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Parigi 2024, Martinenghi oro 100 rana: primo trionfo Italia
L'azzurro trionfa davanti al britannico Peaty e all'americano Fink: "L'oro olimpico è la ciliegina"
Nicolò Martinenghi vince la medaglia d'oro nei 100 rana alle Olimpiadi di Parigi 2024. E' il primo oro dell'Italia ai Giochi. L'azzurro, 24 anni, trionfa in finale con il tempo di 59''03, grazie ad una seconda vasca straordinaria. Martinenghi vira dopo i primi 50 metri in 27"34, nella vasca di ritorno nuota in 31"69 rimontando dal terzo al primo posto. Medaglia d'argento ex aequo per il britannico Adam Peaty e per lo statunitense Nic Fink, che toccano in 59''05. L'impresa di Martinenghi regala all'Italia la sesta medaglia ai Giochi, la prima del metallo più pregiato.
Il campione di Varese è il secondo nuotatore azzurro a conquistare la medaglia d'oro nei 100 rana dopo Domenico Fioravanti, oro a Sydney 2000. Martinenghi, bronzo a Tokyo 2020, conquista due medaglie individuali in due edizioni diverse dei Giochi.
"Ero al posto giusto al momento giusto"
"Non so cosa dire, sono senza parole", dice Martinenghi a Rai Sport. "Sarà una delle prime interviste che farò a scena muta... Il tempo non è dei migliori, ma conta il risultato: conta farsi trovare pronti, bisogna farsi trovare al posto giusto al momento giusto. Mi immagino ora sul podio, io non canto l'inno non per menefreghismo ma per scaramanzia. Questa vittoria è per la mia famiglia, la mia fidanzata, i miei tifosi... Non so cosa dire: l'oro olimpico è la ciliegina sulla torta, mancava dopo l'oro europeo e l'oro mondiale... Durante la gara non nego di aver chiuso gli occhi: stavo bene, lo sapevo...".
Dopo la premiazione, con la medaglia al collo, Martinenghi fatica a capacitarsi dell'impresa: "Un sorriso racchiude tutte le emozioni che a parole non si riescono a raccontare. E' bello vedere tanta gioia intorno a me, anche a casa staranno festeggiando. E' stato un anno difficile, è splendido chiuderlo con un oro olimpico", dice. Il primo agosto, Martinenghi compie 25 anni: "Sarà una festa doppia".
Gli altri azzurri
Alberto Razzetti chiude al quinto posto nella finale dei 400 misti, nuotando in 4'09"38 nella gara dominata dal francese Leon Marchand.
Thomas Ceccon si qualifica per la finale dei 100 dorso con il secondo tempo assoluto. Benedetta Pilato è in finale nei 100 rana con il settimo crono.
Economia
Startup, Boccia: “Per Digithon2025 salto di qualità,...
L'annuncio al termine della maratone digitale a Bisceglie
"Non so come sarà Digithon2025, sarà sicuramente diversa, serve un salto di qualità. Io sogno un 'South innovation district', sogno il 'modello Malaga', credo che siamo in grado di farlo. Abbiamo a Bari un Politecnico eccezionale, mi auguro che imprese e istituzioni colgano questa occasione per fare quello che va fatto: dare fisico e robustezza a questo progetto che per 9 anni è stato un progetto volontario e volontaristico". Così, con Adnkronos/Labitalia, dopo la chiusura di Digithon2024, Francesco Boccia, fondatore della maratona digitale a Bisceglie, annuncia le novità per il futuro.
"Tutto iniziò dieci anni fa quando con le università pugliesi, Confindustria e alcuni partners di allora, pionieri, capimmo che era possibile costruire in Puglia, e dalla Puglia in tutto il Paese, il binomio apprendimento- innovazione. L'apprendimento che non deve mai fermarsi e dura tutta la vita e l'innovazione che è soprattutto nelle corde dei giovani che hanno l'energia e il coraggio di rompere gli schemi", ha sottolineato Boccia.
