Connect with us

Published

on

120 milioni di persone in fuga nel mondo (quasi come la popolazione del Giappone)

Nel corso dell’ultimo decennio, il numero di persone costrette alla fuga nel mondo si è raddoppiato, raggiungendo la cifra drammatica di 120 milioni nel maggio 2024, pari quasi alla popolazione del Giappone. Questo allarme è stato lanciato nel recente Rapporto Global Trends dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati, che documenta un incremento costante per il dodicesimo anno consecutivo. Questi numeri non solo riflettono la persistenza di conflitti prolungati in molte regioni del mondo, ma anche l’incapacità globale di risolvere le crisi umanitarie esistenti e di prevenire l’emergere di nuove.

L’impatto umanitario nel Mediterraneo centrale

Il Mediterraneo centrale continua a essere una delle rotte migratorie più pericolose al mondo, con operazioni di soccorso sempre più frequenti e complesse. Le navi umanitarie come la Sea-Eye 4 e la Ocean Viking giocano un ruolo cruciale nel salvare vite umane, affrontando sfide logistiche, politiche e di sicurezza senza precedenti.

Sea-Eye 4

L’equipaggio della Sea-Eye 4 ha effettuato cinque operazioni di salvataggio in appena 24 ore, soccorrendo 231 migranti in diverse situazioni di emergenza. Questi interventi hanno incluso il recupero di persone da gommoni in pericolo e barche sovraffollate, evidenziando l’urgenza della situazione umanitaria nel Mediterraneo. Tra i salvati, vi erano una donna incinta che necessitava di cure mediche urgenti e un neonato, dimostrando quanto sia disperata la condizione di coloro che intraprendono questi viaggi pericolosi.

Ocean Viking

Parallelamente, l’Ocean Viking, operata da Sos Mediterranee, ha effettuato due operazioni di salvataggio critiche nel Mediterraneo centrale. La nave ha salvato 93 persone, tra cui quattro donne e tre minori, da una barca in legno sovraffollata a due livelli. Durante il soccorso, due gommoni non identificati sono giunti sulla scena, con uomini a volto coperto che hanno generato panico tra i naufraghi. Questo evento ha causato il salto in acqua di diverse persone, creando una situazione di pericolo immediato.

L’equipaggio dell’Ocean Viking è riuscito a recuperare circa 15 naufraghi, mentre gli uomini a volto coperto hanno trainato la barca via. Uno dei migranti soccorsi è collassato sul ponte della nave a causa di ipotermia e stress, indicando le condizioni critiche in cui si trovano molte delle persone soccorse.

Poco dopo, Seabird, il velivolo di ricognizione di Sea Watch, ha avvistato un altro barchino in legno in difficoltà. L’Ocean Viking, con il via libera di una pattuglia libica, ha soccorso altri 27 migranti, portando a 120 il numero totale di persone a bordo.

Crisi umanitarie e conflitti: cause principali della migrazione forzata

Le operazioni di soccorso nel Mediterraneo centrale dimostrano quanto sia urgente e necessario un intervento umanitario efficace. Le navi come la Sea-Eye 4 e l’Ocean Viking sono spesso le uniche linee di vita per migliaia di migranti, ma devono affrontare sfide enormi, inclusi ritardi nei porti di sbarco, condizioni operative difficili e interferenze da parte di entità non statali.

Nel 2023, l’UNHCR ha dichiarato 43 emergenze in 29 paesi, il numero più alto degli ultimi dieci anni, quadruplicato rispetto a tre anni fa. Il devastante conflitto in Sudan ha rappresentato un fattore chiave, con oltre 7,1 milioni di sfollati interni e 1,9 milioni di persone che hanno attraversato i confini da aprile 2023. Alla fine dell’anno, 10,8 milioni di sudanesi erano stati sradicati dalle loro abitazioni. Simili situazioni di violenza hanno costretto milioni di persone a fuggire nella Repubblica Democratica del Congo e in Myanmar. Nella Striscia di Gaza, l’UNRWA stima che 1,7 milioni di persone, il 75% della popolazione, fossero sfollate alla fine del 2023.

Con 13,8 milioni di persone costrette alla fuga, la Siria continua ad essere la più grave crisi di rifugiati al mondo. Dietro questi numeri si celano storie di sofferenza e disperazione, spingendo Filippo Grandi, Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Rifugiati, a sollecitare un’azione urgente da parte della comunità internazionale per affrontare le cause profonde degli sfollamenti forzati. “È giunto il momento che le parti in conflitto rispettino il diritto bellico e il diritto internazionale”, ha affermato Grandi, sottolineando che senza una cooperazione migliore, il numero di persone costrette alla fuga continuerà a crescere.

