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Cronaca
Disastro ambientale a Malagrotta, Manlio Cerroni condannato...
Disastro ambientale a Malagrotta, Manlio Cerroni condannato a 6 anni
La difesa: "Ricorreremo in appello"
![Manlio Cerroni (Fotogramma)](https://www.adnkronos.com/resources/028f-1b4a0a15b378-3b901b8a65ef-1000/format/big/manliocerroni_malagrotta_fg.jpeg)
Sei anni e quattro mesi per Manlio Cerroni e tre anni per il suo braccio destro Francesco Rando. E' quanto ha stabilito la Terza Corte di Assise di Roma nel processo, nato dall'inchiesta per disastro ambientale sulla discarica di Malagrotta. La Procura di Roma aveva sollecitato una condanna a 17 anni per Cerroni, ora novantasettenne, e a 11 anni per Rando, ultraottantenne. Con la sentenza emessa oggi pomeriggio i giudici hanno condannato gli imputati anche al risarcimento dei danni in favore delle costituite parti civili, tra cui il Comune di Roma e la Regione Lazio, disponendo una provvisionale totale di 500mila euro.
I pm capitolini contestavano di aver "cagionato un disastro ambientale consistente nell'alterazione dell'equilibrio di un ecosistema (suolo, sottosuolo, flora)" e "un'offesa alla pubblica incolumità in ragione della rilevanza del fatto per l'estensione della compromissione (la discarica si estende su una superficie di circa 160 ettari) e per il numero delle persone offese o esposte a pericolo". “Ricorreremo sicuramente in Appello - commenta all’Adnkronos l’avvocato Alessandro Diddi, difensore di Cerroni - L’istruttoria non ha individuato da quale punto sarebbe fuoriuscito il percolato poiché tutte le prove idrauliche disposte non sono riuscite a individuarlo. Attendiamo di leggere le motivazioni per capire quale sia questo punto considerando che la Corte ha ritenuto evidentemente che si poteva fare di più per evitare questa fuoriuscita. Va sottolineato - spiega il penalista - che secondo l’accusa sostenuta dalla procura Cerroni e Rando avrebbero avvelenato le acque anteponendo il lucro personale alla tutela dell’ambiente e della sanità pubblica, ipotesi invece scartata dalla Corte che non ha infatti comminato la pena richiesta dai pm a 17 anni. In ogni caso ricorreremo perché non accettiamo che Cerroni, anche colposamente, possa aver inquinato l’ambiente”.
Cronaca
Eruzione Etna e Stromboli, ci sono collegamenti? Cosa dice...
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Mario Mattia all’AdnKronos: "Non esiste un ‘serbatoio unico’ tra i due vulcani che hanno origini differenti. La zona geologica in cui si trovano è ovviamente simile ma non c’è alcuna connessione”
![Eruzione dell'Etna e dello Stromboli](https://www.adnkronos.com/resources/028f-1b4f79052108-40aac035c0a2-1000/format/big/etna_stromboli.jpeg)
Le eruzioni dello Stromboli e dell’Etna sono collegate? A rispondere all'Adnkronos è il vulcanologo dell’Ingv di Catania Mario Mattia, secondo il quale si tratta di "due attività che stanno mettendo a dura prova l’osservatorio. E’ molto faticoso stare dietro a queste intense attività. Al momento non ci sono assolutamente pericoli particolari legati a variazioni estreme ma resta il fatto che, essendo nel periodo estivo, vanno seguite con grandissima attenzione”.
“In merito allo Stromboli - aggiunge - c’è l’ordinanza sulle spiagge, da seguire con grande cura, su eventuali grossi franamenti che potrebbero provocare piccoli onde tsunami mentre per l’Etna c’è un rischio legato anche per chi fa escursioni in alta montagna. Sempre per l’Etna inoltre - osserva Mattia - il pericolo più grande è quello della ricaduta di cenere vulcanica, questa volta sul lato est. Paesi etnei quali Zafferana e Santa Venerina sono ricoperti come lo è stata Catania qualche giorno fa”.
