La carica degli ex rivali: da Haley a DeSantis e Rubio, tutti sul carro di Donald Trump
Lo stesso candidato alla vicepresidenza Vance in passato aveva avuto posizioni critiche
"Il mio messaggio è chiaro: non devi essere d'accordo con Trump al 100% per votare per lui. Siamo d'accordo sulla necessità di mantenere l'America forte e sicura. E siamo d'accordo che i democratici si sono spostati così a sinistra che stanno mettendo le nostre libertà in pericolo". Così Nikki Haley, l'avversaria del tycoon nelle primarie che ha resistito più a lungo insistendo sui rischi di una sua nuova presidenza, con il suo discorso alla convention di Milwaukee è l'ultima degli ex rivali a salire sul carro di Trump che appare sempre più destinato alla vittoria.
"Io sono qui questa sera perché abbiamo un Paese da salvare e un partito repubblicano unito è essenziale per farlo", ha aggiunto la repubblicana che Trump quando era presidente nominò ambasciatrice all'Onu e quando è stata la sua avversaria alle primarie soprannominò 'cervello di gallina'. "Per il bene della nostra nazione, dobbiamo andare con Donald Trump", ha concluso, rivolta in particolare agli elettori che hanno continuato a votare per lei anche dopo il suo ritiro dalle primarie, mentre l'ex presidente sorrideva soddisfatto dal suo palco dei Vip.
Per parlare di ex rivali, alla convention è intervenuto anche Ron DeSantis, che un anno fa sembrava destinato ad essere la nemesi del tycoon, ma poi la sua candidatura si è rivelata un flop e il governatore della Florida è stato costretto a ritirarsi. "Rimandiamo Joe Biden nel suo seminterrato e rimandiamo Donald Trump alla Casa Bianca", ha esordito il governatore italoamericano, riferendosi al fatto che nella campagna del 2020 i repubblicani prendevano in giro Biden perché aveva rispettato la quarantena durante l'epidemia del Covid.
"Abbiamo bisogno di una migliore classe politica, che sappia dirci la verità, anche se a volte arriva in forma di tweet aggressivi", ha detto ancora DeSantis, con un chiaro riferimento alla comunicazione di Trump, che poi ha finito il suo intervento "Fight", combattete, la parola ripetuta più volte da Trump mentre veniva portato via, con il volto insanguinato, dopo essere stato colpito dal cecchino che ha attentato alla sua vita sabato scorso in Pennsylvania.
Bisogna notare che né Haley né DeSantis erano nel programma degli interventi della convention la prossima settimana, e sono stati inseriti dopo l'attacco di sabato, per enfatizzare il messaggio di unità del partito repubblicano.
Era invece stato invitato Marco Rubio, il senatore della Florida che anche è un ex rivale di Trump, ma nelle primarie del 2016, e che già dopo la vittoria elettorale di 8 anni fa si è avvicinato al tycoon, tanto che il repubblicano di origine cubana figurava nella rosa ristretta dei nomi tra i quali l'ex presidente ha scelto il candidato alla vice presidenza, D.J. Vance.
Nel suo intervento, Rubio ha insistito sul pericolo corso sabato con il tentato assassinio di Trump: "Siamo stati portati sul precipizio di un abisso, e per volere di Dio ci è stato ricordato quello che veramente conta nelle nostre vite e nel Paese. Mettere gli americani al primo posto è quello che conta in queste elezioni".
Alla schiera dei critici convertiti in grandi sostenitori, appartiene anche il suo 'veep' Vance che ai tempi della prima campagna elettorale del tycoon nel 2016 non esitava a criticarlo apertamente. "Non posso sopportare Trump, sono un Never Trump, non mi è mai piaciuto", diceva allora poco più che 30enne reduce dell'Iraq laureato a Yale, in un'intervista ad agosto, pochi mesi dopo l'uscita del suo “Hillbilly Elegy: A Memoir of a Family and Culture in Crisis” e pochi mesi prima della vittoria elettorale di Trump.
In otto anni però tutto è cambiato. Il suo libro, in cui Vance racconta la sua infanzia in un villaggio operaio dell'Ohio, con una famiglia che combatte con povertà e tossicodipendenza, è diventato un best seller, e un film, e soprattutto una lettura obbligata per chi voleva capire l'appeal dell'immobiliarista miliardario sugli elettori della classe operaia bianca che l'avevano mandato alla Casa Bianca. Vance è diventato un fervente sostenitore di Trump, schierandosi con lui nel 2020 nel denunciare i presunti brogli che avrebbero determinato la sua sconfitta elettorale. E poi nel 2022, con la benedizione di Trump, ha vinto il seggio al Senato dell'Ohio.
Esteri
Moldova al voto, parla l’ambasciatore: “Dal...
