Nuovo incidente per un Boeing, volo United Airlines perde ruota in decollo
La compagnia aerea ha dichiarato che non ci sono stati feriti e che sta indagando sulla causa dell'incidente, dopo che il volo è atterrato in sicurezza a destinazione a Denver
Ancora un incedente per Boeing. Un areo di linea della United Airlines ha perso una ruota di atterraggio durante il decollo da Los Angeles, ma è stato in grado di atterrare in sicurezza a Denver, in Colorado, senza feriti. La compagnia americana United Airlines ha confermato l'incidente in un comunicato stampa. "La ruota è stata recuperata a Los Angeles e stiamo indagando sulle cause di questo evento", ha annunciato.
L’aereo coinvolto nell’incidente è un Boeing 757-200 che trasportava 174 passeggeri e 7 membri dell’equipaggio. Secondo un portavoce dell'azienda, l'aereo è stato consegnato alla compagnia 30 anni fa, nel 1994. La Boeing ha cessato la produzione del modello 757-200 dal 2004.
L'incidente ha portato all'apertura di una nuova indagine da parte dell'autorità di regolamentazione dell'aviazione americana Faa.
Si tratta del secondo incidente di questo tipo per la United Airlines quest'anno. A marzo, un Boeing 777-200 diretto in Giappone ha perso una gomma a mezz'aria dopo il decollo da San Francisco, atterrando in sicurezza all'aeroporto internazionale di Los Angeles. La ruota è atterrato su un'auto in un parcheggio per i dipendenti dell'aeroporto, rompendo un finestrino dell'auto, ma nessuno è rimasto ferito.
Per Boeing si tratta dell'ennesimo episodio imbarazzante nell'arco di pochi mesi. A gennaio il portello di un 737 Max 9 dell'Alaska Airlines èl etteralmente esploso un finestrino in volo; a marzo un Boeing 737 Max è uscito fuori pista all'aeroporto di Houston; quindi le ripetute segnalazioni di problemi ai meccanismi di rilascio delle maschere di ossigeno che hanno indotto l'autorità americana di vigilanza sui voli Faa ad ispezionare l'intera flotta.
Proprio nei giorni scorsi Boeing ha inoltre raggiunto un accordo con il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti e si dichiarerà colpevole nell'ambito dell'indagine sugli incidenti mortali dei 737 Max 8 del 2018 e 2019 che causarono 346 morti .
Esteri
Israele rafforza sicurezza per 7 ottobre. Iran e Libano:...
Capo Idf: "7 ottobre abbiamo fallito, in un anno sconfitta ala militare Hamas". Unifil: "Estremamente pericolose attività Israele in Libano"
Le autorità israeliane hanno rafforzato i livelli di sicurezza in Israele in vista del primo anniversario del massacro del 7 ottobre domani, quando si teme che Hamas possa condurre attacchi per commemorare l'assalto. "Sappiamo che (Hamas, ndr) ha la tendenza a provare a compiere attacchi terroristici in questo tipo di date simboliche ed è per questo che ci stiamo preparando, aggiungendo forze nel sud'', ha detto il portavoce internazionale delle Forze di difesa israeliane, il tenente colonnello Nadav Shoshani.
Le Idf hanno dichiarato che diverse città nella regione settentrionale della Galilea in Israele sono state designate aree militari chiuse. Lo riporta il sito di Haaretz spiegando che le aree includono le città di Manara, Yiftah e Malkiah.
Nuovi attacchi aerei alla periferia di Beirut
Dopo che l’Idf ha invitato i civili a lasciare l’area circostante quattro siti di Hezbollah nella periferia meridionale di Beirut, i media libanesi riferiscono di attacchi aerei nell’area. Lo riferisce il Times of Israel.
Israele ha chiesto ai cittadini libanesi di lasciare altri 19 villaggi nel sud del Libano, nel raggio di trenta chilometri dal confine israeliano. Agli abitanti di questi villaggi l'esercito israeliano ha detto di spostarsi di 50 chilometri all'interno del Paese.
Questo annuncio segue una serie di avvisi di evacuazione emessi da Israele la scorsa settimana, che ora riguardano un totale di 124 villaggi. Il fiume Awali si trova a nord della città di Sidone e appena a sud di Beirut.
Iran e Libano: stop voli
Tutti i voli da e per l'aeroporto internazionale di Beirut Rafiq Hariri sono stati cancellati da stasera, per 24 ore. L'annuncio dell'autorità dell'aviazione civile libanese segue la decisione dell'aviazione di Teheran di chiudere lo spazio aereo iraniano. Il governo libanese fa sapere che l'ultimo volo charter che era programmato per i britannici che desiderano lasciare il Libano è partito da Beirut.
Unifil: "Estremamente pericolose attività Israele in Libano"
In una nota su 'X' l'Unifil, la forza di mantenimento della pace delle Nazioni Unite in Libano, scrive che sono uno ''sviluppo estremamente pericoloso'' le recenti attività di Israele in Libano. Unifil esprime profonda preoccupazione per gli ultimi sviluppi. ''E' inaccettabile compromettere la sicurezza delle forze di peacekeeping delle Nazioni Unite che svolgono i compiti loro affidati dal Consiglio di sicurezza'', si legge in un post. La forza Onu ha quindi ricordato ''urgentemente'' a tutti gli attori ''i loro obblighi di proteggere il personale e le proprietà dell'Onu''.
