Cronaca
Ancora un suicidio in carcere, 27enne si impicca in cella
A Prato il 60esimo suicidio dell’anno
“Solo 27 anni, italiano, alcune condanne definitive con fine pena nel 2032, si è impiccato ieri sera nella sua cella della casa circondariale di Prato. Subito soccorso e condotto in ospedale, è spirato poco dopo. Si tratta del 60esimo suicidio di un detenuto nel corso dell’anno, cui vanno aggiunti 6 appartenenti alla Polizia penitenziaria che si sono tolti la vita. Una carneficina mai vista in precedenza”. Lo dichiara Gennarino De Fazio, segretario generale della Uilpa Polizia penitenziaria.
“Così, mentre per il sottosegretario al ministero della Giustizia, con delega ai detenuti, Andrea Ostellari, le carceri sono regolamentari e non c’è sovraffollamento, il Guardasigilli, Carlo Nordio, parla di problema del sovraffollamento da affrontare con raziocinio. Esattamente quel raziocinio che non si rinviene nelle loro affermazioni contrastanti e nelle farneticazioni del sottosegretario, spintosi, evidentemente, fino a smentire il Capo dello Stato, Sergio Mattarella, che solo qualche giorno fa aveva definito la situazione penitenziaria indecorosa per un paese civile”, aggiunge il segretario della Uilpa.
“Sono 14.500 i detenuti in più rispetto ai posti disponibili e, nel solo 2023, sono stati ben 4.731 i reclusi nei confronti dei quali la magistratura di sorveglianza ha dovuto riconoscere rimedi risarcitori per trattamento inumano e degradante. Risarcimenti, peraltro, la cui procedura viene attivata solo da chi è nelle condizioni di pagarsi un avvocato. Ciò a fronte di oltre 18mila unità mancanti al fabbisogno organico della Polizia penitenziaria, carenze di ogni genere e disorganizzazione imperante. Prova ne siano le tensioni, le proteste fino ai disordini collettivi che stanno interessando quotidianamente una vastità di carceri, dal nord al sud, isole comprese. Proprio a Prato una delle ultime proteste collettive, solo 36 ore fa”, spiega il dirigente sindacale.
"Servono provvedimenti efficaci e ad effetto immediato che non si rinvengono minimamente né nel decreto-legge n. 92, meglio noto come ‘carcere sicuro’ (sic!), né tantomeno nella legge di conversione per come sta emergendo dalla Commissione Giustizia del Senato. La presidente del Consiglio batta un colpo, non foss’altro, per mettere ordine nelle libere e creative interpretazione degli inquilini di Via Arenula”, conclude De Fazio.
Cronaca
Caso Sangiuliano? Per italiani meglio sport e cinema:...
I dati: "Per Boccia +89mila follower su Instagram e un guadagno potenziale di 20mila euro al mese"
Il caso Sangiuliano-Boccia ha fatto discutere gli utenti della rete, generando dal 26 agosto al 7 settembre 46K mentions e oltre 15 milioni di interazioni. Tuttavia, nei top 50 post per engagement di ogni social network emergono temi come sport, cinema e spettacolo. È quanto emerge da un’analisi di SocialData, che ha analizzato le conversazioni web e social delle ultime settimane per calcolare l’impatto della vicenda sulle discussioni degli italiani. Il sentiment degli utenti sulla vicenda è in prevalenza negativo (62%) così come quello sui singoli personaggi (Sangiuliano 59%, Maria Rosaria Boccia 67%). Le conversazioni si sono concentrate principalmente su Facebook (68%), spinte dalle News (18%) e seguite da X (4%), Instagram (2%), TikTok (2%). (GUARDA)
L'analisi dei termini evidenzia come il caso abbia catturato l'attenzione pubblica attraverso media e discussioni politiche. Termini come "Sangiuliano" e "Boccia" sottolineano il ruolo centrale delle figure coinvolte, mentre parole come "ministro", "dimissione" e "governo" richiamano l'impatto istituzionale della controversia. Espressioni legate a media come "pubblicare" e "tg1" riflettono invece l’importanza dei canali di comunicazione più utilizzati nel racconto della vicenda. È stata fatta poi un’analisi dei 50 top post per engagement per ogni social network. Solo su X si ritrovano 4 post sulla vicenda nella classifica dei primi 50 per interazione, mentre sulle altre piattaforme dominano tematiche sportive (calcio, F1, paralimpiadi) e dello spettacolo (Festival del Cinema di Venezia, nuovi film in uscita).
