Da Abramo Lincoln a JFK, tutti gli attentati ai presidenti Usa
Quattro sono stati uccisi e molti altri sono stati presi di mira, così come alcuni candidati
Il tentato assassinio di Donald Trump è solo l'ultimo di una serie di violenze politiche che hanno preso di mira presidenti in carica o futuri presidenti Usa. Dalla fondazione degli Stati Uniti, infatti, quattro presidenti sono stati uccisi e molti altri sono stati presi di mira, così come alcuni candidati.
Il primo presidente americano a essere assassinato è stato Abramo Lincoln, ucciso a colpi di arma da fuoco da John Wilkes Booth il 14 aprile 1865. Quando è stato colpito era a teatro con la moglie Mary Todd Lincoln. E' morto la mattina successiva a quando è stato colpito alla testa. Due anni prima dell'assassinio, durante la Guerra civile combattuta contro la schiavitù, Lincoln emanò il Proclama di Emancipazione che garantiva la libertà agli schiavi all'interno della Confederazione. Ed è proprio il suo sostegno a favore dei diritti dei neri che è stato indicato come movente dietro il suo omicidio. Booth venne ucciso a colpi di arma da fuoco il 26 aprile, dopo essere stato trovato nascosto in un fienile vicino a Bowling Green, in Virginia.
James Garfield fu il secondo presidente degli Stati Uniti a essere assassinato. Venne colpito a morte mentre camminava all'interno di una stazione ferroviaria di Washington il 2 luglio 1881. A sparare fu Charles Guiteau. Alexander Graham Bell, l'inventore del telefono, tentò senza successo di trovare il proiettile conficcato nel petto per estrarlo, utilizzando un dispositivo da lui progettato appositamente per il presidente.
Garfield rimase in convalescenza alla Casa Bianca per diverse settimane, fino alla sua morte avvenuta a settembre. Ha ricoperto la carica di presidente degli Stati Uniti per sei mesi. Guiteau è stato dichiarato colpevole e giustiziato nel giugno 1882.
Nel 1901 venne ucciso il 25esimo presidente degli Stati Uniti, il repubblicano William McKinley. Fu colpito a morte il 6 settembre del 1901 dopo aver tenuto un discorso a Buffalo, New York, dopo aver stretto le mania numerosi sostenitori. McKinley è stato colpito al petto due volte, da distanza ravvicinata. Sebbene i medici si aspettassero che si riprendesse, attorno alle ferite da arma da fuoco si sviluppò la cancrena e McKinley morì il 14 settembre, sei mesi dopo l'inizio del suo secondo mandato. Leon Czolgosz ha ammesso di aver sparato ed è stato condannato a morte sulla sedia elettrica in ottobre.
McKinley è noto soprattutto per aver vinto una campagna elettorale rimasta memorabile per l'asprezza e l'intensità con cui venne combattuta e per aver condotto vittoriosamente la guerra ispano-americana per la presa di Cuba, allora colonia spagnola.
La sera del 15 febbraio del 1933 il presidente americano Franklin Delano Roosevelt scampò a un tentato omicidio a Miami. Nella sparatoria perse la vita il sindaco di Chicago Anton Cermak fu ucciso. L'anarchico italiano naturalizzato statunitense Giuseppe Zangara fu condannato a morte per la sparatoria.
Illeso anche Harry Truman in un tentato omicidio nel novembre del 1950, quando alloggiava a Blair House di fronte alla Casa Bianca. Due uomini armati fecero irruzione nella sua casa, dove un poliziotto e uno degli aggressori persero la vita. Altri due poliziotti rimasero feriti. Oscar Callazo fu arrestato e condannato a morte in relazione all'aggressione, ma nel 1952 Truman commutò la sua condanna in ergastolo. Fu rilasciato dalla prigione nel 1979 dal presidente Jimmy Carter.
L'assassinio più famoso della storia americana avvenne il 22 novembre 1963, quando John F. Kennedy fu colpito a morte mentre attraversava Dealey Plaza a Dallas a bordo del corteo presidenziale. Ore dopo l'assassinio, la polizia arrestò Lee Harvey Oswald dopo aver trovato una postazione da cecchino in un edificio vicino, il Texas School Book Depository.