Il nuovo ambasciatore Oleg Nica ha spiegato all'Adnkronos cosa c'è in ballo: "Lottiamo contro l'interferenza russa"
Il 20 ottobre 2024 si terranno il referendum costituzionale sul processo di adesione all’Unione europea e le elezioni presidenziali in Moldova. L’Adnkronos ha intervistato Oleg Nica, il nuovo ambasciatore in Italia, che da poche ore ha presentato le credenziali al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
Come prima cosa, gli abbiamo chiesto quali sono le sfide e le provocazioni che il paese sta affrontando nel contesto del voto. “Si tratta di un esercizio cruciale non solo per la democrazia, ma anche per il futuro del nostro Paese - esordisce il diplomatico - perché i cittadini moldavi saranno chiamati a confermare la loro volontà di integrazione nell'Unione Europea e a eleggere il Presidente della Repubblica per i prossimi quattro anni. Mosca non accetta la decisone del popolo moldavo di scegliere il proprio futuro, e ha avviato una guerra ibrida su larga scala, caratterizzata da disinformazione, manipolazione, diffusione di fake news, con l'obiettivo di ostacolare il percorso europeo del Paese”.
La Moldova, anche con l’aiuto degli altri paesi europei, ha sviluppato nuove capacità per contrastare questa guerra ibrida e combattere quella che l’ambasciatore definisce “corruzione elettorale”: nell'ultimo anno, la Federazione Russa ha messo in campo milioni di euro con l'obiettivo di influenzare le decisioni politiche dei cittadini moldavi.
Come la Russia prova a interferire sul processo democratico
Quali sono i messaggi che la Russia diffonde per influenzare il voto? “Circolano diverse false narrative - rivela Nica - le principali sono che l’Unione europea vuole distruggere l’identità nazionale; che l’adesione è irraggiungibile e il referendum una farsa; infine che l’Ue è responsabile degli alti costi energetici, mentre la Russia viene dipinta come un partner energetico più economico e stabile”. Nelle ultime settimane, Meta, che controlla Facebook, Instagram e Whatsapp, ha bloccato una serie di pagine e account che diffondevano disinformazione. “Nel 2023, il governo moldavo ha istituito il Centro Nazionale per le Comunicazioni Strategiche e la Lotta alla Disinformazione, con lo scopo di rafforzare le capacità del Paese nel contrastare queste minacce”, aggiunge Nica.
La comunità moldava in Italia rappresenta una parte importante della diaspora, essendo la più grande tra i paesi Ue. Come potranno votare i cittadini moldavi residenti in Italia? L’ambasciatore spiega che “i 300mila cittadini (132mila con permesso di soggiorno più altri con doppie cittadinanze europee) potranno accedere a 60 seggi elettorali in Italia questa domenica, distribuiti su tutto il territorio nazionale. Ogni cittadino moldavo, anche con passaporto scaduto, potrà partecipare al voto. Vorrei cogliere questa occasione per ringraziare tutte le autorità italiane per il loro straordinario sostegno e disponibilità di ottenere gli spazi per gli seggi elettorale. È importante che i cittadini moldavi sfruttino questa possibilità e vadano a votare, esercitando questo diritto costituzionale di scegliere il futuro del proprio Paese”.
I rapporti stretti tra Moldova e Italia
Qual è lo stato attuale dei rapporti bilaterali tra Italia e Moldova? Per Oleg Nica, che è stato negli scorsi anni console generale a Milano, “L'Italia è sempre stata un partner strategico per la Repubblica di Moldova, sia politicamente che economicamente, essendo tra i primi quattro Paesi dell'UE in termini di volume di scambi e investimenti. La recente visita del Presidente Sergio Mattarella nella Repubblica di Moldova, di fatto la prima visita di un presidente italiano, ha confermato le buone relazioni tra i nostri Paesi e ha dato un forte segnale di sostegno”.
“La cooperazione - prosegue il diplomatico - è di ampio respiro, sia in campo sociale, economico, politico, di pubblica sicurezza, agricolo o energetico. Ma ovviamente il potenziale di espansione della cooperazione commerciale è enorme. La Moldova è interessata alle tecnologie italiane nel campo dell'agricoltura, industria, al settore della trasformazione, poiché l'Italia dispone di tecnologie avanzate in questo campo. Allo stesso modo, il settore delle energie rinnovabili e l'aumento dell'efficienza energetica sono di particolare interesse per le autorità moldave. Vorrei evidenziare anche il contributo importante dell’Italia nel Moldova Partnership Program (MPP), con 20 milioni di euro destinati al settore energetico tra il 2022-2023, e ulteriori 40 milioni per i prossimi 3 anni come supporto nei settori dell’energia, sanità e agricoltura”.
