Connect with us

Published

on

Boom di italiani all’estero nel 2022, raggiungendo la cifra di 5,94 milioni di connazionali sparsi per il globo, con un aumento del 1,7% rispetto all’anno precedente. Questa crescita, calcolata dall’Istat, è stata trainata da flussi migratori in uscita dall’Italia che hanno superato i rimpatri di oltre 25mila persone, con una leggera prevalenza delle donne. Inoltre, un saldo positivo di 25mila unità è stato registrato grazie a un saldo migratorio favorevole.

Dove vivono gli italiani nel mondo

Gli italiani all’estero si sono concentrati particolarmente in Europa e America, rappresentando il 95% della diaspora italiana globale. Questa distribuzione geografica riflette non solo le storiche ondate migratorie, ma anche dinamiche contemporanee di acquisizione della cittadinanza e movimenti migratori.

L’Europa ospita oltre 3 milioni di italiani residenti all’estero, con una presenza significativa in paesi come il Regno Unito, la Germania, la Svizzera e la Francia. Questi paesi hanno storicamente attratto migranti italiani per opportunità economiche, culturali e di studio. In particolare, il Regno Unito, nonostante le sfide legate alla Brexit, continua ad essere una destinazione rilevante, con Londra che ospita la più grande comunità italiana all’estero, riflettendo anche un profilo demografico più giovane rispetto ad altre regioni europee. Le acquisizioni di cittadinanza iure sanguinis hanno giocato un ruolo significativo in questi numeri, specialmente in paesi come la Germania e la Svizzera, dove molti discendenti di emigrati italiani hanno mantenuto legami e cultura italiana.

In America, oltre 2 milioni di italiani hanno trovato casa soprattutto in Argentina, Brasile, Stati Uniti e Canada. Questi paesi hanno una lunga storia di immigrazione italiana, che ha contribuito a plasmare la cultura locale e a mantenere legami storici con l’Italia. In Argentina, Buenos Aires e San Paolo sono i centri principali di aggregazione, con comunità italiane numericamente significative e una forte identità culturale. Le acquisizioni di cittadinanza italiana attraverso iure sanguinis continuano a essere rilevanti in questi contesti, rafforzando i legami tra Italia e le generazioni discendenti di emigrati italiani.

Giovani espatriati e migranti anziani

L’età media della popolazione italiana all’estero è di 43 anni, con una distribuzione demografica che riflette le varie ondate migratorie nel corso della storia. I giovani sotto i 40 anni costituiscono oltre la metà degli espatriati, mentre tra i rimpatriati si osserva una maggior diversità di età e titoli di studio.

La comunità italiana all’estero presenta un profilo demografico diversificato, caratterizzato da giovani espatriati in cerca di opportunità internazionali e da migranti anziani che hanno contribuito alla storia della diaspora italiana.

I giovani espatriati, prevalentemente tra i 20 e i 39 anni, si spostano per motivi legati a studio, lavoro o esperienze culturali. Paesi come il Regno Unito, la Germania e la Francia attraggono molti giovani italiani per le opportunità professionali offerte nei settori tecnologico, scientifico e artistico.

La mobilità dei giovani è facilitata anche dal crescente accesso a programmi di scambio, borse di studio e opportunità di lavoro all’estero. Questi individui portano con sé non solo competenze professionali ma anche un senso di identità culturale italiana, contribuendo alla diversità e alla ricchezza delle comunità internazionali in cui si inseriscono.

Dall’altra parte dello spettro demografico si trovano i migranti anziani, che rappresentano una parte essenziale della diaspora italiana. Questi individui, spesso oltre i 65 anni, hanno emigrato in epoche precedenti per cercare fortuna all’estero, contribuendo alla costruzione di comunità italiane radicate in tutto il mondo.

