Euro 2024, Inghilterra batte Olanda 2-1 al 90′ e vola in finale
Watkins allo scadere decide la semifinale
L'Inghilterra batte l'Olanda per 2-1 nella seconda semifinale di Euro 2024 e vola in finale: domenica 14 luglio affronterà la Spagna a Berlino. La selezione del ct Southgate si impone a Dortmund in rimonta. L'Olanda va in vantaggio al 7' con Simons. L'Inghilterra pareggia al 18' con il rigore di Kane e al 90' trova il gol vittoria con Watkins.
La partita
Pronti, via e l'Olanda va in vantaggio. Simons vince il contrasto con Rice sulla trequarti inglese, avanza e da 20 metri quasi scivolando spara un destro potentissimo: Pickford tocca ma non può deviare, 1-0 dopo 7'. Il gol stappa subito la partita, che diventa vibrante e spettacolare. La reazione dell'Inghilterra è veemente. Kane al 13' spara da fuori, Verbruggen respinge.
Al 16' il centravanti inglese non inquadra la porta dal cuore dell'area, Dumfries si oppone alla conclusione entrando a gamba tesa: non tocca il pallone e colpisce Kane, che crolla. Il Var richiama l'arbitro: è rigore. Kane dal dischetto non sbaglia, 1-1 al 18'. Il ritmo è altissimo, l'Inghilterra spinge e va vicinissima al raddoppio al 23'. Foden si infila nella difesa olandese, supera Verbruggen con un tocco ravvicinato: sulla linea spunta Dumfries che salva. Il difensore è protagonista anche nell'area avversaria al 30', imperioso colpo di testa su corner da destra e traversa.
Dopo mezz'ora a tutto gas, il ritmo cala progressivamente: gli aggiustamenti delle due squadre riducono gli spazi, si va al riposo senza brividi. Il trend prosegue in avvio di ripresa: l'Olanda commette errori di misura che vanificano ogni tentativo di offensiva, l'Inghilterra fatica a innescare Saka, protagonista nel primo tempo e comparsa nel secondo fino al 79'. L'esterno dell'Arsenal è perfetto sul cross basso di Walker: palla imparabile, gol Inghilterra. Tutto inutile, però: fuorigioco e l'1-1 resiste. Quando i tempi supplementari sembrano inevitabili, l'Inghilterra pesca il jolly. Watkins, entrato al posto di Kane, controlla e si gira: diagonale perfetto, palla all'angolino, 2-1 al 90' e Inghilterra in finale.
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Esonero Juric, Giannini: “Mancini potrebbe...
Sabatini: "Juric allenatore serio, mi dispiace per lui". Boniek: "Dispiace per Juric ma ha fatto molti errori, sbagliato esonerare De Rossi"
Un altro esonero sulla panchina della Roma. Dopo Daniele De Rossi è la volta di Ivan Juric. "Mi dispiace per la Roma, per la sconfitta di oggi e per la posizione di classifica che non è quella che la Roma merita. Da tifoso ci sono rimasto male per l'esonero di Daniele De Rossi, soprattutto nel modo in cui è avvenuto, ora la situazione è ancora peggiorata", dice all'Adnkronos l'ex capitano della Roma Giuseppe Giannini, dopo il ko in casa con il Bologna a cui ha fatto seguito l'esonero di Juric. "Tra i nomi dei possibili sostituiti Mancini è quello più titolato e quello con più esperienza per riuscire a invertire la rotta e potrebbe essere l'uomo giusto per risollevare la squadra", aggiunge Giannini.
Secco il commento dell'ex direttore sportivo della Roma Walter Sabatini: "Dico solo che ormai il calcio è tossico. Mi dispiace molto per Juric, è un allenatore serio. Di più non dico, non mi sembra giusto parlare in questo momento".
"Oggi ero allo stadio a vedere la partita con il Bologna. E' evidente che la squadra è in difficoltà - afferma all'Adnkronos l'ex attaccante della Roma Zbigniew Boniek - Mi dispiace per Juric, è un professionista serio ma ha commesso degli errori, probabilmente ha trovato una situazione nella quale non è stato in grado di incidere come avrebbe immaginato". "Sul nome del nuovo allenatore preferisco non sbilanciarmi, io non avrei esonerato De Rossi e tanti problemi che poi sono venuti fuori si sarebbero evitati", aggiunge Boniek.
"A me sembra che Ivan Juric fosse già stato sfiduciato prima della sconfitta di oggi da parte della società e dell'ambiente - dichiara all'Adnkronos l'ex allenatore di Lazio, Palermo e Fiorentina Delio Rossi - Avrà fatto degli errori ma la Roma è una squadra costruita male in estate e chiunque arriverà avrà dei problemi". "Ora bisogna capire cosa vuole la società, se puntare su un traghettatore fino a giugno o se vuole un allenatore per un progetto più lungo - aggiunge Rossi - Io, visto che ha tre anni di contratto, farei tornare Daniele De Rossi, oppure opterei su Ranieri, mi sembrano le due persone più adatte a guidare la Roma in questo momento. Si parla anche di Mancini, ottimo allenatore ma conoscendo la piazza di Roma non gli renderebbero la vita facile, vista la sua lunga militanza nella Lazio, sia in campo che in panchina".