L’Internal Displacement Monitoring Centre ha rilevato un aumento significativo degli sfollati interni, che ora sono 68,3 milioni, con un incremento del 50% in cinque anni. Il numero di rifugiati e di altre persone bisognose di protezione internazionale è salito a 43,4 milioni. Il 73% di questi proviene da cinque paesi: Afghanistan, Siria, Venezuela, Ucraina e Sudan. L’Afghanistan rappresenta la popolazione di rifugiati più numerosa, con uno su sei rifugiati sotto il mandato dell’UNHCR proveniente da questo paese.

Paesi ospitanti e distribuzione globale dei rifugiati

Iran, Turchia, Colombia, Germania e Pakistan ospitano le popolazioni di rifugiati più numerose. La stragrande maggioranza dei rifugiati è accolta in paesi vicini alle aree di crisi, con il 75% che risiede in paesi a basso e medio reddito, che insieme producono meno del 20% del reddito mondiale. I 45 paesi meno sviluppati ospitano oltre il 21% di tutti i rifugiati.

In Italia, il numero di persone titolari di protezione internazionale alla fine del 2023 era di circa 138.000, con 147.000 richiedenti asilo e oltre 161.000 cittadini ucraini con protezione temporanea. L’UNHCR è impegnata in numerosi progetti per favorire l’accesso ai servizi e l’inclusione lavorativa. Il programma Welcome ha coinvolto oltre 700 aziende in sette anni, realizzando più di 30.000 percorsi di inserimento lavorativo. Inoltre, l’Italia ha offerto canali sicuri per i rifugiati attraverso corridoi umanitari, universitari e lavorativi, oltre a evacuazioni di emergenza e reinsediamento.

Nel 2023, più di 5 milioni di sfollati interni e 1 milione di rifugiati sono tornati a casa, un segno di progresso verso soluzioni a lungo termine.

Un team di giornalisti altamente specializzati che eleva il nostro quotidiano a nuovi livelli di eccellenza, fornendo analisi penetranti e notizie d’urgenza da ogni angolo del globo. Con una vasta gamma di competenze che spaziano dalla politica internazionale all’innovazione tecnologica, il loro contributo è fondamentale per mantenere i nostri lettori informati, impegnati e sempre un passo avanti.

Demografica

Alcuni comuni veneti hanno più richieste di cittadinanza...

Published

on

C’è qualcosa che non funziona nel diritto di cittadinanza italiano, almeno seguendo il buon senso. Ragazze e ragazzi nati in Italia non possono fare richiesta di cittadinanza, mentre altri, che magari non hanno mai visto il Belpaese, possono.

Da una parte, persone nate in Italia da genitori stranieri, che pur frequentando scuole italiane e vivendo nel Paese sin dal primo giorno, devono attendere anni prima di poter avanzare la richiesta di cittadinanza. Dall’altra, ci sono oriundi italiani, persone nate all’estero, che possono ottenere la cittadinanza italiana anche senza aver mai vissuto in Italia, perché il meccanismo di attribuzione si basa sullo ius sanguinis.

Caos cittadinanza, il caso del Veneto

Questa disparità è particolarmente evidente nel Veneto, dove 92 mila bambini e ragazzi, figli di genitori stranieri, vivono e studiano senza avere la cittadinanza, mentre 300 mila oriundi nati all’estero, con un trisavolo veneto, riescono a ottenerla. Si tratta di un fenomeno che pone serie domande sul senso di appartenenza e cittadinanza nel nostro Paese, ma anche sui criteri con cui vengono stabiliti i diritti civili.

Il Veneto è una delle regioni italiane più colpite da questa dinamica, a causa del suo passato di forte emigrazione verso le Americhe tra Ottocento e Novecento. Molti discendenti di emigranti veneti, principalmente in Brasile e Argentina, richiedono la cittadinanza italiana grazie alla legge sullo ius sanguinis. Salvatore Laganà, presidente del Tribunale di Venezia, ha confermato che il 43% delle richieste per discendenza in tutta Italia proviene proprio dal Veneto. Dal trasferimento della competenza nel 2022, il Tribunale ha gestito oltre 23 mila pratiche, con ancora 18 mila richieste pendenti.