I migranti anziani portano con sé una profonda conoscenza della cultura italiana e dei suoi valori tradizionali. Hanno giocato un ruolo fondamentale nel mantenere vive le tradizioni e nel trasmettere l’amore per la cultura italiana alle generazioni successive. Paesi come gli Stati Uniti, l’Argentina e il Brasile ospitano numerose comunità di migranti anziani italiani, che continuano a celebrare le loro radici attraverso festival, associazioni culturali e iniziative educative.

Nonostante le differenze generazionali, sia i giovani espatriati che i migranti anziani contribuiscono attivamente alla tessitura sociale e culturale delle loro comunità ospitanti. Le generazioni più giovani spesso facilitano l’integrazione attraverso la loro predisposizione alla tecnologia e alla comunicazione internazionale, mentre i migranti anziani rappresentano una connessione preziosa con la storia e le tradizioni italiane.

Dinamiche demografiche degli italiani all’estero

Nel 2022, le dinamiche demografiche tra gli italiani residenti all’estero hanno evidenziato un quadro complesso di nascite, morti e movimenti di popolazione che riflettono sia le caratteristiche storiche dell’emigrazione italiana che le tendenze attuali di mobilità globale.

Il tasso di natalità tra gli italiani all’estero nel 2022 è stato di 4,3 per mille, con variazioni significative tra diverse regioni del mondo. Gli italiani in Europa hanno registrato i tassi più elevati, con paesi come Spagna (5,9 per mille), Germania (5,4 per mille) e Francia (5,1 per mille) in cima alla lista. Al contrario, nel continente americano i tassi sono stati più contenuti, con valori come 3,3 per mille in Brasile e 1,9 per mille in Argentina.

I decessi nel 2022 hanno toccato quota 8.300, con un tasso di mortalità complessivo dell’1,4 per mille. La stragrande maggioranza dei decessi (87,8%) riguarda persone nate in Italia, evidenziando una popolazione anziana tra gli emigrati italiani. Le regioni con una significativa presenza di italiani, come Europa e America, hanno mostrato le più alte incidenze di morte, correlabili alla concentrazione di persone anziane e alla durata della diaspora italiana in queste aree.

Nel 2022, circa 100mila italiani hanno scelto di espatriare, mentre i rimpatri sono stati circa 74mila, determinando un saldo migratorio positivo di circa 25mila unità per la popolazione italiana all’estero. La maggior parte degli espatriati si è direzionata verso paesi europei, con il Regno Unito, la Germania e la Svizzera tra le mete più popolari. Questi movimenti riflettono sfide economiche, opportunità professionali e la ricerca di esperienze internazionali tra gli italiani giovani e qualificati.

I rimpatri, d’altra parte, hanno visto una significativa affluenza dall’Europa, con una forte presenza di individui che hanno scelto di ritornare in Italia dopo esperienze all’estero. Paesi come Germania, Regno Unito e Francia hanno contribuito in modo significativo a questi flussi di rientro, rappresentando una continuità con le storiche onde migratorie che hanno visto l’Italia come meta finale.

Le dinamiche demografiche degli italiani all’estero riflettono un quadro complesso di nascite, morti e movimenti di popolazione che testimoniano l’evoluzione della dispersione italiana nel contesto globale contemporaneo. Mentre l’Europa e l’America continuano ad essere destinazioni privilegiate, l’interesse per l’espatrio è alimentato da nuove opportunità e dalla perpetua ricerca di esperienze internazionali.

Un team di giornalisti altamente specializzati che eleva il nostro quotidiano a nuovi livelli di eccellenza, fornendo analisi penetranti e notizie d’urgenza da ogni angolo del globo. Con una vasta gamma di competenze che spaziano dalla politica internazionale all’innovazione tecnologica, il loro contributo è fondamentale per mantenere i nostri lettori informati, impegnati e sempre un passo avanti.

Demografica

Sophia Loren, 90 anni e non sentirli…ma come?