Ma per Boccia "la dirompenza dell'intelligenza artificiale impone anche a DigithON un salto di qualità nella sua missione accanto ai ragazzi. Unendo le forze, con l'aiuto di Regione Puglia con il presidente Emiliano che ha definito Digithon una 'serra' in cui fare crescere le idee, insieme ai partner, alle università pugliesi e del Mezzogiorno, per far sì che nel prossimo decennio quella che ormai è diventato un vivaio delle nuove imprese si trasformi in un vero e proprio South innovation district. Lo hanno fatto in Spagna, a Malaga, con grande successo, si può fare in Puglia e nel Mezzogiorno unendo le forze", ha concluso.
Economia
Inflazione 2024, in 65 città prezzi in crescita del 1,2%
Nello stesso periodo dello scorso anno l’incremento aveva toccato il 12,6%
Nel 2024 l’inflazione rallenta e in oltre 1.140 punti vendita in 65 città l’analisi evidenzia una crescita media dei prezzi del +1,2% su base annua. Nello stesso periodo dello scorso anno l’incremento aveva toccato il 12,6%. L’indagine colloca al primo posto Trentino-Alto Adige seguita da Friuli-Venezia Giulia, Veneto, Lombardia, Calabria e Toscana con una spesa media annua a famiglia tra 6.600 e 6.900 euro. Valle d’Aosta, Lazio, Umbria e Marche ed Emilia-Romagna risultano le regioni più care con una spesa annua che nei 12 mesi raggiunge i 7.700 euro
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M5S, Conte: “Grillo? Non resto se c’è un...
Nessuno può dire questo si può discutere e questo no", afferma il leader pentastellato
Nel M5S “nessuno può dire di questo si discute e di questo no”. Lo ha detto Giuseppe Conte alla festa del Fatto parlando di Beppe Grillo e sottolineando che "non accetterò mai un soggetto soprelevato sulla comunità, io non potrei esserci". Con Grillo “non ci siamo più sentiti e non mi ha più chiamato, evidentemente deve andare così. Non è questione Grillo conto Conte, ma Grillo contro una comunità che vuole discutere”, ha detto tra l’altro il leader M5S.
“Abbiamo lanciato un processo costituente mai fatto da un partito o un movimento in Italia e in Europa. Mi ha fatto sorridere che chi ha lanciato l’idea della democrazia dal basso viene meno adesso che si realizza un vero processo di partecipazione”, ha detto Conte. “Abbiamo parlato con lui l’ho tenuto aggiornato”, ha proseguito il leader pentastellato.
Parlando delle questioni interne al M5S, Conte spiega che "non torno a fare l’avvocato, ma sono tranquillo. Un garante dovrebbe rispettare un impegno contrattuale. Nel contratto ci sono specifici obblighi, serve a evitare future discussioni”. “La scissione è una prospettiva cui non abbiamo pensato né immaginato, mi sorprenderebbe, sarebbe la massima contraddizione. Nella storia del M5S prima i quesiti erano imposti dall’alto, ora partono dal basso e dovremmo perdere il Garante? Che logica c’è?”, ha aggiunto.
Per quanto riguarda il dibattito interno nel M5S, "il simbolo è già cambiato più volte nella storia del Movimento, abbiamo messo la parola pace. Il doppio mandato? Io non c’ero, si sono inventati con Grillo compiacente il mandato zero. Sono già cambiati simbolo e doppio mandato. Ma io non ho detto dobbiamo cambiare, ma ascoltiamo”.
“Se il simbolo resta identico va benissimo, lo voglio chiarire. Io non sono qui a fare il leguleio, sono il leader che ha avviato confronto”. “Ma non è detto che il simbolo verrà cambiato, magari i nostri iscritti non vorranno farlo e va benissimo”, ha detto ancora Conte.
“La fiducia si vede dalle elezioni, è il popolo italiano che non si fida più di Renzi. Noi non potremmo mai lavorare con Renzi, non potremmo mai costruire un progetto con lui”. “Campo largo che significa? Che chi ha votato con la Meloni, siccome ha perso le elezioni, viene con noi? Non è una questione di simpatia o idiosincrasia, per il bene comune uno se le fa passare. Ma qui è per il male comune. Loro sono per il jobs act, il salario minimo non lo vogliono, hanno raccolto firme contro il reddito di cittadinanza. Nei passaggi determinanti della legislatura hanno votato con Meloni”, ha aggiunto.