Capo Idf: "7 ottobre abbiamo fallito, in un anno sconfitta ala militare Hamas"
Il 7 ottobre è ''il giorno della commemorazione'', ma anche il giorno in cui ''guardarsi nell'anima, riconoscere i propri fallimenti e imparare da essi'', ha dichiarato il capo di stato maggiore delle Idf Herzl Halevi in una lettera ai soldati e ai riservisti, affermando che ''è passato un anno dal 7 ottobre, il giorno in cui abbiamo fallito nella nostra missione di proteggere i cittadini dello Stato di Israele". Ma "nell'ultimo anno abbiamo sconfitto il braccio militare di Hamas e continuiamo a combattere le capacità terroristiche dell'organizzazione'', ha aggiunto.
Vice Sinwar celebra "glorioso attacco del 7 ottobre, ha infranto illusioni del nemico"
Il vice del leader politico Hamas Yahya Sinwar, Khalil al-Hiya, ha celebrato il ''glorioso'' attacco compiuto il 7 ottobre dello scorso anno contro le comunità del sud di Israele. In un videomessaggio trasmesso alla vigilia dell'anniversario del massacro, al-Hiya ha detto che il ''glorioso attacco del 7 ottobre ha infranto le illusioni che il nemico aveva creato, convincendo il mondo e la regione della sua superiorità e delle sue presunte capacità''.
Il vice del leader di Hamas ha rivolto un appello a ''continuare il jihad e la resistenza''. Accogliendo con favore l'attacco di Beersheba, nel quale è stata uccisa una soldatessa di 25 anni, al-Hiya ha celebrato i "successi" di Hamas. Il vice di Sinwar ha poi salutato i fronti in sostegno di Hamas in Libano, Yemen e Iraq.
Esteri
Israele, papà di Emily Hand rapita il 7 ottobre: “Un...
Thomas Hand all'Adnkronos: "Non parla molto dei suoi 50 giorni di prigionia, credo che voglia solo lasciarsi alle spalle tutti quei ricordi e andare avanti con la sua vita"
E' passato un anno da quel ''terrificante incubo'' che fu il 7 ottobre. Giorno in cui, tra i 215 ostaggi presi da Hamas nel sud di Israele, c'era anche Emily Hand, che allora aveva 8 anni. ''Emily continua a riprendersi, sta decisamente bene'', racconta un anno dopo ad Adnkronos Thomas Hand. ''Emily non parla molto dei suoi 50 giorni di prigionia, credo che voglia solo lasciarsi alle spalle tutti quei ricordi e andare avanti con la sua vita'', spiega Hand.
''Siamo stati e continuiamo a essere rifugiati nel nostro Paese come migliaia di altri'', prosegue l'uomo, aggiungendo che ''tutte le nostre speranze sono rivolte a far uscire vivi e vegeti gli ostaggi rimasti'' ancora nella Striscia di Gaza. ''Speriamo di tornare un giorno a casa nel nostro amato Kibbutz Be'eri'', aggiunge. Emily, che ha compiuto 9 anni durante la prigionia, si trovava proprio in quel kibbutz quando è stata rapita. E tra i primi racconti al padre dopo la liberazione aveva detto di aver creduto di aver trascorso ''un anno'' a Gaza.
La bambina, tra i 13 ostaggi israeliani liberati da Hamas a novembre nel secondo giorno di tregua nella Striscia di Gaza, è stata al centro di una vicenda particolare. Le prime news dopo il massacro facevano riferimento alla sua morte e la notizia era stata accolta quasi con sollievo dal padre. "Mi hanno detto 'abbiamo trovato Emily, è morta'. E io ho detto 'Sì' e ho sorriso, perché era la migliore notizia tra le ipotesi. O era morta o era a Gaza... Quello che fanno alle persone a Gaza è peggio della morte... La morte è una benedizione", aveva detto il padre.
All'inizio di novembre, le nuove informazioni: Emily è viva ed è in mano ad Hamas. ''Sorpreso, scioccato, non completamente felice. Felice lo sarò solo quando potrà tornare da noi, spero presto'', aveva detto Thomas Hand all'Adnkronos il 5 novembre. "Ti amiamo tutti, stiamo tutti aspettando il tuo rilascio sicuro il prima possibile. Sii forte'', le parole del padre 20 giorni dopo.
Esteri
Cittadino italo-israeliano ucciso in attacco Hamas a Jaffa
Lo conferma la Farnesina all'Adnkronos. Nell'attentato a sud di Tel Aviv sono morte sette persone, mentre altre 16 sono rimaste ferite
Un cittadino italo-israeliano è rimasto vittima dell'attentato rivendicato da Hamas a Jaffa lo scorso primo ottobre. Lo ha confermato la Farnesina all'Adnkronos. Nell'attentato a sud di Tel Aviv sono morte sette persone, mentre altre 16 sono rimaste ferite.
La settima vittima è stata identificata come Victor Shimshon Green, 33 anni. L'uomo viveva in un rifugio per senzatetto a Jaffa, come riporta il Times of Israel.
Le altre vittime sono state identificate dalle autorità israeliane come Revital Bronstein, 24 anni, Ilia Nozadze, 42 anni, Shahar Goldman, 30 anni, Inbar Segev Vigder, 33 anni, Nadia Sokolenco, 40 anni, e Jonas Chrosis, 26 anni. A sferrare l'attacco sono stati Mohammad Mesek e Ahmed Himouni entrambi di Hebron.