La regione oggi si trova a gestire migliaia di richieste di cittadinanza, un compito che grava pesantemente sui piccoli Comuni. Il paradosso demografico è evidente: in un territorio in cui nascono sempre meno bambini – circa 30 mila all’anno – il numero di nuovi cittadini per discendenza supera di gran lunga quello delle nuove nascite.

Questo scenario sottolinea quanto sia urgente una riforma del sistema di cittadinanza in Italia, che tenga conto non solo dei legami di sangue, ma anche del radicamento effettivo e dell’integrazione nella società italiana.

Un fattore che aggrava la situazione è che una singola pratica può riguardare interi nuclei familiari, portando il numero di persone coinvolte a moltiplicarsi. Questo ha intasato le anagrafi dei piccoli Comuni veneti, come Val di Zoldo, dove le richieste di cittadinanza superano di gran lunga il numero di nascite locali: nel 2024, il Comune ha registrato 54 nuove cittadinanze, contro soli 11 nuovi nati.

La critica ai benefici per gli oriundi

Il sindaco di Val di Zoldo, Camillo De Pellegrin, ha espresso preoccupazione riguardo al fatto che questi nuovi cittadini, pur ottenendo il passaporto italiano, raramente vivono in Italia o contribuiscono alla comunità locale. In molti casi, la cittadinanza italiana rappresenta uno strumento per ottenere benefici, come la possibilità di viaggiare e lavorare in Europa, senza che ci sia un reale interesse a vivere nel Paese. De Pellegrin ha sottolineato come questo fenomeno sovraccarichi gli uffici comunali, distogliendo risorse dalle necessità locali, come la gestione dell’immigrazione e del mercato del lavoro.

Rivedere la cittadinanza

Proprio nelle scorse settimane, la maggioranza di governo si è spaccata sul diritto di cittadinanza e sui modelli Ius soli, Ius scholae e Ius culturae, che si pongono come alternative al vigente sistema basato sul principio dello Ius sanguinis.

L’attuale legislazione sulla cittadinanza italiana pone l’accento sui legami di sangue piuttosto che sui legami reali con il Paese. Il diritto italiano consente ai discendenti di italiani all’estero di richiedere la cittadinanza attraverso lo ius sanguinis, anche se vivono a migliaia di chilometri di distanza e non hanno alcun legame tangibile con l’Italia. Brasile e Argentina sono tra i Paesi con il maggior numero di discendenti di italiani, e molti di loro sfruttano questa possibilità. Secondo Laganà, il numero di richieste è in costante aumento, complicando ulteriormente il lavoro delle autorità locali.

Una situazione inconcepibile per il vicepremier e leader di Forza Italia, Antonio Tajani che in un’intervista al Corriere della Sera ha chiosato: “Svegliamoci, il mondo è cambiato. Il Paese è maturo per lo Ius scholae”. Di tutt’altro avviso l’altro vicepremier e leader della Lega, Matteo Salvini, che ha scritto in un post: “”La legge sulla cittadinanza va benissimo così, e i numeri di concessioni (Italia prima in Europa con oltre 230mila cittadinanze rilasciate, davanti a Spagna e Germania) lo dimostrano. Non c’è nessun bisogno di ius soli o scorciatoie”.

Intanto, l’Istat certifica che l’80,3% dei giovani stranieri residenti in Italia si sente italiano, nonostante non sia riconosciuto come cittadino.

Continue Reading

Demografica

La proposta della Lega sulla castrazione chimica: “I malati...

Published

on

La proposta della Lega di introdurre la castrazione chimica per pedofili e stupratori ha recentemente guadagnato terreno nel dibattito politico italiano. Presentata come ordine del giorno al ddl Sicurezza, la proposta ha ottenuto il via libera del governo, aprendo la strada alla discussione parlamentare.

“Copiare altri Paesi europei ed occidentali che per pedofili e stupratori hanno in vigore la castrazione chimica, mi sembra un passo in avanti verso la civiltà”, ha affermato il ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, parlando del possibile inserimento della misura nel Ddl sicurezza a margine del salone nautico di Genova. “Sono contento se offriamo più sicurezza ai cittadini, non della Lega, ai cittadini di destra e di sinistra, giovani e anziani, simpatici e antipatici, e prevedere il carcere per chi usa i minori e le gravidanze per rapinare e rubare è una questione di civiltà, prevedere lo sgombero delle case occupate abusivamente mi sembra assolutamente di buon senso, sottolinea il ministro. Un pedofilo, uno che abusa di una ragazza, di una donna o di un bambino di otto anni, oltre che essere un criminale, è un malato. E i malati vanno curati. E quindi conto che questo tavolo porti a degli esiti positivi per tutti”, ha concluso Salvini.