Published

on

Sophia Loren oggi compie 90 anni, anche se per crederci bisognerebbe guardare la sua carta di identità. Nata a Roma il 20 settembre 1934 con il nome Sofia Costanza Brigida Villani Scicolone, a 15 anni partecipa al concorso di bellezza Miss Italia e vince il titolo di Miss Eleganza. In quella occasione viene notata da registi e produttori cinematografici, tra cui Carlo Ponti, che le offrirà un contratto per recitare nei suoi film e diventerà suo marito dal 1966 al 2007, anno della sua dipartita.

Da quel concorso, nulla è stato come prima. Nella vita di Sophia Loren e del cinema italiano, di cui rappresenta una leggenda vivente. Con due Oscar all’attivo, tra cui uno alla carriera, e ruoli iconici in pellicole come La ciociara e Matrimonio all’italiana, Loren ha conquistato il mondo con il suo talento, il suo fascino senza tempo e il suo carisma ineguagliabile.

Oggi, nonostante le 90 candeline, continua a rappresentare una fonte di ispirazione per molte donne che vedono in lei l’esempio perfetto di come affrontare l’invecchiamento con grazia e in salute.

I consigli di Sophia Loren per invecchiare bene

Sophia Loren ha più volte condiviso i suoi segreti per invecchiare bene, senza mai tradire la sua immagine di donna autentica e naturale, che non ha mai cambiato forma al suo corpo, neanche quando ritenuto ‘non del tutto conforme’ ai canoni dello spettacolo. Celebre la sua frase: “Non voglio un corpo e un viso perfetto. Voglio semplicemente indossare la vita che ho vissuto”.

Non vedere la sua bellezza esterna è impossibile, ma tutto parte da dentro, assicura lei: “Esiste una fonte di giovinezza: è la tua mente, il tuo talento, la creatività che metti nella tua vita e nella vita delle persone che ami. Quando impari a sfruttare questa fonte, avrai veramente sconfitto l’età”.

“La bellezza di una donna – ha anche affermato Sophia Loren – aumenta con il passare degli anni. La bellezza di una donna non risiede nell’estetica, ma la vera bellezza in una donna è riflessa dalla sua anima.”

Ecco alcuni dei suoi consigli principali per invecchiare bene:

Curare la propria alimentazione: Sophia Loren è una grande sostenitrice della dieta mediterranea. In molte interviste ha sottolineato l’importanza di mangiare sano, favorendo alimenti freschi e naturali. Il suo amore per l’olio d’oliva è celebre: “Uso olio d’oliva per tutto”, ha dichiarato Loren in diverse occasioni, spiegando che lo utilizza non solo nella sua dieta, ma anche come idratante per la pelle;
L’importanza del sonno: “Vado a dormire presto. Mai dopo le 20. Guardo un po’ di tv e poi spengo. Se posso cerco di addormentarmi alle 21”, ha rivelato in passato al Corriere della Sera;
Mantenere un’attività fisica regolare: anche se non è mai stata un’appassionata di palestra, Loren ha sempre sostenuto l’importanza del movimento quotidiano. Passeggiate all’aria aperta, nuoto e yoga sono alcune delle sue attività preferite per mantenere il corpo attivo;
Pensare positivo e coltivare l’amore per la vita: come abbiamo visto, Sophia Loren ha sempre ribadito che il segreto della longevità non risieda solo nel prendersi cura del proprio corpo, ma anche nella mente. La diva senza tempo ha sempre sottolineato l’importanza di non lasciarsi travolgere dallo stress, ma di affrontare le difficoltà con serenità e ottimismo. La visione ‘costruttiva’ della vecchiaia è un chiaro esempio di questo approccio;
Non temere il passare del tempo: per Sophia Loren, accettare con serenità il processo di invecchiamento è fondamentale. Nella sua biografia ha scritto una delle frasi più apprezzate dalle donne: “Nulla rende una donna più bella della convinzione di essere bella”. Per lei, l’età non dovrebbe mai essere vista come un limite, ma come una fase naturale della vita che va vissuta appieno.

