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Esteri
Biden spiega il flop con Trump: “Al dibattito ero...
Biden spiega il flop con Trump: “Al dibattito ero quasi addormentato, colpa dei viaggi”
Il presidente si è scusato per la sua mediocre performance, attribuendo la colpa al jet lag: "Non ho ascoltato il mio staff, sono tornato stanco". Oggi vedrà governatori Dem, 25 membri Camera chiederanno passo indietro
![Joe Biden - (Afp)](https://www.adnkronos.com/resources/028f-1b470ac73e6e-195e161745a1-1000/format/big/biden_pensieroso_afp7.jpeg)
"Mi sono quasi addormentato sul palco. Colpa dei viaggi". Il presidente Joe Biden parla della sua performance durante il dibattito presidenziale con Donald Trump di giovedì scorso, ammettendo che non è stata delle migliori e attribuendo la colpa al jet lag accumulato a causa di due missioni in Europa a giugno, tra cui quella in Puglia per il G7.
"Non sono stato molto intelligente - ha detto il presidente, parlando a una raccolta fondi - Ho deciso di fare il giro del mondo un paio di volte, attraversando non so quanti fusi orari, credo almeno 15, prima del dibattito. Non ho ascoltato il mio staff, sono tornato e quasi mi sono addormentato sul palco". "Non è una scusa, ma una spiegazione", ha precisato Biden.
Biden ha subito forti critiche per le condizioni in cui si è mostrato al dibattito. La portavoce della Casa Bianca, Karine Jean-Pierre, ha dovuto smentire che soffra di Alzheimer o demenza senile o di una malattia degenerativa, mentre l'ex Speaker della Camera, la democratica Nancy Pelosi, ha affermato che è "legittimo" sollevare domande sulle capacità di Biden si svolgere il lavoro da presidente.
Biden si è recato in Francia e in Italia nell'arco di due settimane il mese scorso, volando poi dalla Puglia a Los Angeles per partecipare a una raccolta fondi con l'ex presidente Barack Obama prima di tornare a Washington il giorno successivo. Ha poi trascorso sei giorni a Camp David preparandosi per il dibattito del 27 giugno.
I funzionari della Casa Bianca hanno attribuito la performance incerta di Biden durante il faccia a faccia con Trump al raffreddore. E non è chiaro fino a che punto Biden stesse scherzando sul fatto di essersi quasi addormentato. Le telecamere non sono ammesse alle sue raccolte fondi e i media si affidano a resoconti scritti. Biden ha una comprovata esperienza nel fare commenti schietti o inaspettati alle raccolte fondi. Nel scusarsi per la sua prestazione mediocre, ha anche sottolineato che era "fondamentale" sconfiggere l'ex presidente Donald Trump a novembre.
25 membri Camera chiederanno passo indietro
Ma il pressing sul presidente affinché abbandoni la corsa cresce. Come scrive il 'Guardian', ci sono 25 deputati della Camera dei rappresentanti che starebbero preparando un documento per chiedere a Biden di farsi da parte preoccupati circa le sue possibilità di continuare la campagna elettorale in vista delle elezioni di novembre. Biden questa sera incontrerà i governatori Democratici per rassicurarli sulle sue possibilità e competenza.
Il primo messaggio esplicito e diretto da parte dei suoi arriva dal deputato Lloyd Doggett, del Texas, che esce allo scoperto e chiede formalmente il passo indietro. "Il presidente Biden dovrebbe ritirarsi", ha detto Doggett, aggiungendo che ''rappresento il cuore di un distretto congressuale un tempo rappresentato da Lyndon Johnson. In circostanze molto diverse, Johnson ha preso la dolorosa decisione di ritirarsi. Il presidente Biden dovrebbe fare lo stesso".
Esteri
Leonie Cooper (Laburisti): “Ora sistemiamo il caos...
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'Meloni? A volte capita che tra persone con opinioni politiche diverse si sviluppino collaborazioni positive'
![Leonie Cooper (Laburisti):](https://www.adnkronos.com/resources/028f-1b4bd79c9f0d-dbfc958e4f00-1000/format/big/cooper_leonie_ufs.jpeg)
Lavorare sodo per uscire dal clima di confusione dopo 14 anni di governo conservatore e riavvicinarsi all'Europa, ma non solo. I laburisti che escono vittoriosi dalle sfida elettorale puntano a ridisegnare le relazioni internazionali senza pregiudizi dovuti a visioni politiche diverse. Lo spiega all'Adnkronos Leonie Cooper, leader del Labour Party di Londra e membro dell'Assemblea della capitale britannica, compagna di partito del sindaco Sadiq Khan, che apre al premier italiano Giorgia Meloni, dopo l'ottimo feeling con l'ormai ex Primo Ministro conservatore, Rishi Sunak.
