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Salesforce State of Marketing:l’intelligenza artificiale è la massima priorità dei marketer italiani ma anche il loro più grande cruccio

La nona edizione del report State of Marketing racconta come l’AI stia mutando priorità e sfide dei dipartimenti di marketing delle aziende italiane

Il 60% dei marketer italiani ha accesso ai dati in tempo reale, ma solo il 35% è soddisfatto della propria capacità di unificare i dati dei clienti ed evidenzia ancora una dipendenza dal team IT

Il ricorso all’account-based marketing (ABM) e programmi di fidelizzazione è crescente, ma solo il 57% integra completamente i dati sulla fidelizzazione attraverso tutti i punti di contatto e meno della metà utilizza l'ABM per upselling e cross-selling

Milano, 3 luglio 2024 — I professionisti del settore marketing vedono l’implementazione dell’intelligenza artificiale come la loro principale priorità. Il problema? Farlo bene, questa è la sfida più difficile. È questa in sintesi la fotografia che emerge dalla nona edizione del report State of Marketing, la ricerca condotta a livello globale da Salesforce su un campione di oltre 4.800 leader del settore marketing in 29 paesi e sei continenti (di cui 250 in Italia).

L’AI pone nuove priorità e sfide per i marketer in Italia

Per far fronte a un consumatore più informato ed esigente che utilizza tecnologie sempre più evolute e chiede maggiore personalizzazione nel rapporto con i propri brand di riferimento, i professionisti del marketing devono mettere a punto processi rapidi ed efficaci. Molti vedono l’intelligenza artificiale come punto di riferimento per una maggiore personalizzazione ed efficienza e, ora, grazie all’utilizzo dell’AI Generativa, anche un aiuto per la creatività. Tuttavia, le sfide relative ai dati legate alla loro unificazione, integrazione e sicurezza, stanno rallentando i team di marketing man mano che le vulnerabilità aumentano.

“Ironicamente, come mostrano i dati della nona edizione del nostro report State of Marketing, l’intelligenza artificiale è oggi sia una priorità, sia una sfida per i CMO italiani”, evidenzia Gianluca De Cristofaro, Head of Digital di Salesforce per l’Italia. “Le aziende italiane stanno entrando in una nuova era. Hanno compreso che l’AI generativa è una grande opportunità che consente rapidi progressi per connettersi meglio con clienti potenziali e già acquisiti. La promessa rappresentata dall'AI è grande, ma il percorso per realizzarla richiede un impegno continuo. Per coglierne pienamente tutti i vantaggi bisogna passare attraverso una gestione ottimizzata dei dati su cui poi far agire l’Intelligenza Artificiale. A quel punto sarà possibile dar luogo a percorsi personalizzati attraverso tutti i canali con il fine di aumentare la fedeltà e di far crescere di conseguenza le vendite”.

I dati italiani del report mettono in luce alcune nuove tendenze:

Gli esperti di marketing rafforzano le loro basi dati. Le aziende hanno da sempre il problema di connettere dati disparati allo scopo di creare esperienze coerenti e personalizzate lungo i percorsi di acquisto dei clienti. Tuttavia, con la svalutazione dei cookie di terze parti e lo sviluppo dell’intelligenza artificiale, questa operazione sta diventando sempre più critica e impegnativa. In Italia, il 60% dei marketer ha accesso ai dati in tempo reale per eseguire una campagna, tuttavia solo uno su tre (35%) è pienamente soddisfatto della propria capacità di unificare le fonti dati dei propri clienti, e tre su cinque (60%) hanno ancora bisogno dell’aiuto del team IT per farlo. Secondo l’indagine di Salesforce, i professionisti del settore marketing in Italia oggi utilizzano in media 10 tattiche diverse per raccogliere dati, e quelli provenienti dal servizio clienti sono i più comuni.