Il deputato Igor Iezzi ha sottolineato l’importanza di istituire una commissione o un tavolo tecnico per valutare la possibilità di trattamenti farmacologici e psichiatrici per i condannati, con l’obiettivo di ridurre il rischio di recidiva.

Favorevoli e contrari

Il ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, ha espresso il suo sostegno entusiasta alla proposta, definendola un passo avanti verso la civiltà e la sicurezza dei cittadini. La Lega vede nella castrazione chimica una misura di giustizia e buonsenso, mirata a garantire tolleranza zero per stupratori e pedofili.

Dall’altra parte, le forze di opposizione si sono schierate fermamente contro la proposta. Il Partito Democratico, rappresentato dalla deputata Simona Bonafè, ha criticato la misura come incostituzionale e contraria ai principi del sistema giuridico italiano. Anche Italia Viva e Alleanza Verdi e Sinistra hanno espresso forti riserve, accusando la Lega di promuovere una politica repressiva e di propaganda.

Davide Faraone, capogruppo di Italia Viva alla Camera, ha dichiarato: “La violenza sessuale è un reato odioso per cui, così come per tutti i reati, va garantita certezza della pena ma arrivare come fa la Lega a tornare a proporre la castrazione chimica, addirittura con un tavolo ad hoc, è inaccettabile e incostituzionale. Pensare di sottoporre, seppur volontariamente, un detenuto a pena corporale viola qualunque principio di umanità e giustizia. Ci opporremo a questa follia, la Lega ha superato il segno. Anziché darsi alla becera propaganda, si preoccupino di garantire la sicurezza nelle nostre città, che i dati del Viminale ci mostrano essere sempre più insicure.”

Luana Zanella, presidente di Alleanza Verdi e Sinistra alla Camera, ha aggiunto: “Sono anni, direi decenni che la subcultura leghista in materia di reati sessuali ripropone come un mantra la castrazione chimica. È solo un modo per parlare alla pancia del paese, uno slogan di chi ritiene che la violenza sessuale o la pedofilia siano un problema ormonale. Niente di più falso. Smettano di ridurre la questione ad un problema fisiologico di ormoni, rimuovendo la radice culturale e patriarcale della violenza sessuale e proponendo scorciatoie ridicole.”

Cosa è la castrazione chimica?

La castrazione chimica è un trattamento farmacologico che mira a ridurre il desiderio sessuale attraverso l’uso di farmaci che abbassano i livelli di testosterone. Questo trattamento è generalmente volontario e reversibile, e viene utilizzato come misura per prevenire la recidiva in individui condannati per reati sessuali. La castrazione chimica non comporta interventi chirurgici e i suoi effetti cessano una volta interrotto il trattamento.

Paesi europei dove c’è la castrazione chimica

Il ministro Salvini ha fatto riferimento al copiare altri Paesi. Perché in effetti, in Europa, la castrazione chimica è già in Germania, Francia, Regno Unito, Belgio, Svezia, Finlandia, Norvegia, Danimarca, Estonia, Lituania, Polonia, Ungheria e Islanda. In questi Paesi, il trattamento è generalmente volontario e reversibile, mirato a ridurre il desiderio sessuale attraverso terapie ormonali.

La proposta della Lega sulla castrazione chimica continua a suscitare un acceso dibattito in Italia. Mentre i sostenitori vedono nella misura un passo necessario per la sicurezza e la giustizia, gli oppositori la considerano una violazione dei diritti umani e dei principi costituzionali. Il futuro della proposta dipenderà dalle prossime discussioni parlamentari e dalla capacità delle diverse forze politiche di trovare un compromesso.

Continue Reading

Demografica

Sophia Loren, 90 anni e non sentirli…ma come?

Published

on

Sophia Loren oggi compie 90 anni, anche se per crederci bisognerebbe guardare la sua carta di identità. Nata a Roma il 20 settembre 1934 con il nome Sofia Costanza Brigida Villani Scicolone, a 15 anni partecipa al concorso di bellezza Miss Italia e vince il titolo di Miss Eleganza. In quella occasione viene notata da registi e produttori cinematografici, tra cui Carlo Ponti, che le offrirà un contratto per recitare nei suoi film e diventerà suo marito dal 1966 al 2007, anno della sua dipartita.

