Parigi 2024, federazione Judo: “Gare regolari, accuse Italia infondate”
La risposta alle accuse azzurre dopo le decisioni arbitrali
Nessun complotto contro l'Italia, le accuse del judo azzurro alle Olimpiadi di Parigi 2024 sono infondate. La federazione internazionale (IJF) con una lunga nota prende posizione nel quadro delle polemiche alimentate dall'Italia per decisioni arbitrali giudicate palesemente errate. Nel mirino azzurro, in particolare, i verdetti che hanno penalizzato Odette Giuffrida nel torneo della categoria -52 kg, con 2 sconfitte - in semifinale e finale terzo posto - determinate da provvedimenti disciplinari.
"La massima trasparenza e un arbitraggio imparziale e corretto, completamente allineati con le regole arbitrali dell'IJF, nonché un'estrazione completamente casuale degli arbitri per ogni incontro, sono tutte massime priorità per la Federazione Internazionale di Judo (IJF) in ogni singola competizione, e naturalmente questo vale anche per i Giochi Olimpici. Gli arbitri IJF ai Giochi di Parigi 2024 sono i migliori al mondo e hanno svolto il loro delicato lavoro anche nel World Judo Tour negli ultimi quattro anni. Sono riconosciuti per la loro professionalità, esperienza, imparzialità e onestà", afferma la federazione internazionale.
"Le dichiarazioni rilasciate alla stampa dai membri della Federazione Italiana Judo non hanno alcun fondamento nella realtà. Le regole vengono seguite, verificate e applicate", aggiunge la Federazione. "Secondo le Regole Sportive e Organizzative (SOR), articolo 1 delle regole arbitrali, in vigore e applicate qui a Parigi: "L'assegnazione degli arbitri a ogni incontro viene effettuata utilizzando il software di competizione IJF. La selezione viene effettuata per garantire la neutralità della nazione e assegna approssimativamente lo stesso numero di assegnazioni a ciascun arbitro sul tatami. Dopo aver seguito queste condizioni, la selezione effettuata è completamente casuale. I migliori arbitri delle eliminatorie, quel giorno, vengono selezionati per il blocco finale. Alla fine della competizione, a ciascun arbitro viene assegnata una valutazione (punteggio). Questo punteggio viene quindi aggiunto alla classifica degli arbitri IJF", aggiunge la Federazione.
"Il sistema che assegna in modo casuale gli arbitri selezionati per una gara è certificato a livello internazionale come completamente casuale e senza alcun margine di manipolazione. La stessa professionalità, esperienza, imparzialità e onestà si ritrovano nei supervisori degli arbitri e nei membri della Commissione arbitrale IJF che assistono gli arbitri nel processo decisionale, supportati da un sistema di revisione video all'avanguardia fornito per OBS e visibile sul feed internazionale affinché il pubblico possa vederlo ogni volta che è in corso una revisione della commissione arbitrale. Tutte le competizioni vengono inoltre esaminate in diretta dai supervisori IJF e dai direttori arbitrali, anche se non è stata richiesta alcuna revisione ufficiale da parte dell'arbitro sul tatami. L'obiettivo è che vengano prese le decisioni giuste durante la competizione in modo che il vincitore corretto lasci il tappeto senza alcun dubbio".
"In questo contesto sono del tutto infondate le accuse riportate dai media italiani e sottolineate dalla federazione italiana, che mettono in dubbio la regolarità dei risultati di alcune gare, suggerendo che vi sia stata una volontà di ingiustizia o manipolazione. Tutte le decisioni, qualunque esse siano, vengono prese sulla base di un'analisi chiara e precisa degli elementi fattuali di ogni gara, rigorosamente secondo le regole applicate, pubblicamente disponibili e ben note a tutte le delegazioni. Tutto ciò che viene contestato durante la competizione riguarda le penalità. Non ci sono stati punteggi fatti dagli atleti in questione. Non dobbiamo dimenticare che l'obiettivo di qualsiasi competizione di judo rimane quello di vincere con un punteggio ippon o waz-ari", ha aggiunto.
"Ogni caso è documentato e può essere consultato con piena trasparenza e giustificazione su richiesta. Non abbiamo ricevuto alcuna richiesta ufficiale di revisione e siamo sorpresi di vedere argomenti o commenti infondati. In seguito a questo feedback, presentiamo pubblicamente, con piena trasparenza, le ragioni di ogni decisione presa e di ogni sanzione applicata. La Federazione Internazionale di Judo è impegnata nei valori dello sport e nel codice morale del judo. Ecco perché l'IJF presta particolare attenzione al rispetto delle regole e dei principi durante gli eventi del World Judo Tour e in particolare durante i Giochi Olimpici di Parigi 2024. L'IJF è impegnata, più di ogni altra cosa, nel fair play e nella filosofia dello sport. Nel judo, non c'è spazio per la manipolazione", conclude la nota.