I marketer abbracciano l’AI prestando un occhio alla fiducia. I marketer italiani sono intenzionati ad applicare con successo l’AI nelle loro operazioni con i dati giusti, ma sono preoccupati per la sicurezza. L'implementazione dell’intelligenza artificiale è anche un punto di differenziazione: ad oggi, il 74% dei marketer in Italia sta già sperimentando o ha implementato completamente l'AI nei propri flussi di lavoro e secondo i dati raccolti da Salesforce è dimostrato che i team di marketing più performanti hanno il triplo delle probabilità rispetto a quelli meno performanti di aver implementato completamente l'IA nella loro attività. I tre casi d'uso più popolari dell’AI applicata al marketing nelle aziende italiane sono: gestire le migliori offerte in tempo reale, prevedere il comportamento di clienti e prospect, generare contenuti. 

La personalizzazione completa rimane un work in progress. Per soddisfare le crescenti aspettative dei clienti in materia di personalizzazione, i responsabili marketing stanno andando oltre le segmentazioni generali del pubblico, come la geolocalizzazione o l’età, per passare a indicatori più specifici come le preferenze individuali o le interazioni passate. C'è anche una differenza tra il modo in cui i team di marketing più performanti e quelli meno performanti si adattano: i team più performanti in Italia applicano la personalizzazione completa su una media di 5 canali, mentre quelli meno performanti riescono a farlo in modo solo su 3 canali.

I marketer cercano analisi unificate. Le fonti dati non mancano, ma metterli a frutto è ancora una sfida, soprattutto quando si richiede una visione olistica o a lungo termine dei dati. Infatti, sebbene il 91% dei marketer italiani affermi di avere una visione chiara dell’impatto del marketing sui ricavi, solo due su cinque (40%) riescono a tenere traccia del Customer Lifetime Value (CTV) dei propri clienti.

●L’account-based marketing (ABM) e i programmi di fidelizzazione generano relazioni più profonde. Le aziende si rivolgono sempre più a strategie come l’ABM e i programmi di fidelizzazione per migliorare l'acquisizione e la fidelizzazione. Tuttavia, molte delle fonti di informazione di questi programmi rimangono disgiunte, il che si riflette inevitabilmente anche sull’esperienza del cliente. Solo il 57% dei responsabili marketing in Italia afferma che i dati sulla fidelizzazione sono completamente integrati in tutti i punti di contatto e solo per uno su tre (33%) le funzionalità di tali programmi sono accessibili da tutti i touch point. Inoltre, se il 58% dei marketer B2B in Italia utilizza l'ABM per l’acquisizione di nuovi clienti, meno della metà lo utilizza per l’upselling e il cross-selling (rispettivamente il 42% e il 44%).

Per ulteriori approfondimenti è possibile scaricare il report completo a questo link.

Metodologia di ricerca

Salesforce ha condotto un sondaggio in doppio anonimato su 4.850 marketer tra il 5 febbraio e il 12 marzo 2024. Gli intervistati provengono da 29 Paesi di Nord America, America Latina, Asia-Pacifico, Europa e Medio Oriente. Ulteriori dettagli sulla metodologia e sui dati demografici del sondaggio sono riportati nel rapporto. I pregiudizi culturali influenzano i risultati del sondaggio a livello nazionale.

Salesforce

Salesforce è l’AI CRM numero 1 al mondo, che consente alle aziende di connettersi con i propri clienti in un modo completamente nuovo grazie alla potenza del CRM + AI + Dati + Fiducia su un'unica piattaforma unificata: Einstein 1.

Per informazioni:

salesforce@nowpr.it

Un team di giornalisti altamente specializzati che eleva il nostro quotidiano a nuovi livelli di eccellenza, fornendo analisi penetranti e notizie d’urgenza da ogni angolo del globo. Con una vasta gamma di competenze che spaziano dalla politica internazionale all’innovazione tecnologica, il loro contributo è fondamentale per mantenere i nostri lettori informati, impegnati e sempre un passo avanti.