Da quel concorso, nulla è stato come prima. Nella vita di Sophia Loren e del cinema italiano, di cui rappresenta una leggenda vivente. Con due Oscar all’attivo, tra cui uno alla carriera, e ruoli iconici in pellicole come La ciociara e Matrimonio all’italiana, Loren ha conquistato il mondo con il suo talento, il suo fascino senza tempo e il suo carisma ineguagliabile.

Oggi, nonostante le 90 candeline, continua a rappresentare una fonte di ispirazione per molte donne che vedono in lei l’esempio perfetto di come affrontare l’invecchiamento con grazia e in salute.

I consigli di Sophia Loren per invecchiare bene

Sophia Loren ha più volte condiviso i suoi segreti per invecchiare bene, senza mai tradire la sua immagine di donna autentica e naturale, che non ha mai cambiato forma al suo corpo, neanche quando ritenuto ‘non del tutto conforme’ ai canoni dello spettacolo. Celebre la sua frase: “Non voglio un corpo e un viso perfetto. Voglio semplicemente indossare la vita che ho vissuto”.

Non vedere la sua bellezza esterna è impossibile, ma tutto parte da dentro, assicura lei: “Esiste una fonte di giovinezza: è la tua mente, il tuo talento, la creatività che metti nella tua vita e nella vita delle persone che ami. Quando impari a sfruttare questa fonte, avrai veramente sconfitto l’età”.

“La bellezza di una donna – ha anche affermato Sophia Loren – aumenta con il passare degli anni. La bellezza di una donna non risiede nell’estetica, ma la vera bellezza in una donna è riflessa dalla sua anima.”

Ecco alcuni dei suoi consigli principali per invecchiare bene:

Curare la propria alimentazione: Sophia Loren è una grande sostenitrice della dieta mediterranea. In molte interviste ha sottolineato l’importanza di mangiare sano, favorendo alimenti freschi e naturali. Il suo amore per l’olio d’oliva è celebre: “Uso olio d’oliva per tutto”, ha dichiarato Loren in diverse occasioni, spiegando che lo utilizza non solo nella sua dieta, ma anche come idratante per la pelle;
L’importanza del sonno: “Vado a dormire presto. Mai dopo le 20. Guardo un po’ di tv e poi spengo. Se posso cerco di addormentarmi alle 21”, ha rivelato in passato al Corriere della Sera;
Mantenere un’attività fisica regolare: anche se non è mai stata un’appassionata di palestra, Loren ha sempre sostenuto l’importanza del movimento quotidiano. Passeggiate all’aria aperta, nuoto e yoga sono alcune delle sue attività preferite per mantenere il corpo attivo;
Pensare positivo e coltivare l’amore per la vita: come abbiamo visto, Sophia Loren ha sempre ribadito che il segreto della longevità non risieda solo nel prendersi cura del proprio corpo, ma anche nella mente. La diva senza tempo ha sempre sottolineato l’importanza di non lasciarsi travolgere dallo stress, ma di affrontare le difficoltà con serenità e ottimismo. La visione ‘costruttiva’ della vecchiaia è un chiaro esempio di questo approccio;
Non temere il passare del tempo: per Sophia Loren, accettare con serenità il processo di invecchiamento è fondamentale. Nella sua biografia ha scritto una delle frasi più apprezzate dalle donne: “Nulla rende una donna più bella della convinzione di essere bella”. Per lei, l’età non dovrebbe mai essere vista come un limite, ma come una fase naturale della vita che va vissuta appieno.

Un’icona senza tempo

Sophia Loren continua a rappresentare un esempio luminoso di eleganza e saggezza, anche nel suo novantesimo anno. Il suo approccio alla vita e all’invecchiamento è un invito a tutte le donne a prendersi cura di sé stesse, non solo esteticamente ma anche spiritualmente.

Come ha dichiarato a Vanity Fair nel 2020: “L’invecchiamento è una parte della vita, ma non deve definirti. Sono i sogni e la voglia di vivere che contano davvero”.

E Sophia Loren, evidentemente, ha ancora tanti sogni e ancora tanta voglia di vivere.

Continue Reading

Ultime notizie

Spettacolo1 ora ago

Cinzia Clemente: Un autunno tra set, regia e sceneggiature

L’autunno si preannuncia carico di progetti e sfide per Cinzia Clemente, l’attrice pugliese che sta conquistando il piccolo schermo e...