Un’icona senza tempo

Sophia Loren continua a rappresentare un esempio luminoso di eleganza e saggezza, anche nel suo novantesimo anno. Il suo approccio alla vita e all’invecchiamento è un invito a tutte le donne a prendersi cura di sé stesse, non solo esteticamente ma anche spiritualmente.

Come ha dichiarato a Vanity Fair nel 2020: “L’invecchiamento è una parte della vita, ma non deve definirti. Sono i sogni e la voglia di vivere che contano davvero”.

E Sophia Loren, evidentemente, ha ancora tanti sogni e ancora tanta voglia di vivere.

Continue Reading

Demografica

6 genitori su 10 vogliono più supporto psicologico: i dati...

Published

on

La ricerca di Nestlé e Unobravo certifica le difficoltà di essere genitore in Italia. L’azienda offre tre sedute gratuite ai genitori

Sempre meno italiani decidono di avere figli. Tra quelli che lo fanno, molti si sentono abbandonati di fronte a una sfida piena di incertezze, paure e ansie mai affrontate prima.

La conferma arriva dalla survey “Genitori ai primi passi” condotta da Nestlé e Unobravo. L’indagine ha coinvolto oltre 1.100 genitori o aspiranti tali per comprendere le difficoltà emotive, psicologiche e pratiche del diventare genitori oggi.

Genitori chiedono supporto mentale

L’esito più netto riguarda la salute mentale: il 60% dei genitori afferma di volere un supporto psicologico per affrontare le sfide della genitorialità, ma solo il 4% si rivolge effettivamente a un professionista, segnalando un notevole divario tra il bisogno percepito e l’azione.

Un dato particolarmente preoccupante è quello legato alla salute mentale delle madri. Solo il 35% delle madri dichiara di sentirsi bene fisicamente e mentalmente, rispetto al 52% dei padri. Questa disparità conferma il gender gap domestico per cui le madri tendono a sacrificare il proprio benessere (e spesso anche la carriera) per concentrarsi sul bambino e sulla cura della casa.
Negli ultimi anni, qualcosa sta cambiando, ma la differenza tra le responsabilità della donna e quelle dell’uomo è ancora evidente.

Il ruolo del partner e il sostegno reciproco

Il contesto economico non consente a tutti di rivolgersi allo psicologo, anche perché già mantenere un figlio costa e gli incentivi, pur esistenti, non bastano.

La maggior parte dei genitori (il 67%) dichiara di rivolgersi al proprio partner per chiedere aiuto nei momenti critici, sottolineando l’importanza della collaborazione nella coppia. Il 69% dei genitori si sente adeguatamente supportato dal proprio partner, un segnale positivo che evidenzia come la condivisione delle responsabilità genitoriali sia in crescita. Tuttavia, nonostante questo miglioramento, molte coppie sentono la necessità di un ulteriore sostegno per affrontare le pressioni quotidiane.

La percezione del controllo

Un altro dato emerso dalla ricerca di Nestlé e Unobravo è che solo il 32% dei genitori sente di avere sotto controllo le sfide della genitorialità. La sensazione di non riuscire a gestire la situazione, unita all’enorme responsabilità nei confronti dei figli, crea un circolo vizioso: più i genitori si sentono sopraffatti, più aumenta lo stress e la sensazione di inadeguatezza.

Questo fenomeno è strettamente connesso alle alte aspettative sociali e alle opinioni altrui, vissute come un peso da quasi il 40% dei genitori.

Pressioni sociali e perfezionismo

Dalla ricerca, emerge che la pressione di dover essere “genitori perfetti” è una delle principali fonti di ansia per molti neogenitori. “C’è una convinzione diffusa che tutto debba essere perfetto per accogliere un bambino, ma voler tendere alla perfezione potrebbe significare rincorrere una condizione irrealizzabile”, spiega Valeria Fiorenza Perris, psicoterapeuta e direttore clinico del servizio di psicologia online Unobravo. Più del 59% dei genitori si sente stressato dall’opinione altrui, il che contribuisce ad alimentare l’ansia di non essere all’altezza delle aspettative sociali.