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Le dichiarazioni di Giovanni Anastasi, Presidente di...

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Giovanni Anastasi

ANASTASI (FORMEZ): “PER UNA PA ATTRATTIVA COMUNICARE BENE CON I GIOVANI, ASCOLTARLI DAVVERO E PUNTARE SU PERCORSI DI CARRIERA”

Roma, 5 luglio 2024. “L'attrattività è come un cubo di Rubik: un tema complesso che non va affrontato in maniera semplicistica”. Lo ha dichiarato il presidente di Formez, Giovanni Anastasi, intervenuto stamane al panel “Il PNRR e il programma Capacità per la Coesione per il rafforzamento delle amministrazioni”, nel corso di Missione Italia 2024, evento organizzato da Anci presso le Corsie Sistine di Santo Spirito in Sassia, a Roma.

“Certe volte nella PA italiana sembriamo come immersi in una boccia per pesci rossi: dobbiamo diversificare e puntare sulle elevate professionalità, sulla distinzione dei profili e sui percorsi di carriera”. ha proseguito Anastasi, nell’incontro moderato dal giornalista del Sole 24 Ore Gianni Trovati. “La domanda da farci è: quanti giovani conoscono bene la PA? Partiamo da un presupposto: da alcuni anni, la velocità delle procedure di concorso è aumentata tantissimo. Ora bisogna allargare il punto di osservazione e lavorare sull'orientamento delle persone. Noi cerchiamo di parlare ai giovani e di ascoltarli. In sede OCSE mi hanno detto ‘sappiamo cosa vogliono i cittadini: vogliono essere orientati nel mondo della PA’. Certo, all'interno di un labirinto anch'io avrei bisogno di una guida. Allargare la platea è un obiettivo su cui stiamo lavorando e che vogliamo perseguire anche con l'utilizzo dell'IA. Per quanto riguarda la formazione, tramite dei webinar Formez disponibili per tutti, ci siamo dati l’obiettivo di migliorare le competenze. Stiamo lavorando per raggiungere tutti il più in fretta possibile, e su questo il PNRR può avere un ruolo strutturale”.

Anastasi ha poi parlato del contest “PA OK!”, progetto nato da un’idea del Dipartimento della Funzione pubblica e che Formez realizza con il contributo scientifico dell’università Bocconi. “PA OK! nasce proprio dalla volontà di portare le amministrazioni a creare davvero valore pubblico, anche facendo rete tra loro. Per essere competitivi dobbiamo metterci in gioco”.

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Greta Gatti è la nuova presidente dei Giovani di...

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Greta Gatti

L’amministratrice delegata di Steel Spa e Ttp Srl è la prima donna eletta alla guida dell’associazione

Piacenza, 5 luglio 2024.Greta Gatti, amministratrice delegata di SteelSpa, società specializzata nella commercializzazione dell’acciaio, e di TtpSrl (Trattamenti termici piacentini), è la nuova presidente del Gruppo Giovani Imprenditori di Confindustria Piacenza. Gatti, eletta nel corso dell’assemblea riunita al Castello di Agazzano, succede a Lorenzo Marchi (FornaroliPolymers), entrato nei mesi scorsi nella squadra del presidente di Confindustria Piacenza, Nicola Parenti, come vicepresidente delegato al Networking e alle sinergie per lo sviluppo.

Classe 1993, Greta Gatti è entrata nelle aziende di famiglia subito dopo il diploma, conciliando il lavoro nel settore dell’amministrazione finanziaria con la prosecuzione degli studi fino alla laurea in Management Internazionale conseguita all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza. Tocca a lei - già tra le pochissime donne a dirigere un’impresa in un settore tradizionalmente maschile come quello siderurgico - l’onore e l’onere di “rompere il tetto di cristallo”: è la prima donna a presiedere il gruppo giovani di Confindustria Piacenza.

