Cronaca
Maltempo, Musumeci avverte: “Stato non ha più fondi,...
Maltempo, Musumeci avverte: “Stato non ha più fondi, le aziende si assicurino”
Per il ministro della Protezione Civile "manca una seria programmazione, serve processo cambiamento"
I danni provocati dal maltempo in Piemonte e Valle d'Aosta "non posso più essere considerati un evento eccezionale, ma sono eventi ordinari con i quali saremo chiamati a fare i conti, tanto le istituzioni quanto i cittadini". E' l'avvertimento che arriva dal ministro della Protezione Civile Nello Musumeci, secondo il quale "la nuova strada che bisogna imboccare è quella delle assicurazioni. Dobbiamo ricorrere alle polizze assicurative per le aziende, non possiamo pensare che lo Stato possa intervenire sempre e per tutti. Non ci sono più le risorse necessarie per un'emergenza che è diventata pressoché quotidiana".
Parlando a Sky Tg24 Musumeci spiega che "appare chiaro come si tratti di una sciagura nella sciagura. Cogne e tutta quell'area vivono di turismo stagionale e nel bel mezzo di una stagione promettente arriva questa calamità che mi auguro non venga più considerata un evento eccezionale". "Sono eventi ordinari con i quali saremo chiamati a fare i conti, tanto le istituzioni quanto i cittadini, dobbiamo abituarci a convivere e a mettere mano a una seria e concreta campagna di prevenzione, sia per le strutture che per la prevenzione verbale", dice.
Priorità mettere territorio in sicurezza
"La priorità in Italia ora è mettere in sicurezza il territorio", ha ammonito il ministro della Protezione civile. "Non sono le risorse che mancano, manca una seria programmazione. Gli interventi contro il dissesto idrogeologico e di mitigazione del terremoto non sono considerati priorità, è un problema culturale. Dobbiamo accelerare questo processo di cambiamento". "Se riuscissimo con le istituzioni locali a utilizzare il denaro che è in circolazione e che è stato assegnato negli ultimi 10 anni, l'Italia potrebbe diventare un grande cantiere - dice il ministro - In questo momento più di 6 miliardi di euro risultano destinati alle regioni, e dalle regioni poi agli enti locali in quanto soggetti attuatori, soltanto per la messa in sicurezza del territorio".
"Il problema è che manca una piattaforma da parte dello Stato nella quale si possa subito evidenziare quella somma di denaro a quel destinatario che fine ha fatto e che stadio di procedura ha. Nel passato ogni ministero che è intervenuto con le risorse ha ritenuto di doverlo fare in un egoismo ed isolamento disarmante. Stiamo cercando di capire perché una Regione non ha utilizzato quelle risorse. Col governo Meloni abbiamo affidato 800milioni di euro alla regioni per mettere in sicurezza quel territorio, che sia stato utilizzato il 30% di quelle risorse lo dico con un eccessivo ottimismo. Non è un accusa, la verità è che enti e regioni spesso non hanno personale per poter fissare l'obiettivo e redigere il progetto, approvarlo e far partire il cantiere".
Cronaca
Giornata mondiale del bikini. “Zero tabù per chi ha...
Dopo una ricostruzione mammaria la prova costume si può affrontare (e superare) a testa alta, senza complessi né paure: "Risultati naturali con protesi e tecniche di ultima generazione". I consigli di Babc Italia Onlus
Il senso di libertà che esplode quando, via i vestiti, ci si spoglia della fatica di un anno di lavoro e la pelle si accende a contatto con il sole e con il vento. Una gioia appannata solo dal pensiero di non apparire perfette come si vorrebbe. Croce e delizia di ogni inizio d'estate, la prova costume ha un sapore dolceamaro un po' diverso per le donne che ritornano in spiaggia dopo un intervento di ricostruzione mammaria per un cancro al seno. Nessun tabù, via i complessi e le paure: scoprirsi e affrontare a testa alta lo specchio e lo sguardo degli altri si può e si deve. Parola delle esperte di Beautiful After Breast Cancer (Babc) Italia Onlus, che in occasione della Giornata mondiale del bikini in calendario il 5 luglio rassicurano e consigliano chi si prepara a indossarlo dopo l'operazione.
Quando si indossa nuovamente il bikini dopo una ricostruzione al seno, si teme che qualsiasi irregolarità o differenza tra le mammelle possa essere notata", spiega Marzia Salgarello, chirurgo plastico ricostruttivo presso la Fondazione Policlinico universitario Agostino Gemelli Irccs di Roma e presidente di Babc Italia Onlus. "In realtà - precisa - con le nuove tecniche di ricostruzione mammaria protesica prepettorale, mi sento di rassicurare le donne. Queste tecniche, infatti, rendono la ricostruzione più naturale, perché la protesi è posizionata davanti al muscolo e quindi si comporta in modo simile al seno di prima della mastectomia". Non teoria, ma realtà: "In questo periodo dell'anno - racconta la specialista - la mia équipe ed io riceviamo numerose foto di pazienti che sfoggiano orgogliose il costume da bagno. In quelle immagini c'è innanzitutto la gioia di aver superato un periodo difficile, ma anche quella di ritrovare il proprio corpo, in alcuni casi ancor più bello di prima. E' questo soprattutto il caso delle pazienti che hanno ricevuto una ricostruzione bilaterale dopo una mastectomia bilaterale, in cui, quindi, i due seni sono davvero molto simili, poiché è stata posizionata la stessa protesi su entrambi i lati".
