Dl casa, ok a fiducia in Senato con 106 voti: provvedimento è legge
Il testo, già approvato dalla Camera, dopo la firma del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, andrà in Gazzetta ufficiale
L'Aula del Senato ha votato la fiducia in Senato al dl casa, relativo a norme urgenti su semplificazione edilizia e urbanistica. Il testo, già approvato dalla Camera, è ora legge e, dopo la firma del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, andrà in Gazzetta ufficiale. Sul provvedimento hanno votato a favore 106 senatori, contrari 68 e un astenuto.
“Oggi è una bellissima giornata. Il piano Casa finalmente è legge”, commenta il Sottosegretario di Stato Alessandro Morelli. “Un provvedimento fondamentale per difendere le case degli italiani – dice il senatore della Lega – andando incontro alle necessità dei cittadini e dei nostri comuni su cui gravano pratiche ferme da anni”.“Parliamo di immobili che diventeranno immediatamente disponibili su tutto il paese. Non si tratta ovviamente di un condono ma della possibilità di fare chiarezza nella burocrazia che attanaglia il nostro paese. L’edilizia è un settore fondamentale dell’economia ed è per questo che va liberato da limitazioni alla libertà delle famiglie di gestire al meglio le loro proprietà". “Ancora una volta dimostriamo di essere un Governo del fare che si contrappone ad una opposizione che, a prescindere, sa dire solo no”, conclude Morelli.
“Con il dl Casa non solo si otterrà un netto abbattimento della burocrazia con la liberazione di uffici e impiegati, ma anche un dispiegamento migliore di energie e persino un introito notevolissimo per le casse dei Comuni d’Italia”, ha dichiarato in Aula il senatore di Fratelli d’Italia Domenico Matera. “Permettetemi - aggiunge - di sottolineare un punto fondamentale: la destra deve avere il coraggio di fare la destra. Una destra che piace alla sinistra non sarebbe tale, e i cittadini ci hanno dato fiducia sapendo chi siamo e cosa rappresentiamo".
"Essere destra, essere destra sociale - osserva - significa anche credere in valori come la legalità, l’onestà e la responsabilità. Il diritto alla casa è sacrosanto, ma non si può tradurre nel diritto a occupare abusivamente una casa, come piace a certa sinistra. Quindi, al contrario di chi pensa che occupare le case di altri sia legittimo e si ispira al modello Salis, noi ci preoccupiamo di tutelare i cittadini che con sacrifici hanno acquistato una casa e vogliono finalmente sentirsi davvero proprietari”, conclude Matera.
Esteri
Ucraina-Russia, Putin: “Fine della guerra? Troppo...
Il leader del Cremlino risponde con un proverbio sui tempi per la fine del conflitto e annuncia la proposta della Slovacchia di ospitare negoziati di pace
La fine della guerra in Ucraina? Vladimir Putin risponde con un proverbio russo che si può tradurre non letteralmente con 'troppo bello per essere vero'. "Questo è quello che dice il nostro popolo: 'Come bere il miele con le tue labbra', ha affermato in una conferenza stampa al termine della riunione a San Pietroburgo del Consiglio economico supremo eurasiatico, sottolineando che "ci sforziamo di porre fine al conflitto".
Il presidente russo ha poi reso noto che la Slovacchia ha proposto di fare da "piattaforma" a eventuali negoziati di pace fra la Russia e l'Ucraina. Il 22 dicembre scorso il premier slovacco Robert Fico è stato a Mosca per incontrare Putin, secondo leader di un Paese europeo a farlo dopo l'inizio della guerra contro l'Ucraina, dopo il premier ungherese Viktor Orban.
"Il premier Fico ha detto che se ci saranno negoziati, gli slovacchi sarebbero felici di offrirci la piattaforma del suo Paese", ha spiegato Putin, sottolineando che Mosca "non è contraria" a tale proposta.
Quanto all'uso dei missili ipersonici Orechnik, “se si rivelerà necessario, e se constateremo che è richiesto l'uso di armi a medio raggio più potenti, ovviamente le useremo. Ma non abbiamo fretta”, ha assicurato.
Cronaca
Non reggono il dolore per il suicidio della figlia: marito...
I due, un medico e una farmacista, sono stati trovati privi di sensi nel loro garage a Orbassano. La ragazza da bambina avrebbe subito abusi di cui i genitori non si erano accorti
Non hanno retto al dolore per la perdita della figlia che si era suicidata due anni fa e hanno deciso di morire insieme. E’ quanto accaduto a Orbassano, comune della provincia torinese. Vittime due coniugi di 64 e 59 anni, medico lui, farmacista lei, che hanno deciso di togliersi la vita insieme, alcuni giorni dopo aver raccontato il loro dramma a un quotidiano locale, l’Eco del Chisone.
