Zanzara tigre agguerritissima, punge anche attraverso i vestiti e in pieno sole
"Supera persino i jeans, è molto più fastidiosa delle specie che conoscevamo fino agli anni '90". Per l'esperto del Cnr, Diego Fontaneto, "conoscerla meglio può aiutarci a difenderci"
Non ci sono più le zanzare di una volta. Non è un modo di dire, ma una realtà con la quale, da qualche decennio, ormai facciamo i conti ogni estate con il diffondersi della 'tigre': più aggressiva, in grado di pungere anche sopra i vestiti, attraversando i tessuti senza problemi, per 'attaccare' la nostra pelle in qualsiasi momento del giorno e della notte, anche in pieno sole, e trasmettere 'nuove' malattie. Una vera e propria 'combattente' super agguerrita che si muove silenziosa e si riproduce anche in piccolissimi ristagni di acqua, come spiega all'Adnkronos Salute Diego Fontaneto, dirigente di ricerca del Cnr all'Istituto di ricerca sulle acque (Cnr-Irsa), sede di Verbania Pallanza. "Conoscerla meglio, però, può aiutarci a difenderci", sottolinea.
La maggior parte delle punture che ciascuno di noi subisce da questi insetti, infatti, non ci sono inferte dalla 'vecchia' zanzara domestica, la Culex pipiens o zanzara comune. "A colpire sono specie 'aliene', arrivate a partire dagli anni '90". E la più presente è proprio la zanzara tigre, "originaria dell'Asia sud-orientale, arrivata da noi partendo dagli Stati Uniti. Ma ci sono anche altre specie, sempre più aggressive della zanzara comune, come quella coreana (Aedes koreicus), presente da una decina d'anni soprattutto in Pianura padana, e la zanzara giapponese (Aedes japonicus)", continua Fontaneto. La zanzara che "c'era fino agli anni '90 pungeva solo la sera, a casa e all'ombra. Andava solo sul collo e sui polsi, perché erano le parti di pelle libera. La tigre e le 'sorelle' che abbiamo oggi sono più aggressive - precisa l'esperto - e pungono in qualsiasi punto del corpo dove riescono a passare, persino con tessuti più spessi come i jeans. Riescono a oltrepassare la stoffa con l'apparato boccale che è molto lungo e sottile".
Per difendersi, quindi, "sono più efficaci gli abiti larghi, che non stanno attaccati alla pelle. Il pantalone attillato - avverte Fontaneto - viene facilmente oltrepassato". Una strategia da non adottare, invece, in caso di altri tipi di ospiti indesiderati, come "moscerini, pappataci e zecche, che si infilano sotto i vestiti e fanno anche più male. In questi casi abiti chiusi e stretti vanno meglio. Il contrario, in pratica".
In sintesi, "la zanzara tigre è sicuramente più antipatica di quelle che conoscevamo in passato". A partire dalla difficoltà di difendersi. "E' silenziosa - descrive Fontaneto - non la si sente arrivare perché ha un volo diverso, il suono non si sente così bene" come quel tipico '...zzzz..' che un tempo funestava le serate estive di tanti, prodotto dalla zanzara comune. Inoltre "è attiva in tutte le ore" e le sue larve "si sviluppano in raccolte d'acqua molto, molto piccole. Non hanno bisogno di stagni, paludi, ambienti con tanta acqua dove è anche facile intervenire. Alla tigre, come alla giapponese e la coreana - puntualizza il ricercatore del Cnr-Irsa - per far sviluppare le larve bastano di pochissimi centimetri cubi di acqua. Bastano i sottovasi, ma anche una canna di bambù bucata".
Ma una possibilità di difesa c'è. "La cosa positiva della zanzara tigre - segnala l'esperto - è che non si sposta mai di più di 200 metri da dove è nata. Se si riuscisse a tenere una zona di quelle dimensioni molto asciutta, senza raccolte d'acqua nemmeno piccolissime - senza sottovasi, senza bocche di lupo - in quell'area le zanzare tigre non arriverebbero perché non si spostano tanto".
Cronaca
Sciopero dei mezzi pubblici: oggi 24 ore di stop a bus,...
Come sempre ci saranno delle fasce di garanzia
Venerdì nero per i mezzi pubblici. Oggi, 20 settembre, si fermano in tutta Italia bus, tram e metropolitane per uno sciopero congiunto delle organizzazioni sindacali Usb lavoro privato, Cobas lavoro privato, Adl Cobas, Sgb e Cub Trasporti.
A causa della grave situazione meteo che ha causato alluvioni e inondazioni nella regione Emilia Romagna, lo sciopero è stato revocato nei bacini Rimini, Forlì-Cesena, Ravenna.
Orari e fasce di garanzia
Ventiquattro ore di sciopero nazionale, con astensione dalle prestazioni lavorative dalle ore 8:30 alle ore 17:00 e dalle 20:00 a fine servizio, garantendo quindi le fasce protette della prima mattina fino alle 8.29 e della fascia 17.01-19.59. Il servizio sarà garantito durante le fasce di legge, precisamente da inizio del servizio diurno fino alle ore 8:29 e dalle 17:00 (comprese) fino alle ore 19:59.
