Lara, Kimberley e la nipotina Kai: la nuova guardia delle donne del clan Trump
Ivanka ormai lontana dalla politica, attesa oggi a Milwaukee insieme alla sempre distante Melania
Lara, Kimberley e la nipotina Kai, è questa lanuova guardia delle donne del clan Trump alla convention di Milwaukee. Con la figlia prediletta Ivanka, che prima e dopo la vittoria del 2016 è stata il volto femminile del trumpismo ma che oggi sembra intenzionata a mantenere il proposito - dichiarato una volta lasciata la Casa Bianca nel 2020 - di tenersi lontana dalla politica, per questa terza campagna elettorale il tycoon si affida alle nuore, e in particolare alla 41enne Lara che ha voluto ai vertici del comitato nazionale repubblicano.
E mentre l'ex first lady Melania, di cui è ben nota la distanza che ama mantenere dalle vicende politiche e giudiziarie del marito, è attesa solo per oggi, ultimo giorno della convention, e senza un discorso in programma, la notte scorsa sul palco di Milwaukee è salita Kai Trump, 17enne figlia del primo matrimonio di Donald Trump jr, che è la nipote più grande dell'ex presidente. Da lei descritto di fronte alla folla di sostenitori della convention come "un normale nonno, che ci dà caramelle e bibite quando i nostri genitori non guardano e vuole sempre sapere come andiamo a scuola".
Anche Lara Trump, moglie di Eric Trump, nel discorso di martedì notte alla convention ha cercato di mostrare il lato più umano del tycoon, descrivendolo come un tenero nonno per i suoi due bambini. E legando questa umanità, tratto solitamente non enfatizzato nel tycoon, al tentato assassinio che Trump ha subito sabato scorso in Pennsylvania.
"Forse avete visto un lato di Donald Trump che non sapevate che esistesse, fino quando l'avete visto con i vostri occhi", ha detto Lara nel discorso che è stato ampiamente apprezzato nell'entourage di Trump come la conferma dell'ascesa politica di questa ex producer televisiva, con un passato anche a Fox News, che ha sposato, dopo 6 anni di relazione, Eric Trump nel 2014.
Lara ed Eric Trump
E secondo qualcuno Lara ed Eric, in caso di ritorno di Trump alla Casa Bianca, sono destinati a diventare la "power couple" dell'amministrazione, come nel 2016 lo erano Ivanka e il marito Jared Kushner. E' indubbio che rispetto ad otto anni fa i due figli maschi di Trump, che hanno degli stretti legami, in particolare Don jr, con il movimento estremista di destra Maga nato con la vittoria di Trump nel 2016, siano tra le voci più influenti della nuova campagna elettorale di Trump.
Lo confermano le ricostruzioni secondo le quali sono stati loro ad insistere per scegliere JD Vance come vice presidente, mentre il padre era orientato verso una scelta meno estremista e più vicina al profilo di un repubblicano tradizionale. Come aveva fatto nel 2016 quando scelse Mike Pence, proprio su suggerimento di Ivanka e marito.
Il ruolo di Donald Trump jr.
In effetti, molti osservatori ritengono che più che Eric, il possibile erede politico del tycoon potrebbe essere il figlio Don jr.. E questo lo crede anche Lara Trump che in una recente intervista ha detto "se c'è un altro Trump destinato a candidarsi, guardate a Don". Sposato dal 2005 al 2018 con la modella Vanessa Trump, la madre di Kai, il 46enne Don jr è fidanzato con Kimberley Guilfoyle, l'ex conduttrice di Fox News che, come aveva fatto alla convention del 2020, ieri notte ha fatto un intervento tutto urlato e enfatico, destinato, come era successo quattro anni, a scatenare le prese in giro sui social.
In realtà, Guilfoyle, che ha 55 anni, ha alle spalle un'altra vita: ex procuratore in California, è stata sposata tra il 2001 e il 2006 con Gavin Newsom, quando il governatore democratico della California, che figura nella lista dei possibili candidati alla Casa Bianca dell'ultimo minuto in caso di rinuncia di Joe Biden, era sindaco di San Francisco.
Esteri
Israele: “Uccisi due terroristi infiltrati da...
Idf: "Hanno aperto il fuoco dopo essere entrati nel Paese"
Le Forze di Difesa israeliane hanno ucciso due terroristi che hanno aperto il fuoco dopo essere entrati in Israele provenienti dalla Giordania. I militari stanno ora dando la caccia ad un terzo uomo che si ritiene fosse con loro e che sarebbe scappato.
La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, si trova oggi in Giordania. In questo momento si trova alla Residenza reale di Aqaba del Re di Giordania Abdullah II, dove incontrerà il Re come prima tappa della visita in Medio Oriente. La premier avrà un incontro tête-à-tête con il Re, al quale seguirà una colazione di lavoro. Al termine della visita, Meloni partirà alla volta del Libano per l’appuntamento successivo della missione mediorientale.
Con la visita in Giordania, in particolare, l'Italia intende ribadire il suo sostegno a una nazione che costituisce un elemento fondamentale per la stabilità della regione. La leadership giordana, hanno spiegato fonti italiane a poche ore dalla missione della premier in Medio Oriente, è un interlocutore prezioso e sta svolgendo un ruolo cruciale sia per ridurre la tensione sia per scongiurare un ulteriore peggioramento del quadro.
Esteri
Migranti, nuova tragedia nella Manica: neonato morto in...
E' accaduto al largo di Wissant: cercavano di raggiungere la costa britannica a bordo dell'imbarcazione
Un neonato è morto ieri sera nel naufragio di una imbarcazione sovraccarica nella Manica, al largo di Wissant, ha reso noto la prefettura marittima francese. I migranti cercavano di raggiungere la costa britannica a bordo dell'imbarcazione.
Un mese fa 8 migranti morirono in un naufragio avvenuto ad Ambleteuse, Pas-de-Calais, durante il tentativo di attraversare illegalmente la Manica verso l'Inghilterra. L'imbarcazione si è capovolta mentre si trovava ancora nelle immediate vicinanze della terraferma.
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Esteri
Gaza, giornalista di al Jazeera in coma dopo essere stato...
L'emittente denuncia che Israele non ha risposto alle richieste di autorizzare la sua evacuazione dall'area per ricevere le cure necessarie
Il giornalista di al Jazeera Fadi Al-Wahidi è in coma dopo che più di una settimana fa è stato colpito al collo dal proiettile di un soldato israeliano nel nord di Gaza, mentre seguiva l'assedio delle Idf contro il campo profughi di Jabalia. Lo ha reso noto l'emittente basata nel Qatar denunciando che Israele non aveva risposto alle richieste di autorizzare la sua evacuazione dall'area per ricevere le cure necessarie, soprattutto dopo che i medici dell'ospedale Aid di Gaza avevano ammesso di non essere in grado di curarlo in modo appropriato. Al-Wahidi indossava un giubbotto che lo identificava chiaramente come giornalista. Pochi giorni prima, il cameraman di al Jazeera Ali al-Attar era stato colpito e gravemente ferito mentre effettuava riprese dei profughi palestinesi a Deir el-Balah.
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