Al giornale la coppia aveva raccontato che la figlia 28 enne si era tolta la vita a seguito di un trauma che avrebbe subito da bambina, quando sarebbe stata vittima di abusi di cui nessuno si era accorto ma che erano venuti alla luce quando la giovane, poco più che ventenne aveva cominciato a soffrire di ansia e attacchi di panico.
Alcuni giorni dopo quella rivelazione i due coniugi sono stati trovati nel garage della loro abitazione, ancora vivi ma in gravi condizioni. La moglie si è spenta in ospedale alcuni giorni dopo il ricovero, il marito il 23 dicembre. Un dramma che ha colpito molto la comunità. Sui social la sindaca, Cinzia Bosso, due giorni fa ha pubblicato una foto con tre candele accese accompagnata dal pensiero ‘Possiate ora riposare in pace tutti e tre insieme, a noi resterà per sempre il vostro ricordo’ mentre, sempre sui social, la farmacia dove la donna lavorava, pubblicando una foto della coppia con la figlia, ha scritto “Adesso sono tutti e tre assieme. Ciao Ale’.
Ultima ora
Milano, dal 1 gennaio divieto di fumo in tutte le aree...
Il divieto riguarda solo i prodotti del tabacco, mentre è ammesso l'utilizzo di sigarette elettroniche
Dal 1 gennaio divieto di fumo in tutte le aree pubbliche all’aperto di Milano. Prosegue così l’impegno del Comune di Milano "per la tutela della qualità dell'aria e la salvaguardia della salute dei suoi cittadini e delle sue cittadine. Come già previsto dall’articolo 9 del Regolamento per la Qualità dell’Aria approvato dal Consiglio Comunale nel 2020, dal 1° gennaio 2025 il divieto di fumo in città sarà esteso a tutte le aree pubbliche o ad uso pubblico all’aperto, incluse vie e strade, ad eccezione quindi delle aree isolate in cui è possibile rispettare la distanza di 10 metri da altre persone", si spiega.
Il divieto di fumo riguarda solo i prodotti del tabacco, mentre è ammesso l'utilizzo di sigarette elettroniche (e-cig). In città, il divieto di fumare è già in vigore dal 2021 in alcune zone specifiche come le fermate dei mezzi pubblici, i parchi e le aree verdi, tra cui le aree cani e le aree giochi, i cimiteri e le strutture sportive, come ad esempio gli spalti. Si tratta di un provvedimento che ha l’obiettivo di contribuire a ridurre il Pm10, ossia le particelle inquinanti nocive per i polmoni, e quindi di migliorare la qualità dell’aria della città, a tutela della salute dei cittadini e delle cittadine, comprendendo altresì la protezione dal fumo passivo nei luoghi pubblici, frequentati anche dai più piccoli.
“Questo secondo step riguardante il divieto di fumo inserito nel Regolamento per la Qualità dell’Aria che estende, di fatto, a tutta la città il divieto già in vigore in diverse aree e zone, è in primis un’azione di sensibilizzazione che punta a scoraggiare stili di vita che sappiamo essere dannosi per la salute di tutte le persone, non solo dei fumatori – spiega l’assessora all’Ambiente e Verde Elena Grandi - Il fumo di sigaretta, secondo i dati di Arpa Lombardia, è infatti responsabile del 7% delle emissioni di polveri sottili. Stiamo parlando, quindi, di un provvedimento che vuole essere un’azione concreta di cui potranno beneficiare tutti, sia in termini di salute personale che di benessere generale".
"I comportamenti dei singoli possono fare la differenza e contribuire al miglioramento della qualità dell'aria della nostra città, quindi, da fumatrice, sarò la prima a cambiare le mie abitudini: sono consapevole che fare rispettare questo provvedimento non sarà semplice né immediato, ma sono anche convinta che sarà uno strumento per avviare un vero cambio culturale. Ecco perché contiamo sulla collaborazione di tutte e tutti. Sono felice che questa misura stia trovando l’appoggio del mondo scientifico e ci auguriamo che tutta la comunità scientifica, condividendo questo provvedimento, possa contribuire e aiutarci nell’opera di sensibilizzazione riguardo ai danni del fumo”, conclude.