CUB Trasporti, Cobas Lavoro Privato, ADL Cobas e SGB hanno dichiarato che le motivazioni dello sciopero sono "l'indisponibilità delle controparti datoriali ad aprire un confronto sulle questioni poste dalla categoria riguardanti: l’aumento salariale di 300 euro; riduzione dell’orario di lavoro da 39 a 35 ore settimanali, a parità di salario, e riduzione periodo di guida e del nastro lavorativo per gli autisti; l’adeguamento tutele in tema di sicurezza e salute sui luoghi lavoro e per gli utenti del TPL; il blocco privatizzazioni e relative gare di appalto per il TPL". Mentre per USB Lavoro Privato è il "mancato riscontro alla richiesta di convocazione per il negoziato del rinnovo CCNL Autoferrotranvieri Internavigatori 2024-2027”.
Roma
A Roma l'agitazione di Cobas, Adl, Sgb, Cub Trasporti e Usb lavoro privato interesserà sia la rete Atac sia le linee periferiche gestite da RomaTpl, Autoservizi Troiani/Sap, Autoservizi Tuscia/Bis. Il servizio sarà regolare fino alle 8,30 e poi dalle 17 alle 20. Parallelamente, sempre venerdì 20 settembre, uno sciopero di quattro ore, dalle 8,30 alle 12,30, proclamato da Usb Lavoro Privato e Orsa, interesserà la sola rete Atac. Il servizio sarà garantito durante le fasce di legge (da inizio del servizio diurno alle ore 8.29 e dalle ore 17.00 alle ore 19.59.
Milano
A Milano, fa sapere l'ATM lo sciopero potrebbe avere conseguenze sulle linee dalle 8:45 alle 15 e dopo le 18 fino al termine del servizio. Mentre sulla Funicolare Como-Brunate gli orari sono leggermente diversi con conseguenze sul servizio dalle le 8:30 alle 16:30 e dopo le 19:30 fino al termine del servizio.
Cronaca
Maltempo Italia, ancora pioggia da lunedì: cosa dobbiamo...
Un'ennesima saccatura atlantica si avvicinerà rapidamente al Nord e, successivamente, si sposterà verso le regioni centrali tirreniche, infine a parte del Sud
Ancora pioggia sull'Italia nella settimana dal 23 settembre. Dopo una breve pausa nel weekend, con molte città dell'Emilia-Romagna e delle Marche che contano i danni delle alluvioni, le previsioni meteo confermano che già a partire da lunedì un'ennesima saccatura atlantica si avvicinerà rapidamente al Nord e, successivamente, si sposterà verso le regioni centrali tirreniche, infine a parte del Sud.
La perturbazione provocherà un graduale peggioramento delle tempo, con precipitazioni significative soprattutto al Nord e sulla Toscana, accompagnate da un nuovo calo delle temperature che scenderanno in maniera progressiva. Non è escluso, purtroppo, che le piogge, accompagnate da venti forti, possano causare locali allagamenti e disagi, specie in Lombardia e poi tra Veneto e Friuli Venezia Giulia.
LA SECONDA PARTE DELLA SETTIMANA
Dopo il passaggio della perturbazione, a partire da mercoledì 25 settembre la pressione tornerà ad aumentare al Centro-Sud, regalando giornate via via più soleggiate e anche più calde. Diversamente, il Nord sarà ancora condizionato da un flusso instabile proveniente dall'Oceano Atlantico e sarà così almeno fino a venerdì 27 settembre, con delle piogge e alcuni temporali che potranno interessare buona parte delle regioni settentrionali, risultando tuttavia più diffuse e più forti sui settori montuosi e sulle alte pianure.
Ci sarà un contrasto termico dopo metà settimana. Se le temperature saliranno infatti in maniera importante al Centro-Sud, riportando un clima praticamente estivo su queste zone, al Nord sarà ancora abbastanza fresco.
Cronaca
SuperEnalotto, numeri combinazione vincente oggi 19...
Nessun '6' né '5+1', jackpot sale a 77,7 milioni
Nessun '6' né '5+1' nell'estrazione del SuperEnalotto di oggi 19 settembre 2024. Il jackpot a disposizione del prossimo concorso sale a 77,7 milioni.
Quanto costa una schedina
La schedina minima nel concorso del SuperEnalotto prevede 1 colonna (1 combinazione di 6 numeri). La giocata massima invece comprende 27.132 colonne ed è attuabile con i sistemi a caratura, in cui sono disponibili singole quote per 5 euro, con la partecipazione di un numero elevato di giocatori che hanno diritto a una quota dell'eventuale vincita. In ciascuna schedina, ogni combinazione costa 1 euro. L'opzione per aggiungere il numero Superstar costa 0,50 centesimi.
La giocata minima della schedina è 1 colonna che con Superstar costa quindi 1,5 euro. Se si giocano più colonne basta moltiplicare il numero delle colonne per 1,5 per sapere quanto costa complessivamente la giocata.
Quali sono i punteggi vincenti
Al SuperEnalotto si vince con punteggi da 2 a 6, passando anche per il 5+. L'entità dei premi è legata anche al jackpot complessivo. In linea di massima:
- con 2 numeri indovinati, si vincono orientativamente 5 euro;
- con 3 numeri indovinati, si vincono orientativamente 25 euro;
- con 4 numeri indovinati, si vincono orientativamente 300 euro;
- con 5 numeri indovinati, si vincono orientativamente 32mila euro;
- con 5 numeri indovinati + 1 si vincono orientativamente 620mila euro.
Come verificare le vincite
E' possibile verificare eventuali vincite attraverso l'App del SuperEnalotto. Per controllare eventuali schedine giocate in passato e non verificate, è disponibile on line un archivio con i numeri e i premi delle ultime 30 estrazioni.
La combinazione vincente di oggi
La combinazione vincente del concorso di oggi del Superenalotto: 3, 13, 44, 45, 56, 61. Numero Jolly: 33. Numero Superstar: 34.