Due giorni dopo, mentre Oswald stava per essere portato in prigione dalla stazione di polizia, il proprietario del night club di Dallas, Jack Ruby, si precipitò verso di lui e gli sparò, uccidendolo. A Kennedy successe il suo vicepresidente, Lyndon Johnson, che prestò giuramento a bordo dell'Air Force One, diventando così l'unico presidente a prestare giuramento su un aereo.
Nel 1975 Gerald Ford uscì illeso da due tentativi di assassinio avvenuti a distanza di poche settimane l'uno dall'altro. Nel primo attentato Ford si stava recando a un incontro a Sacramento quando Lynette Fromme, discepola di Charles Manson, si fece largo tra la folla e gli puntò contro una pistola. L'arma si inceppò e Fromme fu condannata al carcere e rilasciata nel 2009.
Solo 17 giorni dopo un'altra donna, Sara Jane Moore, affrontò Ford fuori da un hotel di San Francisco, sparando un colpo e mancando il bersaglio. Un passante le ha afferrato il braccio mentre tentava di sparare un secondo colpo. E' stata rilasciata dalla prigione nel 2007.
Nel marzo del 1981 il presidente degli Stati Uniti Ronald Reagan, dopo aver tenuto un discorso a Washington, venne colpito da John Hinckley Jr., che si trovava tra la folla. Reagan si riprese, ma il suo addetto stampa James Brady rimase parzialmente paralizzato. Hinckley è stato arrestato e mandato in un ospedale psichiatrico dopo che una giuria lo ha dichiarato non colpevole per infermità mentale. E' stato liberato nel 2022.
Nel 2005 il presidente americano George W. Bush stava partecipando a un comizio a Tbilisi, in Georgia, quando gli è stata lanciata una bomba a mano. Si trovava dietro una barriera antiproiettile e la granata non è esplosa. Vladimir Arutyunian è stato riconosciuto colpevole e condannato all'ergastolo.
Esteri
Trump accusa Biden e Harris: “Mi sparano per colpa...
L'ex presidente: Routh "ha creduto alla retorica di Joe Biden e Kamala Harris e l'ha messa in atto. Loro sono la vera minaccia"
Ryan Wesley Routh, l'uomo che avrebbe voluto sparare a Donald Trump, "ha creduto alla retorica di Joe Biden e Kamala Harris e l'ha messa in atto". Donald Trump, dopo l'attentato potenziale evitato ieri grazie all'intervento del Secret Service, ha accusato senza mezzi termini il presidente e la vice presidente candidata alla Casa Bianca. Sono loro, dice il candidato repubblicano alle elezioni del 5 novembre, ad aver mosso con i loro attacchi verbali la mano di Routh, il 58enne fermato ieri in Florida.
"E' per la loro retorica che mi si spara contro - ha detto l'ex presidente intervistato oggi da Fox News - quando io sono quello che salverà il Paese, mentre loro sono quelli che lo stanno distruggendo, dentro e fuori". Per Trump, Biden e Harris sono "il nemico tra di noi, sono loro la vera minaccia".
Biden, parlando con i giornalisti, ha espresso sollievo per l'epilogo della vicenda: "Grazie a Dio il presidente sta bene", ha detto, chiedendo poi maggiori risorse e fondi per il Secret Service, il corpo a cui è affidata la protezione di presidenti e ex presidenti. "Il Secret Service ha bisogno di maggiore aiuto", ha detto affermando che il "Congresso dovrebbe rispondere alle sue necessità". "Devono decidere se deve avere o no più agenti a disposizione", ha concluso Biden.
Routh in tribunale
Routh oggi è stato incriminato per possesso illegale di armi. Di fronte al giudice, l'uomo è apparso calmo, rispondendo tranquillamente alle domande che gli sono state poste. Difeso da un avvocato di ufficio, Routh è stato per il momento incriminato perché non poteva possedere armi in quanto pregiudicato e per aver cancellato il numero di serie da una delle armi possedute. L'udienza è durata pochi minuti e il giudice ne ha fissata un'altra per il prossimo 23 settembre, per discutere l'eventuale rilascio su cauzione.