“Sono orgogliosa di poter ricoprire l’incarico come prima donna presidente di Confindustria Piacenza - spiega l’imprenditrice -. In Italia si denota ancora un’importante discriminazione sociale rispetto a genere ed età anagrafica, soprattutto negli elevati ruoli direzionali. Spero in un’evoluzione intellettuale ed economica del mio Paese”.

L’incarico appena ottenuto da Greta Gatti, che nelle prossime settimane coinvolgerà gli iscritti per mettere a punto un programma ambizioso e innovativo da attuare nel corso dei prossimi quattro anni, rappresenta anche un segno di continuità nelle attività del Gruppo Giovani, nel quale l’imprenditrice è presente da tempo, e nella partecipazione della famiglia Gatti alle attività di Confindustria Piacenza.

“Reputo fondamentale la correlazione scuola-imprese. Credo che sia stimolante che ogni studente abbia la possibilità di approcciarsi al mondo lavorativo durante il suo percorso scolastico. Questo consente anche di valorizzare tutti i profili professionali” prosegue Gatti, che annuncia la previsione di “visite aziendali a mio parere interessanti anche per prendere spunti da differenti realtà. Verrà rinnovato l’evento di Confindustria in Campo ed ulteriori iniziative per la nostra città e le nostre imprese piacentine”.

Contatti: http://www.steelacciai.com/

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Il Sicilia Jazz Festival sempre più internazionale con...

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Sicilia Jazz Festival

Collaborazioni con il world jazz network hanno portato sul palco del SJF 2024 musicisti provenienti da diversi paesi come usa e polonia e l'orchestra giovanile olandese che ha suonato con i docenti e gli studenti dei nostri conservatori.

Palermo, 5 luglio 2024. Tra gli ospiti Stelle internazionali come Arturo Sandoval, Arisa, Ron Carter, Noemi, Veronica Swift, Philip Lassiter, Cory Henry, Take 6. Ampio spazio anche ai Conservatori presenti anche quest’anno con svariate esibizioni i dipartimenti jazz dei conservatori “Alessandro Scarlatti” di Palermo, “Arcangelo Corelli” di Messina, “Antonio Scontrino” di Trapani, “Arturo Toscanini” di Ribera e il Conservatorio “Vincenzo Bellini” di Catania, protagonisti con le classi di jazz e le loro orchestre al Ridotto dello Spasimo, allo Steri e al Real Teatro Santa Cecilia.

SJF 2024: online le prevendite

Un Festival di produzioni orchestrali unico al mondo

“Carissimi fan italiani e tutti coloro che si trovano a breve distanza dall'Italia, il 25 giugno 2024 farò una tappa di appena un giorno nella bellissima città di Palermo per suonare al Teatro di Verdura. Con me sul palco ci sarà l'Orchestra Jazz Siciliana, una stimata big band italiana la cui storia risale ai primi anni '70, quando fu fondata da Ignazio Garsia come Brass Group Big Band” con queste bellissime parole, Ron Carter, monumento vivente della storia del jazz, annuncia la sua presenza al Sicilia Jazz Festival, l’unico Festival che esista al mondo interamente dedicato alle produzioni orchestrali, che vedrà protagonista l’Orchestra Jazz Siciliana – The Brass Group, e che per la quarta edizione avrà in cartellone la presenza di stelle internazionali e Grammy Awards.

Dal 23 giugno al 7 luglio, per il quarto anno consecutivo dopo i grandi numeri delle precedenti edizioni, saranno realizzati diversi concerti, in totale 72 di cui 8 produzioni con la big band OJS, in scena in alcuni siti del centro storico tra i più affascinanti di Palermo e al Teatro di Verdura di Villa Castelnuovo (XVIII Secolo).

Sono previste, quali peculiarità del festival, prime assolute di produzioni inedite appositamente commissionate, tanti concerti esclusivi con solisti di fama internazionale e le eccellenze dei conservatori siciliani costituite da altre big band e da tanti nostri giovani musicisti. Si susseguiranno così spettacoli tra big, musicisti non soltanto siciliani, maestri e giovani talenti dei conservatori della nostra Isola.