Stefano Colantuono, ex allenatore di Atalanta, Torino e Palermo, osserva: "Ora la situazione alla Roma è molto complicata. Secondo me è stato fatto un grosso errore esonerando De Rossi a settembre. Mi è sembrata allora e ancor più oggi una scelta immotivata. Juric è un ottimo professionista ma è arrivato in una situazione molto complicata e non è riuscito a venirne fuori. Non ha tutte le colpe ma sappiamo che quando le cose vanno male paga l'allenatore". "Io non so chi possa essere il nome giusto per la panchina giallorossa, lo dovrà decidere la società ma chiunque arriverà dovrà ripartire da zero e ridare fiducia a una squadra in grande difficoltà tecnica e psicologica", aggiunge Colantuono.
Su Instagram il pensiero dell'ex presidente della Roma Rosella Sensi e a corredo del testo una foto della Curva Sud: "Vedere ancora una volta perdere la mia amata Roma mi fa impazzire. E mi fa riflettere allo stesso tempo. Non capisco molte cose e penso che sia il momento che la proprietà ci indichi la strada che ha intenzione di seguire e il futuro che ci aspetta per il dopo Juric. Molti mi chiedono cosa farei io in questo momento. Non è facile, ve lo assicuro. In passato abbiamo vissuto momenti difficili, ma siamo sempre rimasti rispettosi dei tifosi della Roma, come è stata e sono sicura lo sarà anche la famiglia Friedkin. Mi auguro che il futuro possa essere migliore e che da domani cominci un nuovo percorso fatto di gioie e vittorie".
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La Roma sprofonda, Juric esonerato: Friedkin ora non può...
L’annuncio del nuovo allenatore nei prossimi giorni, Mancini resta in pole
Roma-Bologna finisce come poteva essere previsto. Con una sconfitta rovinosa per i giallorossi che sancisce l'esonero ufficiale a pochi minuti dal fischio finale di Ivan Juric. Ora Dan e Ryan Friedkin non devono sbagliare la prossima mossa. La Roma non c'è più, la squadra si è dissolta. Il campo rispecchia quello che le decisioni dei proprietari hanno reso inevitabile: perso per strada il progetto su cui avevano puntato, con l’esonero di Daniele De Rossi, hanno scelto un allenatore che non è riuscito a portare dalla sua parte uno spogliatoio evidentemente fragile.
Il risultato è un totale fallimento, da tutti i punti vista possibili: i risultati sul campo, la tenuta del gruppo, la rottura con una città che fino a due mesi fa garantiva un sostegno incondizionato.
Ora, con la zona retrocessione vicina, si aspettano le scelte di una proprietà colpevolmente assente e lontana. Si ripartirà da un nuovo allenatore, resta in primo piano Roberto Mancini ma servono le condizioni per garantire una prospettiva. Una risposta del direttore sportivo Florent Ghisolfi lascia uno spiraglio aperto per la soluzione più logica, e a portata di mano, il ritorno di De Rossi che è ancora sotto contratto. "Lo dice la storia", ha replicato a chi chiedeva se la scelta di esonerarlo dopo quattro giornate sia stata sbagliata.
Serve anche, soprattutto, una rifondazione che porti a Roma figure in grado di gestire la società. L’ipotesi di un nuovo traghettatore deve fare i conti con i rischi di una stagione che può precipitare ulteriormente. Il tempo è scaduto, non c’è più spazio per altri errori. Le prossime ore diranno quale direzione Dan e Ryan Friedkin avranno scelto di prendere. (Di Fabio Insenga)
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Basket, muore in un incidente arbitro 18enne
Giovanni Spedaletti Trabalza è stato vittima di un incidente motociclistico in Provincia di Perugia. Fip ha disposto un minuto di silenzio su tutti i campi
"Lutto nel mondo della pallacanestro. Si è spento tragicamente all’età di 18 anni Giovanni Spedaletti Trabalza, vittima di un incidente motociclistico in Provincia di Perugia nel tardo pomeriggio di sabato 9 novembre". A dare il triste annuncio è la Fip in una nota sul proprio sito ufficiale.
"Giovanni, nato a Torgiano (Perugia) il 6 ottobre 2006, stava rientrando a casa dopo aver arbitrato il match tra Ponte Vecchio Basket e Virtus Assisi (Under 15 maschile Gold). Giovanni aveva anche giocato a basket dal 2019 al 2023 con la maglia della Pontevecchio Basket ed era diventato arbitro dal 2021 - si legge ancora su fip.it -. Alla famiglia Spedaletti le più sincere condoglianze da parte della Federazione Italiana Pallacanestro e di tutto il basket italiano. Il Presidente FIP Giovanni Petrucci, addolorato, ha disposto che si osservi un minuto di silenzio su tutti i campi in tutte le categorie oggi domenica 10 novembre. Le Azzurre di coach Capobianco, appresa in mattinata la notizia della tragica scomparsa di Giovanni Spedaletti Trabalza, lo hanno voluto simbolicamente ricordare durante l’esecuzione dell’Inno di Mameli a Chalkida prima della gara di qualificazione al Women’s EuroBasket 2025 contro la Grecia: il capitano Jasmine Keys ha tenuto in mano un fischietto, insieme al gagliardetto tricolore".