Università, Introna (Tor Vergata): “Open day con professori mostra nostra offerta innovativa”
"L'Open Day estivo è un appuntamento molto importante, perché risponde all'esigenza di tanti ragazzi e ragazze che si apprestano a effettuare la loro scelta. È molto utile per gli studenti che hanno appena concluso il quinto anno, se hanno ancora qualche dubbio e quindi hanno l'ansia di individuare che cosa scegliere per il futuro, oppure per quelli che hanno deciso, magari anche già da tempo, e trovano qui l'occasione di poter approfondire ed entrare nel dettaglio del corso di laurea al quale hanno già intenzione di iscriversi. Qui oggi insieme a me ci sono i colleghi di oltre 70 corsi di laurea post diploma che offre l'Università degli Studi di Roma Tor Vergata”. Lo ha dichiarato il professor Vito Introna, delegato all’Orientamento, tutorato e placement dell’Università di Roma Tor Vergata a margine dell’open day estivo dell’Ateneo.
"Per noi - ha chiarito - è importante non preparare degli eventi di orientamento pre-confezionati da somministrare agli studenti, ma è fondamentale invece presentarci qui come oggi al gran completo ed essere a loro disposizione per favorire il loro processo di scelta: possono avvicinarsi alle aree che incuriosiscono di più, abbiamo colleghi che hanno portato manichini per scienze o c'è una scena del delitto per la facoltà di giurisprudenza, in modo che i ragazzi, attirati da ciò che gli piace, inizino a prendere contatto con quella che è l'offerta formativa per immaginare il loro futuro. E' difficile per i ragazzi in questo momento immaginare un futuro, sappiamo quanto le innovazioni tecnologiche e gli scenari complessi a livello nazionale e internazionale costituiscano dei grandi punti interrogativi su come evolveranno le cose. Però questa è la nostra missione, lo facciamo con i nostri docenti e abbiamo trovato anche un modo molto innovativo di farlo".
"Abbiamo predisposto dei visori di ultima generazione all'interno delle aule - ha precisato - che accoglieranno gli studenti dove i ragazzi potranno sperimentare in qualche maniera quello che potrebbe essere il loro futuro se si iscriveranno a un corso piuttosto che un altro. La realtà immersiva è veramente uno strumento molto potente, che in pochi secondi può fare percepire, che cosa significa trovarsi in una sala operatoria o magari utilizzare un simulatore di realtà virtuale per progettare un complesso meccanismo meccanico o esplorare il corpo umano. Sono applicazioni in tanti campi, molti dei quali ormai già sviluppati dai nostri dottorandi e ricercatori, che metteremo sempre di più a disposizione dei ragazzi per l'orientamento e poi in futuro anche per le attività didattiche".
Cronaca
Pedofilia, Papa: “Non c’è posto per copertura...
L'appello del Pontefice: "Il male va portato allo scoperto, l'abusatore sia giudicato". L'applauso dei fedeli a Bruxelles
"Nella chiesa non c’è posto per la copertura degli abusi. Vescovi non coprite gli abusi". Il Papa, parlando a braccio alla messa nello stadio di Bruxelles, torna a condannare gli abusi sessuali nella Chiesa. Lo fa con parole inequivocabili che vengono accolte con un fragoroso applauso dai fedeli.
"Ho sentito la sofferenza degli abusati incontrati l’altro ieri - ha detto Bergoglio a braccio ricordando l’incontro con 17 vittime di abusi -. Nella Chiesa c’è posto per tutti, non c’è posto per la copertura degli abusi. Vescovi, non coprite gli abusi. Condannate gli abusatori e aiutateli a guarire dalla malattia degli abusi. Il male va portato allo scoperto. L'abusatore sia giudicato".
Il Belgio, in occasione dell’intervento del Papa davanti alle autorità nel primo giorno del viaggio, ha chiesto conto dello scandalo della pedofilia nella Chiesa, e attraverso il premier De Croo ha chiesto al Papa “passi concreti, non parole”. Bergoglio ha fatto nuovamente mea culpa per gli abusi definiti un “crimine”, una “vergogna, una umiliazione” chiedendo perdono. Quindi l’incontro con diciassette vittime di abusi nel corso del quale il Papa ha preso nota delle richieste delle vittime che chiedono giustizia anche in termini risarcitori.
Bergoglio è tornato sullo scandalo degli abusi nella Chiesa stamani nel corso della messa allo stadio, con ampi passaggi a braccio: “Pensiamo a quando i piccoli sono scandalizzati, colpiti, abusati da quelli che dovrebbero prendersene cura. Alle ferite dei piccoli, ma anche dei familiari e delle loro comunità. Torno alle storie di alcuni di questi piccoli che ho incontrato l’altro ieri. Li ho sentiti, ho sentito la loro sofferenza di abusati. Nella Chiesa c’è posto per tutti, ma tutti saremo giudicati. E non c’è posto per l’abuso, per la copertura dell’abuso”.