Ma anche "in tutti gli altri casi, ovvero quando la mastectomia e la successiva ricostruzione mammaria sono state monolaterali, cioè hanno coinvolto solo un seno - tranquillizza Salgarello - la ricostruzione con la protesi prepettorale garantisce comunque un aspetto e una mobilità che lo fa assomigliare all'altro seno".
"Nel caso la paziente sia stata sottoposta ad una ricostruzione con lembi, ovvero con i propri tessuti e non con la protesi", continua Liliana Barone Adesi, dirigente medico dell'Uoc di Chirurgia plastica della Fondazione Policlinico Gemelli e vicepresidente Babc Italia Onlus, il seno "avrà di certo un aspetto ancora più naturale che le garantirà anche, nell'immediato, una maggiore simmetria rispetto all'altro seno. Inoltre, i risultati della ricostruzione con lembi sono più stabili nel tempo: il seno ricostruito seguirà i cambiamenti fisiologici del corpo, ingrassando se la paziente prende peso e invecchiando con lei. Sarà soggetto alla forza di gravità, come fa il seno originario. Questo tipo di intervento, però, necessita di 'attingere' tessuto principalmente dall'addome, e pertanto non è indicato nelle pazienti particolarmente magre. Le pazienti che presentano invece una pancia un po' più pronunciata possono ricostruire la mammella prelevando il tessuto proprio da quel distretto. L'incisione verrà fatta in una zona che cade sotto lo slip e che pertanto risulterà invisibile anche in costume, analogamente a quanto avviene per un addominoplastica estetica".
"Quel che le pazienti temono di più nell'indossare il costume - riferisce Salgarello - è che nella posizione sdraiata, se la ricostruzione è stata con una protesi monolaterale, il seno con protesi rimarrà più duro e statico, mentre l'altro non ricostruito cambierà di forma poiché più morbido. In realtà, grazie alle nuove tecniche di ricostruzione prepettorale, la mobilità della mammella è molto simile a quella originaria e inoltre con l'uso di costumi ad hoc si può ridurre al minimo questo problema. Grazie alle moderne protesi è possibile ottenere un risultato naturale che uniforma il seno ricostruito a quello sano", ribadisce l'esperta.
Alcune buone abitudini possono aiutare. "Consigliamo alle pazienti di utilizzare una protezione solare 50+ anche sotto il costume, applicata più volte al giorno, e di esporsi al sole solo nelle ore più fresche, evitando quindi le ore centrali della giornata", raccomanda Barone. "Nessun problema - aggiunge - per il bagno al mare. Il consiglio però è di fare una doccia con acqua dolce subito dopo, per evitare irritazioni della pelle che l'acqua salina può comportare. Un altro utile accorgimento in caso di ricostruzione autologa è quello di utilizzare i cerotti al silicone sulla cicatrice. In questo modo si otterrà la protezione completa delle cicatrici, quasi come se fosse uno schermo solare totale applicato in permanenza, e si favorisce anche una migliore cicatrizzazione della pelle".
Cronaca
Spoleto e la 67esima edizione del Festival dei Due Mondi
Spoleto è nel pieno della sessantasettesima edizione del Festival dei Due Mondi, che ha alzato il sipario venerdì 28 giugno e che chiuderà domenica 14 luglio.
Grazie al prezioso sostegno di partner come Intesa Sanpaolo, Premium Supporter dell’iniziativa, in 17 giorni e in 20 sedi differenti il Festival presenta più di 60 spettacoli tra Opera, Musica, Danza e Teatro, Performance e installazioni artistiche, coinvolgendo 30 compagnie internazionali per un totale di oltre 600 artisti provenienti da 20 paesi.
Spoleto, inoltre, fa parte della “Fascia olivata Assisi-Spoleto”, un paesaggio pedemontano appenninico di oltre 40 chilometri dove borghi, santuari, basiliche, opere d’arte e monumenti di ogni genere costituiscono un patrimonio unico ed irripetibile che coinvolge i sei comuni della provincia di Perugia: Assisi, Spello, Foligno, Trevi, Campello sul Clitunno e, appunto, Spoleto.
Questo ambiente, così suggestivo, ricco di bellezza e di spiritualità, ha ispirato Francesco Saverio Nardi Regoli nella fondazione della start up “Pacomio", una società benefit costituita per l'ideazione e la produzione di contenuti multimediali per mezzo dei quali si intende raccontare e valorizzare il patrimonio storico artistico e culturale, con l’obiettivo di rigenerare quei luoghi abbandonati o in stato di degrado.
Alle porte del Giubileo 2025 “Pellegrini di speranza”, e nascendo nella città del Festival dei Due Mondi, Pacomio si propone come un ponte tra arte ed impresa, collegando i cuori e le menti nella nuova economia di Papa Francesco.
Cronaca
Messina, esplosione in fabbrica fuochi d’artificio:...
I feriti sono i proprietari dell'azienda, due fratelli e la madre
Almeno tre persone sono rimaste ferite in un'esplosione avvenuta in una fabbrica di fuochi d'artificio di Messina, nel quartiere Bordonaro. Sul posto si trovano tre squadre dei vigili del fuoco e le ambulanze del 118. I feriti sono i proprietari dell'azienda, due fratelli e la madre, ricoverati in modo grave in ospedale.