Ucraina: “Russia aumenta numero soldati nella regione di Zaporizhzhia”
Secondo Kiev finora non ci sono tuttavia indicazioni che Mosca si stia preparando per un'altra offensiva nella zona. Zelensky estende legge marziale e mobilitazione fino a novembre
La Russia vara un nuovo piano in Ucraina, con la prospettiva di un copione diverso nella guerra. Mosca, secondo l'analisi e il monitoraggio del conflitto, sta aumentando il numero delle sue forze nell'oblast di Zaporizhzhia, dislocando almeno 2.000 soldati in più nelle ultime settimane.
La novità viene evidenziata, a Kiev, da Dmytro Lykhovii, portavoce del gruppo di forze ucraino Tavria. Le manovre russe, a giudicare dai riscontri sul campo, per il momento non lasciano pensare nella regione ad un'imminente offensiva paragonabile a quella che in primavera è andata in scena nell'oblast di Kharkiv.
La guerra continua
La Russia ha continuato a colpire obiettivi civili in tutta la regione di Zaporizhzhia, ma le linee del fronte non sono cambiate sostanzialmente negli ultimi mesi. Il ministero della Difesa russo ha affermato di aver conquistato il villaggio assediato di Robotyne a maggio, ma Lykhovii ha negato che le truppe ucraine abbiano perso terreno nella zona.
Sul fronte della cronaca, oltre cinquantamila cittadini ucraini sono rimasti senza elettricità dopo che le forze armate russe hanno colpito una centrale elettrica a Sumy, nell'Ucraina orientale. Lo ha reso noto il ministero dell'Energia di Kiev.
Nelle ultime ore Mosca sostiene che una cinquantina di "istruttori occidentali" sarebbero rimasti uccisi in un attacco contro la provincia di Kharkiv. Il ministero della Difesa russo, in una nota pubblicata sul suo canale Telegram, ha rivendicato: "Il lanciarazzi Iskander-M Otrk ha lanciato un attacco con missili contro un sito di dispiegamento temporaneo di istruttori e mercenari dei Paesi occidentali". Lo stesso ministero ha pubblicato un video che mostra l'impatto del missile contro la località di Derhaci, a nord di Kharkiv. Nessun dettaglio ulteriore sull'azione, che non viene confermata da fonti indipendenti.
Zelensky estende legge marziale e mobilitazione fino a novembre
Intanto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha presentato in Parlamento due proposte di legge per estendere la legge marziale e la campagna di mobilitazione generale di altri 90 giorni a partire dal prossimo 12 agosto, ovvero fino al 9 novembre. Lo si legge sul sito del Parlamento ucraino, la Verkhovna Rada. Imposta dopo l'aggressione russa del 24 febbraio del 2022, la legge marziale ucraina è stata estesa l'ultima volta fino all'11 agosto.
Zelensky vede Parolin a Kiev
Zelensky ha avuto un incontro ''costruttivo'' con il segretario di Stato della Santa Sede, il cardinale Pietro Parolin, in visita a Kiev. Lo ha scritto lo stesso Zelensky su 'X'.
Con Parolin ''abbiamo discusso delle conseguenze dell'aggressione russa contro l'Ucraina, del terrorismo aereo in corso, della difficile situazione umanitaria e degli esiti del nostro incontro con Papa Francesco a giugno''. In particolare, ha aggiunto, ''ci siamo concentrati sulle decisioni del primo summit di pace e sul ruolo del Vaticano nello stabilire una pace giusta e duratura per l'Ucraina. Sono grato per il sostegno del Cardinale al nostro Paese e al nostro popolo''.
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Annunziata si è astenuta per errore sul paragrafo 8: l'eurodeputata lo ha segnalato, verrà registrato voto contrario
Gli eurodeputati italiani del gruppo S&D non hanno votato compatti sulla risoluzione sul sostegno all'Ucraina, che contiene un paragrafo, il numero 8, che ribadisce la richiesta di rimuovere le restrizioni all'uso delle armi inviate dall'Ue, affinché possano essere utilizzate anche per colpire obiettivi militari legittimi in territorio russo. Molti eurodeputati hanno votato a favore della risoluzione nel suo insieme, inclusi il capodelegazione Nicola Zingaretti, Lucia Annunziata e Sandro Ruotolo, oltre a Pina Picierno, vicepresidente del Parlamento, Irene Tinagli, Camilla Laureti, tra gli altri. Gli indipendenti Marco Tarquinio e Cecilia Strada si sono astenuti.
Nel voto separato per confermare il paragrafo 8, quello più controverso, Picierno si è espressa a favore, come ha annunciato pubblicamente prima del voto. Hanno votato contro gli eurodeputati Brando Benifei, Annalisa Corrado, Nicola Zingaretti, Camilla Laureti, Antonio Decaro, Matteo Ricci, Sandro Ruotolo, Cecilia Strada e Alessandro Zan. Si è astenuta Annunziata.
Dalla delegazione italiana del gruppo S&D precisano che Annunziata si è astenuta per errore sul paragrafo 8 della risoluzione, quello che riguarda la rimozione delle restrizioni all'uso delle armi. L'eurodeputata ha segnalato l'errore e verrà registrato voto contrario, come la maggior parte della delegazione. Anche sul testo della risoluzione sul Venezuela, dove Annunziata dal roll call risultava essersi astenuta, si tratta di un errore: il suo voto è contrario, come quello degli altri eurodeputati Pd.