Nestlé lancia il progetto “Genitori ai primi passi”

In risposta ai dati emersi dalla survey, Nestlé ha lanciato il progetto “Genitori ai primi passi”, un’iniziativa che offre supporto psicologico gratuito ai neogenitori, in collaborazione con Unobravo. L’obiettivo del progetto è fornire un sostegno pratico, che si traduce in tre sedute gratuite di supporto psicologico, per aiutare i genitori a superare le difficoltà emotive e a prevenire il senso di solitudine e inadeguatezza. “Il sostegno di chi ci circonda è importante, ma a volte da solo non basta”, afferma Perris. “Per questo – aggiunge – è fondamentale sensibilizzare i neo-genitori sull’importanza di chiedere un aiuto professionale in una fase così delicata”.

Molti genitori rischiano di auto sabotarsi, di sentirsi sbagliati, inadatti alla situazione. Invece, conclude Perris, “Considerare l’ansia o la preoccupazione come una parte naturale del percorso può aiutare a proiettarsi in questo ruolo con maggiore serenità e sicurezza”.

Continue Reading

Demografica

Denatalità, Bilotta: “Infertilità per il 15% di coppie, ma...

Published

on

Circa il 15% delle coppie in Italia non è fertile. Il numero medio di figli per donna negli ultimi sessant’anni è sceso dal 2,70 a 1,20. Da quarant’anni il tasso di fertilità non supera l’1.5. E l’infertilità è una delle cause.

Le crescenti difficoltà di concepimento nelle coppie che desiderano avere un figlio rischiano di contribuire all’aumento della denatalità. Il 22 settembre si celebra la Giornata nazionale della salute riproduttiva. Per quell’occasione, il Professor Pasquale Bilotta, direttore del Centro Fecondazione Assistita “Alma Res” di Roma, ha spiegato quali sono e come si possono superare tali difficoltà.

Le cause della denatalità

La dimensione del fenomeno della denatalità è evidente. Con appena 379mila bambini venuti al mondo, il 2023 ha evidenziato nel nostro Paese l’ennesimo minimo storico di nascite, l’undicesimo di fila dal 2013. Il trend non si è fermato sin dal 2008 (577mila nascite), determinato sia da un’importante contrazione della fecondità (numero di figli per donne in età riproduttiva) sia dal calo del numero di donne in tale fascia di età (per l’invecchiamento della popolazione).

E se nel 1964 il numero di figli per donna si assestava sui 2.70, nel 2023 era pari a 1.20. Il bassissimo numero medio di figli per donna interessa tutto il territorio nazionale. Nel dettaglio, il Nord Italia ha una media di 1.21 figli per donna, il Centro 1.12 e Sud e Isole, 1.24. Fino a trent’anni fa la fecondità era molto superiore nel Sud rispetto al Centro e al Nord: basti pensare che nel 1964 era 3.30 nel Mezzogiorno, 2.38 nel Centro e 2.37 nel Nord.

Diverse sono le cause che hanno contribuito in questi anni a peggiorare la situazione:
Cause economico-sociali: come stipendi bassi, aumento del costo della vita, mancanza di servizi a sostegno delle famiglie
• Crescenti difficoltà di concepimento nelle coppie che desiderano avere un figlio.

In Italia è stata istituita la Giornata nazionale della salute riproduttiva (22 settembre), proprio con l’obiettivo di promuovere l’attenzione e l’informazione sul tema della fertilità.

