Ucraina-Russia, Modi dal ‘caro amico’ Putin: ira Zelensky
Il presidente ucraino denuncia "un'enorme delusione" e "un colpo devastante agli sforzi di pace"
Dialogo e diplomazia sono la strada da seguire. Perché "non c'è soluzione sul campo di battaglia". E' lo 'slogan' nel secondo giorno della visita in Russia del premier indiano Narendra Modi, impegnato in nuovi colloqui con il "caro amico" Vladimir Putin, mentre in Ucraina prosegue quella che per il Cremlino è una "operazione militare speciale", l'invasione russa iniziata il 24 febbraio di due anni fa.
Una missione che arriva mentre a Kiev è stata decretata una giornata di lutto cittadino all'indomani degli attacchi russi sull'Ucraina che hanno fatto almeno 38 morti e 190 feriti. E che è stata contestata da Volodymyr Zelensky. Il presidente ucraino denuncia "un'enorme delusione" e "un colpo devastante agli sforzi di pace".
Tutto in una giornata che vede aprirsi a Washington il vertice della Nato mentre a New York è prevista una riunione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite. E dopo che dalla Russia è appena ripartito il premier ungherese Viktor Orbán: era stato a Kiev il 2 luglio, poi tre giorni dopo era da Putin. Modi è arrivato da Putin dopo aver visto Zelensky a margine del G7 il 14 giugno.
La visita, evidenzia la Cnn, è un segnale della vicinanza tra Nuova Delhi e Mosca - relazioni che preoccupano gli Usa, per i quali il gigante asiatico è un partner strategico - nonostante la crescente dipendenza della Russia dalla Cina.
Modi è sbarcato lunedì in Russia, per la sua seconda visita nel Paese dal 2019, ma la prima a Mosca dal 2015 e la prima dall'invasione russa dell'Ucraina e dalle elezioni parlamentari indiane che gli hanno consegnato un terzo mandato da premier. Dopo il colloquio informale di ieri con Putin alle porte di Mosca, andato avanti per tre ore, incontra nuovamente in queste ore il leader russo.
"L'India ha sempre chiesto il rispetto della Carta delle Nazioni Unite, integrità territoriale e sovranità comprese - affermano fonti governative indiane citate dai media del gigante asiatico - Non c'è soluzione sul campo. Il dialogo e la diplomazia sono il percorso da seguire".
Parole pronunciate dopo che dal Dipartimento di Stato Usa è arrivata l'esortazione al gigante asiatico a "chiarire" alla Russia che "qualsiasi risoluzione del conflitto in Ucraina deve essere rispettosa della Carta delle Nazioni Unite, dell'integrità territoriale e della sovranità dell'Ucraina".
Non c'è dialogo che tenga per Zelensky. "E' un'enorme delusione e un colpo devastante agli sforzi di pace vedere il leader della più grande democrazia del mondo abbracciare il criminale più sanguinario del mondo a Mosca in un giorno come questo", ha affermato il presidente ucraino in un post su X.
Modi considera la missione "un'occasione straordinaria per rafforzare i rapporti" con la Russia e ha annunciato l'apertura di due nuovi consolati a Kazan ed Ekaterinburg. La Russia, sempre più isolata a livello internazionale, resta uno dei partner commerciali più importanti per l'India. Il Paese, insieme all'altro gigante asiatico, la Cina, è diventato uno degli acquirenti principali del petrolio russo dopo le sanzioni imposte da Usa e alleati a Mosca per l'invasione dell'Ucraina.
Come riporta il Financial Times, il commercio è balzato a 65 miliardi di dollari dopo l'invasione, in gran parte per l'aumento negli acquisti di petrolio a prezzi vantaggiosi. Secondo Vortexa, a giugno il greggio russo ha rappresentato il 43% delle importazioni di petrolio dell'India, diventando così il secondo maggior acquirente dopo la Cina. Mentre, stando a dati Sipri (Stockholm International Peace Research Institute), la quota russa di importazioni indiane di armi è scesa a un minimo storico, di quasi 60 anni, tra il 2019 e il 2023.