Tv & Gossip1 ora ago

Tanya La Gatta pronta a una nuova sfida: al fianco di...

Da lunedì 23 settembre 2024, Tanya La Gatta tornerà in TV con un nuovo impegno: sarà al fianco di Silver...

Spettacolo2 ore ago

Consegnata a Sophia Loren la prima ‘Chiave di...

Un omaggio fortemente voluto da MiC, Cinecittà e Archivio Luce per i 90 anni dell’attrice Un omaggio speciale da parte...

Cronaca3 ore ago

Scontro mortale a Foggia, quattro vittime su strada dei...

L'incidente fra due auto tra le uscite di San Nicandro Garganico e Apricena, in località San Nazario Tragico incidente sulla...

Spettacolo3 ore ago

Chiara Ferragni, messaggio a Fedez e Tony Effe:...

L'influencer da giorni al centro dello scontro tra l'ex marito e Tony Effe: "Sono stati dieci mesi molto difficili. Sto...

Spettacolo3 ore ago

Grande Fratello, Lecciso: “Clarissa Burt non mi ha...

Il commento della showgirl dopo la puntata: "Perché rovinare bei momenti?". New entry sua sorella Amanda 'Clarissa Burt non ha...

Cronaca3 ore ago

Donna uccisa a colpi di arma da fuoco in casa, ferito...

E' accaduto a Vago di Lavagno (Verona). Fermato in un primo momento il marito, ma secondo alcune fonti sembrerebbe da...

Economia3 ore ago

Pisano (Università Torino): “Educare...

"Oggi insieme a 80 Università siamo al convegno Codau a Firenze dove parliamo di temi importanti in primis l'intelligenza artificiale....

Cronaca4 ore ago

Morto Maurizio Bologna, l’attore e regista aveva 58...

Il decesso per un infarto fulminante E' morto oggi per un infarto fulminante l'attore e regista palermitano Maurizio Bologna, 58...

Cronaca4 ore ago

12 minuti tempo minimo per dialogo medico-paziente, podcast...

Presentato al congresso dell'Associazione italiana per lo studio del dolore Un podcast per ridurre incomprensioni tra medici e pazienti è...

Politica4 ore ago

M5S, Conte: “Grillo? Non consentirò mai deriva...

"Sia padre nobile, non interdittore. Assemblea sovrana" Beppe Grillo? "Non riduciamo a una questione di persone. Il M5S è una...

Politica4 ore ago

Open Arms, Salvini: “Un milione di risarcimento? Non...

La replica del ministro e vicepremier alle richieste di risarcimento nel processo in cui è imputato Dopo le richieste di...

Economia4 ore ago

Salone Nautico, Moretti (Rina Services): “Standard...

Il Salone Nautico di Genova ha ricevuto la certificazione Iso20121 per la progettazione sostenibile dell'evento. L’attività di verifica è stata...

Economia4 ore ago

Salone Nautico consegue certificazione Iso20121 per...

Consegnata oggi la targa agli organizzatori del salone nautico da Rina Services La sostenibilità guida il comparto della nautica dall’architettura...

Cronaca5 ore ago

Incendio in emporio cinese a Milano, Procura:...

Nello showroom, distrutto dalle fiamme, sono morti tre giovani di origine cinese. Durante il sopralluogo dei vigili del fuoco confermata...

Salute e Benessere5 ore ago

Vaccino bronchiolite, il piano per le Regioni: cosa prevede

Ministero della Salute: va individuata "una soluzione rapida per eliminare disparità di trattamento" Il picco dell'infezione da virus sinciziale nei...

Economia5 ore ago

Salone Nautico, lunedì il ministro Santanchè alla...

Appuntamento alle 10.30 Il ministro del Turismo Daniela Santanchè lunedì 23 settembre alle 10.30 è attesa alla 64esima edizione del...

Salute e Benessere5 ore ago

Influenza, arriva il vaccino spray nasale fai da te: ok...

Via libera della Fda all'auto-somministrazione o alla somministrazione da parte di un assistente non sanitario Via libera negli Usa al...

Economia5 ore ago

Aspi, 2 giorni di iniziative per i 100 anni della A8...

Per festeggiare le 100 candeline di quella che oggi, grazie a un progetto di potenziamento del Gruppo Aspi, è la...

Economia5 ore ago

Salone Nautico, Sacerdoti (Ferretti Group): “Cresce...

Il Salone Nautico di Genova ha ospitato la terza edizione del World Yachting Sustainability Forum organizzato da IBI e Confindustria...