di razionalizzazione della rete. Diminuiscono invece le percentuali di rispondenti che indicano come principali ragioni le scadenze dei contratti dell’immobile commerciale (9%) o con il franchisee (4%).
Quanto ai canali di vendita, come nel 1° semestre, il canale di sviluppo prioritario per tutti i settori è quello dei centri commerciali/outlet, retail park e travel, indicati dal 100% delle aziende di abbigliamento-accessori, dall’82% della ristorazione e dal 62% di altro retail. Significative le aperture anche nei negozi di prossimità e aree periferiche e nelle vie dello shopping delle grandi città, privilegiate dal 38% di altro retail, dal 33% di abbigliamento-accessori e dal 29% della ristorazione.
Economia
Integratori alimentari, fatturato da 4,5 miliardi di euro
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L’Italia è il primo mercato europeo con una quota del 26% del fatturato totale
Nell’ultimo anno quasi 30 milioni di italiani adulti (73% degli intervistati) hanno utilizzato integratori alimentari almeno una volta e più di 8 italiani su 10 (83%) li hanno usati nel corso della vita. Secondo un’elaborazione di Unione italiana food su dati New Line, nel 2023 il fatturato del settore ha raggiunto i 4,5 miliardi di euro e le vendite in quantità hanno superato le 299 mila tonnellate. L’Italia è il primo mercato europeo con una quota del 26% del fatturato totale, seguito da Germania (19%) e Francia (15%).
Economia
Maltempo a Cogne, Santanchè: “Trasporto gratis...
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La ministra: "Stiamo valutando i costi, unica eventualità ad oggi. Critiche? Non mi impressionano"
![Daniela Santanchè - Fotogramma](https://www.adnkronos.com/resources/0283-1875c57e744a-3b320b1a1aae-1000/format/big/santanche_daniela_rit_fg.jpeg)
I costi per il trasporto gratuito dei turisti in elicottero per raggiungere Cogne in Valle D'Aosta "li stiamo valutando, ci vogliono 5 minuti e 11 secondi, è un'ipotesi emersa al tavolo di lavoro quando sono andata in val D'Aosta a fare un sopralluogo". Lo ha detto il ministro del Turismo Daniela Santanchè intervistata a “Morning News” su Canale 5. "Ieri sera ancora fino a mezzanotte ero al telefono per poter studiare questa eventualità che sarebbe l'unica ad oggi, perché io mi auguro che quella strada venga aperta in un mese però non è un'opera da poco...", ha spiegato.
"Le critiche non mi impressionano, se c'è la volontà si trovano le misure per poterla fare, nella vita ci vuole un po' di visione e di coraggio - continua -. In Valle D'Aosta io per le mie competenze come ministero del Turismo ho messo subito a disposizione 10 milioni di euro per le strutture alberghiere e i ristoranti per i danni diretti e dare una mano a questi imprenditori che devono fare comunque far fronte a costi, adesso ci sarà una quantificazione dei danni". Quanto alla distruzione delle piste da sci a Cervinia, Santanchè ha ribadito di aver dato la disponibilità "a partecipare ai costi".