“Intorno alle ore 10 di stamane - fa sapere il vulcanologo abbiamo registrato sull’Etna un decremento dell’attività stromboliana, del tremore e delle fontane di lava e si sta pian piano rientrando nella ‘normalità', anche se non possiamo prevedere se ci saranno altre attività esplosive”. “La situazione - evidenzia ancora Mattia all’AdnKronos -è quella di attenzione poiché, ribadisco, in particolare in estate ci sono molte più persone in giro considerando anche le migliaia di turisti”.
“Tra Etna e Stromboli - chiarisce infine il vulcanologo dell’Ingv di Catania - non ci sono collegamenti. Non esiste un ‘serbatoio unico’ tra i due vulcani che hanno origini differenti. La zona geologica in cui si trovano è ovviamente simile ma non c’è alcuna connessione”.
“Quello della coincidenza - conclude Mattia - è un problema, se vogliamo, solo per chi ci deve lavorare e deve ‘gestire’ tutta la fase dell’emergenza sia a Stromboli che sull’Etna se penso ad esempio a Catania con ciò che comporta la caduta di cenere sulla normale operatività dell’aeroporto”. (di Francesco Bianco)
Cronaca
Roma, cardinale Ruini in terapia intensiva per un infarto
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L’arcivescovo si è sentito male nel tardo pomeriggio di sabato ed è ricoverato al Gemelli
![Il cardinale Camillo Ruini - (Fotogramma)](https://www.adnkronos.com/resources/028f-1b4f62b70093-bbecc25c5152-1000/format/big/ruini6_fg.jpeg)
Il cardinale Camillo Ruini, già presidente della Cei, è ricoverato in terapia intensiva al Policlinico Gemelli in seguito ad un infarto avuto nel tardo pomeriggio di ieri. Lo riferiscono all’Adnkronos fonti del Vicariato.
Cronaca
Cardinale Ruini in terapia intensiva per un infarto
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L’arcivescovo si è sentito male nel tardo pomeriggio di sabato ed è ricoverato al Gemelli
![Il cardinale Camillo Ruini - (Fotogramma)](https://www.adnkronos.com/resources/028f-1b4f66e77ac2-2a7f39248a08-1000/format/big/ruini6_fg.jpeg)
Il cardinale Camillo Ruini, già presidente della Cei, è ricoverato in terapia intensiva al Policlinico Gemelli in seguito ad un infarto avuto nel tardo pomeriggio di ieri. Lo riferiscono all’Adnkronos fonti del Vicariato.
Il card. Ruini, 93 anni, personaggio chiave della Chiesa italiana, è stato presidente della Conferenza episcopale italiana dal 7 marzo 1991 alla stessa data del 2007, raffinato teologo, da tempo vive in sedia a rotelle ma la mente è sempre stata lucidissima. Di recente ha rilasciato una intervista al Corriere della Sera nella quale rifletteva sulla vita e sulla morte, sul concetto di Aldilà e sull’inferno che, si è detto convinto, oggi è popolato, “non deserto”. Ruini, nell’intervista, ha parlato anche dell’anima, dicendo che “non esaurisce l’uomo. L’uomo e la donna sono un insieme di anima e corpo e senza corpo l’anima entra in un’altra esistenza“.
Sulla morte, Ruini ha osservato: “Più che paura provo pentimento non solo per i peccati commessi ma per le tante cose che avrei potuto fare e non ho fatto. Ho dedicato troppo tempo a me e ai miei libri, anche se mi rincuora l’affetto di tante persone”. Ruini ha pubblicato tanti libri. Tra le sue pubblicazioni: ‘Verità di Dio e verità dell’uomo’. ‘Benedetto XVI e le grandi domande del nostro tempo ‘, ‘Alla sequela di Cristo’, ‘Giovanni Paolo II, il servo dei servi di Dio’, ‘Rieducarsi al cristianesimo ‘.