“Infertilità? C’è soluzione”

“Secondo le stime dell’Istituto Superiore di Sanità – afferma il Professor Pasquale Bilotta, direttore del Centro Fecondazione Assistita “Alma Res” di Roma -, in Italia circa il 15% delle coppie è infertile e questa condizione può dipendere in egual misura sia dalla donna che dall’uomo. Non esistono in Italia dati specifici sulla prevalenza di questo fenomeno. Generalmente si parla di infertilità di coppia in caso di mancato raggiungimento della gravidanza dopo un anno di rapporti sessuali regolari e non protetti”.
Tra le cause primarie, spiega Bilotta, vi è senz’altro il fattore età: “Dai 40 anni in poi la percentuale di fertilità media è il 20% rispetto a quella riscontrata a 25 anni”. Ma non solo. A pesare sull’infertilità ci sono “anche abitudini non sane, come fumo, consumo di alcol oppure condizioni psicologiche limitanti, quali ansia e stress da ritmi di vita/lavoro troppo frenetici”.

Spesso, quest’ultime, sono patologie prevenibili facilmente curabili: “Per questo è molto importante una corretta informazione”, ha aggiunto il professore.

Prevenzione e possibili soluzioni all’infertilità

Ricorrere a trattamenti di fecondazione assistita è una soluzione. Stando ai dati più recenti dell’Istituto Superiore di Sanità, nel 2021, oltre 86.000 donne in Italia si sono sottoposte a questo tipo di procedure. La fascia d’età più rappresentata è quella tra i 35 e i 40 anni, seguita dalla fascia tra i 30 e i 35 anni.

Il tasso di successo delle procedure varia in base all’età della donna e alla tecnica utilizzata, con una media nazionale del 25% di gravidanze per ciclo di trattamento di fecondazione in vitro. Le donne sotto i 35 anni hanno registrato i tassi di successo più alti, con una percentuale che raggiunge il 40%, mentre per le donne sopra i 40 anni il tasso di successo scende al 15%.

“Non esiste un percorso universalmente valido per tutte le coppie – ha spiegato il Professor Bilotta – Per questo, l’obiettivo primario del nostro Centro è ricercare approcci personalizzati, basati su caratteristiche genetiche e biologiche individuali. Non solo: puntiamo al miglioramento delle tecniche di congelamento e scongelamento di ovociti ed embrioni e investiamo nello sviluppo di nuove metodologie per la diagnosi precoce di malattie genetiche rare”.

Secondo il prof. Bilotta – tra i primi ricercatori in Italia che, nel 1980, realizzarono su coppia infertile il prelievo, la fecondazione dell’ovocita ed il trasferimento embrionario in utero – è fondamentale continuare a migliorare il quadro normativo per assicurare un accesso equo e sicuro per tutti: “Nel Lazio, per esempio, le coppie che decidono di ricorrere alla fecondazione assistita tramite Sistema sanitario nazionale si recano in altre regioni. Le motivazioni sono legate alla scarsa offerta pubblica o convenzionata nel territorio regionale, lunghe liste d’attesa e costi elevati. Con altri 21 Centri autorizzati privati, stiamo costituendo un Coordinamento a livello regionale: auspichiamo la creazione di un Network di centri pubblici e privati, disponibili a erogare prestazioni in convenzione con il Servizio sanitario nazionale, in modo da aumentare l’offerta e garantire alle coppie un maggiore accesso ai trattamenti di fecondazione assistita”.

Continue Reading

Ultime notizie

Cronaca55 minuti ago

Equinozio d’autunno 2024, quando inizia la nuova...

Ogni anno è diverso il momento in cui si passa dall'estate all'autunno E' tempo di dire addio ufficialmente all'estate. Domenica...

Immediapress55 minuti ago

Carcinoma del seno: in cinque anni il tasso di mortalità...

Si apre oggi a Udine la Riunione Annuale del Gruppo Italiano Mammella Grazie ai programmi di screening e all’innovazione terapeutica...

Spettacolo1 ora ago

Esibizione del mezzosoprano Alessandra Ragusa alla Festa di...

L’arte torna a fondersi con la spiritualità al Santuario di San Salvatore in Lauro di Roma L’arte torna a fondersi...

Cronaca1 ora ago

‘Metti la psoriasi fuorigioco’, domani la...