Sport
Champions League, Manchester City-Inter 0-0
I nerazzurri reggono sul campo dei campioni d'Inghilterra
Prova autorevole e di grande maturità da parte dell'Inter che pareggia 0-0 a Manchester contro il City, giocando alla pari con i campioni d'Inghilterra. All'Etihad Stadium la squadra nerazzurra riesce a contrastare efficacemente gli attacchi degli 'Sky Blues', per poi rendersi pericolosa in più di un'occasione dalle parti di Ederson.
Il primo tentativo del partita è dei padroni di casa con Grealish che, al 4', mette in mezzo per Haaland, anticipato con tempismo da Bastoni. Gli ospiti rispondono due minuti dopo con Taremi che serve Thuram, tiro in diagonale parato da Ederson. Al quarto d'ora l'Inter trova spazio alle spalle della difesa del City, ancora una volta Taremi per Thuram ma la conclusione del francese è debole. Al 19' primo acuto di Haaland servito da Savinho, colpo di testa del norvegese, para Sommer.
Al 28' dopo un'uscita approssimativa di Ederson, Darmian ci prova vedendo la porta vuota, Ruben Dias devia in angolo. Al 35' occasione per Haaland che calcia dal limite dell'area ma il tiro è un po' strozzato e termina di poco a lato. Al 41' attacca l'Inter con Zielinski per Thuram che calcia di prima intenzione: palla fuori. Al 43' occasione per il City, taglio di De Bruyne e conclusione sull'uscita di Sommer che respinge in angolo. Nel recupero ripartenza nerazzurra con Taremi che serve Carlos Augusto, conclusione in diagonale: Ederson devia in angolo.
La squadra di Guardiola rientra dopo l'intervallo con due cambi: entrano Gundogan e Foden, escono De Bruyne e Savinho. Al 3' proprio Foden riceve palla in area, si gira e calcio: palla oltre la traversa. Al 9' splendida palla in profondità di Taremi che serve Darmian che si ritrova davanti a Ederson ma tocca clamorosamente all'indietro, sciupando una grande occasione. Al 20' Inzaghi lancia Lautaro e Mkhitaryan per Thuram e Zielinski. Al 24' azione stile rugby del City che libera Foden al tiro, l'attaccante inglese calcia centrale e para Sommer
Alla mezz'ora escono Bisseck e Darmian, entrano Pavard e Dumfries. Proprio quest'ultimo un minuto dopo il suo ingresso crossa di prima intenzione per Mikhtaryan che calcia da ottima posizione ma manda la palla oltre la traversa. Al 34' mancino dalla distanza di Gvardiol, Sommer si distende ed evita il gol. Passa un minuto e Inzaghi esaurisce i cambi con Frattesi al posto di Calhanoglu. Per i 'citizens' entra Doku per Bernardo Silva. Al 38' altra transizione dell'Inter, Lautaro controlla la palla si accentra e calcia: Ederson para. Al 44' Gundogan, su assist di Gvardiol va vicino al gol ma Sommer para. Nel recupero il City spinge di più ma l'Inter si difende con ordine e porta a casa un punto prezioso e decisamente meritato.
Sport
Pioli è il nuovo allenatore dell’Al-Nassr di CR7
Il tecnico emiliano firma un contratto triennale a 12 milioni di euro a stagione
Stefano Pioli è il nuovo allenatore dell'Al-Nassr, squadra di Cristiano Ronaldo. A dare l'ufficialità è il club arabo sui propri canali ufficiali. Il 58enne tecnico emiliano firma un contratto triennale a 12 milioni di euro a stagione.
Pioli, il cui nome era spuntato anche per il dopo De Rossi alla guida della Roma, prende il posto di Luis Castro esonerato dall'Al-Nassr. Il club saudita ha ringraziato il tecnico e il suo staff per il lavoro svolto negli ultimi 14 mesi.
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Nba, si ritira ‘Woj’: tifosi in crisi per...
Il re del mercato chiude la carriera
I tifosi e gli appassionati Nba sotto choc per un ritiro eccellente e imprevisto. A chiudere la carriera non è un giocatore ma un giornalista, Adrian Wojnarowski. 'Woj', per tutti i fan, si ferma a 55 anni per iniziare la carriera di general manager nella squadra del college di St. Bonaventure.
Il passo di indietro di Wojnarowski lascia il segno per un motivo particolare: l'insider, che negli ultimi 7 anni ha lavorato per il network Espn, è stato per decenni il re del mercato Nba, anticipando trattative e affari di ogni squadra e di qualsiasi giocatore. Nei periodi della free agency, l'attesa per le 'Woj Bombs' - le bombe di mercato - ha scandito le giornate non solo negli Stati Uniti. Ora, dopo 37 anni di carriera, lo stop. Impossibile, scrive il giornalista nel post in cui annuncia la decisione, continuare a lavorare ad un ritmo forsennato, dedicando praticamente ogni minuto di ogni giornata a rumors, indiscrezioni, messaggi e conferme.