L'India, che vuole porsi come punto di riferimento per il Sud Globale, ha evitato di 'schierarsi' nel conflitto. Anche se resta aperto il dossier dei cittadini indiani che combattono in terra ucraina. E i rapporti tra Mosca e Nuova Delhi non sono facili. A complicarli ci sono le relazioni tra l'India e gli Usa e quelle tra Russia e Cina, storica rivale dell'India verso cui Mosca è stata spinta dalle sanzioni. E Modi - che nelle scorse ore è stato immortalato in abbracci con Putin - nei giorni scorsi non era al summit di Astana, in Kazakistan, dell'Organizzazione per la cooperazione di Shanghai. C'erano Putin e il leader cinese Xi Jinping.
Esteri
Trump accusa Biden e Harris: “Mi sparano per colpa...
L'ex presidente: Routh "ha creduto alla retorica di Joe Biden e Kamala Harris e l'ha messa in atto. Loro sono la vera minaccia"
Ryan Wesley Routh, l'uomo che avrebbe voluto sparare a Donald Trump, "ha creduto alla retorica di Joe Biden e Kamala Harris e l'ha messa in atto". Donald Trump, dopo l'attentato potenziale evitato ieri grazie all'intervento del Secret Service, ha accusato senza mezzi termini il presidente e la vice presidente candidata alla Casa Bianca. Sono loro, dice il candidato repubblicano alle elezioni del 5 novembre, ad aver mosso con i loro attacchi verbali la mano di Routh, il 58enne fermato ieri in Florida.
"E' per la loro retorica che mi si spara contro - ha detto l'ex presidente intervistato oggi da Fox News - quando io sono quello che salverà il Paese, mentre loro sono quelli che lo stanno distruggendo, dentro e fuori". Per Trump, Biden e Harris sono "il nemico tra di noi, sono loro la vera minaccia".
Biden, parlando con i giornalisti, ha espresso sollievo per l'epilogo della vicenda: "Grazie a Dio il presidente sta bene", ha detto, chiedendo poi maggiori risorse e fondi per il Secret Service, il corpo a cui è affidata la protezione di presidenti e ex presidenti. "Il Secret Service ha bisogno di maggiore aiuto", ha detto affermando che il "Congresso dovrebbe rispondere alle sue necessità". "Devono decidere se deve avere o no più agenti a disposizione", ha concluso Biden.
L'agenda di Trump non cambia
Trump, intanto, non ha intenzione di modificare la propria agenda. Gli impegni previsti dalla campagna elettorale rimangono in calendario, i programmi non cambiano dopo la domenica movimentata.
Dalla sua residenza di Mar-a-Lago, l'ex presidente interverrà in remoto ad un evento sulle criptomonete. Domani il candidato repubblicano è atteso a Flint, in Michigan. Mercoledì tappa a Uniondale, nello stato di New York, e presenza anche a Washington prima della finale della settimana.
Routh in tribunale
Routh oggi è stato incriminato per possesso illegale di armi. Di fronte al giudice in un'aula del tribunale federale di Palm Beach, l'uomo è apparso calmo, rispondendo tranquillamente alle domande che gli sono state poste. Difeso da un avvocato di ufficio, Routh è stato per il momento incriminato perché non poteva possedere armi in quanto pregiudicato e per aver cancellato il numero di serie da una delle armi possedute. L'udienza è durata pochi minuti e il giudice ne ha fissata un'altra per il prossimo 23 settembre, per discutere l'eventuale rilascio su cauzione.