Uno stand dedicato e un team di esperti a disposizione per fornire informazioni utili sulla patologia. Arriva a Roma la...

Cronaca1 ora ago

Lo studio, più di 1 anno per una diagnosi di sindrome di...

Al congresso europeo sull'epilessia i dati che evidenziano il peso della malattia La sindrome di Lennox-Gastaut (Lgs) ha necessità di...

Immediapress1 ora ago

Il Sustainability Report di Kaspersky vince il bronzo agli...

Milano, 20 settembre 2024. Riconosciuto per l’efficacia con cui ha comunicato il suo messaggio e i suoi valori nelle pratiche...

Immediapress1 ora ago

CTBUH 2024 International Conference in London Spotlights...

LONDON, UNITED KINGDOM - Media Outreach Newswire - 20 September 2024 - Dusit Central Park, a complete mixed-use development in...

Spettacolo1 ora ago

Procida Film Festival: al via la XII edizione tra stelle...

Dal 18 al 22 settembre, l’isola di Procida si trasforma in un palcoscenico per il grande cinema italiano, ospitando artisti...

Demografica2 ore ago

Sophia Loren, 90 anni e non sentirli…ma come?

Sophia Loren oggi compie 90 anni, anche se per crederci bisognerebbe guardare la sua carta di identità. Nata a Roma...

Immediapress2 ore ago

Italgam, c’è sempre più richiesta dei dissuasori piccioni...

Lo scovolo ideato da Italgam è semplice da installare e con dimensioni su misura per ogni tipologia di impianto fotovoltaico....

Immediapress2 ore ago

Cabineo X, l’innovativo sistema di montaggio per mobili è...

Brunico (BZ), 20/09/2024 - Quello della ferramenta, è un mondo in continua evoluzione. Grazie infatti al progresso tecnologico, al giorno...

Economia2 ore ago

Sostenibilità, i vincitori del Green Economy Award 2024

Al Salone Margherita di Napoli Al Salone Margherita in Napoli, giovedì 20 settembre, si è tenuta la cerimonia di premiazione...

Economia2 ore ago

Amazon, supporto a 200.000 talenti in Italia in ambito STEM...

Iniziativa presentata al Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara. Da sempre attiva nell’ambito della formazione e dell’istruzione, Amazon annuncia...

Ultima ora2 ore ago

Neonati uccisi a Parma, arresti domiciliari per la madre

La ragazza di 22 anni è accusata di aver ucciso due bimbi, dopo averli partoriti in casa, per poi seppellirli...

Ultima ora2 ore ago

West Nile, 51 nuovi casi in una settimana: salgono a 16 i...

Dall’inizio di maggio sono stati segnalate in Italia 382 infezioni confermate Sono 51 i nuovi casi umani di infezione da...

Economia3 ore ago

Vecchia Romagna presenta il nuovo Progetto Ristoranti...

Il marchio di Brandy Vecchia Romagna ha organizzato a Milano un evento di degustazione quale occasione esclusiva per conoscere le...

Economia3 ore ago

Food & Beverage, De Angelis (Gruppo Montenegro): “Nuovi...

“Con oltre 200 anni di storia alle spalle, Vecchia Romagna è da sempre emblema della grande distillazione italiana. Con il...

Economia3 ore ago

Food & Beverage, Zattoni (Vecchia Romagna): “Unite...

“Vecchia Romagna fa parte dei brand storici italiani: dal 2019 abbiamo aperto le nostre cantine e abbiamo unito le nostre...

Economia3 ore ago

Salone Nautico, Fortis (Fondazione Edison): “Industria...

“L’industria nautica è uno dei fiori all’occhiello del Made in Italy, una punta di diamante del nostro settore manifatturiero, con...

Economia3 ore ago

Salone Nautico, Pagani Isnardi (Confindustria Nautica):...

“I dati di consuntivo 2023 dell’industria nautica italiana vedono una crescita del 13,6%, che segue la crescita a doppia cifra...