Promosso dalla Regione Siciliana - Assessorato al Turismo Sport e Spettacolo

Il Festival, promosso dalla Regione Siciliana - Assessorato al Turismo Sport e Spettacolo, la cui consulenza artistica e tecnica è stata affidata alla Fondazione The Brass Group, braccio operativo della Regione, istituito per legge, 1° febbraio 2006, n. 5, aprirà i battenti nel mese di giugno ma sono già online le prevendite della biglietteria. L’iniziativa è frutto della collaborazione tra l’Assessorato Regionale del Turismo, dello Sport e dello Spettacolo, il Comune di Palermo, la Fondazione Orchestra Jazz Siciliana - The Brass Group e i Conservatori di Musica del territorio regionale, e si pone come ulteriore obiettivo il coinvolgimento e la sinergia strutturale tra le istituzioni didattiche regionali, i musicisti del territorio e le maestranze locali.

Sull’iniziativa interviene l’assessore regionale al Turismo Sport e Spettacolo, on.le Elvira Amata “Ritornano a breve le forti emozioni musicali che per il quarto anno consecutivo il Sicilia Jazz Festival offrirà al grande pubblico e alla vasta platea di turisti grazie al ricco e pregevole calendario artistico e alla sinergia fortemente consolidata tra le diverse Istituzioni coinvolte nella organizzazione della rassegna.

Ancora una volta e con l’entusiasmo sempre più crescente assisteremo a concerti e spettacoli di altissimo livello artistico con protagonisti di fama internazionale. Una conferma dell’impegno fortemente voluto dal Governo regionale e dall’Assessorato che rappresento di consolidare e rafforzare gli strepitosi successi già registrati nelle precedenti edizioni, che fanno del Festival – possiamo affermarlo con orgoglio - un evento di punta del Calendario delle manifestazioni di questo Assessorato.

Voglio davvero augurare la migliore riuscita del Festival formulando, al contempo, alla Fondazione “The Brass Group” il mio più vivo compiacimento per l’impegno costante, la collaborazione sempre profusa e per le scelte artistiche che attestano la rassegna come un’eccellenza internazionale della nostra offerta musicale e turistica in piena coerenza con la mission e le competenze dell’Assessorato”.

Un palinsesto straordinario per il Sicilia Jazz Festival 2024

Un cartellone, quello del Sicilia Jazz Festival 2024, ricco e variegato con attività concertistiche continue e da vivere, perché la musica è sinonimo di vita, crescita sociale, culturale e aggregazione per possibili sviluppi turistici ed economici. E la musica sicuramente avvicina, unisce, inebria, conforta e riesce a far scoprire nuovi luoghi valorizzando il territorio e la storia come è già accaduto per le prime due edizioni del Sicilia Jazz Festival che grazie alle attività concertistiche dislocate lungo il centro storico della città, ha dato modo di far conoscere i luoghi e le caratteristiche turistiche della città.

La quarta edizione del Sicilia Jazz Festival vuole dare prevalenza alla scoperta dei luoghi per valorizzarli tutti nella loro pienezza storica e culturale perchè la musica è un linguaggio universale, da tutti compreso senza limiti di età e di genere, senza limiti di appartenenza e di razza. Nel cartellone scorrono così grandi nomi del mondo artistico internazionale che si esibiranno tutti con l’Orchestra Jazz Siciliana come Arturo Sandoval che inaugura il Festival il 23 giugno al Teatro di Verdura, ed ancora Ron Carter il 25 giugno, Philip Lassiter il 27 giugno, Arisa il 29 giugno, Noemi il 1° luglio, Cori Henry il 3 luglio, Veronica Swift il 5 luglio, i Take 6, con ben dieci Grammy Awards chiudono il SJF 24 il 7 luglio.