''Il partito laburista -dice all'Adnkronos Cooper- ha tutta l'intenzione di prendere sul serio la vittoria di queste elezioni, lavorando sodo per riorganizzare le cose dopo 14 anni di governo conservatore e per riavvicinarsi all'Europa''. Questo il percorso già tracciato: "Come prima cosa -sottolinea- ci concentreremo sulla risoluzione del caos lasciato dai conservatori; dopodiché il primo passo da compiere, che spetterà al nuovo Primo Ministro, sarà quello di nominare il nuovo gabinetto e i segretari di Stato e incaricare i ministri per formare il nuovo Consiglio. Quindi inizieranno gli incontri con il Civil Service, il cui ruolo è quello di coadiuvare il governo, mentre i nuovi ministri illustreranno le nuove priorità".
Tra queste, anche l'obiettivo di riavvicinarsi all'Europa, dopo il disastro della Brexit: "L'aumento dei seggi conquistati dai liberal-democratici in Ue permetterà di imprimere un cambiamento anche sulle relazioni internazionali in generale. E' prevedibile -osserva- che con un ministro degli Esteri laburista si potrà lavorare ad un percorso di riavvicinamento all'Europa. Mi aspetto, tra le prime cose, un nuovo approccio a programmi come l'Erasmus". Quanto ai rapporti con l'Italia, dopo le ottime relazioni di Giorgia Meloni con l'ex Primo Ministro conservatore, Rishi Sunak, "è difficile prevedere cosa succederà -dice Cooper-; del resto a volte capita che tra persone con opinioni politiche molto diverse possano svilupparsi collaborazioni sorprendentemente positive".
Esteri
Ue, Vox lascia il gruppo di Meloni ed entra nei...
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Il partito di estrema destra spagnolo lo ha annunciato in una nota, nella quale tra l'altro "esprime la sua amicizia a Giorgia Meloni", presidente del gruppo dei Conservatori
![Santiago Abascal, leader di Vox - Fotogramma /Ipa](https://www.adnkronos.com/resources/028f-1b4bd4688e03-cbae50bd54c1-1000/format/big/abascal_santiago_vox_spagna_fg_ipa.jpeg)
Vox lascia l'Ecr, il gruppo dei conservatori al Parlamento europeo, e aderisce ai "Patrioti per l'Europa", il nuovo gruppo formato dal premier ungherese Viktor Orban. Il partito di estrema destra spagnolo lo annuncia in una nota, nella quale tra l'altro "esprime la sua amicizia a Giorgia Meloni", presidente del gruppo dei Conservatori, e "a Fdi". "Giorgia Meloni sarà sempre una socia, un'amica ed alleata di Vox", si legge nella nota del partito, che ringrazia il partito polacco Pis, "che è stato all'avanguardia nella lotta dei patrioti in Europa".
Il leader di Vox, Santiago Abascal, ha annunciato l'ingresso del suo partito nei 'Patrioti per l'Europa', che riunisce "una gran parte di partiti protagonisti dell'alternativa al consenso dei popolari, dei socialisti e dell'estrema sinistra a Bruxelles". Alle ultime elezioni europee, il partito spagnolo ha raddoppiato i seggi, passando da tre a sei.
Ecr per ora resta terzo gruppo
Il gruppo Ecr nel Parlamento Europeo, senza i sei eurodeputati di Vox che passeranno con i 'Patrioti', resta almeno per ora il terzo gruppo dell'Aula, allo stato, a quota 78, due sopra Renew Europe, che ne conta 76. Bisognerà vedere, poi, quanti membri conterà il costituendo gruppo dei 'Patrioti', lanciato da Viktor Orban con Fidesz, Andrej Babis con Ano 2010 e dallo Smer slovacco, che ha già 'calamitato' i nazionalisti di Vox, che vengono da un grande Paese, la Spagna. La collocazione del Rassemblement National di Marine Le Pen sarà cruciale, perché il primo partito di Francia conta oggi ben 30 eurodeputati.