L'attività social di Routh
Sui social, Routh si è segnalato per una lunga serie di post in cui si è presentato come reclutatore di mercenari intenzionati a combattere in Ucraina. "Possiamo confermare che questa persona ci ha contattati diverse volte, il modo migliore per descrivere il suo messaggio è parlare di idee folli", ha detto un portavoce del Comando delle forze di terra dell'Esercito ucraino. Kiev esclude che il cittadino statunitense abbia mai fatto parte dell'unità che arruola i volontari stranieri.
"Ci offriva numeri consistenti di reclute di Paesi diversi ma era ovvio per non che non erano offerte realistiche - ha continuato Oleksandr Shaguri parlando con la Cnn - non abbiamo neanche risposto, non c'era niente da rispondere. Non ha mai fatto parte della Legione internazionale e non ha collaborato in alcun modo con noi".
Secondo immagini verificate dalla Cnn Routh nel 2022 ha partecipato ad una manifestazione a Kiev a sostegno della Guardia nazionale ucraina. Ma con una dichiarazione, sempre alla Cnn, la 12esima brigata Azov ha detto che l'uomo "non ha avuto niente a che fare con noi". Dello stesso tono la dichiarazione della Legione internazionale, secondo la quale Routh "non ha mai avuto nessuna relazione con l'unità".
Esteri
Terremoto oggi in Romania, magnitudo 5.4 e scossa anche in...
La presidente moldava sorpresa dal sisma in tv
Un terremoto di magnitudo 5.4 oggi fa tremare l'Europa Orientale. Il sisma, secondo l'Ingv, si è verificato in Romania alle 16.40 del 16 settembre ma è stato avvertito in maniera netta anche in Bulgaria, Moldavia e Ucraina.
Scossa di terremoto in diretta tv: l'autocontrollo da extraterrestre della presidente moldava, Maia Sandu. pic.twitter.com/ZiAsQDTsfX
— Dario D'Angelo (@dariodangelo91) September 16, 2024
In particolare, in Moldavia il terremoto ha sorpreso la presidente Maia Sandu mentre era impegnata in un'intervista televisiva, come documenta il video diffuso dal giornalista Dario D'Angelo. Sandu è rimasta al proprio posto davanti alla giornalista con cui stava parlando: nello studio, intanto, trema tutto.
Esteri
Maltempo, tempesta Boris su Europa centrale: bilancio sale...
E' la peggiore in Europa dal 1997
Continua a salire il bilancio delle vittime delle alluvioni causate dal maltempo che ha colpito l'Europa centrale. Almeno 15 le persone che hanno perso la vita a causa della tempesta Boris, la peggiore in Europa dal 1997.
Il maggior numero di morti è stato registrato in Romania, dove sei persone hanno perso la vita, mentre sono cinque le vittime certe in Polonia. Tre sono le persone decedute a causa del maltempo in Austria dove un vigile del fuoco è morto mentre cercava di prestare soccorsi e due persone sono state trovate annegate nelle loro case. Anche la Repubblica Ceca registra una vittima.
Per far fronte ai danni, il cancelliere austriaco Karl Nehammer ha messo a disposizione un fondo per le emergenze del valore di 300 milioni di euro. Se ce ne sarà bisogno, il fondo verrà aumentato, ha affermato su 'X'. La Polonia ha invece introdotto uno ''stato di calamità naturale'' di 30 giorni, come ha annunciato l'ufficio del primo ministro su 'X'. Inoltre il primo ministro polacco Donald Tusk ha dichiarato che il Paese ha stanziato 260,31 milioni di dollari per aiutare le vittime delle inondazioni.
Il primo ministro ceco, Petr Fiala, ha descritto una situazione ''difficile'' nel suo Paese. I problemi maggiori, ha detto, sono nella Boemia meridionale. Agli abitanti di Ostrava è stato chiesto di non recarsi in città.
Anche il cancelliere tedesco Olaf Scholz si è detto pronto ad aiutare i vicini europei colpiti dalle alluvioni. Ha inoltre affermato che i livelli dell'acqua in Germania stanno aumentando e che la situazione viene monitorata attentamente.