La musica jazz come strumento di rinascita e crescita culturale

Così il Sicilia Jazz Festival si afferma come uno dei più importanti festival mondiali. La musica jazz è lo strumento, sposato da 50 anni dal Brass Group, di sviluppo e di crescita del dialogo interculturale volto ad una rinascita territoriale. Con questo proposito viene ripetuta l’esperienza del Sicilia Jazz Festival, giunto già al quarto anno, la cui peculiarità è anche quella di essere l’unico festival nato durante la pandemia a dimostrazione che la musica e la cultura è simbolo di rinascita e forza interiore. Inoltre, il Sicilia Jazz Festival si vanta di essere una kermesse musicale con produzioni inedite e progetti esclusivi jazz rispetto a tanti altri festival mondiali.

Ricordiamo che grazie all’impegno dell’Ambasciatore di buona volontà dell’UNESCO e leggenda del Jazz, Herbie Hancock, il Jazz, è stato riconosciuto nel 2011 dall’UNESCO Patrimonio Immateriale dell’Umanità, per condividere i valori di un genere musicale profondamente significativo. Un messaggio di creatività e riscoperta della propria identità che viene suonato con le note in JAZZ da tantissimi artisti e produzioni inedite musicali che rappresentano esclusive mondiali.

Saranno presenti anche quest’anno con svariate esibizioni i dipartimenti jazz dei conservatori “Alessandro Scarlatti” di Palermo, “Arcangelo Corelli” di Messina, “Antonio Scontrino” di Trapani, “Arturo Toscanini” di Ribera e l’istituto superiori di studi di musica “Vincenzo Bellini” di Catania. Oltre ai momenti musicali, sono previste delle presentazioni di libri e delle rappresentazioni video che avranno come tematica l’importanza della musica jazz quale strumento di espressione artistica e territoriale. Il SJF inoltre è sicuramente divenuto strumento di veicolazione della produzione di musica jazz siciliana quale volano turistico, culturale ed artistico della nostra terra, che vede protagonisti non solamente l’Orchestra Jazz Siciliana ma soprattutto gli studenti dei conservatori siciliani.

Talenti emergenti si esibiscono sui palchi storici della città di Palermo

Largo spazio, dunque, alle giovani leve che hanno la possibilità di esibirsi in uno dei palcoscenici più importanti che per la terza edizione si consacra tra gli eventi dell’estate come quello dei grandi numeri con un programma ricco di concerti di musicisti residenti e la presenza di stelle internazionali. Dal 23 giugno al 7 luglio, saranno realizzati più di un centinaio di concerti, di cui diverse produzioni orchestrali originali in scena in alcuni siti del centro storico di Palermo quali Palazzo Chiaramonte Steri, il Complesso Monumentale Santa Maria dello Spasimo, il Real Teatro Santa Cecilia e il Teatro di Verdura di Villa Castelnuovo.

Sono previste, quali peculiarità del festival, prime assolute di produzioni inedite appositamente commissionate, tanti concerti esclusivi con solisti di fama internazionale e le giovani eccellenze dei conservatori siciliani costituite da altre big band e da tanti allievi delle istituzioni musicali AFAM.

Un cartellone, quello del Sicilia Jazz Festival 2024, ancora una volta ricco e variegato con attività concertistiche continue e da vivere, perché la musica è sinonimo di vita, crescita sociale, culturale e aggregazione per possibili sviluppi turistici ed economici ma anche uno spazio dedicato ai giovani dei Conservatori a cui va un particolare plauso per l’impegno costante nello studio della musica e per una affermazione di un futuro professionale di alto livello. E la musica sicuramente avvicina, unisce, inebria, conforta e riesce a far scoprire nuovi luoghi valorizzando il territorio e la storia come è già accaduto per le prime due edizioni del Sicilia Jazz Festival che grazie alle attività concertistiche dislocate lungo il centro storico della città, ha dato modo di far conoscere i luoghi e le caratteristiche turistiche della città.

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