“Chiedo a tutti di non coprire gli abusi - l’appello -. Chiedo ai vescovi di non coprire gli abusi, di condannare gli abusi e di aiutarli a guarirsi da questa malattia dell’abuso. Il male non si nasconde, il male va portato allo scoperto; che si sappia, come hanno fatto alcuni abusati con coraggio, che si sappia e che sia giudicato l’abusatore, sia laico, laica, prete o vescovo. Le persone abusate sono un lamento che tocca il cielo. La loro voce non venga coperta dall’indifferenza. L’abuso è un abuso di potere, di coscienza. E quanti abusi di potere abbiamo nella nostra società”, ha detto tra gli applausi dei fedeli allo stadio.
Il grido di dolore: "Tempo segnato da scandali dolorosi"
Viviamo "in un tempo segnato da scandali dolorosi, dentro e fuori la comunità cristiana", il grido di dolore del Papa che invita i fedeli a guardare alla testimonianza di Anna di Gesù, la carmelitana scalza spagnola beatificata durante la celebrazione.
“In un tempo segnato da scandali dolorosi, dentro e fuori la comunità cristiana, lei e le sue compagne, - osserva Francesco- con la loro vita semplice e povera, fatta di preghiera, di lavoro e di carità, hanno saputo riportare alla fede tante persone, al punto che qualcuno ha definito la loro fondazione in questa città come una ‘calamita spirituale’”.
“Per scelta, - racconta il Pontefice - non ha lasciato scritti. Si è impegnata invece a mettere in pratica ciò che a sua volta aveva imparato e con il suo modo di vivere ha contribuito a risollevare la Chiesa in un momento di grande difficoltà. Accogliamo allora con riconoscenza il modello di “santità al femminile” che ci ha lasciato, delicato e forte, fatto di apertura, di comunione e di testimonianza. Raccomandiamoci alla sua preghiera, imitiamone le virtù e rinnoviamo con lei il nostro impegno a camminare insieme sulle orme del Signore”.
Cronaca
Roma, ragazza soccorre clochard con profonda ferita alla...
L'uomo, un 35enne ritrovato a terra a Ponte Milvio, è stato trasportato in codice rosso al Gemelli
Intorno alle 23.30 di ieri le volanti di Ponte Milvio e della Squadra Mobile sono intervenute in Ponte Duca d'Aosta, dove una ragazza urlava e chiedeva aiuto. Agli agenti ha raccontato di aver trovato un uomo, un senza fissa dimora, a terra con una profonda ferita al lato destro della fronte. Dalle prime ricostruzioni, la vittima, un 35enne marocchino trasportato in codice rosso al Policlinico Gemelli, sarebbe stato colpito con un oggetto ancora non identificato da altri due clochard di 56 e 52 anni suoi connazionali, identificati e arrestati poco dopo con l'accusa di tentato omicidio.
Cronaca
Allo stremo: Camaldoli Hospital a rischio chiusura per i...
Un ingiustificabile adozione, da parte della Regione Campania, in un provvedimento relativo all’assegnazione, in favore della Camaldoli Hospital e Clinic Center, di un budget assolutamente inadeguato e di entità tale da non riuscire neppure a coprire i costi di struttura, si è reso necessario a chiudere ben tre piani, attualmente dell’Hospital Camaldoli , tra cui la Riabilitazione neurologica di cui è coordinatore infermieristico Giovanni Ruggiero, infermiere “storico” della Clinica di cui ha dichiarato: ” Stiamo vivendo un momento molto delicato. Non possiamo vivere senza una prospettiva perché la Regione Campania a sottostimato i budget di spesa. La nostra struttura “vive ” da oltre 50 anni , è un eccellenza a livello campano! Combatteremo al fianco dei nostri amministratori e tutto il personale!!!
Quindi, un errata pianificazione dei fabbisogni da parte della Regione mettono a rischio il futuro una delle Cliniche ( accreditatate) più importanti napoletane che da da metà settembre ha sospeso i ricoveri di lungodegenza e riabilitazione che in gran parte vengono mandati dagli ospedali dopo il ricovero per una continuità assistenziale o riabilitativa. A rischio sono oltre 700 dipendenti che attualmente sono in ferie d’ufficio per poi arrivare ( si spera di no!!) alla cassa integrazione eppoi addirittura al licenziamento! Venerdì 27 ci sarà una protesta , di tutti i dipendenti dell’Hospital Camaldoli e anche Clinic Center, clinica “gemella” dei Camaldoli alla Regione Campania a Santa Lucia.