È stata infine analizzata la crescita del profilo Instagram di Maria Rosaria Boccia. Solo nella prima settimana di settembre l’imprenditrice ha guadagnato oltre 89K followers dei 119K totali che la seguono. La media like a post è di 5,8K, mentre la media commenti è di 1,2K. Ipotizzando quale possa essere oggi il valore economico del profilo Instagram di Boccia, si può stimare un guadagno di 2.000 euro per 1 post e 1 storia. Se Boccia decidesse di diventare un influencer, potrebbe dunque guadagnare fino a 20mila euro al mese, pubblicando una media di 20 contenuti al mese (10 post e 10 stories).
“Il dibattito sui social è stato molto intenso: dal 26 agosto si sono registrate oltre 15 milioni di interazioni - spiega Luca Ferlaino, partner di SocialData - Gli utenti hanno espresso un forte sentimento di fastidio per la vicenda, con un sentiment negativo sia nei confronti della Boccia che di Sangiuliano”.
“La vicenda ha avuto una risonanza significativa sulla rete, anche se inferiore a quanto si poteva ipotizzare - aggiunge - Tra i primi 50 post per engagement pubblicati in Italia sui social dal 27 agosto, nessuno tratta il caso Sangiuliano. I temi più discussi riguardano invece lo sport (calcio e Paralimpiadi), l'intrattenimento (Festival di Venezia e musica in generale) e le vacanze”. Nel frattempo, “il profilo Instagram della Boccia sta crescendo esponenzialmente, sia in termini di numero di follower sia per il potenziale valore economico associato”.
Cronaca
Tragedia sulle Torri del Camp, alpinista esce per...
Il 71enne, profondo conoscitore delle montagne bellunesi, era partito ieri nel pomeriggio senza fare rientro
Tragedia sulle montagne del bellunese, dove un alpinista di 71 anni di Limana, partito ieri per fotografare il tramonto sulle Torri del Camp, è stato trovato morto dopo una notte di ricerche.
L'uomo, esperto alpinista, profondo conoscitore delle montagne bellunesi e stimato fotografo, era partito ieri nel pomeriggio. La sera non è rientrato e la moglie, preoccupata, si è rivolta a un amico e soccorritore di Belluno verso le 23, che a allertato il Soccorso alpino di Agordo.
Dopo aver verificato che la macchina dell'uomo era ancora parcheggiata a Malga Framont, i soccorritori di Agordo, assieme al soccorritore bellunese, sono risaliti dove il sentiero dell'Alta via incrocia il rientro della Ferrata e la traccia che sale alle Torri. Dopo aver perlustrato la parte bassa sotto le pareti e avere raggiunto la cengia mediana, una squadra ha proseguito il controllo della cengia, una si è avviata verso il Campanile degli Zoldani, l'ultima si è diretta verso la forcella che divide la seconda e la terza torre.
Superata la forcella, arrivati sotto la Seconda Torre di Camp, attorno alle tre i soccorritori hanno individuato il corpo dell'uomo, una ventina di metri più in basso rispetto alla traccia, a 2.300 metri di quota. Dopo essersi calati e averne purtroppo verificate le condizioni, i soccorritori si sono riuniti e sono rientrati al vicino Rifugio Carestiato, dove hanno atteso le prime luci, per poi tornare al campo base a Malga Framont. Da lì in 4 sono stati imbarcati su Falco 2, in supporto alle operazioni.
L'elicottero li ha quindi trasportati in quota e lasciati assieme al tecnico di elisoccorso, per poi procedere con un verricello al recupero e al trasporto a valle della salma. Probabilmente l'alpinista si trovava in cima alla seconda torre, non si sa se in fase di salita o discesa, con tutto il materiale fotografico nello zaino, quando è scivolato sopra una parete verticale, perdendo la vita e fermandosi una cinquantina di metri più sotto, prima di un salto di roccia.
Cronaca
Napoli, agguato in negozio a Scampia: 29enne ucciso a colpi...
La vittima è Camillo Esposito e aveva precedenti per rapina e porto abusivo di armi
Un 29enne è stato ucciso a colpi di arma da fuoco ieri sera mentre era in un salone da barbiere in via Ghisleri a Scampia (Napoli). Il killer è entrato nel negozio e ha aperto il fuoco sparando diversi colpi, poi è fuggito a bordo di un'auto su cui lo attendeva un complice. La vittima è Camillo Esposito e aveva precedenti per rapina e porto abusivo di armi. Sull'agguato indaga la squadra mobile di Napoli.