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Nuoto artistico, Giorgio Minisini si ritira: “Non...
Nuoto artistico, Giorgio Minisini si ritira: “Non voglio più farmi male”
Gli Assoluti italiani "saranno il mio ultimo campionato. L'esclusione da Parigi mi ha aiutato ma non è la molla. In futuro? Forse psicologia dello sport"
Gli Assoluti italiani di nuoto "saranno il mio ultimo campionato". Giorgio Minisini dà l'addio alla sua carriera di nuotatore artistico. "Giovedì iniziano al Foro Italico, la finale c'è il 21 e quella sarà la mia ultima gara", ha detto all'Adnkronos annunciando il ritiro. "E' stata una decisione ponderata, ci ho pensato parecchio nelle ultime stagioni anche se a tempi alterni. E anche il lavoro in terapia mi ha aiutato molto ad arrivare a delle risposte chiare", ha sottolineato. L'esclusione da Parigi 2024 "non ha avuto un ruolo nella scelta, però sicuramente mi ha aiutato a cercare delle risposte a domande che mi facevo. Nel momento in cui per fare l'Olimpiade avrei dovuto fare altri quattro anni mi sono reso conto che non era un futuro che mi aspettavo felice e quindi ho trovato le risposte, ecco".
"Più che altro sentivo che non avrebbe avuto più senso a continuare a farlo: l'avrei fatto solo per rimanere aggrappato a questa cosa e non sarebbe stato giusto né nei miei confronti, perché comunque sento di voler fare altro, né nei confronti del resto: rimanere attaccato a qualcosa perché la voglio a tutti i costi non mi piace. Sarei stato male a continuare, e non voglio più farmi male per questo sport", ha affermato ancora Minisini.
Sul futuro "stiamo già lavorando: io studio psicologia e mi piacerebbe coniugare questa con lo sport, quindi mi piacerebbe tanto lavorare sugli ambienti sportivi, con le società e anche con la Polizia di Stato, proprio per far sì che lo sport diventi uno strumento di crescita per gli atleti e non solo uno strumento di produzione di risultati".
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Sinner, Djokovic: “Altri casi identici hanno avuto...
“Spero che gli enti al vertice del nostro sport possano imparare da questo caso per le situazioni future"
“Sinner? Altri giocatori hanno avuto casi simili o praticamente uguali ma hanno avuto risultati diversi”. Novak Djokovic, a meno di 2 giorni dall’inizio dell’US Open, in conferenza stampa risponde così alle domande sul caso doping che ha coinvolto Jannik Sinner. L’azzurro, numero 1 del mondo, in primavera è risultato positivo al Clostebol, uno steroide anabolizzante, ma non è stato squalificato: Sinner ha dimostrato che la positività era stata provocata da una contaminazione accidentale.
“Capisco la frustrazione dei giocatori perché c'è mancanza di coerenza. Da quanto ho capito, il caso” di Sinner “è stato praticamente chiarito appena è stato reso noto. Ma sono passati cinque o sei mesi da quando la notizia è stata comunicata a lui e al suo team. Credo che ci siano tanti problemi nel sistema. Capisco i tanti giocatori che chiedono di essere trattati allo stesso modo”, dice il serbo. “Spero che gli enti al vertice del nostro sport possano imparare da questo caso per le situazioni future. Tanti giocatori, non c’è nemmeno bisogno di fare i nomi perché sono sicuro abbiate capito di chi parlo, hanno avuto casi simili in passato o praticamente uguali. Questo caos per non hanno avuto il medesimo risultato. È un discorso legato alle disponibilità economiche, con un giocatore che può permettersi la giusta difesa per il suo caso? Non lo so, è così? Penso sia qualcosa su cui dovremmo indagare di più, per far in modo che ogni giocatore possa ricevere lo stesso trattamento a prescindere dal suo status".
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Sinner, Alcaraz: “Hanno detto che è innocente, se...
Lo spagnolo: "Io credo nello sport pulito"
"Se lasciano che Jannik giochi, c'è un motivo. Hanno detto che è innocente. E' tutto quello che so e che posso dire". Carlos Alcaraz, a due giorni dall'inizio dell'US Open, risponde così alle domande sul caso doping che ha coinvolto Jannik Sinner. L'azzurro, numero 1 del mondo, in primavera è risultato positivo al Clostebol ma non è stato squalificato: la positività è stata provocata da una contaminazione.
"E' davvero un momento difficile per lui, senza dubbio. E' complicato, inutile nasconderlo: è complicato", dice lo spagnolo. "Cosa posso dire? In inglese per me è difficile spiegarmi ma ci provo. Io credo nello sport pulito, sono abbastanza sicuro che ci sono molte cose che non sappiamo. Ma se lasciano che Jannik giochi, c'è un motivo. Hanno detto che è innocente, è tutto quello che so", dice.
Alcaraz si è fermato in allenamento per una distorsione alla caviglia destra. "E' uno stop per precauzione. Non mi sentivo a mio agio a sufficienza per continuare ad allenarsi. A distanza di qualche ora mi sento bene, domani proverò al 100% ad allenarmi".
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Inter-Lecce 2-0, gol di Darmian e Calhanoglu
I campioni d'Italia vincono con un gol per tempo, pugliesi ancora a zero
L'Inter batte il Lecce per 2-0 nel match di oggi 24 agosto per la seconda giornata di Serie A. I campioni d'Italia, a segno con Darmian e Calhanoglu, salgono a 4 punti. I pugliesi sono ancora a quota zero.
I nerazzurri sbloccano il risultato immediatamente. Taremi prolunga di testa un cross di Dimarco, Darmian è pronto e insacca di testa: 1-0 al 5'. Il Lecce sbanda e al 14' rischia di subire il colpo del ko: Barella calcia, Baschirotto salva. I padroni di casa gestiscono il gioco e non hanno bisogno di accelerare, la reazione del Lecce nel primo tempo non si concretizza: Sommer deve sporcarsi i guanti solo per un paio di cross.
L'Inter alza il ritmo in avvio di ripresa per chiudere i conti. Al 49' Thuram, innescato da Barella, non inquadra la porta. L'attaccante ci riprova al 53' dopo un'azione confusa, Falcone para. Il sipario sul match cala al 68'. Gaspar trattiene Thuram, rigore: Calhanoglu non sbaglia dal dischetto, 2-0. Il Lecce batte un colpo solo al 92': Berisha ci prova, Sommer para. Finisce 2-0.