L'attività social di Routh
Sui social, Routh si è segnalato per una lunga serie di post in cui si è presentato come reclutatore di mercenari intenzionati a combattere in Ucraina. "Possiamo confermare che questa persona ci ha contattati diverse volte, il modo migliore per descrivere il suo messaggio è parlare di idee folli", ha detto un portavoce del Comando delle forze di terra dell'Esercito ucraino. Kiev esclude che il cittadino statunitense abbia mai fatto parte dell'unità che arruola i volontari stranieri.
"Ci offriva numeri consistenti di reclute di Paesi diversi ma era ovvio per non che non erano offerte realistiche - ha continuato Oleksandr Shaguri parlando con la Cnn - non abbiamo neanche risposto, non c'era niente da rispondere. Non ha mai fatto parte della Legione internazionale e non ha collaborato in alcun modo con noi".
Secondo immagini verificate dalla Cnn Routh nel 2022 ha partecipato ad una manifestazione a Kiev a sostegno della Guardia nazionale ucraina. Ma con una dichiarazione, sempre alla Cnn, la 12esima brigata Azov ha detto che l'uomo "non ha avuto niente a che fare con noi". Dello stesso tono la dichiarazione della Legione internazionale, secondo la quale Routh "non ha mai avuto nessuna relazione con l'unità".
Esteri
Terremoto oggi in Romania, magnitudo 5.4 e scossa anche in...
La presidente moldava sorpresa dal sisma in tv
Un terremoto di magnitudo 5.4 oggi fa tremare l'Europa Orientale. Il sisma, secondo l'Ingv, si è verificato in Romania alle 16.40 del 16 settembre ma è stato avvertito in maniera netta anche in Bulgaria, Moldavia e Ucraina.
Scossa di terremoto in diretta tv: l'autocontrollo da extraterrestre della presidente moldava, Maia Sandu. pic.twitter.com/ZiAsQDTsfX
— Dario D'Angelo (@dariodangelo91) September 16, 2024
In particolare, in Moldavia il terremoto ha sorpreso la presidente Maia Sandu mentre era impegnata in un'intervista televisiva, come documenta il video diffuso dal giornalista Dario D'Angelo. Sandu è rimasta al proprio posto davanti alla giornalista con cui stava parlando: nello studio, intanto, trema tutto.
Esteri
Maltempo, tempesta Boris su Europa centrale: bilancio sale...
E' la peggiore in Europa dal 1997
Continua a salire il bilancio delle vittime delle alluvioni causate dal maltempo che ha colpito l'Europa centrale. Almeno 15 le persone che hanno perso la vita a causa della tempesta Boris, la peggiore in Europa dal 1997.
Il maggior numero di morti è stato registrato in Romania, dove sei persone hanno perso la vita, mentre sono cinque le vittime certe in Polonia. Tre sono le persone decedute a causa del maltempo in Austria dove un vigile del fuoco è morto mentre cercava di prestare soccorsi e due persone sono state trovate annegate nelle loro case. Anche la Repubblica Ceca registra una vittima.
Per far fronte ai danni, il cancelliere austriaco Karl Nehammer ha messo a disposizione un fondo per le emergenze del valore di 300 milioni di euro. Se ce ne sarà bisogno, il fondo verrà aumentato, ha affermato su 'X'. La Polonia ha invece introdotto uno ''stato di calamità naturale'' di 30 giorni, come ha annunciato l'ufficio del primo ministro su 'X'. Inoltre il primo ministro polacco Donald Tusk ha dichiarato che il Paese ha stanziato 260,31 milioni di dollari per aiutare le vittime delle inondazioni.
Il primo ministro ceco, Petr Fiala, ha descritto una situazione ''difficile'' nel suo Paese. I problemi maggiori, ha detto, sono nella Boemia meridionale. Agli abitanti di Ostrava è stato chiesto di non recarsi in città.
Anche il cancelliere tedesco Olaf Scholz si è detto pronto ad aiutare i vicini europei colpiti dalle alluvioni. Ha inoltre affermato che i livelli dell'acqua in Germania stanno aumentando e che la situazione viene monitorata attentamente.