L’integrazione europea come obiettivo strategico
Infine, gli abbiamo chiesto quali sono i principali cambiamenti che si attende per la Moldova una volta completato il processo di integrazione nell’Ue. “L'integrazione europea rappresenta un obiettivo strategico per lo sviluppo della Repubblica di Moldova. Come ha sottolineato il Presidente del Consiglio dei ministri Giorgia Meloni nel dicembre 2023, non si tratta semplicemente di un allargamento, ma della 'riunificazione di tutti quei Popoli, di quelle Nazioni che si riconoscono nei valori e nell'identità del nostro continente'. Con l’apertura dei negoziati di adesione, la Moldova ha iniziato un processo di armonizzazione della legislazione nazionale con quella comunitaria. Il nostro obiettivo - spiega l’ambasciatore - è diventare membri a pieno titolo dell’Ue entro il 2030, un traguardo ambizioso ma realizzabile. Recentemente, la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen, in visita in Moldova, ha annunciato che l’Ue investirà 1,8 miliardi di euro nell’economia moldava nei prossimi tre anni, sostenendo così le riforme economiche e istituzionali della Moldova, necessarie per modernizzare il paese e prepararlo alle sfide future".
"Per noi, l’Unione Europea significa: pace, libertà, democrazia, rispetto dei diritti umani e un’economia stabile. Questo e il nostro sogno e la nostra volontà: vivere in una società che condividi i valori della grande famiglia europea”, conclude. (di Giorgio Rutelli)
Cronaca
Tumori, fumo sotto accusa, Perrone (Aiom): “Aumentare...
"Cambiamenti clima e inquinamento globale ci toccano, produzione tabacco da fumo è un inquinante per nostro mondo"
Il cancro rappresenta la più grande sfida sociale, di salute pubblica ed economica del XXI secolo: 1 decesso su 6 nel mondo è causato da una neoplasia oncologica. L'inquinamento atmosferico rimane un fattore di rischio ambientale di primaria importanza. E' quanto emerso dal convegno nazionale di Ail "Curare e prendersi cura" promosso oggi a Roma dall'Associazione italiana contro le leucemie i linfomi e il mieloma.
Sotto accusa anche il fumo cancerogeno. "Ecco perché siamo convinti sostenitori della proposta di incrementare di 5 euro il costo dei pacchetti di sigarette - ha detto Francesco Perrone, presidente di Aiom Associazione italiana oncologia medica, intervenendo da remoto - perché tutte le campagne di altro tipo che sono state fatte in Italia e nel mondo hanno avuto degli effetti anche positivi, ma non bastano. I cambiamenti climatici e l'inquinamento globale ci toccano, e la produzione del tabacco da fumo sappiamo essere un inquinante per il nostro mondo".
Economia
Al via ‘Global Welfare Summit 2024’, tendenze e...
A Villa Miani a Roma il 23 ottobre
Nella suggestiva cornice di Villa Miani il 23 ottobre a Roma si terrà il 'Global Welfare Summit', un appuntamento di grande rilievo che vedrà la partecipazione di rappresentanti delle istituzioni, delle aziende, enti previdenziali e sanitari oltre che di esperti e protagonisti del settore del welfare. L’evento costituisce un’importante occasione per discutere del futuro del welfare, con un focus su innovazione, inclusività e sostenibilità sociale. Durante il Global Welfare Summit, verranno presentati i risultati delle elaborazioni condotte dall’Osservatorio Italian Welfare che, in una prospettiva multidimensionale, ha introdotto per la prima volta il concetto di 'Welfare Globale', basato sull’assunto per cui il benessere del singolo si traduce nella sua capacità di far fronte ai principali fabbisogni grazie agli strumenti di welfare a sua disposizione su dieci pilastri.
La giornata vedrà coinvolti i principali stakeholder di settore, che discuteranno su temi chiavi quali: la previdenza complementare, la sanità integrativa, la work-life integration ed il wellbeing, i caregiver e la fragilità. Il summit offrirà anche l’opportunità di partecipare a workshop tematici interattivi, in cui saranno presentati case study, soluzioni all’avanguardia e best practice, per ispirare tutti coloro che intendano implementare modelli di welfare efficaci e sostenibili.
Il dibattito vedrà la partecipazione di rappresentanti delle istituzioni, tra cui: Francesco Zaffini (presidente della Commissione Affari sociali, sanità, lavoro pubblico e privato, previdenza sociale Senato della Repubblica), Walter Rizzetto (presidente Commissione Lavoro pubblico e privato Camera dei deputati), Nunzia Catalfo (già ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, Consigliere di Amministrazione Inail) e Cesare Damiano (già ministro del Lavoro e della Previdenza Sociale, presidente dell’Associazione Lavoro & Welfare). La giornata si concluderà con la cerimonia di premiazione delle aziende che, secondo l’Osservatorio Italian Welfare, si sono contraddistinte per l’eccellenza del livello di “benessere globale” offerto ai propri lavoratori e per altre iniziative nell’ambito della sostenibilità sociale, dell’inclusività e dell’educazione al welfare.